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Autore: _Eunice    02/11/2013    0 recensioni
Sono sempre stato bravo con i numeri. Ho diciannove anni, sono nato duecentotrentasette mesi fa, cioè settemiladuecentoventitré giorni. Porto il quarantadue di scarpe. Trentacinque tatuaggi ricoprono il mio corpo, ma sono in procinto di farne uno nuovo. Ho un loft a Londra, due divani Ikea e un gatto. Il ventitré settembre duemilaundici ho incontrato Elise ci siamo amati ventisei mesi, circa settecentottanta giorni. Da quando ci conosciamo abbiamo fatto l'amore centottantanove volte, usato il preservativo centosessanta, fatto il bagno insieme duecento volte.
Da quando la conosco Elise si è rotta un osso, ha avuto quattro volte la febbre, mi ha detto «ti amo» quattrocentoventitré volte, si è fatta tatuare il nome di suo padre sul lato sinistro del collo.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono sempre stato bravo con i numeri. Ho diciannove anni, sono nato duecentotrentasette mesi fa, cioè settemiladuecentoventitré giorni. Porto il quarantadue di scarpe. Trentacinque tatuaggi ricoprono il mio corpo, ma sono in procinto di farne uno nuovo. Ho un loft a Londra, due divani Ikea e un gatto. Il ventitré settembre duemilaundici ho incontrato Elise ci siamo amati ventisei mesi, circa settecentottanta giorni. Da quando ci conosciamo abbiamo fatto l'amore centottantanove volte, usato il preservativo centosessanta, fatto il bagno insieme duecento volte. 
Da quando la conosco Elise si è rotta un osso, ha avuto quattro volte la febbre, mi ha detto «ti amo» quattrocentoventitré volte, si è fatta tatuare il nome di suo padre sul lato sinistro del collo. Ha guardato Titanic centodue volte, vomitato quaranta volte, guardato il telegiornale ogni sera. 
Insieme siamo andati trenta volte al mare, dieci volte a cena da sua madre e otto dalla mia, ha cambiato stazione radio ogni volta che veniva trasmessa una canzone dei The Killers.
Ci siamo baciati prima e dopo essere andati a dormire, appena svegli, quando abbiamo guardiato film romantici, a Natale sotto il vischio, allo scoccare della mezzanotte il trentuno dicembre. 
Ci siamo amati ogni singolo giorno, ogni singola ora, ogni singolo minuto, ogni singolo secondo. 
E adesso mi ritrovo da solo su uno dei miei due divani Ikea, ho pranzato con delle patate al curry surgelate, ho guardato le nostre foto sul mio cellulare e ho ascoltato per due ore i Radiohead.
La lettera che Elise mi ha lasciato prima di andarsene è sul mio tavolino Ikea, credo di averla letta trentadue volte. 
«Caro Harry, mi dispiace. Sei stato il ragazzo più dolce, affettuoso, premuroso, gentile e disponibile che abbia mai avuto ed è anche per questo che ti ho dovuto lasciare. Io non ti merito Harry, e tu lo sai. Oggi mi sono svegliata in quello che era il nostro letto, ho preso le valigie che mi ero preparata da giorni e sono andata via senza svegliarti. Ti chiederai per dove, immagino. Non te lo posso dire, tu verresti di sicuro qui e cercheresti di farmi cambiare idea inutilmente e ti umilieresti. Harry io ho una relazione da otto mesi, mi sono sentita finalmente viva con lei... Esatto, è una ragazza. Non so se sia stato tu a farmi capire di essere bisessuale, ma di certo hai avuto un ruolo importante. Tutte le volte che hai lasciato la tavoletta alzata, la tua maniacale ossessione per i numeri, la tua acqua di colonia... Sono state incisive sul nostro rapporto. 
Mi spiace ancora.Elise.»
Il mio cuore si è infranto in cinquantotto pezzi, per ricomponiirli servirebbe un metro di scotch e molta pazienza. 
Quando ho chiamato Louis e gli ho letto la famosissima lettera mi ha detto, testuali parole «È solo una stronza, anzi una puttana. Io te l'avevo detto che quel taglio di capelli non portava niente di buono. Pensa al lato positivo puoi sempre proporgli una cosa a tre: tu, lei e la nuova fidanzata.» avevo chiuso la telefonata dopo la sua ennesima cazzata.
Louis Tomlinson è il mio migliore amico da quando ho otto anni, da quando lo conosco si è rotto sette ossa, ha piantato tredici ragazze e mi ha consolato zero volte. Il fatto è che Louis proprio non ci riesce a fare la persona seria, nemmeno al funerale di suo zio è riuscito a stare zitto e a non fare una battuta sul culo grosso di una sua cugina. 
Devo riprendere in mano la mia vita, non posso comportarmi come la Bridget Jones di turno. 
  
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