31/10/2013
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Ora i mostri non ci sono più
Aaron ha solo quattro anni quando, una sera di fine ottobre, mentre a tavola aspetta la sua cena, "Papi posso fare dolcetto o scherzetto con i miei amici quest'anno?" chiede con la migliore espressione da cucciolo che riesce a trovare.
Quella a cui nessuno sa dire di no, soprattutto Zayn che, con gli occhi luminosi, " Lo vestiremo da lupacchiotto" afferma con la voce eccitata qualche ora più tardi, quando ormai Aaron già dorme profondamente e anche Liam ha già quasi abbracciato Morfeo.
E da bravo papà Zayn è più eccitato persino di Aaron, tanto che passa l'intero pomeriggio del 30 ottobre in giro per negozi a comprare le così più disparate. Prende il vestitino che cercava, quello morbido e peloso da lupo che dal primo momento che aveva visto, qualche settimana prima, aveva immaginato addosso al suo Aaron, fa per prendere dei denti da bestia finti ma viene prontamente fermato da un Liam che " Zayn, tesoro, Aaron è troppo piccolo per questo" lo fa ragionare ma non riesce ad impedirgli di prendere un secchiello a forma di zucca, " Così ci mette dentro tutti i dolcetti!", e dei colori per viso, " almeno glielo facciamo dello stesso colore del vestitino".
Zayn è talmente eccitato per il primo Halloween di suo figlio che passa l'intera mattina del 31 ottobre in cucina, a giocare con farina, cioccolato e pasta di zucchero per preparare dei cake pops, di cui il piccolo di casa va matto, al cioccolato bianco e a decorarli con ragnetti neri e simpatici tutti da mangiare.
E Aaron è così contento che non fa che sorridere tutto il giorno, da quando papà Liam lo sveglia quella mattina per accompagnarlo all'asilo fino a quando torna a casa con papà Zayn e i due insieme lo aiutano a prepararsi, Zayn entusiasta come un bambino e Liam con gli occhi pieni d'amore per i due uomini della sua vita.
"Avete preparato degli scherzetti? Guardate che se non vi danno i dolcetti dovete spaventarli tantissimo!" Liam è accovacciato e parla ai bambini, Aaron e tre suoi amichetti dell'asilo, che orgogliosi mostrano al genitore alcuni dei loro segreti, con sorrisi malandrini a svelare quanto in realtà sperano che qualcuno gli permetta di mettere in atto gli scherzi che hanno architettato.
Zayn invece, i cake pops al sicuro in un contenitore che tiene tra le mani, parla con gli altri genitori, tutti pronti a seguire i quattro diavoletti tra le strade di Londra, piene di spiriti delle ombre e vampiri ridenti, brulicanti di mannari e zombie in festa.
Aaron ride spensierato, divertito da tutti i colori che lo circondano e da una Londra al crepuscolo che illumina tutto nel modo perfetto. È felice mentre cammina tra i suoi amici, con i suoi papà che lo seguono passo per passo, divertiti e preoccupati insieme per l'enorme folla che li circonda una volta arrivati a Trafalgar, e mentre guarda con occhietti avidi il gruzzoletto di dolciumi che la sua zucchetta contiene.
Ed è proprio a Trafalgar Squadre che succede.
Liam è distratto a parlare con gli altri genitori, Zayn ha appena chiuso la conversazione telefonica con la madre e Aaron non è più insieme ai suoi amichetti.
È Zayn ad accorgersene. I tre bambini sono seduti ai piedi della fontana e contano le loro caramelle, mentre di Aaron non c'è traccia. Si guarda intorno, il moro. Spaventato a morte si gira verso il marito, ma Aaron non è neanche lì.
"Liam" è un sussurro flebile quello di Zayn, tanto che Zayn ripensandoci dubita che la voce gli sia realmente uscita dalla gola, come se temesse che dirlo ad alta voce lo renda reale.
" Liam!" Ripete a voce più alta "Aaron. Dove è Aaron?"
E stavolta Liam l'ha sentito.
Gli occhi castani si sgranano, specchio di quelli più scuri del maggiore, e iniziano a guardarsi intorno.
Entrambi scrutano in tutte le direzioni, immobilizzati dalla paura.
Il primo a scattare è Liam, che corre inseguendo il vento, schivando persone travestite e controllando ogni angolo scuro di quella piazza tonda, inondata di persone e illuminata ormai soltanto dalle luci artificiali.
" Avete visto un bambino vestito da lupo? Signora l'ha visto? Ha gli occhi a mandorla ed era vestito da lupo" chiede a tutti quelli che gli passano avanti agli occhi, il castano.
Zayn rimane immobile qualche secondo in più.
Il terrore puro gli scorre nelle vene al posto del sangue, pompa a tutta birra nelle tempie, passa nel cuore quasi fermo e gli annebbia la vista proprio quando ne ha bisogno più che mai.
Ha perso il suo bambino e deve ritrovarlo a tutti i costi.
Ed ecco che le gambe magre iniziano a muoversi: corre nella direzione opposta a quella presa da suo marito e segue il perimetro della piazza, fermando tutte le persone che incontra sulla sua strada per " Mi scusi ha per caso visto un bambino alto circa un metro e venti, occhi a mandorla e vestito da lupo?" chiedere, probabilmente con la disperazione nella voce.
Ma niente.
Nessuno a visto Aaron e gli occhi di Liam iniziano a riempirsi di lacrime, che nonostante stia cercando di mantenere il sangue freddo non riesce a stoppare. Ormai è sotto la statua si Nelson e nessuno sembra aver visto il suo bambino.
Zayn è ormai ai piedi della scalinata della National Gallery, il terrore non gli fa capire niente, la folla lo confonde e la testa gli gira. Decide di salire i gradini fino in cima, magari dall'alto potrebbe riuscire a vedere qualcosa in più, anche con tutte quelle maschere in piedi sul suolo della piazza.
Ed è proprio una volta in cima che posa per qualche secondo lo sguardo su uno sei gradini che ha appena scalato e nota quel costumino grigio e morbido che avevano comprato a loro figlio qualche giorno prima tutto accucciato su se stesso, la zucca porta dolci posata li a fianco.
"Aaron!" Urla a pieni polmoni ricominciando a correre, ma per l'ultima volta quella sera.
Arriva di fronte al suo bambino e lo stringe forte contro il suo petto mentre piangono entrambi.
"Papà ho paura" singhiozza il piccolo nel petto del padre " c'erano tanti mostri e sono scappato ma poi voi non c'eravate più e ho avuto ancora più paura perché poi nessuno poteva difendermi mai più" continua ancora e ancora tra le lacrime mentre "Hush tesoro, va tutto bene adesso" sussurra Zayn stringendolo ancora più forte.
"Va tutto bene" ripete " ma adesso chiamiamo papà e gli diciamo che io e te siamo insieme, ok?"
" Ok papy. Ma dopo posso mangiare uno dei dolcetti che hai fatto tu?" chiede con la vocina piccola Aaron.
" Puoi mangiare tutto quello che vuoi, amore" risponde il moro, che cerca di ricordare dove abbia lasciato il contenitore con i dolcetti nella foga di correre a cercare suo figlio.
Sono ancora tutti e tre spaventati a morte quando appena un'ora e mezzo più tardi sono stesi sotto le coperte del lettone di casa Payne-Malik e occupano a malapena una metà dello spazio disponibile, tanto vorrebbero abbracciarsi fino a diventare tutti e tre una cosa sola per non lasciarsi mai più.
Il vestitino di Aaron è abbandonato su una sedia nell'angolo della stanza insieme ai vestiti dei suoi papà.
Ora, tutti caldi nei loro pigiami, dopo essersi consolati con una cioccolata, Zayn e Liam tengono il loro piccolo miracolo più vicino possibile ai loro petti, gli lasciano carezze lievi e baci teneri sulle guanciotte piene e ancora bagnato delle lacrime che ogni tanto scendono ancora dagli occhietti rossi di pianto.
"Va tutto bene amore mio" gli sussurra Liam quando quelle gocce di perla scorrono sulla pelle color caffè latte del piccolo e Zayn prontamente le asciuga con il pollice, " ma devi prometterci che non ti allontanerai mai più da noi quando siamo fuori, ok?" Lo ammonisce con una voce vellutata che copre malamente le ultime tracce di panico.
" Ci hai fatti spaventare, piccolo" sussurra Zayn passando le dita da artista tra i capelli neri del loro piccolo.
"Anche io mi sono spaventato. C' erano tutti quei mostri e voi non c'eravate più. Vedevo i mostri e non vedevo voi" scoppia nuovamente a piangere Aaron affondando ancora una volta il viso nei petti profumati dei suoi papà.
" Ma ora i mostri non ci sono più, amore" lo rincuora il castano con tutta la dolcezza che riesce a mettere in una frase sola.
E poi è Aaron a far piangere Liam e Zayn quando " Certo che non ci sono più, il vostro profumo buono li sconfigge tutti" borbotta qualche secondo prima di addormentarsi steso su entrambi i suoi genitori che, commossi e ancora spaventati, si addormentano poco più tardi, dopo essersi scambiati un bacio veloce e aver lasciato un bacio tenero sul nasino morbido del loro bambino.
Della serie " Chi non muore si rivede"!
Chiedo umilmente perdono, ma l'università ha risucchiato tutto il mio tempo e le mie energie ç___ç
Ma alla fine ce l'ho fatta! Sono tornata con una nuova vagonata di fluff made in Ziam con tanto di piccolo!Aaron (che sì, anche io e Effy -l'altra sua mamma- immaginiamo come Calum dei 5sos)...
E quale occasione migliore dell'Halloween Fest organizzato dal magnifico Wanki?
E poi con QUESTO prompt non potevo che scrivere del piccolo Aaron e della sua meravigliosa dolcezza machio Payne-Malik :)
Spero di non far passare così tanto tempo fino alla prossima storia, ma tutto dipende dagli esoneri di dicembre ç_ç
Come al solito, fatemi sapere cosa ne pensate (Anche su Twitter, tranquillamente)
Un bacione grande grande,
Debs <3
p.s. Happy Halloween!