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Autore: luna3110    01/11/2013    1 recensioni
questa storia parla di max un ragazzo di quindici anni che vive con il nonno perchè gli sono morti i genitori. Un giorno scopre dal nonno che lui sa parlare con gli animali e così il suo viaggio inizia.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ben e Max arrivarono a Forenti, una piccola cittadina famosa per i suoi piatti pregiati, così i due, visto che erano sfiniti dalla fatica, decisero di fermarsi a mangiare nella trattoria “DA CIRO”.
Lì mangiarono un enorme piatto di spaghetti alla carbonara e una bella bistecca della casa. Poi dovettero pagare e, visto che, sprovveduti com’erano, non si erano portati soldi dietro dovettero rimanere a lavare i piatti tutto il giorno. Appena finito di lavare i piatti decisero di accamparsi in un prato là vicino e riposare per esser pronti la mattina dopo a riprendere il loro viaggio. Verso le otto di mattina si svegliarono e andarono al fiume per lavarsi e dissetarsi. Poco dopo ripartirono per il loro viaggio. Arrivarono, dopo tre giorni di viaggio, all’ Oceano delle Sirpere ( creature simili a pesci ma con le ali). Lì trovarono un gentile signore che li fece salire sulla sua nave e che li avrebbe trasportati fino alla città di Terste a patto che loro gli portassero una corteccia di albero sacro ( albero che cresce solo in un punto preciso e misterioso di Forenti. Loro decisero di accettare la sua richiesta e si misero alla ricerca di quell’albero. Chiesero, per prima cosa, alla gente del posto cosa sapessero dell’albero sacro e loro risposero che l’albero era identico agli albicocchi ma che sulla sua corteccia c’era una grande X di colore viola. Ben e Max a quel punto andarono nell’unico posto dove, in quella città, si potevano trovare albicocchi ovvero in un immenso prato.
Loro cercarono la X su tutti gli alberi ma non la trovarono. Se ne stavano per andare quando, Max vide un albero distante dagli altri, e disse a Ben: “Andiamo a vedere l’albero laggiù forse è quello giusto!”
“Ok” rispose Ben.
Ci andarono e finalmente dopo tante ricerche trovarono l’albero con la X incisa sulla corteccia. Erano felicissimi ma non sapevano con cosa tagliare l’albero e così tornarono in città e comprarono una accetta in un negozio di usato. Infine visto che era sera si accamparono e si misero a dormire.
La mattina dopo  si svegliarono di buon’ora e andarono nel prato per tagliare l’albero ma non lo trovarono più al suo posto. Pensarono che si fossero sbagliati ma poi si accorsero di un uomo che stava portando via un albero. Così si misero a rincorrere l’uomo. Quando lo raggiunsero gli chiesero se potevano prendere un pezzo di corteggia di quell’albero e l’uomo rispose che non c’erano problemi. A quel punto, con la corteccia in mano tornarono alla barca dove al suo posto trovarono una nave da crociera ultra-moderna. Lì c’era sempre il signor dei giorni prima a cui porsero la corteccia. L’uomo la guardò per bene e disse: “ salite la nave sta per salpare per Terste”.
 
 
  
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