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Autore: Sarah_00    30/10/2013    1 recensioni
***
Il braccio di Harry, che è disteso alle mie spalle, mi tiene stretta a lui. Intreccio le dita della mia mano con la sua pensando a questa notte. Non so come, la mia mente ritorna alla prima volta che l’ho incontrato, a tutto quello che mi ha detto. Poi mi ricordo di una frase in particolare: “Questo gioco finirà solo quando ti avrò avuta, e sappiamo entrambi che accadrà presto”. Ora che mi ha avuta mi lascerà perdere e non gli importerà più niente di me. Tutte quelle parole dolci erano solo per avermi, e ora che mi ha avuta non servo più a niente. Delle lacrime escono dai miei occhi. Non so perché, ma io ci tengo davvero a lui, non voglio essere ingannata. Una lacrima cade sulla mano di lui. Prego che non se ne sia reso conto e che stia dormendo.
(...)
“Perché piangi?”
Mi dice con voce affettuosa.
“Perché ora mi hai avuta”
“E…Allora?”
“E ora tutto questo è finito”
“Tutto cosa?”
“Tutto questo dannatissimo gioco per avermi”
Lui sospira capendo cosa intendo.
“Senti Jade, è vero, doveva andare così, ma … non voglio perderti”
(...)
“Voglio che tu faccia parte della mia vita … io ci tengo a te”
***
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nel pomeriggio decido di chiamare la mia amica, Cloe. Ci conosciamo da quattordici anni e siamo migliori amiche, a lei sento di poter dire tutto. Vivendo in una casa dove le uniche donne siamo io e mia madre, lei è come se fosse mia sorella. La invito a casa per raccontarle di Harry. Finito di parlare mi guarda perplessa restando seduta sul letto della mia camera.

“O Mio Dio, Jade tu …”

“Lo so, sono fidanzata”

Dico interrompendola.

“Sì, ma voglio dire che devi assolutamente uscire con lui”

“Cloe!”

Dico rimproverante.

“Che c’è?! Scusa, tu non sei quella che crede nell’amore a prima vista, ai colpi di fulmine? Beh, più colpo di fulmine di così si muore!”

“Cloe, non è così semplice. Lui è solo uno stronzo che vuole ‘avermi’”

“Averti?”

“Sì, avermi. Sarà un suo modo elegante per dirmi che vuole scoparmi”

“Educato il ragazzo”

Dice sarcasticamente.

“Molto”

“Comunque, che hai intenzione di mettere stasera?”

“Un jeans e una maglietta?”

Dico con tono sarcastico.

“Ceerto e perché non una tuta?”

Dice prendendomi in giro.

“Che dovrei mettere scusa?”

“Qualcosa di più … femminile, ecco”

“Non voglio che pensi che mi sia preparata a posta per lui”

“Ma è così”

“Uff”

***
Verso sera Cloe va via e io inizio a prepararmi. Faccio una doccia veloce e poi mi asciugo i capelli. Apro l’armadio e decido cosa mettere. Dopo ore, decido di indossare un pantaloncino di jeans e una maglietta a palloncino bianca a giro maniche. Indosso un paio di Nike bianche ai piedi e poi vado in bagno per truccarmi un po’. Decido di metterne di più del solito. Matita nera all’intorno dell’occhio mentre sulla palpebra ombretto nero. Non troppo mascara e un rossetto fucsia sulle labbra. Prendo una borsa e il tempo di posare il telefonino che bussano alla porta. Corro per le scale in modo da andare ad aprire io, ma Jus mi batte sul tempo.

“Ehm, piacere sono Harry”

Arrivo davanti alla porta quasi correndo.

“Ecco sono pronta”

“Portala presto a casa”

Dice Jus guardando Harry.

“Certo”

Risponde il ragazzo riccio.

“Jus, ho 19 anni, posso fare un po’ più tardi”

Dico scocciata.

“E io sono tuo fratello maggiore. Quindi ascolterai me”

“Sì, ma non sei mio padre”

Ribatto abbastanza acida.

“Ora noi andiamo, ciao Jus”

“Ciao e mi raccomando …”

Dice riferendosi al mio fidanzamento con John. Esco di casa e una volta chiusa la porta Harry mi osserva.

“Che c’è?”

Dico un po’ scocciata.

“Sei sexy così”

Sbuffo e lo guardo arrossendo un po’. Si avvicina e poggia la mano sinistra intorno alla mia vita.

“Lo so che lo hai fatto per me”

Mi dice all’orecchio.

“E ho intenzione di ringraziarti”

Mi dice prima di iniziare a baciarmi il collo.

“M-magari dopo però”

Dico allontanandolo. Non voglio che mio fratello ci veda.

“Va bene”

Mi dice sorridendomi e prendendomi per mano. Mi porta alla sua macchina nera e mi apre lo sportello. Una volta messo alla guida ci allontaniamo da casa mia.

“Dove andiamo?”

Chiedo guardandolo.

“Dove vuoi andare tu”

La prendo come una domanda anche se non è molto chiara. Inizio a pensare ad un posto abbastanza affollato dove avrei potuto chiedere aiuto a qualche amico se lui
avesse esagerato. Cosa che mi aspetto da lui.

“Al bowling”

Dico abbastanza sicura della mia scelta.

“Sai giocare?”

Dice sorridendo.

“Diciamo, tu?”

“Me la cavo”

“Beh, possiamo dire che sono un po’ impacciata, ma se voglio sono brava”

“Ti riferisci al bowling o …”

Dice quasi ridendo guardandomi. Dopo un po’ capisco a cosa si riferisce e faccio cenno di ‘no’ con la testa poggiandomi la mano sulla fronte. Lui si mette a ridere.

“Devi essere più precisa Edwards”

Faccio un piccolo sorrisino.

“Che c’è? Ti faccio ridere?”

Mi dice dandomi un’occhiata veloce.

“Nessuno mi chiama così dai tempi della scuola”

“Beh, a me piace il tuo cognome. Mi ricorda una ragazza che mi sono fatto qualche mese fa”

Alzo le sopracciglia che dopo poco riabbasso. È mai possibile che pensi solo a quello?

“Vuoi dirmi che ti ricordi tutti i cognomi delle ragazze che ti porti a letto?”

Dico al quanto infastidita.

“Solo le più importanti”

“Mi fai venire il vomito”

Dico girandomi verso il finestrino. Nessuno dei due parla più. È come se non ci sia più niente da dire, quando invece non sappiamo niente l’uno dell’altro. La sua mano
calda si poggia sul mio ginocchio quando l’auto si ferma a causa di un semaforo.

“Tutto bene?”

Mi chiede dolcemente. Mi meraviglio che un ragazzo come lui possa interessarsi così a me.

“Sì, grazie”

Rispondo con la stessa gentilezza.

“Non ti va proprio di uscire con me, vero? Non ti preoccupare ti farò cambiare idea”

Mi dice con voce sensuale mentre risale la mia gamba. Allontano la sua mano dalla mia coscia.

“Vedremmo”

Gli dico poggiandogli la mano che aveva prima sul mio ginocchio sulla sua gamba. Lui ridacchia un po’ e poi rimette in moto. Una volta arrivati mi apre lo sportello. Ormai
abituata, la mia mano prende la sua facendolo meravigliare per questo mio gesto. Mi sorride e poi intreccia le sue dita alle mie. Entriamo nella sala da bowling. Una volta
prese le scarpe andiamo sulla pista. Mi guardo attorno in cerca di qualche mio amico, ma niente da fare. Sospiro e poi riguardo verso di Harry che ha appena lanciato e
fatto strike. Fingo un sorriso quando si gira per guardarmi. Mi alzo dalla panchina per andare a tirare.

“Vuoi una mano?”

Mi dice Harry all’orecchio prima di lasciare un bacio sulla mia spalla. Senza il bisogno di rispondere subito la sua mano prende il polso della mia mano con cui tengo la
palla in mano.

“Vedi, devi fare così”

Dice posizionando il mio corpo sul punto giusto.

“Devi abbassare leggermente le spalle, così piccola”

Dice poggiando l’altra mano sulla mia schiena in modo da farmi abbassare un po’.

“Ok. Ora tira, così”

Dice muovendo la mia mano all’indietro e mostrandomi il movimento giusto. Lascio la palla e faccio cadere quasi tutti i birilli.

“Brava piccola”

Mi dice Harry.

“Grazie”

Gli dico a bassa voce ma abbastanza alta da farmi sentire. Stanchi di giocare, andiamo a sederci in uno dei tavoli del piccolo pub all’interno della struttura. Una volta
ordinato la cameriera ci lascia da soli.

“Parlami di te”

Mi dice facendomi stupire.

“Come?”

Dico un po’ incredula.

“Hai detto che non ci conosciamo affatto e, beh, sto chiedendo di te. Per ora so che ti chiami Jade Edwards e che hai 19 anni... ah, e che hai un fratello maggiore di
nome Justin”

“Ho anche un fratello minore di 6 anni, Peter. I miei hanno divorziato e ora mio padre si è trasferito nel suo Paese di origine, in Italia. Da allora mio fratello continua a
farmi da secondo padre, soprattutto quando mia madre è a lavoro. Ecco perché ha fatto così prima. Da poco ho finito le superiori e sto valutando se andare o no ad
un’università. Per ora mi limito a lavorare nel negozio di intimo dove oggi rischiavo di essere licenziata. Tutto qui. Ora tocca a te”

Mi guarda, poi abbassa lo sguardo.

“Allora … abito in un appartamento da solo, poco lontano da casa tua. La mia famiglia abita in un paese qui vicino. Ho 21 anni... eh...lavoro in un negozio di video-game
in centro...eh...basta credo”

Dice prima di sorridermi. Un nodo mi si forma nello stomaco. Mi sento in colpa, non gli ho detto niente di John. Mi alzo e lui mi fissa.

“Vado un attimo in bagno”

“Ok, piccola”

Mi dice prima di sorridere. Vado nel bagno. Mi lavo le mani che poi asciugo con un fazzoletto. Delle mani si poggiano sui miei fianchi mentre caldi baci si stampano sulla
mia spalla. Alzo lo sguardo verso lo specchio vedendo Harry.

“Harry, è il bagno delle donne”

Dico accennando un sorriso.

“Shh”

Mi dice a bassa voce prima di iniziare a baciarmi il collo.

“Sei così bella”

Dice stringendo le sue braccia attorno al mio bacino. Continua a baciare il mio collo, poi la mia mascella. Inizio a respirare faticosamente. Chiudo per qualche secondo
gli occhi per poi riaprirli. Mi giro verso di lui che preme le labbra contro le mie. Accetto il suo bacio e poggio le mani sulle sue spalle. Le sue invece scendono più giù
arrivando al mio sedere. Con una leggera spinta mi fa sedere sul marmo affianco ai rubinetti. Le mie gambe si trovano ai lati del suo corpo. Le mie braccia si stringono
intorno al suo collo mentre i nostri petti si sollevano più velocemente. Dopo un paio di secondi le nostre labbra si allontanano in modo da poter prendere aria. Sorridiamo mentre i nostri nasi continuano a sfiorarsi.

“Niente male, davvero”

Dice soddisfatto.

“Potrei anche accontentarmi di questo per stasera”

Ingoio rumorosamente. Cosa intende dire “per stasera”? Ci saranno altre sere?

“Pensavo uscissimo solo stasera”

Gli dico ingenuamente. Lui sorride.

“Pensavi davvero che ti avrei lasciata andare così?”

Dice sarcasticamente.

“Beh … avevi detto che ti sarebbe bastata una sera”

“Se vuoi andare direttamente al dunque ti porto a casa mia”

Mi dice sorridendo.

“Mi fai così dannatamente schifo”

Dico scendendo dal marmo freddo. Lo allontano ed esco dal bagno. Afferro la mia borsa ed esco dal locale. Incrocio le braccia contro al petto stringendomi nelle spalle.
Fa un po’ freddino, ma non mi interessa, devo tornare a casa. Inizio a camminare. La strada è buia e mi spaventa un po’, ma preferisco stare qui che trovarmi nel letto di
quello stronzo. Una mano mi stringe il braccio.

“Lasciami in pace Harry”

Dico senza neanche guardarlo in faccia. Mi tira con più forza facendomi girare. Solo ora mi rendo conto che non è Harry ma l’ubriaco di stamattina.

“Con te mi sembra di avere un conto in sospeso”

Mi dice ancora una volta con voce brilla. Questo tizio non vive proprio senza alcool.

“Che cazzo vuoi? Vatti a fare una puttana e non rompere”

“Beh, una da farmi l’ho trovata”

Mi dice tirandomi a lui.

“Lasciami razza di maniaco”

Dico cerando di allontanarmi. Riesco a staccarmi dalla sua presa e corro via. Mi raggiunge stringendo il braccio intorno al mio collo da dietro. Inizio ad avere paura non
sapendo più che fare.

“Non ti preoccupare, non sarà tanto male”

Mi dice con voce ironica facendomi quasi vomitare.

“Stronzo lascia subito la mia ragazza”

Dice una voce che già conosco. Certo, è Harry. L’uomo gira il volto distraendosi e io gli do una gomitata nello stomaco per poi allontanarmi da lui.

“Non puoi sapere quanto te ne pentirai per quello che hai fatto, verme”

Dice il mio “salvatore” (se così posso chiamarlo).

“Quanta paura”

Dice sarcasticamente l’uomo.

“Ragazzino, perché non te ne trovi un’altra? Non vedi che sono occupato?”

Dice l’uomo avvicinandosi a Harry.

“Pensavo che quando stamattina ti avevo detto di sparire avresti capito”

“Fra tante troie devi per forza prenderti la mia?”

Dice con un tono di voce che infastidisce Harry che gli dà un pugno in faccia facendolo cadere a terra.

“Non ti permettere più di chiamare la mia ragazza “troia”, capito?”

Dice abbassandosi su di lui e dandogli un altro pugno.

“Capito?”

Gli richiede. Ormai l’uomo sta sanguinando ed è al quanto impaurito.

“Allora?”

Continua a chiedere prima di ricolpirlo.

“S-si ho capito”

Gli risponde sanguinante.

“Perfetto”

Dice Harry alzandosi. Mi guarda, poi riguarda l’uomo. Gli dà un calcio nello stomaco e poi si avvicina a me.

“Stai bene?”

Mi chiede scostandomi i capelli dal viso.

“S-si”

Rispondo annuendo.

“Ora tu vieni con me”

Mi dice protettivamente togliendosi la giacca e poggiandola sulle mie spalle. Mi stringe a se con il braccio e fa poggiare la mia testa sul suo petto. Mi porta all’auto, dove
mi fa sedere. Una volta seduto anche lui mi guarda, poi guarda avanti a se. Ha ancora un’espressione arrabbiata e non capisco il motivo. È arrabbiato con me?

HARRY’S POV
Jade corre via dal bagno. Mi sono comportato da vero stronzo. Ma il suo modo di respingermi mi dà sui nervi. Nessuna se ne può andare via così dopo avermi insultato. La seguo. Mi fermano per pagare il conto. Quando esco ormai, non c’è più. Mi dirigo verso casa sua, di certo sta andando lì. Quando vedo quel verme provarci con lei non ci vedo più dalla rabbia. Lei ora è solo mia, nessuno può portarla via fin quando lei sta con me. Prendo a pugni quel demente, mi fermo solo sapendo che Jade mi sta vedendo, e non voglio che non si fidi più di me. La vedo tutta infreddolita. La copro con la mia giacca e la stringo a me portandola via. Ho i nervi a fior di pelle. Non doveva andarsene così, potevano farle del male. Solo il pensiero di vederla piena di ferite lasciata in un angolo della strada mezza nuda mi fa sentire una merda. Non so perché, ma con lei sono protettivo, sono un altro. Le attenzioni che ho avuto per lei oggi, non le avevo mai avute con nessuno. Sono sempre stato uno stronzo che scopa le ragazze e poi le manda a fanculo. Invece lei solo con qualche bacio mi ha fatto addolcire. Devo ritornare me stesso, non posso farmi vedere così fragile, non può sapere cosa mi sta facendo passare.

“Harry”

Mi dice dolcemente Jade.

“Che c’è?”

Dico al quanto nervoso girandomi verso di lei. Noto di averla spaventata poiché si allontana da me.

“T-tutto bene?”

Mi dice un po’ spaventata.

“Poteva ucciderti, cazzo”

Le dico passandomi le mani tra i capelli.

“Perché sei andata via così? Come fai a essere così stupida da camminare da sola a quest’ora di notte per una strada del genere?”

“Beh, se magari tu non pensassi solo a scopare non sarei andata via!”

Mi dice in modo aggressivo.

“E se non ti avrei seguita? Come avresti fatto?”

“N-non lo so”

“Ecco... non lo sai...mi dai sui nervi, cazzo”

“Perché sei venuto se non mi sopporti?”

Quella domanda mi lascia spiazzato. Non posso dirle che sono venuto per farmi perdonare, per scusarmi.

“Dovresti ringraziarmi invece di fare queste stupide domande”

Lei resta in silenzio per un po’.

“Grazie”

Mi dice a bassa voce. La guardo. Sembra così indifesa, dolce, timida.

“Di niente”                                                                                   

Rispondo più gentilmente. Metto in moto e guido verso casa sua.

Spazio della scrittrice xx

Ehiii ragazze!! eccomi di nuovo qui con il nuovo capitolo *---*
questo è un po' più interessante dell'altro, spero vi piaccia <3

comunque così è come immagino Cloe:



io sinceramente l'immagino senza pearcing, ma fate come volete ;)
   
 
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