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Autore: Tomori_16    30/10/2013    2 recensioni
Salve, sono entrata da poco in EFP e mi è venuta voglia di provare a scrivere la mia prima storia con i personaggi di Naruto e una che ho inventato io, tutta nuova che spero vi possa piacere, il tutto ambientato nel mondo dei Vampiri...
Sono molto agitata quindi non mi buttate giù da una finestra se la storia non vi piace XD le coppie saranno ovviamente Naruhina e Sasuke con la "nuova". Poi per ora accennerò ad altre coppie (non è detto). Spero con tutto il mio cuore che vi possa piacere!
Probabile che essendo la mia prima storia che scrivo, possa cambiare il carattere dei personaggi originali.
AVVERTIMENTO!: per ora la metto incompiuta finchè non mi ritorneranno idee... Diciamo anche perchè la vedo poco seguita e non posso sapere se sta piacendo.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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-....- commenti diretti [….] pensieri

 

UN NUOVO MONDO

 

Le valigie erano ormai pronte. Era stranamente emozionata: chissà com'è il mondo di sopra! Mentre era lì che fantasticava su come poteva essere e si era già dimenticata che stava facendo una valigia, sentì la porta di camera sua aprirsi ed entrare Hinata.

- s-scusami volevo solo s-salutarti p-prima che tu partissi...- come al solito, sempre quel leggero arrossamento sulle sue guanciotte; tutte le volte Namiko si chiedeva se fossero così morbidose come quelle di un bambino, pacioccose insomma! [ma che diamine mi salta in mente ti sembra il momento di cominciare a pensare a delle guance?!]. Ritornata dai suoi pensieri le rispose

- va bene così puoi farmi un po' di compagnia mentre finisco qua!-

La corvina entrò e incerta di dove andare, si sedette sul letto accanto alla valigia ormai piena.

Rimase stupita da come si era vestita la sua amica: una maglia nera larga alle spalle che lasciava un po' scoperta la pancia e dei nodi finti alle mezze maniche. Dei jeans blu scuri stretti con delle borchie con una catenella al lato destro e ai piedi, degli stivali in pelle nera che coprivano fino a mezzo stinco, una coda alta che lascia i suoi ciuffi gialli ribelli a contornare la faccia.

- c-come mai questo vestito così s-strano?- chiese la corvina

-sì hai visto? Melo hanno mandato per confondermi nella folla, sai dicono che non siano ben visti vestiti gotici... insomma, penserebbero che tu sia una tipa strana, e devo cercare di attirare l'attenzione al minimo possibile-

- già... però non copre il marchio regale- si, perchè chiunque appartenesse alla famiglia reale, a 12 anni umani sarebbe cominciato a spuntare un tatuaggio di una rosa sul dorso della mano.

All'età infatti di “12” anni, alla ragazza rosso fuoco cominciò a farle un male cane la mano destra. Dopo qualche giorno cominciò a disegnarsi sul dorso della mano una rosa rosso sangue con il gambo nero che scendeva e faceva 2 giri intorno il polso.

Oramai essendo cresciuta al posto del bocciolo aveva una rosa in piena fioritura, proprio nel “fiore” dei suoi anni.

-hai ragione non ci avevo pensato- subito da un cassetto tirò fuori due guanti senza le dita che coprivano tutto il tatuaggio e se li mise. Almeno erano fighi!

 

Namiko e Hinata praticamente si conoscevano da quando erano nate, la sua famiglia è sempre stata riconosciuta per la loro alta nobiltà, anche se con il loro caratterino ti verrebbe voglia di buttarli tutti quanti nella fossa più profonda che possa esistere in tutto l'universo. Hinata era sempre stata ritenuta una debole per la sua famiglia; in realtà era la prima Hyuga ad avere un cuore sensibile e, aveva ereditato uno dei poteri che ritengono fra i più potenti da usare in battaglia. Ovviamente lei non li usava per quello scopo, solo se si ripetesse una guerra come quella di tanti anni fa forse li userebbe per combattere.

Insomma, si conoscono fin troppo bene, sono migliori amiche oramai e Hinata è sempre rimasta timida fino al midollo quindi sapere le sue opinioni è già tanto, tantissimo.

- fammi indovinare sei preoccupata non è vero?- subito la corvina diventò rossa e si vide subito la sua faccia sorpresa.

- b-bhè... un po' si p-però so che tu sei molto forte quindi non dovrei preoccuparmi. Ma, come dire, ho come un brutto presentimento- Hinata scostò lo sguardo dalla sua migliore amica, alla finestra. La ragazza rosso fuoco si avvicinò a lei e le mise le mani sulle spalle per tranquillizzarla.

- fidati di me, nessuno riuscirà mai a sfiorarmi e poi, starò fuori solo per 3 settimane, pensa se fossero stati 3 anni...-

- o-ok... però non abbassare mai la guardia, t-tieni sempre gli occhi aperti-

Non avrebbe mai smesso di preoccuparsi così tanto per la gente; quella Hinata teneva particolarmente a lei e suo fratello, Naruto.

- a proposito: visto che in queste settimane non ci sarò, avrai più possibilità di avvicinarti al tuo Naruto...- disse sghignazzando già per i fatti suoi. Da una pelle olivastra, subitò diventò rossa fin sopra i capelli e sgranò gli occhi al solo pensiero [ sola con Naruto?!]

- m-ma cosa d-dici?-

- ahahah... stavo solo scherzando non prenderla sul serio- fece Namiko, mettendo l'ultima maglia nella valigia. Ci misero mezz'ora per chiuderla, era fin troppo piena e mentre una stava sopra la valigia, l'altra cercava di chiudere la zip.

- aah, finalmente si è chiusa. La prossima volta ne farò 2 per sicurezza!-

- finalmente ti sei fatta viva! Siamo in ritardo mi mezz'ora e se non ti muovi, chiuderanno la passaporta!- dal corridoio spuntò un pazzo coi capelli sparati e biondi (così lo vedeva Namiko)

- abbiamo avuto un piccolo problema tecnico con la valigia ma ora è tutto a posto- rispose Namiko, con un sorriso a 32 denti. In certi casi ricordava proprio Naruto. La rossa si avvicinò al fratello, mise una mano su una spalla e cominciò a parlare telepaticamente [vedi di trattare bene Hinata, sennò torno e ti spiaccico col mio dattesoka chiaro?] Naruto: [ e chi può trattare male una con un fisico del genere...] subito Namiko vide tutti i suoi pensieri sconci; quel maledetto ragazzo aveva preso fin troppo dal suo maestro Jiraya! Così spuntò fuori un martello bianco dalla mano della ragazza e non ci pensò 2 volte a sbatterlo sulla testa. Ovviamente Hinata era lì a fissare la scena senza capirci un accidente, e quando vide Naruto che era caduto a terra svenuto, accorse subito da lui per vedere se stava bene.

- N-Naruto!-

- tsè. Sei fin troppo buona con lui! Fidati di me se ti dico che come minimo se lo meritava!- sbuffò Namiko avviandosi nella stanza della passaporta. Era una stanza piccolina, col pavimento a scacchiera e i muri rossi scuri, al centro una porta semplice di legno scuro con il pomello d'oro. Ai fianchi, due guardie con tutti e 2 un'arma in mano. Appena videro che era la principessa Namiko si spostarono e le aprirono la porta.

- eccoci qui quindi- fece la rossa per togliere quell' imbarazzante aria da imbarazzo. Oltre la porta si vedeva solo buio e nient'altro. Persino i loro occhi da vampiri,che potevano vedere al buio, non riuscivano a vedere la minima sagoma.

A Namiko percorse un brivido lungo tutta la sua schiena. Era la prima volta che aveva paura del buio; di solito ci vedeva come un gatto ma lì, oltre quella porta non si scorgeva altro che nero. Non si diede per vinta, si girò verso Hinata e l'abbracciò forte mentre a con Naruto aveva il suo saluto: fecero pugno contro pugno e all'unisono dissero -dattesoka- -dattebayo-. Sorrisero tutti e 2 a 32 denti e Namiko si girò verso la porta buia. Prese la sua valigia e s'incamminò verso la porta. Ad ogni passo sentiva un' emozione diversa: prima paura, poi imbarazzo, poi rabbia e così via. Era per colpa di quel buio che la faceva sentire così lunatica? Si fermò alla cornice della porta, fece due bei respironi e fece il primo passo verso il buio. Appena mise tutti e 2 i piedi nel buio chiusero la porta dietro di lei e subito dopo non sentì più il pavimento sotto i piedi. Cominciò a cadere nel buio assoluto. Cercava di urlare a squarciagola ma non sentiva la sua voce. Chiuse gli e li riaprì. Niente, non c'era differenza. Per qualche secondo che a lei parvero secoli, continuò così ma alla fine sentì finalmente la terra sotto la sua schiena. Aprì gli che fino a quel momento li aveva tenuti sbarrati per la paura del vuoto. Solo una parola le era venuta in mente: luce.

Si era ritrovata in un vialetto dove non passava gente ed era un po' oscurato. Ma da dove sentiva rumore di persone, clacson che suonavano ( il suo mondo era rimasto al gotico, però sapeva che cosa fosserole macchine, i computer e tutte le cose tecnologiche che c'erano in questo mondo tutto così illuminato) e insomma, vita. Da quel spiraglio entrava talmente tanta luce che i suoi occhi ad un primo momento si dovettero abituare. Uscì da quel vialetto puzzolente e sporco e si ritrovò in una strada piena di cartelli che si illuminavano, altri che si muovevano, altri ancora che facevano vedere un video vero e proprio. Un'altra cosa l'attrasse molto per la sua lucentezza: una luna piena, bianca e splendente si faceva strada in un mantello tutto scuro. Una cosa che le mancò però subito furono le stelle; quella città era talmente tanto illuminata che nascondeva la misteriosa bellezza che si celava dietro le stelle. Le era venuto in mente che quando era piccola faceva delle “fughe” con suo fratello per stendersi nel loro campo preferito, cominciare a guardare le stelle ed inventarsi costellazioni, anche le più strambe come il cammello con tre gobbe e la testa di un cavallo.

Non voleva farlo notare molto (anzi proprio lo nascondeva) ma lei voleva molto bene a suo fratello anche se fosse il “re testa quadra”, e tutto quell'amore veniva ricambiato.

Si dimenticò che stava su un marciapiede con talmente tanta gente che sembravano formiche, così cominciò ad essere spintonata in qua e là come una pallina del flipper finché non si scontrò e cadde a terra contro un ragazzo più alto di lei, capelli scuri tendenti al blu e due occhi scuri che le ricordavano il buio che si celava dietro la porta. Per un momento le percorse lo stesso brivido dietro la schiena.

-ehi, stai attenta... va tutto bene?- Namiko si incantò per qualche secondo davanti quegli occhi neri; non erano scuri come quella porta che sapeva che non ci avrebbe scovato nemmeno la più piccola ed insignificante luce, si vedeva fin troppo bene che dietro tutta quella ombrosità si celava una luce, anche la più piccola, ma la vedeva fin troppo bene.

-ehm... credo di sì- di botto si ricordò della sua missione e quello scemo le aveva dato il nome del locale con la via e il numero senza pensare che non era mai stata in vita sua a Konoha. Tirò fuori il foglio con i nomi e glielo chiese.

-sai dove si trova il locale... da Choji? Ah dice che sta nella via...-

- via delle Foglie. Il proprietario, Choji per l'appunto, lo conosco. Stavo giusto andando lì. Ci devi andare anche tu immagino e vedo che è la prima volta che ti trovi qua a Konoha giusto?- ero talmente confusa per il trambusto che riuscì a malapena ad annuire con la testa.

- bhè, per prima cosa tiriamoci su da questo marciapiede no?- le porse la sua mano e non esitò a prenderla, non sa come o il perchè ma sentiva che di lui poteva fidarsi ciecamente. Quando gli prese la sua mano sentì come era calda e grande, una mano di un ragazzo umano quindi, non di certo fredda come la sua infatti...

-ehi hai le mani fredde. Anche se è estate non è che ti possa fare freddo?- [i vampiri non possono sentire il freddo o il caldo] ma si limitò a dirgli che era tutto a posto.

Finalmente arrivarono a quel famoso locale, era dall'altra parte della città in confronto a dove si era risvegliata la ragazza rossa.

-ti ringrazio molto per avermi accompagnato. Come posso sdebitarmi?-

-mmh...mi dici il tuo nome per prima cosa?-

-ehm...Yuki! Già, già proprio Yuki!- non poteva dirgli il suo vero nome.

-il VERO nome non il nome d'arte...- [cazzo!] pensò la rossa.

-...Namiko...- si girò dall'altra parte e corse verso la porta. Il ragazzo con i capelli neri non fece in tempo a seguirla, che quando lui aprì la porta del locale con foga, la ragazza di nome Namiko era scomparsa nel nulla. [cavolo] pensò Sasuke [non le ho detto il mio di nome]. Cominciò a girare per il locale per vedere se l'avrebbe riconosciuta, quando notò una ragazza con una coda alta e i capelli biondi che gli faceva cenno di avvicinarsi. Ino, un'amica di Sakura, così le aveva detto. Si avvicinò a quel tavolo e vide una sagoma rosa avvicinari fulminea verso di lui.

-ciao tesoro...- e lo baciò. Già, come poteva pensare ad un'altra ragazza quando aveva la sua fidanzata che era così splendida?

-Sakura non ne poteva più di vederci fare i piccioncini- accanto ad Ino c'era il suo ragazzo, Shikamaru che come al solito se ne stava lì pensando che tutto quanto fosse una gran seccatura (posso immaginare XD). Si dimenticò in pochi secondi della ragazza con dei capelli ancora più strani della sua fidanzata. Era ormai da quasi un'anno che stavano insieme. Ancora si ricorda quando alle medie venne da lui e si confessò, ma lui non si interessava ancora più di tanto delle ragazze. Ma anche se l'aveva respinta, lei non si diede per vinta e ci provò e riprovò, finchè Sasuke non si accorse di quanto era carina e gentile. Così a 18 anni, dopo 3 anni di prove disperate, si misero insieme. Fra di loro andava tutto a gonfie vele e doveva ammettere che, da quando quella pazza coi capelli era rosa era entrata nella sua vita, lui si sentiva molto meglio e in pace son se stesso, con tutto quello che era successo nel suo passato... Ma non voleva pensarci più di adesso. L'unica cosa che voleva pensare,era quella splendida serata basata non si sa per quale motivo sul rosso...

 

Mentre correva verso la porta, la aprì e fece uno scatto verso il bagno. Si chiuse a chiave dentro e cominciò a pensare... [perchè diamine gli ho detto il mio nome?!] in quel momento voleva soltanto avere accanto Naruto e chiedergli un perchè. Ma putroppo, era in un'altro mondo e la loro connessione telepatica si limitava massimo se stavano nello stesso edificio. [ è il primo ragazzo che conosco che mi fa questo effetto... perchè proprio un fottuto umano?! Ed ora che sa il mio nome sicuramente lo andrà a sbandierare ai quattro venti e addio la mia copertura]. Sì, perchè c'è da dire che i vampiri nel mondo umano e i vampiri di Under World, erano completamente diversi. Loro si erano abituati ai cibi che disponevano sulla terra mentre quelli come lei, Namiko, si cibavano solo di sangue. Sangue di umani che lì a sotto mondo venivano trattati come bestie ed allevate solo per cibare migliaia di bocche. E infatti per questa loro “differenza”, 10 000 anni fa scoppiò una guerra fra questi 2 popoli. Dovettero intervenire gli Anziani ( vampiri immortali, vivono da migliaia di anni, creatori del popolo prosperoso che cresce oggi).

Mentre pensò a tutto questo si accorse che la gola gli bruciava da morire e aveva una sete tremenda. Fame, cibo. Prima che perdesse la testa e sgozzasse qualcuno lì in pubblico mandando a puttane la missione solo per bere, pensò che doveva andare a cercare questo fatidico Choji.

Uscì dal bagno e cominciò a vedere dove poteva essere sto tizio.

 

 

E' un ragazzo abbastanza alto, con capelli lunghi e rossi. Ah sì, alto e ciccione ma non provare mai nella tua vita a dirgli che è un ciccione. Si scatenerebbe un' ennesima guerra e tu non vuoi un'ennesima guerra vero?

E con lui basta che gli mostri il tuo marchio e capirà tutto.

 

Queste furono le parole di Naruto. Uscì dal bagno,si sistemò un po i vestiti e partì. Come mise piede fuori subito si bloccò inpietitra dallo stupore. C'era proprio un ragazzo con la stessa descrizione data da suo fratello che stava parlando con dei ragazzi. Quel ragazzo, per la precisione [ma perchè proprio adesso doveva fare una pausa e mettersi a parlare coi suoi amichetti?!]. Allora per passare il tempo cercò di passare furtivamente senza farsi notare più di tanto e si sedette nel lato più buio del banco del bar.

-vuoi qualcosa dolcezza?- spuntò il barista. Come lo guardònegli occhi notò subito che, malgrado essere di un bel verde, quanto fossero spenti. Un'pensiero le passò la mente: vampiro e fra l'altro uno della sua razza, beveva sangue umano. Così non ci pensò 2 volte e spostò il suo guanto destro per far vedere la sua rosa.

-un bicchiere di VINO se ce l'avete- notò subito che il suo sguardo si posò sulla rosa e sgranò gli occhi.

-e anche di alta qualità- -AB- sussurrai. Non fece nemmeno beo e corse direttamente in cucina. Mentre Namiko cercava di stare il più in disparte possibile, putroppo avendo dei vestiti del genere ed essendo circondata da uomini tutti ubriachi, non fece in tempo che se ne avvicinò uno. [fantastico]

-uuh... ma che bel pezzo di … com'è pure la parola? Ah si figa. Che dici di rendere questa serata un po' più movimentata facendo felice un pover uomo che si è appena divorziato?-

Si avvicinò da lei ed infilò una mano sotto la maglia sfiorandole il ventre. Lei non esitò a prendergliela e cominciare a stritolarla.

-non provare a toccarmi mai più sennò giuro che la tua testa finisce fuori per strada- l'uomo piegato dal dolore fece soltanto sì con la testa e fu solo in quel momento che gliela lasciò. In quello stesso istante si avvicinò Choji e prese per il colletto l'uomo steso a terra.

-ei non voglio seccatori nel mio locale- [fantastico, ora sono tutti che guardano proprio nella mia direzione per vedere il teatrino messo in atto dal proprietario. Chissà se anche quel gruppo sta guardando in questa direzione...] Quando Choji finì con l'ubriaco, si diresse verso Namiko. Lei era già pronta a mostrargli il dorso della mano ma la fermò sussurrandole...

-so già chi sei. Il mio aiutante mi ha già detto tutto. Non è un buon posto per parlare di queste cose, meglio se mi segui-

-aspetta. Fammi almeno prendere il mio bicchiere di VINO...- notò subito il sorriso del ragazzo approvando.

 

Fu proprio in quel momento che, mentre se ne stavano andando, notò il suo amico Choji buttare un ubriaco e dirigersi verso una figura. All'inizio non riuscì a conoscere la figura perchè troppo buia; poi come spuntò alla luce del lampadario non aveva più dubbi. Era lei, ne poteva essere certo al 100%.

Sasuke era troppo preso nel vedere dove andava quella ragazza rosso fuoco, che 2 occhi smeraldo incontrarono quelli della ragazza. Proprio in quel momento a tutte e due partì un brivido che le percorse tutto il corpo...

 

 

 

 

Cosa potrà mai essere questo brivido che percorse tutte e due le ragazze?

Fatemi sapere se vi sta piacendo per il momento!

 

Tomori_16

  
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