Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: ceeline    31/10/2013    7 recensioni
Rimasi con lo sguardo puntato su Zayn che mi guardava scendendo dal palco e posizionandomi davanti a me.
Perché? Perché mi faceva tutto questo? Infondo cosa gli avevo fatto io?
“Vattene che è meglio” mi sussurrò all'orecchio.
_____________________________________
Importante! Visualizzate l'ultimo capitolo, ovvero "Leggetemi per favore!", grazie.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


un grazie infinito a 
@hjsdjmples per il banner.

Chapter seventeen.

 

Non avevo voglia di alzarmi quella mattina, se non fosse stato per Abby che, tutta eccitata cominciò a saltare sul letto contando a squarciagola Radioactive, adesso non mi troverei in mezzo al corridoio poggiata al mio armadietto.
L'estate era passata con un battito di ciglia, ed i ragazzi si erano trasferiti a Manchester per il college mentre io, Chanel ed Abby frequentavamo l'ultimo anno di liceo, dove finalmente ti sentivi grande guardando i ragazzi dei primi, dei secondi e così via, è l'anno in cui vuoi divertirti di più, dove sei felice pensando che tra soli nove mesi lascerai quella scuola per sempre che anche se all'apparenza non sembra, un po' ti mancherà sempre, perché forse è lì che tutti hanno avuto le loro prime cotte, quelle vere da far battere il cuore, dove hai passato i momenti più belli, le litigate con i professori che adesso ti guardavano sorridenti e fieri di aver portato a temine il loro lavoro con i studenti, le relazioni, le gelosie. Perché in fondo gli anni più belli sono quelli.
Aprii l'armadietto per prendere i libri delle prime due ore quando mi cadde l'occhio su una vecchia foto di me e Zayn di circa sei mesi fa, era il suo compleanno. Aveva organizzato il tutto in un pub poco lontano da casa sua, c'era gente che ballava, che urlava, chi si strusciava con altri, quelli a cui non importava niente e si infilavano nei bagni insieme ai loro rispettivi ragazzi.
Mi mancavano quei mesi, mi mancava passare le giornate al mare sotto l'ombrellone guardando Zayn che mi supplicava di alzarmi e tuffarmi a mare pur sapendo che odiavo tutto ciò.
Mi mancava lui.
Colui che adesso si trovava a centinaia di chilometri di distanza, sarebbe tornato solo per le vacanze di Natale e poi il prossimo anno.
Erano partiti tutti quanti una settimana fa, anche Niall che sorprendendoci tutti era tornato portandosi dietro la sua ragazza Zoe da ormai tre mesi, aveva salutato tutti calorosamente, anche Abby che lo aveva preso in disparte scusandosi ancora per il giorno di Natale abbracciandolo poi forte e tornando al fianco di Louis, - si erano messi insieme poco dopo il compleanno di Zayn e sembravano davvero felici - che non smetteva di stringerla ripetendole che le sarebbe mancata ogni giorno, che l'avrebbe chiamata in ogni momento libero della giornata.
Quello che invece non aveva fatto Zayn, nemmeno una promessa o qualcosa del genere, mi aveva stretto il viso tra le mani così forte da lasciarmi il segno mentre mi guardava negli occhi, mi aveva sussurrato un 'ti amo' prima di unire le nostre labbra.
Non piangere, non è un addio” mi aveva detto poi prima di imbarcarsi mentre i miei occhi inondati dalle lacrime lo vedevano scomparire dietro un corridoio.

Quella mattina fui svegliata all'improvviso sentendo un tonfo provenire dal letto accanto al mio.
La testa cominciò a girare velocemente mentre sentivo di nuovo la bile salirmi in gola.
14 Ottobre. La mattinata più brutta della mia vita.
Svariati ricordi della sera precedente si fecero spazio nella mia testa mandandomi più di quanto già non fossi in tilt.
Io e Abby con due casse piene di alcolici, Chanel che ci mostrava tre bustine piene di erba con un sorriso a trentadue denti, poi il degrado. Urla, risate e qualche caduta non prevista.
La scena di noi tre che barcollavamo biascicando chissà cosa per le strade deserte di Londra mi
martellava la mente.

Più mi sforzavo di ricordare più la sensazione di vuoto mi massacrava ed i conati di vomito sempre più ripetitivi.
“Ahi, porca puttana!”
Schiusi di poco le palpebre riuscendo a vedere Chanel dormiente sul pavimento ed Abby in piedi cercando di scavalcarla ma cadendole completamente addosso facendo urlare Chanel di dolore.
Sorrisi, un sorriso quasi impercettibile rimpiazzato immediatamente da una smorfia di dolore per il forte mal di testa.
Lasciai che gli occhi si chiusero da soli affondando poi il viso nel cuscino.

Guardavo un punto fisso da minuti ormai, seduta su quel divano mentre il silenzio mi circondava.
24 Dicembre. La Vigilia di Natale. Il compleanno di Louis. L'anniversario di morte di mio padre.
“Sì amore, mi manchi anche tu.” Sibilai aumentando maggiormente la presa sul cellulare.
I seguenti 'bib' dall'altra parte del telefono mi stavano a dire che Zayn aveva riagganciato, magari per ansare a festeggiare fuori con gli altri ragazzi.
Chanel, come ad ogni festività era partita con i genitori per festeggiare la Vigilia insieme ai parenti. Abby era rimasta tutto il giorno a casa per fare un twitcam con Louis, durata più di due ore a detta sua.
Passai il resto della giornata seduta su quel divano, alzandomi di tanto in tanto per fare il giro della casa senza un meta precisa per poi tornare in salotto.
Mi chiesi se con il tempo mi sarei abituata a quel silenzio così straziante. Se ogni giorno tornata da scuola avrei immaginato mia madre in cucina mentre mi preparava il pranzo 'fatto con le sue mani' ma che poi si rivelavano dei surgelati.
Mi chiesi se mi sarei mai convinta che ormai ero rimasta sola, senza né madre né padre.
Mi alzai di scatto prendendo al volo le chiavi di casa e imbattendomi nel freddo che c'era fuori battendo più volte i denti.
La neve candida ricopriva la maggior parte della strada, sentivo lo scrocchiare di essa sotto i miei scarponi e sorrisi per quanto mi piaceva.
Mi ritrovai dopo circa dieci minuti di fronte a quel cancello di metallo nero.
Mi voltai un paio di volte notando che le vie intorno a me erano deserte. Feci spallucce spingendo con una mano il ferro che emise un rumore fastidioso alle orecchie umane.
Entrai facendomi poi il segno della croce e camminando poi nel cimitero. Terzo viale a destra, quinta
tomba. La faccia di mio padre stampata su quella lapide. Mi ci inginocchiai accanto, posando
successivamente un mazzo di rose bianche comprate per strada. Le sue preferite.

Restai lì inginocchiata per un tempo infinito, sentivo che mi si era congelato il sangue a causa della neve sotto i ginocchi.
Una lacrima si fece spazio sulla mia guancia, la lasciai cadere giù mentre con una mano accarezzavo il viso di mio padre in quella foto di qualche anno fa.
“Mi manchi da morire, tu nemmeno te lo immagini” mormorai sospirando e chiudendo poi gli occhi.
Passarono svariati minuti, forse ore prime che mi alzassi lentamente ripercorrendo la strada fatto poco prima, mi voltai un'ultima volta prima di uscire da quel maledetto posto.

“Da quanto non vi sentite?” mi chiese Abby sedendosi vicino a me sul letto come aveva fatto Chan poco prima.
“Poco più di un mese” biascicai, strofinandomi ripetitivamente la faccia cercando di non piangere.
“Chiamalo tu.” Affermò decisa Chanel porgendomi il suo telefono.
“O questa cosa si sistema, o giuro che appena rivedo la faccia di mio fratello, la prendo a pugni.”
aggiunse poi.

Presi indecisa il telefono tra le mani tenendo a mente le 28 chiamate che gli avevo fatto nell'ultimo mese dove rispondeva sempre la segreteria, e constatando che me ne sarei pentita subito dopo.
Passai le dita tra i capelli più volte mentre digitavo quelle maledette cifre ormai imparate a memoria per poi portarmi l'apparecchio all'orecchio prima che Abby me lo togliesse dalle mani, attivando la modalità 'viva voce' e posandolo successivamente sul letto difronte a noi tre.
Presi a massacrarmi il labbro succhiando via il sangue che stava fuoriuscendo da esso quando mi accorsi che la linea era libera.
Uno, due, tre, quattro, cinque squilli.
“Pronto?” rispose una voce roca, probabilmente si era appena svegliato.
Mi voltai verso Chanel presa da una crisi di panico scoprendo che mi stava fissando insistentemente aspettando una mia risposta. Scattai verso l'apparecchio pronta a riattaccare quando Abby me lo tolse da sotto il naso nascondendoselo dietro la schiena e guardandomi furibonda.
Sospirai annuendo dopo che il telefono tornò al suo posto.
“Pronto? Chi c'è?” domandò la voce scocciata di Zayn dell'altro capo del telefono.
Aprii bocca pronta a parlare ma non riuscii a spiccicare parola.
Ripetei l'azione altre due volte con lo stesso risultato.
“Insomma? Se è uno scherzo te ne puoi andare anche a fanc...”
“Zayn, sono io. Ally” lo interruppi aspettando ansiosa una sua risposta, che tardò ad arrivare.
“Ah, Allyson” rispose sorpreso. Ma si ricompose subito dopo assumendo un tono sicuro che non lasciava trasparire nessuna emozione “non ho visto il numero, comunque... Che succede?” chiese con nonchalance.
Non aveva guardato il numero, anche perché se l'avrebbe fatto non avrebbe risposto come per le ultime ventotto volte.
Una spallata da parte di Chan mi risvegliò dallo stato di trance in cui ero appena caduta.
“Ho... ti ho chiamato svariate volte nell'ultimo mese” chiusi gli occhi “volevo sapere se c'era qualcosa che non andava, sì... insomma.” Balbettai avendo paura della sua risposta.
“Ah sì, ho visto” rispose sbadigliando, senza aggiungere niente dopo.
Guardai sofferente le mie due amiche in cerca di aiuto ma tutte e due guardavano impassibili il telefono.
“Qual'è il problema?” mi azzardai a chiedere.
“Sono andato con un altra”
Per un attimo, un solo attimo vidi il sacrificio di una vita rompersi in mille pezzi davanti ai miei occhi insieme al mio cuore probabilmente.
Mi accorsi di star piangendo quando una lacrima amara mi attraversò le labbra.
Avevo da poco imparato a fidarmi di lui, lo avevo imparato ad amare. Era l'unica cosa che mi era rimasta, era il mio cuore.
Lui era stato a romperlo anni prima e poi a ricostruirlo ed era stato lui in quel momento a farlo cadere di nuovo.
Tirai l'ennesimo sospiro pronta a rispondergli con indifferenza anche se impossibile.
“Ah... Ehm, non... Non me lo sarei aspettato” soffiai.
“Mi dispiace Ally” vidi Chanel stringere la coperta tra le mani fissando un punto indefinito della stanza “Ma non credo che...”
“Sì, non pensavo nemmeno io di reggere una relazione a distanza”
“Non avrei dovuto tirare per le lunghe questa storia” ammise.
“Quindi, è finita?” Chiesi mettendomi una mano davanti alla bocca frenando i singhiozzi mentre Chan e
Abby mi carezzavano la schiena.

“Sì...” Soffiò Zayn dall'altra parte del telefono prima di riagganciare immediatamente.
Nemmeno il tempo di un saluto, un 'ciao' stracciato, niente.
Alzai lo sguardo fissando il quadro appeso al muro difronte che ritraeva me e Zayn sorridenti, l'uno nelle braccia dell'altro. L'osservai per svariati secondi prima di scagliarci contro il telefono che lo ruppe in mille pezzi.
Presi a piangere disperatamente non curandomi di Abby e Chanel che cercavano di consolarmi perché non sarebbe servito a nulla.
Era finita, la storia tra me e Zayn.
Ed io non riuscivo ad accettarlo.


ceeline's space.
Oddio owo 
Omg. 
Ebbene sì gente, questo è l'ultimo capito ed il prossimo sarà l'epilogo! Non uccidetemi vi prego, e aggiungerei anche di non perdere le speranze perché tenete a mente che non so ancora come far finire questa storia, quindi sperare non fa mai male.
Poi volevo scusarmi tantissimo, sono quasi tre mesi che non aggiorno e mi sento uno schifo, a Settembre dovevo concludere questa e mettere il prologo di una nuova storia ma non mi è stato possibile.
Con la scuola di mezzo poi impossibile, ogni pomeriggio sono chiusa a casa a fare compiti, disegni su disegni. Mi dispiace.
Ma sono tornata! 
Stavolta non farò passare un mese per postare l'epilogo anche perché mi sono stancata, questa storia mi sta dando alla testa lol.
Spero anche di ricevere qualche recensione, la storia viene seguita da più di cento persone, è possibile che neanche mrno della metà recensisca? Io non sono attaccata alle recensioni per niente, ma almeno sapere cosa ne pensate del capitolo :/ 
Detto questo spero vi piaccia! :)
Alla prossima.

Pubblicità:

The shit is the less problem.

 

   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: ceeline