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Autore: mareear    02/11/2013    1 recensioni
Piccoli sprazzi di momenti speciali, dal secondo episodio.
Genere: Drammatico, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Patrick Jane, Teresa Lisbon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'All that has never been told'
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Minuti 39:00-40:10
Il funerale era stato toccante, così come gli sguardi di gratitudine che la famiglia aveva rivolto loro, in particolare a Lisbon.
Ma gli occhi di lei erano tristi e spenti, sembrava sull' orlo di piangere da un momento all' altro.
Sì, quei due erano dei criminali, dei maniaci, persone orribili e spregevoli oltre ogni dire.
Ma non meritavano di morire. Nessuno merita di morire  qualunque cosa egli abbia fatto.
E questo Teresa Lisbon lo sapeva.
Nonostante tutto sentiva un terribile senso di colpa, un devastante dolore che le perforava lo stomaco lasciandola senza respiro.
Perché lei aveva ucciso.
Aveva posto fine a due vite e non è dato a nessuno il diritto di spegnere una vita. Certo, era legittima difesa,  era il suo lavoro, lo sapeva. Ma nulla poteva giustificare il suo atto, almeno così pensava.
E poi aveva visto i suoi occhi. Come l'avevano guardata dopo che la coppia era morta per mano sua. Quello sguardo di paura e delusione, forse era addirittura raccapricciato da lei è da quello che aveva fatto.
Si era sentita morire. Niente avrebbe potuto ferirla più di quei occhi blu.
Voleva piangere ed urlare, scappare da quel suo lavoro, scappare da tutto e da tutti! Voleva solo andarsene da tutto quel peso e soprattutto da quegli occhi. Voleva correre tra le braccia della sua mamma.
E Jane era lì, vicino a lei. Non si erano scambiati una parola dopo quello che era successo. Non riusciva a decifrarlo.
La sua vista si stava offuscando. Ricacciò prontamente indietro le lacrime che spingevano prepotenti. Poi si incamminarono dietro agli altri.
Ed accadde qualcosa che non aveva previsto.
Jane le appoggiò una mano sulla spalla. Le sembrò per un secondo che tutto quel fardello che si portava dietro dalla sparatoria le fosse stato portato via.
Si sentì più leggera. Dunque lui non era schifato da ciò che era e da ciò che aveva fatto, lui aveva capito ed ora stava tentando di darle conforto.
Era così buono. Cercava di farla sentire meglio, di consolarla, come se avesse visto davvero quel pianto che si era negata.
Avrebbe pregato perché lui l'abbracciasse ma non poteva e lo sapeva. Sarebbe stato strano e di certo la squadra non avrebbe risparmiato commenti e supposizioni. E poi avrebbe significato qualcosa di strano.
Quel gesto così dolce e confortante era tutto quello che poteva avere in quel momento e tutto quello che poteva desiderare.
Perché non avrebbe retto un altro scontro con quelle pozze blu che la guardavano agghiacciate.
Per fortuna lui non vide quando, mentre camminavano, una lacrima riuscì ad eludere le barriere che si era imposta ed andò a bagnarle il viso.
Si rese conto in quel momento che lei aveva bisogno, un bisogno terribile, di avere Patrick Jane al proprio fianco.
  
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