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Autore: Gakuen88    31/10/2013    4 recensioni
una coppia forte, solida. Una famiglia in procinto di allargarsi.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Onew, Taemin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kibum


Mi giro e rigiro nel letto, sono preoccupato.

Jh- amore che c’è?

Mi giro verso mio marito, la mia roccia, e affondo il viso nel suo petto stringendolo forte a me.

Key- Minnie…

Sa cosa mi tormenta, anche se sembra sempre che cada dalle nuvole.

Jh- starà bene vedrai. Minho lo aiuterà e lo aiuteremo anche noi. Sembra davvero un bravo ragazzo.

Key- ha sofferto così tanto povero ragazzo. Sa cosa vuol dire perdere la famiglia e penso che questo lo abbia fatto crescere più in
fretta del dovuto.

Mentre il mio amore mi culla, ripenso alla triste storia di Taemin, a quella disperata richiesta d’amore. Sono rimasto a coccolarlo finché non si è addormentato mentre Minho mi guardava tristemente lanciando occhiate colme di compassione al suo nuovo fratello.

Jh- domani vuoi che resti con voi? Minho andrà a scuola ma io te e Minnie potremmo prenderci una giornata per conoscerci meglio no? Posso chiamare al lavoro e dire che non posso andare.

Scosto un po’ la faccia e lo guardo. So che lo farebbe per noi ma si è già preso un giorno oggi per andare a prenderlo in istituto.

Key- no tranquillo. Domani ce la caveremo benissimo io e lui. Voglio cercare di capire come si sente, poi quando sarà il tuo giorno libero, toccherà a te. Solo ti prego amore… non sparare cazzate come al tuo solito!

Le labbra di Jong si tendono come a trattenere un sorriso e le sue sopracciglia formano una V. Quando parla vorrebbe apparire arrabbiato, anche se non ci riesce.

Jh- no scusa che hai detto? Io non sparo cazzate! Vieni qua mostriciattolo.

Capisco subito le sue intenzioni e così provo a scappare da lui. Niente da fare. Mi afferra stretto bloccandomi le mani nella sua presa e attorcigliando le gambe intorno alle mie, immobilizzandomi anche quelle. Poi con un colpo di reni si mette sopra di me facendomi affondare nel materasso…

Dio quanto è forte. Mi piace stare sotto di lui.

La mia lingua lunga come sempre prende il sopravvento e parla da sola mentre ammicco sapendo che scatenerò la belva che è in lui… quella belva che ora voglio da morire.

Key- oh sì che le spari amore… su dieci cose che dici almeno otto sono stupidag- aahhhhh

Fulmineo scende a leccarmi il collo spingendo il bacino contro il mio ed io gemo, non posso farne a meno.
Ma quanto ce l’ha duro? Accidenti il mio amore si eccita davvero con poco e questa cosa fa impazzire anche me.

Jh- amore…

La sua è una preghiera, una supplica, un delizioso invito che mi fa fremere di eccitazione mentre mio malgrado dimentico tutto il resto. Per le prossime due ore sarò solo suo.

Key- hai voglia vero?

Annuisce con la faccia da cucciolo nonostante abbia il corpo da bestia. Con tutti i muscoli che ha, potrebbe stritolarmi e invece continua a baciarmi e coccolarmi con amore finché scivola in me con facilità. Ma non avevo il pigiama? Mmm dovrò chiamarlo mago d’ora in poi. Come riesce a distrarmi lui, non ci riesce nessuno. Accarezzo la sua schiena forte e ampia avvertendo ogni guizzo dei suoi muscoli e mi lascio amare allontanando per un po’ le preoccupazioni.



Key- pronto?

Tae- sì! Dove andiamo?

Ieri ci ho pensato e ripensato… dopo aver fatto l’amore con Jong. Minnie, avrà bisogno di vestiti, la sua valigia era così misera che quando l’ho vista mi si è stretto il cuore. Ho intenzione di riempirgli l’armadio fino a farlo straripare. È in questi momenti che adoro essere sposato con Jong. Il mio lavoro non è nulla di speciale, ma lui… lui lavora in un prestigioso studio di architettura e guadagna abbastanza da permettermi di usare la sua carta di credito senza preoccupazioni. Anch’io contribuisco, ovviamente, ma il mio lavoro d’insegnante, non mi fa fare tanti soldi quanto lui. Poco male, è anche vero che così ho più tempo per stare con i ragazzi e occuparmi della casa, dopotutto alla fine chi cucina e pulisce sono io. A ognuno il suo.

Key- andiamo a far compere.

Mi guarda con gli occhi spalancati dalla sorpresa, ma lo vedo che è emozionato. Gli sorrido e allungo la mano per scompigliagli i capelli. Prima di toccarlo, però, mi fermo con la mano a mezz’aria… non gli piace essere toccato però ieri sera non si è divincolato dal mio abbraccio quindi forse…
Rimango per un attimo senza sapere che fare ma poi Minnie sorride timidamente e si avvicina per essere accarezzato. Quel gesto mi riempie di gioia, da quanto è con noi? Possibile che siano solo due giorni?

Key- vieni Minnie andiamo.

Ora che lo sento più vicino, lo prendo a braccetto e ci avviamo per strada. Odio prendere la macchina e poi fortunatamente non ci mettiamo molto ad arrivare.

Giriamo per ore, entriamo e usciamo dai negozi comprando qualsiasi cosa possa servirgli. Biancheria, magliette, pantaloni, scarpe e pigiami. Io scelgo e lui fa il modello provandosi ogni cosa.
È molto tranquillo e spesso ha rifiutato i vestiti che gli proponevo perché troppo costosi.
Parliamo. Inizialmente è schivo riguardo a molte domande ma non demordo. Gli racconto tutto di me e Jong, gli racconto di quando è arrivato Minho che non poteva assolutamente vedere Jong e che invece ora è il suo papà preferito. Non tralascio nulla e pian piano anche lui si apre con me. Mi mette al corrente del suo passato triste, dell’arrivo all’istituto e del suo carattere.
Ha un carattere particolare e me ne accorgo subito. È schivo ma desideroso di piacere agli altri. S’imbarazza eppure dice onestamente ciò che vuole.

Quando torniamo a casa, siamo pieni di pacchetti e pacchettini eppure sembra felice ed io di più. Lo aiuto e insieme sistemiamo tutto nella sua camera. Mi piace trascorrere il tempo con lui e quando abbiamo finito, mi sento molto più vicino a questo mio nuovo figlio.

Key- poi quando troveremo qualcos’altro che ti serve, mi piacerebbe accompagnarti a comprarlo ok? Ora vado a preparare il pranzo che Minho quando torna ha sempre una fame che si spazzolerebbe tutto ciò che c’è in frigo.

Mi giro per uscire dalla stanza quando mi ferma.

Tae- papà…

Mi giro richiamato dalla sua voce flebile e lo vedo che si torce le mani guardandosi i piedi.

Tae- grazie…

Oddio come faccio a resistere? È così fragile. Mi avvicino a lui e lo abbraccio mentre lui ricambia.

Key- ehi piccolo sai che sono davvero, davvero felice di averti qui? D’ora in poi sarà tutto perfetto!

Tae- non vedo l’ora di andare a scuola.

Oh… mi allontano un po’ e lo guardo incuriosito.

Key- sai che Minho invece non ci voleva andare? Hehe tuo fratello è un capoccione

Sorride e gli s’illuminano gli occhi.

Tae- voglio farmi degli amici! Voglio poter dire a tutti che ho una famiglia e un fratello.
Improvvisamente mi viene un’idea.

Key- Minnie… ti andrebbe di andare a prendere Minho? La scuola è qui a dieci minuti a piedi, potresti farti una passeggiata e
approfittarne per vedere se ti piace.

Rimango scioccato quando si mette a saltellare battendo le mani come un bambino mentre gli s’illumina il volto. È la prima volta che esterna così tanta felicità. Gli bacio la fronte e dal tavolo prendo il suo nuovo ipod.

Key- affare fatto, riempi questo con la musica che trovi nel pc all’ingresso e quando hai fatto t’indico la strada ok?

Scendo giù mentre sento i suoi gridolini eccitati. Inizio a preparare il pranzo e dopo due minuti lo vedo sfrecciare verso il pc in salone. Mentre cucino gli faccio altre domande, colore, musica preferita, materie adorate e odiate e, quando ha fatto, gli spiego come arrivare alla scuola. Quando lo lascio andare, mi saluta con la mano prima di mettersi le cuffiette e avviarsi di corsa dandomi le spalle.
In due secondi ho tirato fuori il cellulare e compongo il numero di Jonghyun che risponde al terzo squillo.

Jh- ciao tesoro.

Key- abbiamo due figli splendidi lo sai quanto siamo fortunati?

Jh- ma stai piangendo??

La sua voce è preoccupata e sorpresa.

Key- no, sono solo contento. Minnie è adorabile e in questo momento è andato a prendere Minho a scuola. Spero possano diventare buoni fratelli. Torna presto stasera…

Jh- abbiamo fatto la scelta giusta amore, sono felice anch’io. Mmm come mai questa impazienza? Cosa vorresti fare se tornassi
prima…

Quel tono… accidenti io non intendevo in quel senso però ora che mi ci fa pensare…

Key- veramente pensavo di andare a cena fuori ma possiamo sempre contrattare sul dopocena se vuoi…

Sorrido pregustandomi una nottata di fuoco tra le lenzuola.


****
Jonghyun


Tae- papà ma è vero che è stato papà Key a chiederti di sposarlo? Avrei detto il contrario…

Scoppio a ridere per quel cambio di argomento. Eravamo intenti a ripitturare la staccionata parlando di animali e ora se ne esce con questa domanda.
Mi alzo in piedi grattandomi il mento e sporcandomi di bianco. Lasciando perdere.

Jh- mmm sì… veramente anch’io ne rimasi sorpreso, di certo non facevo tuo padre un tipo tanto intraprendete ma alla fine fu lui a legarmi a sé. Hahah

Lo guardo soppesando la sua reazione. Non sembra propriamente soddisfatto ma ricomincia a pitturare. Dà un paio di pennellate e si ferma tornando a guardarmi.

Tae- mi racconti come è andata? Papà Key mi ha accennato qualcosa ma non è stato molto chiaro.

Jh- hahahahahaha certo che te lo racconto. Molto volentieri. E sai perché non ti ha detto tutto? Perché si vergogna come un pazzo hehe
diciamo che come proposta fu alquanto scadente e imbarazzante ma alla fine quel che conta è dove siamo arrivati no?

Mi sorride e il suo sguardo si accende di curiosità.

Jh- ok, però mentre racconto, finiamo il lavoro. Key vuole questa staccionata ridipinta da un sacco di tempo e voglio fargli una sorpresa
per quando torna.

Annuisce e riprende a pitturare.

Tae- sìì, poi potremmo anche ridipingere la porta di casa… qualche giorno fa si è lamentato perché un gatto l’aveva graffiata.

Sorrido a mio figlio e inizio a raccontare.
Dopotutto questa è la prima occasione che ho di parlare da solo con lui. Gli ultimi giorni al lavoro sono stati terribilmente stancanti e tornavo a casa tardi la sera, nonostante le promesse fatte a Key.

Jh- allora…

La mia mente torna a undici anni fa.

"Key- lo sapevo… e ora cosa facciamo? Jong io non voglio separarmi da te.

Guardo il mio cucciolotto che piange inconsolabile.

Jh- ehi, lo sapevamo no? È per questo che abbiamo aspettato a dirglielo.

Key- sì ma ora? Siamo rimasti soli…

È vero siamo soli, anzi no! Non siamo soli, io ho lui e lui ha me. Lo guardo deciso scacciando con i pollici, le lacrime che scendono sulle sue guance.

Jh- trasferiamoci in America! Lì non verremo giudicati e potremo farci una vita tutta nostra!

Sì partire. Partire è la soluzione migliore!"

Jh- Nel giro di pochi giorni partimmo. Avevamo poco e niente con noi, se non tanta voglia di avventura e un grande amore. Quando arrivammo a New York era tutto nuovo, tutto così diverso da casa che ci ritrovammo spaesati. I primi giorni tutto ci sembrava affascinante ma poi capimmo che non eravamo fatti per quella città, per quel paese. Ci mancava casa.

"Jh- hai trovato qualcosa?

Kibum mi guarda sconsolato con le spalle basse e la faccia stanca.

Key- macché… ho cercato ovunque. Anche per un semplice part time vogliono un inglese perfetto che io non possiedo.

Già, trovare lavoro non è così semplice. Anch’io ho girato qua e là ma senza un pezzo di carta non andrò da nessuna parte. Ho interrotto i miei studi per venire qui ma solo ora mi rendo conto che non abbiamo molte prospettive qui.

Jh- forse dobbiamo solo aspettare un po’. Potresti seguire un corso di inglese ed io… beh potrei…

Key- cosa amore? Vuoi tornare a scuola? Non abbiamo abbastanza soldi e se non troviamo un lavoro sarà anche peggio. Se
proprio devo fare il barbone voglio farlo in Corea!"


Jh- tuo padre era veramente un lagnoso di prima categoria ma ero accecato d’amore per lui e così decidemmo di prenotare l’aereo di
ritorno. Eravamo lì da un paio di settimane e già stavamo per tornare a casa, sconfitti e senza aver concluso nulla.

Tae mi guarda tristemente. Gli do un buffetto sulla testa e riprendo il mio racconto, arrivando finalmente a ciò che vuole sapere.

Jh- era una serata fredda. Stavamo preparando le valige perché in pochi giorni saremmo tornati a casa…

"Key- non è giusto!

Mi volto verso Kibum che a braccia conserte mi guarda storto.

Jh- cosa amore?

Key- non voglio tornare a mani vuote!

Alzo un sopracciglio non capendo dove vuole arrivare.

Jh- e quindi?

Key- quindi dobbiamo fare qualcosa. Io…volil fjg u mf osi

Ok, a volte non si capisce quello che dice perché farfuglia ma stavolta è perché si è appena ficcato un cuscino davanti alla bocca… ma è scemo?

Jh- Cosa vuoi? Senti Key ma cosa possiamo fare? Ci abbiamo provato, quando torneremo cercheremo qualcosa. Sicuramente
saremo più fortunati e potremo comunque stare insieme, tanto ormai siamo comunque io e te, no?


Mi stendo sul letto guardando il soffitto. A volte è davvero un bambino. Cosa vuole che faccia? Francamente nemmeno a me piace questa situazione ma non possiamo mica piangerci addosso no?

Key- SPOSAMI!

Mi strozzo con la mia saliva sputacchiando a destra e a manca e con fatica mi metto a sedere cercando di riprendere fiato.

Jh- cosa?

Improvvisamente Kibum salta giù dal letto e mi si para di fronte con le mani sui fianchi.

Key- sposiamoci, domani! Almeno concluderemo qualcosa e tu sarai mio per sempre!

Sto per rispondergli che lo vorrei tanto, che lo sposerei anche adesso se solo me lo avesse chiesto in un modo un po’ più romantico
invece che urlandomi contro, eppure non posso farlo. Proprio mentre apro bocca, i pantaloni della tuta che porta, gli calano sui fianchi lasciandolo in mutande. Così s’impara a scegliere sempre tute sbrindellate e più grandi di tre taglie! Scoppio a ridere con poco tatto.


Jh- Hahah oddio se me lo chiedi così…"

Jh- Minnie dovevi vedere come era imbarazzato! Hahah divenne tutto rosso e si coprì subito. Il problema era che ormai avevo rovinato quel po’ di atmosfera che si era creata e lui, essendo davvero tanto orgoglioso, si arrabbiò.

Tae- e allora? Cosa successe poi?

Guardo mio figlio che è rimasto incantato dal mio racconto e non posso far altro che essere felice, felice per quella proposta così strana e poco sentimentale. Perché, se così non fosse stato, io non sarei qui in questo momento…

Jh- beh facemmo pace e prima di tornare a casa ci sposammo. La mattina dopo. Solo io e lui e la signora che ci aveva affittato la stanza come testimone.

Per quanto sia grande e sappia come vada il mondo non mi sembra il caso di…

Tae- cosa? Che vuol dire? Dai racconta papà sono curioso. Come avete fatto a sposarvi il giorno dopo se papà Key era arrabbiato
per aver fatto una figuraccia?

Appunto… ora sono in una situazione decisamente imbarazzante. Come faccio a dirgli che quella notte lo presi alle spalle cogliendolo di sorpresa per poi fare l’amore in modo selvaggio finché Key non divenne gelatina nelle mie mani e, facendo le fusa, riprese a parlare di matrimonio?

Jh- beh ecco… insomma… io…

Tae- tu?

Jh- ecco vedi Minnie io e tuo padre… noi…

Una voce alle mie spalle mi coglie alla sprovvista.

Min- Minnie credo proprio che papà voglia dire che si sono dati alla pazza gioia tra le lenzuola fino a far pace Hahah

Mi giro di scatto e senza pensarci tiro uno scappellotto a Minho mentre Taemin arrossisce fino alla punta delle orecchie.

Jh- ehi che sono queste parole? Primo, porta rispetto e secondo… stavo cercando un modo più soft per dirlo, non vedi che è imbarazzato ora? Complimenti!

Minho però mi fa la linguaccia e strizza l’occhio a Minnie.

Min- beh alla fine però è andata così, no?

Sospiro… non posso vincere contro di lui.

Jh- già… a vostro padre basta poco per cambiare idea.

Parlo sovrappensiero e loro sghignazzano. Quando mi riprendo li avverto.

Jh- che non vi venga in mente di dire ciò che ho detto a Key altrimenti siete finiti!

La mia minaccia viene accolta da altre risa mentre sento una mano posarsi sulla spalla e so di essere fottuto. Quando mi giro, Key mi guarda con occhi di ghiaccio e un filo di rossore sulle guance. I ragazzi scappano ridendo in casa e io sorrido sentendomi in colpa.

Jh- bentornato amore… guarda che bel lavoro abbiamo fatto io e Minnie. Come mai così presto a casa?

Lui non si fa fregare dai miei tentativi di fuga e mi pietrifica con quel sorrisetto che preannuncia che per me sono guai.

Key- quindi a me basta una scopata per cambiare idea eh? Mmm vediamo se stasera ti basterà una scopata per impedirmi di
sotterrarti sotto questo bello steccato ridipinto di nuovo!

Detto questo mi da le spalle ed entra in casa… ohhh stanotte sì che mi diverto, sarà un piacere fargli cambiare idea!
  
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