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Autore: Urheber des Bosen    31/10/2013    1 recensioni
Uno può finire poeta o pazzo, profeta o delinquente, solo o innamorato, non è affar suo, e in fin dei conti è indifferente.
Il problema è realizzare il proprio destino, non un destino qualunque, e viverlo tutto, fino in fondo dentro di sé.
Il problema è quando quello stesso fato t'impedisce di compiere il tuo destino.
Genere: Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Nessun contesto
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Sasuke era una persona colta, aveva coltivato studi letterari e conosciuto uomini dotti, quest'ultimi anche grazie all'influenza del padre.
Che dall'alto della sua mediocrità veniva considerato un buon professore universitario, probabilmente gli studenti avevano capito che il modo più facile di andare avanti in un ambiente ostile, era quello d'inebriare la testa dell'aguzzino con svenevoli, quanto insulsi complimenti.
Probabilmente è un ottimo modo di sopravvivere anche all'inferno, perchè non distrarre il diavolo con l'astuta arma dell'adulazione?
Tuttavia seppur disgustato Sasuke in quell'ambiente agiato ebbe la possibilità di osservare molte città e costumi e dopo un attenta analisi, finalmente comprese la verità: non gli importava.
Dall'anno sedicesimo della sua vita non volle più sentire alcuno e per tanto stringere il profondo, quanto seccante legame dell'amicizia.
Aveva capito l'inutilità delle cose umane e delle sue opinioni.
Sasuke conduceva una vita tranquilla, crogiolandosi nell'infinità dei suoi libri e cercando d'ignorare, per quanto possibile, le presenze fastidiose, tra cui primo fra tutti qell'ingombrante essere che quasi tutti definivano suo padre.
Tuttavia il nostro protagonista era una persona tranquilla, odiava recare offesa a qualcuno: essendo egli persuaso che nella vita degli uomini , le loro opinioni erano per la maggior parte dettate dalla Fortuna.
Insomma, nella sua concezione anche l'essere più rude, ignorante e fastidioso della terra, sarebbe potuto essere un intellettuale, se ben educato; pertanto nessuno poteva e doveva essere giudicato, tuttavia questa consapevolezza non gli impediva di non sopportare nessuno.
Era una persona singolare, non avrebbe mai fatto del male a nessun essere vivente, ma Dio solo sa quante volte avrebbe  voluto farlo.
Spesso si ritrovava a pensare che nella sua vita precedente doveva essere stato un barbaro, sia per i suoi pensieri violenti sia per un insana passione per le pellicce; oppure un coniglio..ma questa è un altra storia.
Ora, partendo da questi presupposti, potete ben capire i suoi rapporti con il resto dell'umanità, l'unica cosa che impediva l'amata quanto agognata solitudine, era il suo aspetto fisico.
Già vi ho parlato di quest'eventualità, in alcuni casi la vita è ingiusta perchè un uomo è portato a provare elevati sentimenti ma è impossibilitato dal suo aspetto fisico, immaginatevi il contrario.
Un uomo che rincorre disperatamente un po' d'intimità, già, perchè al nostro sventurato erano capitate due disgrazie: la prima era un fisico alto ed asciutto, accompagnato da un viso esotico, regalo di una madre dalle origini orientali e per secondo un carattere che per certi aspetti era definito affascinante.
Eh si, quelle povere ragazze avevano una missione: salvare un anima bella e dannata.
Perchè signori miei è impensabile che la bellezza non sia accompagnata da un anima nobile e magari anche una storia strappa lacrima, solo per completare il tutto.
Per sua sfortuna, l'indifferenza non era una possibilità.
E per tanto doveva lasciarsi salvare da un mostro inarrestabile: il nulla.
Perchè niente è peggio della convinzione di salvare qualcuno da qualcosa, di combattere contro qualcosa d'inarrestabile, se quel qualcosa non esiste, ma è solo nella mente.
Ma come è lecito dire, niente è più difficile da estirpare che la convinzione.
Ma, Sasuke avrebbe imparato a sue spese il contrario, alla fine forse quell'anima non era così forte come voleva cercare di convincere il suo cuore.
Forse non era così disilluso, quella maschera era diventata parte della sua pelle, che aveva quasi dimenticato di averla, ma alla fine era sempre una maschera.
...
 
Sasuke meglio disposto all'indulgenza verso sé e verso gli altri, ma con nell'animo integri gli ideali e i sentimenti di un sognatore.
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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