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Autore: Queen Directioner    01/11/2013    1 recensioni
I leggeri passi si fermarono e vidi la sagoma del ragazzo. Non riuscii a vedere nessun particolare a causa del buio. Vidi il ragazzo avvicinarsi verso di me, mentre io continuavo ad indietreggiare.
- Chi sei? - chiesi una seconda volta. Mi ritrovai con la schiena a contatto col muro freddo. Continuava
ad avvicinarsi ed io mi sentivo in trappola. Tutto quello; l'oscurità, il mistero e il dubbio, mi piacevano.
Sentii i capelli del ragazzo solleticarmi la fronte, mentre il suo respiro diventava ogni secondo più
pesante.
- Cosa vuoi? - tentai un ultima volta, cercando di identificare il volto del ragazzo.
- Voglio questo.
La poca luce a disposizione mi aiutò a definire i suoi occhi; azzurri. Li avrei riconosciuti a primo impatto.
Quella voce, il suo corpo che emanava un calore facendomi sentire la mia pelle incendiarsi ed il sapore
delle sue labbra. L'avrei già allontanato, se non avessi capito chi era.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 10

 
- E infatti eccoci.

Vidi Hazza drizzare verso la porta del bar. Ok, da quella reazione si poteva capire che era benissimo che era Lucrezia. Anche Liam come il precedente, andò a baciare la sua ragazza. Da quando si era messo con Azzurra non sapeva come gestire la situazione con Danielle. Ha passato alcune ore all'ospedale a parlarmi della cosa e mi disse che non era facile lasciare Danielle dopo ben due anni, ma amava Azzu. Danielle non l'ha presa molto bene, ma la sua reazione non fu migliore di quella di Azzurra quando seppe che lui l’aveva lasciata a causa sua. Se c’era qualcosa che avevo imparato di Azzu, Fra e Lu, era che non sopportavano i tradimenti. Poi le cose si sono sistemate e forse non avevo mai visto due persone più perfette di loro.
 

Francesca's pov

- Tranquilla mamma, ci vediamo fra due giorni.

Abbracciai i miei genitori e scesi dall'auto, per poi aprire il bagagliaio e prendere la borsa. Le ragazze erano già entrate, ovviamente
se non vedevano i rispettivi fidanzati dopo se la sarebbero rifatta con me quindi le scaraventai praticamente dentro. Avevamo anche
accompagnato Luna, Lore e Lapo a casa loro dato che dovevano preparare i bagagli; sarebbero tornati per una settimana in Italia da
mia zia. Mia mamma abbassò il finestrino richiamandomi.

- Tesoro studia e stà attenta.

- Certo mamma. Dimentichi che ho Hitler e Mussolini a difendermi. - dissi riferendomi a Lu e Azzu.

Lei rise e disse a papà di ripartire. La macchina girò l'angolo in fondo alla strada e scomparve. Non li avrei rivisti per due giorni a
causa dello studio da recuperare, ma per la loro partenza avrei chiesto un permesso di qualche ora. Entrai al College e arrivai fino alla
segreteria. Vi ricordate di quella donna che il primo giorno avrei voluta estremamente sgozzare con le mie mani? I miei istinti erano
cambiati.. ora le avrai dato fuoco e poi trucidata. Ma io dico.. se ti dico quello di cui ho bisogno che cazzo mi rompi a ististere a
chiedermi il motivo della mia assenza, con quell'aria arrogante poi?! Presi il foglio datomi da quella donna e raggiunsi l'ufficio del
preside, come da lei dettomi. Primo piano, porta a destra con scritto "Direzione". Eccola.

- Avanti. - sentii da dentro la stanza dopo aver bussato. Aprii la porta e una donna dai capelli corti e rosso scuro, sicuramente tinti data
la ricrescita, e gli occhi impegnati a scorrere veloci su un foglio, mi si presentò davanti. Io mi sedetti sulla poltrona nera davanti a lei,
quando finalmente alzò il volto. Non avevo mai visto la preside, ed era proprio una bella donna. Occhi a mandorla e verdi, labbra sottili
e colorate dal rossetto rosso scuro e un accenno di trucco sugli occhi. Non era molto giovane ma era comunque bella.

- Buongiorno signorina Francesca.

Aveva una voce molto dolce e piacevole.

- Buongiorno signora. Mi hanno mandata qu..

- Oh lo so. Mi hanno informata sull'accaduto e mi lasci dire che sono rimasta colpita. Mi dispiace davvero molto per quello che le è
successo.

Aveva uno sguardo realmente dispiaciuto e non mi sembrava come la preside/avvoltoio che ho sempre avuto.

- Già.. - dissi solo.

Lei si alzò dalla sua sedia e mi venne incontro prendendomi le mani e facendomi alzare lentamente.

- Sappia signorina che se avesse qualsiasi problema può sempre rivolgersi a me. - disse sorridente.

Era una strana situazione..

- Grazie, ma spero non ce ne sia bisogno.

Lei mi rivolse un sorriso e mi disse di tornare in camera rassicurandomi che l'accaduto non avrebbe influito sul rendimento scolastico
ne mio o dei ragazzi. Ancora dovevo capire perchè sono dovuta andare dalla preside del College. Presi l'ascensore e salii al terzo
piano verso la mia camera. I corridoi erano poco popolati, infatti era sabato ed erano appena le nove di mattina. Aprii la porta della
camera con le chiavi datemi precedentemente dalla segretaria, e buttai la mia borsa sul letto. Non avevo l'obbligo di indossare la
divisa quindi uscii dalla stanza in shorts e maglia a mezze maniche con una felpa. Sfilai il cellulare dalla tasca dopo aver chiuso la porta
della camera, e cercai il numero di una delle ragazze in rubrica per sapere dove fossero, fin quando non mi scontrai contro qualcosa.

- Ma che cazz..? Oh scusa, non ti avevo proprio visto. - dissi portandomi una mano sulla testa per alleviare il dolore della botta, mentre
la persona davanti a me mi porgeva una mano. Riconobbi che era un ragazzo dalla mano grande. Sollevai il viso e incrociai un viso
familiare. Accettai il suo aiuto e raccolsi il cellulare da terra.

- Scusa tu. Aspetta.. ma tu non sei..

- Chase! - Francesca!

Esclamammo all'unisono il nome dell'altro. In effetti aveva un faccia familiare. Mi veniva da associarlo a  Zoey 101 ogni volta che lo
vedevo. Lui mise una mano dietro la nuca imbarazzato. Per cosa poi..

- Scusa ma.. ora devo andare. - dissi rompendo il silenzio e cercando di sorpassarlo, finchè non mi fermò delicatamente per la spalla,
girandomi verso di lui.

- Ho saputo quello che ti è successo e.. mi dispiace.

Com'è che qua dentro tutti sappiano tutto di tutti?! Gli sorridi, era stato comunque gentile e mi girai nuovamente.

- Aspetta...

Ora mi stavo innervosendo. Dovevo trovare le altre. - Dimmi.

- Ecco.. volevo chiederti se ti andrebbe di fare un’ uscita fra amici..

Uscita eh? Ora che ci pensavo prima che accadesse l'incidente saremmo dovuti andare al cinema. Guardai Chase e vidi che stava
aspettando una risposta.

- Certo. Ti va di venire al cinema con me ed alcuni amici domani? E' Domenica quindi abbiamo il giorno libero.

 - Certo.

Gli lasciai il mio numero per poi dirgli l'orario e continuai a incamminarmi verso il piano inferiore del bar. Quelle due avevano sempre il
cellulare spento e quello di El invece suonava libero ma non rispondeva. Quando le vedo poi mi sentono. Arrivai davanti alla porta del
bar e la aprii. Vidi nel nostro banco in fondo al bar, tutti i ragazzi girarsi verso la mia figura. Si alzarono e per poco Lu non fece
rovesciare la sedia dalla troppa velocità. Io risi, ormai era diventata totalmente imbranata con lo stare del riccio, ma devo dire che così
rincoglionita e pazza mi piaceva ancora di più. Grazie Harry. Mi ritrovai circondata da circa una decina di braccia a schiacciarmi contro
il corpo di quegli imbranati. Prima di essere assalita avevo notato che eravamo soli al bar e quindi avevamo risparmiato una colossale
figura di merda.

- Ragazzi... non.. respiro.

Quell'ammasso si tolse finalmente di dosso permettendo ai miei polmoni di funzionare a dovere.

- Come stai imbranata?

- Purtroppo per te ciuffo sto bene.

Lui mi rivolse un sorriso che non vedevo da tempo e sinceramente, mi era mancato. Se ripenso a come ci siamo conosciuti mi viene
ancora da ridere..

flashback*

- Fra? - io ero completamente con gli occhi sbarrati sulla moto - Patata, concentrati con me, respira e inspira.. resp-

- Quale emerita testa di cazzo ha osato toccare la mia moto?!

Ormai ero fuoco e fiamme. Neanche Lu riusciva a farmi calmare. Cercavo il disgraziato che voleva morire tra le persone
finchè non lo sentii.


- Allora sei te!

Mi girai verso la figura di un ragazzo. Jeans neri stretti, maglietta bianca con sopra una giacca nera anch'essa. Capelli nero
corvino con un ciuffo esagerato, occhi color caramello e carnagione ambrata. Se in quel momento non avessi avuto l'elevato
livello di mettergli le mani addosso e fargli ingoiare la benzina, avrei detto che era una bel ragazzo.


- Ma la sai parcheggiare la macchina, imbranata?!

Lu cercava di tenermi per le spalle, ma invano. Mi avvicinai al ragazzo e gli urlai ad un soffio dal viso..

- Imbranata io?! Stammi bene a sentire coglione, oggi non è giornata! Adesso tu raccogli da terra la mia moto, mi ripaghi i
danni e ti allontani immediatamente da me, se non vuoi che ti tagli quella piramide che ti ritrovi sulla testa.


Persino Lu si era accorta che stavo esagerando, ma ormai avevo i nervi alterati come non mai.

- No.

Il ragazzo mi rispose sorridendo arrogantemente. Ora lo faccio fuori, ora lo faccio fuori, ora lo facc...

- Dai Zayn, chiedile scuse e andiamocene.

flashback*

Quella fu la prima volta che conobbi anche Harry. L'avevamo già conosciuto sull'aereo ma fu quello il primo vero incontro. Ora Harry e
Lu stavano insieme, lo stesso Liam e Azzu e Louis e Eleonor.. già. Mi riscossi dai pensieri quando notai che mancavano proprio gli
ultimi due all'appello.

- Ragazzi.. ma Louis e Eleonor?

- Sono andati via poco prima che arrivassi tu, è bello rivederti Francesca!

Sorrisi a Demi e l'abbracciai. Avevo visto quella ragazza due volte e già l'adoravo.

- Anche per me Demi. Niall trattala bene!

- Sissignora! - disse lui mettendosi una mano a mò di saluto militare.

 

 Louis' pov

 - Lou ti va di andare a farci un giro?

Girai lo sguardo verso di El. Preferivo aspettare che Fra varcasse quella porta, stavo per risponderle ma magari sarebbe stata il momento giusto per risolvere il casino che avevo combinato. Mi stavo comportando da vero stronzo; El mi aveva detto che gli piacevo ancora mentre Fra continuava a giacere sul lettino di ospedale e chiedendole di mettersi con me, per levarmi quell'orribile immagine inferma  di Fra nella mia testa. Le volevo bene ed era stata importante per me, per questo dovevo farlo, anche se dopo mi avrebbe odiato e urlato contro. Ne avrebbe tutte le ragioni. Mi girai verso Hazza seduto davanti a me e mi fece cenno di andare.

- Sì.. andiamo.

Ci alzammo dal tavolo sotto gli occhi degli altri e dopo che Eleonor mi prese per mano, uscimmo dal bar. Non sapevo dove parlarle ma
sapevo che avrei dovuto farlo, quindi la portai nel retro della scuola in modo che avremmo potuto parlare tranquillamente. Arrivati, la
feci sedere sul muretto mentre io rimasi in piedi. Mi sudavano le mani e avevo paura di perdere la sua amicizia dopo la mia bravata.

- Come mai hai deciso di venire qui?

- Eleonor.. ti devo parlare.

Lei mi guardava senza continuare a capire. Vedevo i suoi occhi brillare di tranquillità ma sapevo che presto sarebbero diventati lucidi,
e a causa mia.

- Che succede?

- Stavo pensando a quando mi hai fatto quelle confessioni all'ospedale.

Lei sorrise, probabilmente ricordando il momento a lei piacevole.

- Sì.. non sai quando mi ci è voluto per ammetterlo. - disse colorando di un leggero rossore le sue guance. Dio Eleonor così però non
aiuti.

- Vedi, io..

Lei mi interruppe prima che io potessi continuare.

- No aspetta, prima che tu dica altro voglio dirti io una cosa.. - disse avvicinandomi al suo corpo e mettendo una mano dietro il mio
collo. La guardai interrogativo a quella reazione e stavo per allontanarmi e sputare fuori tutto quando le sue parole mi fermarono.

- Ti amo, Louis.

Il mio cuore perse un battito, ma non uno di quelli che succedono per la felicità o gioia, ma di quelli di paura. Adesso avevo paura che
la verità avrebbe messo fine a tutto. Io rimasi con gli occhi incatenati nei suoi castani e per un solo momento mi immaginai davanti a
me quelli di Fra. Dio avrei voluto che quelle tre semplici parole fossero uscite dalle sue labbra invece che da quelle della ragazza
davanti a me. La mia immaginazione era così forte che mi fece commettere la seconda cazzata più grande della mia vita. La baciai.

 

Francesca's pov

Uscimmo dal bar e mentre facevamo il giro per la scuola cercando di trovare i due smarriti, parlavamo dell'idea del cinema.

- Credo di averli trovati..

Harry attirò la nostra attenzione puntando il dito al di fuori della scuola. Vidi due ragazzi di cui una seduto su un moretto con le braccia
attorno al collo di lui che si baciavano. Non riuscii a distinguere bene i volti fin quando lei non mosse da un lato il viso, intensificando il
bacio: oh Harry.. li hai trovati eccome.

Sentii qualcuno sfiorare una mia mano: Lu. Cavolo odiavo quella ragazza e i suoi dannati poteri sensitivi. Lo sapeva, sapevo quello che
stavo provando anche se non le dicevo niente. Se fosse stato possibile, avrei detto che ormai io e lei siamo una persona sola con gli
stessi sentimenti.

- Scusate ragazzi, devo andare un attimo nella mia stanza a prendere una cosa.

Feci per passare, quando una mano mi trattenne. - Vuoi che ti accompagni?

- No ciuffo grazie. Voi andate pure a fare quello che dovete, io preferisco riposarmi un pò prima.

I ragazzi annuirono mentre le ragazze mi sorridevano dolcemente, ovviamente tranne Demi che era ancora all'oscuro di quello che
realmente stava succedendo. Mi allontanai dal gruppo e presi velocemente l'ascensore.

Lucrezia's pov

Se si potesse uccidere una persona con lo sguardo, a quest'ora Louis Tomlinson si troverebbe già venti metri sotto terra. Non capisco
Fra e non capisco lui.. insomma anche Harry, che pur essendo il mio ragazzo è un completo imbecille - ovviamente in modo positivo -
si accorgerebbe di quello che una persona come Fra prova. Lei cerca sempre una via per scappare dai sentimenti, come se far
vedere realmente quello che provava l'avrebbe uccisa, ma sapevamo alla fine cosa sarebbe successo. Arriverà al punto di non poterne
più e sputare tutto fuori. Ci avvicinammo ai due piccioncini interrompendo il bacio. Adoravo Eleonor ma dovevamo chiarire questa
situazione.

- Ehi.

Louis si staccò velocemente da Eleonor, come se avesse appena preso una scossa elettrica. Spiacente ma non siamo scemi fino a
non avervi visto Tommo.

- Ragazzi vi stavamo cercando d'appertutto. E' tornata Fra e..

Alle parole di Liam, Louis sembrava aver preso un'altra scossa.

- E' tornata?

- Si ma si è allontanata un attimo. - presi parola io. - Louis, possiamo parlare un attimo? Te lo rubo solo due minuti El.

I ragazzi mi guardavano interrogativi, ma avrei chiarito con Harry dopo.

- Ehm.. ok.

Sussurrai ad Harry un veloce "Dammi due minuti" e mi allontanai con Louis a seguito.

- C'è qualche problema?

- Nono, solo volevo chiederti una cosa.

- Ok.

Fra mi avrebbe uccisa se sapesse che lo sto facendo io ma questa situazione stava dando sui nervi anche a me.

- Ho dimenticato una cosa in camera di Eleonor e Fra l'altra sera e non posso mandare nessuno o scoprirebbero la sorpresa.

Lui mi guardava con un sopracciglio alzato non capendo. Ma è scemo sto figliolo?!

- E io dove rientrerei nel tuo piano?

- Dovresti andare a prendermela tu. La porta non è chiusa a chiave quindi puoi entrare tranquillamente. L'ho lasciato impacchettato
sulla scrivania. - mentii.

- Oh, ok.

Io gli sorrisi e tornai dagli altri mentre Louis raggiungeva la camera di Fra ed El. Quest'ultima mi rivolse uno sguardo interrogativo non
capendo sicuramente dove fosse Louis. Infatti..

- Dov'è andato Louis? - mi chiese.

- Oh.. gli ho chiesto di occuparsi di una cosa. Tornerà tra poco.

Lei e gli altri mi credettero e proposi di andare a fare un giro in centro città dicendo che Louis ci avrebbe raggiunto dopo, in modo che
avrebbero avuto tutto il tempo per parlare, perchè sapevo già che una volta visti, avrebbero avuto parecchio da dirsi. Mandai un
messaggio a Fra dicendogli che andavamo un pò fuori e saremmo tornati verso sera. Zayn prese la sua moto e noi il taxy. Provammo a
convincerlo a venire con noi ma lui preferiva il suo mezzo. Tesdardo, decoccio e duro come Fra.

 

Francesca's pov

Un suono dal mio cellulare mi costrinse ad alzare la testa del cuscino. Ma dico, un attimo di pace non si trova?! Afferrai il cellulare da
sopra il comodino tornando nella posizione precedente e aprendo il messaggio ricevuto.

Da: Pata <3

Ehi cogliona noi andiamo a fare un giro. Torniamo verso cena. Divertiti ;)

 

Brutta stronza, bastarda ed egoista di una migliore amica. Sono appena uscita dall'ospedale e lei e gli altri mi lasciano marcire qua
dentro senza nessuno che mi fa compagnia. Ovviamente se non lo avessero deciso loro glielo avrei detto io; ci mancava solo
restassero al College durante una giornata così solo per assicurarsi che non mi cadesse qualcosa in testa. Riappoggiai il cellulare sul
comodino e chiusi gli occhi. Non li riaprii neanche quando sentii la porta della camera aprirsi, probabilmente una delle ragazze aveva
dimenticato qualcosa.

- Lu possibile che ti devi sempre dim..

Mi bloccai quando vidi una figura ferma sulla porta. No, non era decisamente Lucrezia.

- Ehm.. scusa ma, Lucrezia mi ha chiesto di prenderle una cosa.

Rimasi sul letto concedendomi cinque minuti la visuale che avevo davanti. Saranno passate anche due settimane in coma ma più
passava il tempo e più mi sembrava che questo ragazzo fosse scolpito nel marmo. Era bellissimo.. sì, un bellissimo stronzo che ha
baciato la tua compagna di stanza dopo aver cercato di baciare te! Mi ripresi e mi alzai dal letto cominciando a fare qualcosa col mio
cellulare. Sapete quando tirate fuori il telefono per evitare di fare figure di merda, anche se state ad aprire una cartella e poi chiuderla
continuamente? Ecco, uguale.

- Tranquillo, che ti serve?

- Un pacco che aveva lasciato sulla scrivania.

Buttai il cellulare sul letto e mi avvicinai al tavolo sommerso di fogli. Cotinuavo a spostare quella montagna di libri e quaderni non
trovando però alcun pacco. Che sorpresa poteva mai aver..? Sorpresa eh?! La mia sorpresa sarò mettergli ragni nel cuscino stanotte!
Lucrezia poteva anche essere disordinata ma a volte era anche troppo subdola. La conoscevo bene, troppo, e di certo l'unica sorpresa
l'aveva fatta a me lasciandomi sola con lui. Se credeva che con questa bravata fosse cambiato qualcosa si sbagliava di grosso.
Afferrai il libro di musica quando sentii qualcosa soffiarmi sul collo.

- Come stai?

Quando il suo respiro attraversò la mia pelle ci misi una decina di secondi per formulare bene la frase.

- Bene. - dissi continuando a spostare libri. Lui non si smuoveva di un millitro, come se avesse le scarpe incollate al pavimento della
stanza. Cazzo, allontanati! Guardavo un punto indefinito sulla parete davanti a me, quando sentii una presa ferrea sui miei polsi e una
superficie calda a contatto con la mia schiena. Mi ritrovai rigirata con lo sguardo nel suo e i nostri nasi a pochi centimetri di distanza.

- Sicura?

Il suo sguardo era terribilmente serio, fin quando mi liberai della sua presa e scostandomi da lui per andare verso il centro della stanza.

- Si, perchè?

- Nulla, ti vedo.. strana.

- Strana?

- Sì. - disse avvicinandosi di nuovo verso di me e lasciando il libro che pochi secondi fa avevo in mano, sulla scrivania.

- Dì a Lucrezia che non c'è niente sulla scrivania. Sicuramente l'avrà lasciata in camera sua.

Lui per tutta risposta annuì senza smettere di guardarmi. Aveva problemi mentali sto ragazzo? Non aggiunsi altro e tornai ad
aggeggiare col mio cellulare distesa sul mio letto, senza degnargli di alcuna attenzione.

- Possiamo parlare?

Guardai oltre il telefonino e vidi lui ancora in piedi all'inizio del letto e con la mascella contratta.

- Di cosa?

Lui si inumidì le labbra passandoci la lingua sopra e non potei non soffermarmi su quest'ultime particolarmente arrossate. Dio, avrei
voluto mordergliele. Mi riscossi dai miei pensieri tornando con l'attenzione sul cellulare, aspettando che lui parlasse.

- Di quello che ti è successo.

Sbuffai mentalmente. Cazzo, ero qui, respiravo ancora e avevo tutti gli arti ancora attaccati al corpo. Perchè non poteva semplicemente
andarsene e tornarsene a sbaciucchiarsi con El?!

- Senti Louis non ho voglia di parlarne.

- Louis? Come mai non più Lou?

"Perchè odio il tuo soprannome tanto quanto mi piaci tu."  Io lo guardai indifferente alzando le spalle. Lui si sedette in fondo al letto
sotto il mio sguardo sorpreso. Ma che..

- Volevo dirti che mi dispiaceva e.. chiederti come va con Zayn.

Sbattei le palpebre un paio di volte.

- Zayn?

Lui annuì con la testa.

- Perchè? - continuai io.

- Perchè immagino che da come vi piacete, mi pare ovvio che si sia preoccupato per te, come tutti noi. - disse contraendo la mascella.

Ma che cazz.. ?! Mi alzai appoggiandomi allo schienale del letto.

- Louis che stai dicendo?!

- Ti sto chiedendo come va la tua relazione con Zayn. Che c'è di male?!

Ma questo ragazzo era tanto bello quanto idiota?!

- Io non sto con Zayn! - dissi forse alzando leggermente il tono di voce.

- Ah no? Strano visto che state appiccicati come se foste due sanguisughe. - disse lui in risposta. Mi alzai dal letto con uno scatto per
evitare di urlargli contro. Ma che credeva?!

- Scusami?! Ma poi anche se fosse che cosa importerebbe a te?

Lui si alzò come me e mi venne davanti imprigionandomi con la sguardo al suo. Adoravo i suoi occhi ma in quel momento mi
sembravano attraversati da una scia di sfogo e rabbia. Volevo capirlo, ma ogni volta che ci provavo lui mi rendeva il compito difficile.

- Mi importa cazzo!

Mi fece quasi paura, ma non aveva nessun motivo per dirmi quelle cose con quel tono.

- Calmati, se hai un problema non è colpa mia. - dissi cercando di dargli le spalle, ma lui mi fermò per la seconda volta ritornando con
lo sguardo al mio.

- Il mio problema sei tu, non lo capisci?!

Spalancai leggermente gli occhi alla sua frase.

- I-Io?! E sentiamo che ti avrei fatto?

Cercavo in tutti i modi di non far emergere quella Fra scontrosa che ogni volta cercavo di nascondere ma sentivo che tra poco sarei
esplosa.

- Fai che mi dai ai nervi!

Ora basta. Se non se ne andava entro cinque secondi rischiavo di farlo volare dalla finestra della stanza. Mi liberai in modo brusco
dalla sua presa per la seconda volta e quel mio lato che odiavo di me, stava cominciando a venire fuori.

- Io ti do ai nervi?! Louis hai per caso problemi mentali?

- Sto benissimo quella che non si accorge di niente sei tu! Non puoi frequentarti con uno come Zayn!

- Perchè?! Che cazzo te ne importa a te?!

Probabilmente anche tutto il resto del College ci stava sentendo dall' altra parte di quella porta, ma la mia attenzione era tutta su quel
ragazzo che diventava sempre più incomprensibile.

- Mi importa invece!

- Ma perche?!

- Perchè mi piaci Fra! Mi piaci!


 
  
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