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Autore: voldwhore    30/10/2013    4 recensioni
In questi 16 anni ho imparato molte cose,alcune,invece non le capisco,ma ci sono due cose in particolare che non capisco ora e non capirò mai:
prima cosa:Perchè tutte le mucche fanno mu,ma una fa mu mu? Cioè,chi è lei per fare “mu mu” la regina Elisabetta? Si crede figa ad essere anticonformista? Non lo è,dovrebbe fare “mu” come tutte le altre sue sorelle,stupida mucca babba,mi stai incasinando la mente!
Passiamo alla seconda cosa:Perchè nonostante mia sorella sia la “famosa” Jade Thirlwall delle Little Mix,amica di Perrie Louise Edwards,fidanzata di Zayn Jawaad Kebabbaro Malik,non sono ancora riuscita ad incontrare i miei idoli,la famosa boy-band anglo-irlandese,i One Direction?
Ho provato più volte a rispondere alla seconda domanda,e penso che questa sia la risposta più accettabile:SFIGA!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dici che io non riuscirò mai a “rubare” il fidanzato super figo,famoso dell'amica di mia sorella?
Bhe io credo nel NEVER SAY NEVER!

 
the end.
 
"Nicole,svegliati" sussurrò Niall scompigliandomi i capelli "muori.ti odio" mormorai girandomi dall'altro lato del letto "Nicole.cazzo se non ti muovi perderemo l'aereo!" sbottò spingendomi giù dal letto, con calma mi alzai e tornai a sedermi sul bordo del letto "muori James" dissi lanciandogli contro un cuscino, lo schivò e si sedette accanto a me "sei stanca?" chiese soffocando una risata "no, non vedi come sprizzo energia da tutti i pori" mormorai lasciandomi cadere nuovamente contro il cuscino, il bastardo rise e poi si rintanò in bagno, quando ne uscì aveva un bicchiere pieno d'acqua in mano che con non curanza mi rovesciò addosso, più che arrabbiata mi alzai e afferrai un paio di jeans e una camicia dalla valigia e li indossai imprecando in tutte le lingue di cui ero a conoscenza, raccolsi i capelli in una coda e indossai le converse bianche,mi  sentivo gli occhi di Niall addosso mentre in silenzio mi dirigevo verso la porta "mi dispiace per l'acqua" disse affiancandomi, lo incenerii con lo sguardo e mi diressi verso l'ascensore 'Nicole, smettila di fare l'offese per un banale scherzo' fanculo pure a te, Nicolenstain. Non ero affatto offesa, solo che odiavo essere svegliata, sopratutto con l'acqua, non lo trovavo affatto divertente e poi avevo sonno, e mal di testa e io odiavo avere mal di testa lo trovavo stressante e si, odiavo essere stressata.                                        
 La voce di Niall mi rapì dai miei inutili, stressanti e contorti pensieri riportandomi alla realtà; mi disse che la tizia scorbutica quasi quanto me che stava alla reception voleva vedere i miei documenti perciò, dopo aver imprecato un paio di volte, inoltrai la mano all'interno della borsa e andai alla ricerca del portafoglio sperduto, che poi sperduto non era ma mi piace la parola 'sperduto/a' sopratutto se è accompagnata da un 'alla ricerca di' rende la cosa molto epica, e per epica non intendo l'iliade o l'odissea ma qualcosa tipo ' ALLA RICERCA DEL SACRO GRAAL' perchè suona bene, ha l'aria di essere una cosa seria e io continuo a chiedermi perchè, cioè infondo è soltanto un calice che probabilmente non esiste, oppure esisteva ma qualcuno ha deciso di usarlo per accendere un fuoco, magari sono stati  i templari, sarebbe davvero wow se fosse così perchè loro dovevano trovarlo, però chissà, magari dopo averlo trovato avevano freddo e l'hanno usato per riscaldarsi, avrebbe senso come cosa...comunque ritorniamo alla realtà.  
 "Andiamo, il taxi ci aspetta" sentii la mano di Niall afferrarmi il braccio e improvvisamente mi ritrovai su un marciapiede affollato quasi come la metro all'ora di punta, gente che spingeva, tizi dall'aria molto snob che ci squadravano, tizi col cane, tizie con le buste della spesa che dovevano essere davvero molto religiose visto che nominavano Dio ogni 5 secondi, sbuffai e iniziai a spingere tutti per raggiungere il taxi, utilizzai la tecnica del "fate largo babbani, l'Oscuro Signore lo verrà a sapere e vi crucierà tutti quanti mwahaha, sudici mezzosangue" e in poco tempo raggiunsi il biondo all'interno del taxi che partì subito, ammetto che la voglia di indicare un auto e dire al taxista: "segua quell'auto!!" era tanta ma lo sguardo serio di Niall mi disse che era meglio stare zitti, misi il broncio e appoggiai la testa contro la spalla del MIO finto biondo e chiusi gli occhi, era davvero tutto perfetto e infondo il piano era andato bene, avevo  un membro degli One Direction la boy-band composta da 5 ragazzi stupendi ma dei pessimi ballerini...

 
[...]
La voce stridula e fastidiosa di mia sorella Jade mi perforò i timpani, svegliandomi e riportandomi alla realtà, strizzai gli occhi più e più volte, poi mi misi a sedere ad una velocità che spaventò, oltre a me stessa, anche Martin, il mio pesce rosso che se ne stava tranquillamente dentro al suo aquario; mi girai da un lato, poi dall'altro: di Niall non c'era nessuna traccia, mi passai una mano sulla fronte: non poteva essere stato tutto un sogno, mi avvicinai alla finestra e con tristezza mi resi conto che era stato davvero tutto un sogno, ero nella mia vera stanza, con mio vero letto e con il mio solito disordine, sospirai e mi misi a raccogliere i vestiti dal pavimento ma fui interrotta di nuovo da mia sorella, questa volta però entrò in camera con aria minacciosa "vuoi darti una mossa? tra mezzo'ora dobbiamo uscire e tu sei ancora conciata come un senza tetto" si fermò un attimo a guardare in giro poi con passo deciso si diresse verso l'armadio e senza esitazioni estrasse un vestito a me sconosciuto, non lo avevo mai indossato e non volevo nemmeno farlo: era un tubino blu elettrico, era della lunghezza giusta, ne troppo corto ne troppo lungo ma non mi piaceva, avrei preferito indossare dei semplici jeans ma per non danneggiare ulteriormente la sanità mentale di mia sorella lo indossai senza dire una parola, immediatamente mi ritrovai davanti allo specchio con mia sorella che mi scioglieva i capelli e mi passava degli orecchini e una collana argentati "sei stupenda" mi disse lanciandomi contro degli oggetti micidiali comunemente chiamati 'scarpe con tacco 12' le afferrai incerta e le osservai per mezzo minuto studiandoli per bene, erano nere e sembravano ricoperte di velluto, per fortuna erano completamente chiuse, infondo mia sorella non doveva volermi poi così male, le indossai e mi sentii improvvisamente più alta sorrisi ammirando la mia immagine riflessa nello specchio "sono più alta" dissi cercando di trattenere un improvviso attacco di fangirling "e anche più stupida" mi fece eco la mia adorabile sorella mentre usciva dalla mia camera, con passo insicuro e traballante la raggiunsi in cucina dove ci aspettava Sebastian, un suo amico, lo salutai con un cenno della mano e mi diressi verso la sua auto parcheggiata nel vialetto davanti alla casa, l'odore di tabacco e menta dell'auto mi era familiare e ormai non ci facevo nemmeno caso; aspettai un paio di minuti e poi finalmente partimmo: Fabric, stiamo arrivando.
Il Fabric, la discoteca più grande di Londra e una delle discoteche più famose al mondo, per entrare devi stare in fila per almeno 2 ore, se non conosci la gente giusta sia chiare e ovviamente chi se non mia sorella conosceva uno dei tanti barman del locale?                                                                                                                      
"Sbrigatevi" disse Sebastian indicandoci la porta del retro, ormai anche quella mi era familiare, Jade mi aveva trascinata qui contro la mia volontà almeno un centinaio di volte, mi era naturale correre verso l'entrata e sgattaiolare fino in pista senza farmi beccare dal proprietario, non sentivo più l'adrenalina scorrermi nelle vene era noioso e monotono, il sabato dovrebbe essere il giorno più emozionante della settimana, il giorno del 'fabric', come lo chiamava Jade, ma era sempre tutto uguale, stesse facce, stesse canzoni, stesso drink, stessa entrata, stessa sala... avrei preferito restarmene a casa a leggere un buon libro piuttosto che entrare in quel postaccio per la centunesima volta ma purtroppo, secondo Jade, non avevo una vita sociale e quello, sempre secondo lei sia chiaro, era il modo migliore per crearmene una.                                                                                                                                                                                                                                          
 E  fu così che mi ritrovai in mezzo a centinaia di persone a me sconosciute tutte sudate che si contorcevano a ritmo di 'wake me up' gridando e ridendo spensierati, mi sentii diversa, quello non era il mio posto, non faceva parte del mio dna, io ero stata creata per starmene in un posto tranquillo ad ascoltare musica e leggere non per starmene li, quello era il posto di Jade, che, ovviamente si era già mimetizzata tra la folla, non avevo voglia di cercarla così le mandai un sms:
"ehi sorellina, ho avuto un illuminazione, tipo quella del buddha sai? sono uscita, e ovviamente non me ne torno a casa, cercami qui in giro :))" 
 
L' aria umida e fredda di Londra mi colpì il viso facendomi rabbrividire: erano le 2 del mattino e mia sorella non sarebbe uscita prima delle 3 perciò andai a sedermi su un marciapiede e ripensai al sogno: sembrava così fottutamente reale;  una goccia di pioggia mi colpii la fronte, alzai la testa verso il cielo completamente ricoperto di nuvole e sospirai rumorosamente (più che un sospiro, sembrava il grugnito di un dugongo), all'improvviso qualcuno si sedette accanto a me facendomi sobbalzare, era un ragazzo, indossava una versity jacket blu, dei jeans e delle supra bianche "tutto bene?" chiese alzando lo sguardo verso il cielo, "dev'essere fatto" pensai cercando di trattenere una risata "certo, solo non mi piace stare lì dentro" dissi indicando il fabric con un cenno della testa "neanche a me", disse il ragazzo sdraiandosi e portando entrambe le mani dietro la testa "ma sai, io dovrei esserci abituato, e invece lo odio" continuò schiarendosi la voce "è completamente fatto"- "ci vengo ogni sabato da ormai 3 anni" annuii, "ci vengo spesso anche io, mia sorella conosce un barman, lui ci fa entrare sempre" dissi sospirando "fortunata, nemmeno io devo fare la fila" si mise a sedere e si voltò a guardarmi, occhi azzurri, sorriso perfetto e capelli biondi "comunque...piacere, io mi chiamo Niall, Niall Horan" disse.

 
finita. dopo non so quanto tempo ma ok :))) 
mi dispiace troppo, c'ho messo tanto a scrivere il capitolo perchè non mi piaceva mai lol
btw; io shippo troppo Niall e Ariana Grande, sono adorabili.
 

 
  
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