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Autore: Miss Dumbledore    02/11/2013    1 recensioni
Halloween fra amici, nella Sala Comune Serpeverde.
Dal V anno di Lily, ecco un'estratto.
"Quando abbassò lo sguardo Lily vide che Scorpius era rimasto fermo dov'era e la fissava intensamente, senza un'espressione precisa, come al solito d'altronde. Lei ricambiò un attimo il suo sguardo incuriosita.
«Che hai Malfoy?»
«Niente Potter, andiamo a bere.» e con le mani in tasca le voltò le spalle e seguì gli altri. Lei si affrettò a seguirlo."
---
«Ma stai collassando?»
«Perchè?»
«Sembra che tu debba svenire da un momento all'altro.»
«No, sto guardando.»
[...]
«Ti piace così tanto?»
«È bello.»
«Grazie.»
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy, Sir Nicholas | Coppie: Lily/Scorpius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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HALLOWEEN TIME
pumpkins & bats

L'uomo è meno sé stesso quando parla in prima persona. Dategli una maschera, e vi dirà la verità.
Oscar Wilde

Cinque anni eppure ogni volta che entrava nella Sala Grande decorata per Halloween le brillavano ancora gli occhi d'entusiasmo come ad una bambina. Le candele, i pipistrelli, i fantasmi che per l'occasione sembravano essere ancora più inquietanti del solito, le zucche e il cielo zeppo di nuvole bigie che coprivano e scoprivano la falce di luna ad intermittenza.
Con gli occhi azzurri spalancati dalla meraviglia e un sorriso stupido stampato in viso, non appena varcata la soglia, si fermò a rimirare come anche quell'anno i professori -soprattutto il decrepito Vitious- si fossero dati da fare.
«Potter, blocchi il passaggio,» e come in tutte le storie dell'orrore ecco arrivare puntualmente il mostro.
«Spero che stanotte tu sparisca misteriosamente Malfoy,» borbottò distogliendo lo sguardo dal soffitto di malavoglia per abbassarlo di poco, muovendo qualche passo.
«Tranquilla che provvederò perchè succeda,» ghignò il ragazzo con aria di avere grandi progetti, affiancandola mentre si dirigevano verso lo stesso tavolo.
«Mi chiedo ancora quante ragazze arriverai a Confondere per gonfiare il tuo ego,» alzò gli occhi al cielo spazientita.
«Confondere?» domandò fissandola accigliato.
«È l'unica spiegazione plausibile perchè qualcuno dovrebbe aver voglia di passare del tempo con te, o è coglione o è Confuso.»
Gli sorrise candidamente mentre attraversavano la Sala diretti al tavolo verdeargento.
«Disse colei che sta venendo al mio stesso tavolo, parlandomi,» le lanciò un'occhiata che rendeva la presa in giro ancora più irritante.
«Quello a rivolgermi la parola sei stato tu e i miei mi hanno insegnato la buona educazione»
sbuffò guardandolo negli occhi, «e si da il caso che tua sorella sia allo stesso tavolo dove purtroppo ti siedi tu.»
«Potter sai che sei davvero petulante?»
«Sei tu che hai iniziato questa discussione assurda.»
«E tu non mi dai modo di finirla.»
«Ma che problemi hai?»
«Tu sei uno dei tanti,» fece una smorfia Scorpius -non si capiva se assomigliava più ad un sorriso o qualcosa che esprimeva dolore- prima di separarsi per andare a raggiungere una bionda che chiacchierava allegra con un tizio accanto a lei dall'altra parte del tavolo.
«Hey rossa!» la salutò non appena la notò, ricevendo un sorriso in cambio.
«Caposcuola Warrington, a rapporto.»
Prese posto sulla panca di fronte a lei, poco dopo raggiunta da due mori che le si sedettero uno per parte.
«Quest'idiota continua a stressarti?» le sorrise amichevole la bionda mentre l'idiota in questione seduto accanto a lei le lanciava uno sguardo irritato.
«Semmai è lei che mi sta sempre addosso,» commentò con una smorfia.
«Oh, zitto, sappiamo tutti quanto irritante puoi essere,» lo ammonì Zabini alla destra di Lils guadagnandosi un sorriso complice dalla rossa.
«Ma, Potter, una domanda.. tu non hai un tavolo -magari della tua Casa- dove mangiare?»
Lily stava per rispondere quando Albus, dalla sua sinistra, intervenne.
«È mia sorella, sta dove vuole stare.»
Scorpius dovette capire che quella non era proprio serata per fare polemica, quindi, dopo aver lanciato l'ennesima occhiataccia alla rossa di fronte a lui cominciò a servirsi da mangiare.
«Allora Lil, stasera dei nostri?» le domandò all'improvviso Zabini dandole una leggera spallata per attirare la sua attenzione.
«A quanto pare sì,» gli sorrise mentre si allungava sul tavolo per prendere l'arrosto «ho lasciato il costume a Kim oggi a pranzo-- a proposito, dov'è?»
«Mhm, l'ho sentita borbottare qualcosa su qualche modifica dell'ultimo minuto mentre fuggiva verso i dormitori oggi pomeriggio e non era ancora scesa.» le spiegò con un'alzata di spalle mentre prendeva il vassoio e glielo passava.
«Grazie.»gli sorrise servendosi una porzione abbondante. «Lei e le sue manie di perfezione, spero solo non volesse modificare il mio»
«Perchè da cosa ti vuoi travestire?» intervenne Albus mettendosi una forchettata di pasta in bocca.
«Lo vedrai stasera,» finse un'aria un po' misteriosa.
«Ti prego, dimmi che è una cosa tipo una zucchina,» la guardò male l'amica di fronte a lei conoscendo bene i gusti strani della rossa.
«Di sicuro non sarò un fantasma, gattina o fantasma o qualsiasi cosa sia seguito da un sexy,» ridacchiò mentre tagliava il cibo nel piatto.
«Ma Lils, andiamo, dovresti valorizzarti di più,» protestò Amy che ancora non aveva perso la speranza di renderla più femminile, un giorno o l'altro.
«Quello non è valorizzarsi, ma scoprirsi Em, Lils va bene così,» ecco il lato iperprotettivo da padre in seconda di Al che usciva allo scoperto.
«Stai dicendo che mi vesto da battona, Potter?» domandò alzando un sopracciglio la bionda sembrando terribilmente l'amico accanto a lei che se n'era stato zitto fino a quel momento mangiando.
«N-no! Non sto dicendo questo,» si fece prendere dal panico il moro mentre Lily sentì distintamente ridacchiare alla sua destra Zabini, «solo che tu vai bene così, Lils no. È troppo piccola.»
«Ed è meglio che rimanga com'è, sarebbe inquietante se provasse a sembrare un qualcosa sexy,» s'intromise Scorpius, «probabilmente sarebbe più un qualcosa e basta.»
«Stai dicendo che mia sorella non è bella?»
«Oh, insomma, Al deciditi! O vuoi che i ragazzi mi guardino o no,» sbuffò Lils dandogli una gomitata mentre spuntava una trafelata Kimberly.
«'Sera gente,» fece un ampio gesto della mano raggiungendo il fratello sulla panca.
«Non sto dicendo che-- io non voglio che ti--» cominciò a balbettare Albus, combattutto fra il volere che tutti considerassero bellissima sua sorella e il fatto che nemmeno la pallida imitazione di un essere di sesso maschile dovesse avvicinarsele.
«Sta zitto Al, che è meglio,» lo reguardì Zabini mentre se la sghignazzava di gusto.
«Che hai combinato fin'ora Kims?» decise di ignorare il fratello.
«Ho sistemato il tuo costume, mi sembra ovvio, quella cosa che avevi scelto era davvero orrenda,» rispose facendo una smorfia piena di disappunto.
«Ma se è così carino,» protestò la rossa gonfiando per un attimo le guance lentigginose.
«Non oso immaginare cosa tu avessi scelto ma la Malfoy piccola ha tutta la mia approvazione,»
la zittì Amy mentre Scorpius aveva cominciato a discutere con Al di un tal libro.
«Ecco, quindi zitta e fidati della tua amica,» tagliò corto Kim a cui la Caposcuola non andava molto a genio.
«Lo sapevo io che dovevo cambiarmi alla torre,» borbottò contrariata.
«No, altrimenti quell'oca della Baley ti avrebbe seguito e io mi sarei ritrovato asfissiato per tutta la serata,» s'intromise Zabini fingendo di rabbrividire.
«Ti sta ancora dietro?» storse leggermente le labbra Emily.
«Non lo sai? Continua a tartassare Lils chiedendole di lui non appena la becca in giro,» intervene Kimberly.
«Sì e -seriamente- dovresti parlarle e dirle di darci un taglio, ringrazio solo il cielo che è del sesto e non dividiamo il dormitorio altrimenti mi sarei già suicidata-- o l'avrei defenestrata, in ogni caso ci sarebbe già stato un morto.»
«Ma più che ignorarla che posso fare?» allargò le braccia afflitto.
«Dirglielo, per l'appunto,» commentò la Malfoy con ovvietà.
«Ma me la sono portata a letto una volta, una, non le ho promesso amore eterno..» protestò lamentoso il moro.
«In ogni caso se mi ferma ancora una volta mentre sto uscendo dal bagno dicendomi con quella vocetta acuta 'Liiils, hai visto Zabby' giuro che ti ritrovi la sua testa di nuovo sul tuo cuscino, staccata dal corpo.»
«L'hai imitata in modo inquietante,» commentò Amy che si serviva del purè.
«Non è colpa mia se sono così bello da avere delle stalker,» alzò un po' la testa in segno di sdegno il ragazzo.
«È colpa tua dal momento in cui dai corda a tutte quelle stalker,» disse Kim.
«E cominciano a stalkerare tutti quelli che pensano siano tuoi amici,» aggiunse la rossa che aveva appena finito una dose sostanziosa di secondo.
«E tu Lil sei fortunata che tutti credano che tu e Malfoy vi detestiate altrimenti ti ritroveresti anche quelle cotte di lui a seguirti come ombre,» si lamentò Emily.
«Almeno quelle che stanno dietro a mio fratello lo fanno per un motivo plausibile, è figo.»
«Un giorno riparleremo della tua definizione distorta della parola figo, Kimbry.» finse di rabbrividire la migliore amica.
«Beh, stasera non ci sarà nessuna ochetta che vi starà in mezzo ai piedi, quindi non dobbiamo preoccuparcene per ora,» cercò di chiudere il discorso Zabini.
«Non so cosa tu intenda Potter, mio fratello è un figo, d'altronde è un Malfoy.» assunse un'aria saccente mentre mangiava un'abbondante fetta di torta al cioccolato e crema.
«Tu resta nelle tue convinzioni che io resto nelle mie.» sbuffò la rossa mentre finiva in fretta la torta alla zucca che aveva nel piatto, «In ogni caso mangia in fretta che dobbiamo passare da un posto prima di andare alla festa.»
«Dove?» piegò leggermente la testolina bionda.
«A salutare un amico,» le fece l'occhiolino e sul viso dell'amica si fece spazio la comprensione, commentando solo con 'Ahhh, ricevuto.' prima di ributtarsi sulla torta.
«Ah, Lils, a proposito.» interruppe di colpo il discorso col biondo Albus, «Hai scritto tu a mamma e papà per i nonni?»
«Mhm,» mugugnò mentre finiva di masticare. «sì, l'ho appena mi sono svegliata, tranquillo. Gli ho chiesto di salutarceli e di mettere due Iris da parte nostra.»
«Grazie, me ne stavo per dimenticare con tutto quello che ho da fare per i M.A.G.O.» tirò un sospiro di sollievo passandosi una mano fra i capelli imbarazzato.
«Chissà perchè l'avevo immaginato,» ridacchiò la rossa per poi alzarsi, «dai Kim, che dopo dobbiamo anche prepararci.»
Non le era mai piaciuto indugiare sugli argomenti tristi e i due nonni che non aveva mai conosciuto ne facevano parte. A volte, girando per Godric's Hallow si chiedeva se su quello stesso marciapiede, su quella stessa strada ci avesse mai camminato anche -l'altra Lily- sua nonna. Si chiedeva se nel campo lì accanto ci avesse mai volato con la scopa anche -l'altro James- suo nonno. Suo padre aveva scelto di abitare nello stesso paesino in cui era vissuto per appena un anno solo per sentirsi più vicino ai suoi genitori, benchè ne ricordasse a malapena i volti. Ed era l'unica vicinanza che anche i suoi figli avrebbero mai potuto avere con i nonni paterni. A volte faceva un po' paura, soprattutto la sera tardi, col buio, pensare che lì, qualche strada più in là, una notte di non troppi anni prima era morta una giovane coppia per proteggere il loro unico figlio da un uomo -un pazzo, pazzo uomo- che voleva proteggersi da una profezia.
«E io devo fare un lavoro molto intenso sui tuoi capelli,» sospirò teatralmente la bionda mentre si alzava per seguirla.
«A dopo,» salutò frettolosamente gli altri afferrando per il polso l'amica cominciando a trascinarsela dietro «cos'hanno che non va i miei capelli?»
«Stai scherzando?» la guardò storto, «sono cinque anni che mi chiedo se li pettini o no la mattina.»
«Non è colpa mia, è il gene Potter!» s'indispetti gonfiando appena le guance per poi rilasciare l'aria in uno sbuffo.
Percorsero in fretta i sotterranei, superando il corridoio per cui si andava nella Sala Comune Serpeverde, dirigendosi con sicurezza verso quello opposto.
Non appena arrivarono trovarono il solito spettacolo. Cibi decisamente non d'annata, decorazioni abbastanza inquietanti e fantasmi, tanti, tanti fantasmi.
«NIIICK!» urlò Lily sbracciandosi non appena individuò il loro fantasma raggiungendolo, stando ben attenta a non attraversare nessuno degli invitati con Kim che la seguiva subito dietro.
«Oh, Miss Potter, Miss Malfoy, sono felice di vedere che ce l'avete fatta!» le salutò tutto entusiasta davanti al sorriso a trentadue denti della rossa.
«Ahh, te l'ho già detto di chiamarmi Lily,» sorrise ampiamente, «comunque siamo passate a fare un salutino e a-- fare gli auguri? Sai, non ho mai capito se bisogna farli o no.»
«Va bene qualunque cosa per te,» le sorrise felice il fantasma. Un fantasma che sorrideva era davvero una cosa carina, beh, lo sarebbe stato di più se in quel momento non avesse avuto la testa per metà staccata dal collo.
Ormai, ad ogni Halloween passavano a salutare il fantasma Grifondoro che anche Kimberly -nonostante la sua Casa- aveva preso molto a cuore. In effetti lo preferiva di gran lunga al Barone Sanguinario, soprattutto dopo che aveva scoperto la sua storia raccontatale da Lily che a sua volta l'aveva saputa da Harry, come tutte le cose che sapeva di Hogwarts d'altronde.
«Mi dispiace Sir, ma possiamo fermarci solo poco perchè devo pettinare Lily e, detto fra noi, sarà una cosa lunga e dolorosa.» intervenne la Serpeverde guadagnandosi un'occhiataccia dall'amica indispettita.
«Ma perchè ce l'hanno tutti con i miei capelli?» allargò le braccia esasperata.
«Credo che sia, secondo la mia modesta esperienza, Miss, per il fatto che sono deliziosamente disordinati all'inverosimile,» commentò cercando di avere più tatto possibile, «ma cosa vuoi che ne sappia un fantasma con la testa non del tutto staccata dal corpo.»
«Okay è tardi, dobbiamo andare.» tagliò corto alzando gli occhi al cielo, «Auguri ancora Nick, ci vediamo in giro.»
Gli sorrise caldamente voltandosi verso l'amica che se la ghignava soddisfatta.
«Sì, sarà ora, auguri.»
«Grazie ragazze, la prossima volta dovete assolutamente fermarmi di più, abbiamo intenzione di aggiungere un nuovo pezzo al repertorio e qualche nuovo piatto.»
«Ci saremo sicuro,» annuì convinta Lils anche se era sicura che più che per un saluto non sarebbe riuscita a reggere quell'atmosfera che, effettivamene, puzzava di morte.
«Ciao.»
«Ciao Sir, ci vediamo domattina.»
Questa volta fu Kim a trascinarla, letteralmente. Quando raggiunsero il dormitorio nemmeno fece in tempo a guardarsi in giro per vedere se gli altri erano tornati dalla cena che era stata rinchiusa nella stanza femminile del quinto anno.

«Per la prossima ora e mezza tu rimarrai lì ferma, alla fine sarai meravigliosa, vedrai.»
«Kim-- mi fai paura.»
«Shh!»

«Hey, no, no, no! Cos'hai intenzione di fare con quella bacchetta? Mi rifiuto!»
«Zitta e ferma, non voglio ucciderti.»
«Chi me lo garantisce?!»

«Cosa diavolo hai fatto al mio vestito?!»
«L'ho migliorato, altrimenti saresti sembrata davvero un ortaggio.»
«Era quello l'obbiettivo!»

Quando uscirono dal dormitorio ormai la Sala Comune era piena per metà, se non per per tre quarti.
Le luci delle lanterne non erano ancora abbassate del tutto e la musica era ancora bassa. Ciò le permise, dall'alto dei gradini di ammirare come avessero meravigliosamente decorato tutto.
Con un incantesimo avevano reso trasparente il soffitto dimodochè si vedesse il lago e le sue profondità, ogni tanto c'era qualche essere strano che li osservava da sopra e avrebbe potuto giurare che un Avvicino stesse puntando qualcuno da un angolino. Le acque tetre e più profonde del lago lasciavano dei riflessi su tutta la Sala così che sembrasse che fossero anche loro sott'acqua. C'erano candele e zucche che galleggiavano un po' svogliatamente ovunque, intagliate nelle facce e nei modi più diversi e ragnatele che pendevano -sebbene sembrasse casualmente- dagli angoli e dai soprammobili con studiato realismo.
Un pipistrello le volò accanto indisturbato, distrattamente si chiese se fosse vero oppure un incantesimo, mentre osservava con gli occhi colmi di meraviglia come fossero dannatamente bravi i Serpeverde a far festa.
Scese lentamente i gradini, distrattamente, mentre si guardava intorno con un sorriso da bambina e gli occhi blu spalancati, impazienti di poter contenere tutto. Adorava Halloween.
C'erano scheletri -finti o no, non voleva saperlo- che giravano tenendo in alto un vassoio con dentro cocktail già preparati mentre le bottiglie galleggiavano a mezz'aria per tutta la Sala Comune. L'arredamento, il solito, era stato lasciato, solo spostato in modo da formare una pista in centro di quella, ne era sicura, non era la stessa Sala Comune Slytherin, non per dimensioni almeno, visto che sembrava larga almeno il doppio del solito.
«Allora, che ve ne pare?» domandò inorgoglita la bionda.
«È tutto bellissimo.» rispose sognante senza rivolgerle lo sguardo.
«Non dicevo a te stupida,» le diede una gomitata per farla ritornare nel loro mondo, «chiedevo di te agli altri.»
«Decisamente sai fare miracoli Kims, ha i capelli in ordine.» ridacchiò Albus mentre osservava l'espressione smarrita della sorella.
«Eh? Cosa?» sobbalzò la rossa.
«Vedo che ti piacciono le decorazioni,» le sorrise Zabini, «ci ha pensato Scorpius, che, fra parentesi, è più lento di voi a cambiarsi.»
«Davvero?» domandò sorpresa.
«Sì, è ancora lì che borbotta non so cosa riguardo a un mantello.»
«No, non intendevo quello. Davvero è stato lui a fare-- tutto questo?» fece un gesto ampio della mano indicando tutta la Sala.
«Beh sì, se non c'ha messo mano sicuramente l'idea è stata sua, si è impegnato parecchio per questa festa.»
«Oh, è stato bravo.» commentò più verso sé stessa, alzando di nuovo gli occhi cogliendo un tantacolo che spariva, «Ma non dite a Malfoy che l'ho detto.» aggiunse sovrappensiero sempre con lo sguardo alzato.
«Cosa non dovrei sapere Potter?»
«Parli del diavolo..» commentò Albus passandosi una mano fra i capelli.
«Allora?» insistette obbligandola di malavoglia ad abbassare lo sguardo, sforzandosi di trasformarlo in uno sguardo truce invece che sognante.
«Niente di rilevante.» tagliò corto.
«No, ti sei perso solo l'unica volta nella storia del mondo magico in cui Lily ti ha fatto complimento.» aggiunse maligno Zabini beccandosi un'occhiataccia.
«Vedo che alla fine anche tu hai riconosciuto il mio valore.» ghignò soddisfatto il biondo.
«Non farci l'abitudine Malfoy.»
«Non posso promettertelo.» continuò a ghignare nella sua direzione facendola sbuffare.
«Allora, nessuno fa i complimenti a me per la mia opera d'arte?» s'intromise piccata la bionda, prendendo Lily per un polso e strattonandola perchè finisse al centro dell'attenzione.
«Mi hai solo stravolto il vestito e pettinato Kim, non credo tu possa chiamarlo capolavoro,» sbuffò di nuovo, ora infastidita da entrambi i Malfoy.
«Una zucca? Davvero Potter?» squadrò la rossa uno dei due disturbatori della sua quiete interiore.
In teoria all'inizio ci somigliava davvero, a una zucca, solo che poi Kim aveva lavorato sodo per togliere l'imbottitura dal vestito e accorciarlo tanto da farlo diventare un vestitino che andava ad allargarsi verso il fondo e le maniche a palloncino. Almeno l'aveva lasciato arancione. A completare il tutto c'era un cerchietto con due molle che facevano sballonzolare di qua e di là due mini-zucche che s'illuminavano dall'interno. Grazie a Merlino non era intervenuta sulle scarpe, lasciandole le sue amate converse plasticate di un arancione brillante.
«Sì, sempre meglio di te, sei fin troppo ovvio, Dracula.» incrociò le braccia fissandolo ostile.
Non si era nemmeno dovuto mettere il cerone, notò con divertimento, da quanto era pallido al naturale. Si era tirato indietro col gel i capelli biondi e allungato -e appuntito- i canini con la magia. Indossava una camicia con le maniche a sbuffo verso il fondo e sopra un gilè nero lucido, con un mantello a coprirgli le spalle che quasi arrivava a terra, col classico collo alto con l'interno di velluto rosso.
«Almeno non me ne vado in giro mezzo nudo come Zab.» e in effetti aveva ragione, notò lanciandogli un'occhiata più attenta. Indossava dei jeans chiari strappati in vari punti , i capelli più arruffati del solito, un collare borchiato e delle orecchie, ciò che non indossava, era la magietta. Non che si lamentasse, eh.
«Tu esattamente cosa saresti, Zabby?» gli chiese piegando la testa leggermente di lato facendo muovere le due zucchette.
«Un lupo mannaro, non si vede?» sorrise malizioso lui.
«Sinceramente?» lo fissò ancora un po' incerta, «ehm-- no.»
«Sei il mannaro meno mannaro e più sexy che abbia mai visto,» aggiunse candidamente Kimberly facendo voltare la testa di Albus un po' troppo velocemente e inarcare il sopracciglio biondo del fratello.
«Grazie cara,» le mandò un bacio il moro facendo quasi venire un attacco epilettico ad Albus e inarcare ancora di più il sopracitato sopracciglio biondo. «anche la tua bambola assassina mi piace molto.»
Kim arrosì un po' e dissimulò lisciando le pieghe del vestitino strappato a regola d'arte. Lei era decisamente quella più curata, aveva un'insana ossessione perfezionista per quanto riguardava Halloween, tirava fuori la parte più macabra di lei. Il trucco le era costato molto tempo, mentre l'amica si vestiva e cercava di capire se il suo vestito si poteva allungare un po' o non c'era speranza.
Si era truccata in modo da sembrare ancora più pallida e poi con la magia aveva fatto sembrare la pelle di porcellana, con qualche crepa e dei boccoli biondi a contornarle il viso con un nastrino a farle da cerchietto. Le labbra rosse e anche le pomelle, gli occhi truccati di nero facevano sembrare quel grigio-azzurro di solito caldo inquietantemente freddo.
«Quello con meno fantasia sembro proprio io.» si grattò la testa Albus che non aveva fatto altro che mettersi un maglione nero leggero a collo alto e delle ali che sembravano quasi vere del medesimo colore alle spalle.
«Tu cosa saresti? Un corvo?» domandò pensierosa la bionda.
«No-- ehm, dovrei essere un angelo nero o qualcosa del genere.» s'imbarazzò di più il moro facendo sorridere con tenerezza Lils che stava solo ascoltando la conversazione visto che aveva rialzato lo sguardo al soffitto.
«Comunque, se incontrate Amy, statele alla larga finchè la festa non è davvero iniziata, o v'ingaggerà in qualche modifica dell'ultimo minuto.» ridacchiò Zabini.
«In ogni caso l'avrei fatto lo stesso.» tirò su col naso Kim, «Ora andiamo a cercare l'alcool.»
«Non avrai intenzione di iniziare a bere adesso?» la seguì Albus contrariato mentre la bionda avanzava a passo di marcia a braccetto con Zab.
Quando abbassò lo sguardo Lily vide che Scorpius era rimasto fermo dov'era e la fissava intensamente, senza un'espressione precisa, come al solito d'altronde. Lei ricambiò un attimo il suo sguardo incuriosita.
«Che hai Malfoy?»
«Niente Potter, andiamo a bere.» e con le mani in tasca le voltò le spalle e seguì gli altri. Lei si affrettò a seguirlo.
Nell'ora successiva in cui la festa iniziò a ingranare davvero e le luci furono abbassate Lily ebbe modo di notare come il concetto di tutte le Slytherin di sesso femminile -compresa Emily- di costume di Halloween coincidesse con la parola mezzanuda. C'erano più vampire, gattine, zombie, diavolette -Amy con il suo succinto vestito rosso in primis- fantasmine, infermiere sexy di quanto avesse immaginato. E c'erano più bicchieri d'alcool di vario tipo di quanti ne potesse contare, tanto che ad un certo punto perse il conto di quelli che le passarono fra le mani, fra quelli che finiva e quelli che le venivano provvidenzialmente levati dalle mani dall'iperprotettivo fratello. In pratica, nel giro di un'ora era già ad uno stadio di ubriachezza accettabile per ballare in mezzo alla pista come una pazza scatenata, come se da sobria non l'avrebbe fatto.
Zabini che si era dedicato a lei e Kim, facendole volteggiare e a volte sollevandole rischiando di tirare calci in testa a qualcuno intorno a loro ora si stava lavorando una-- qualcosa sexy e la rossa aveva lasciato Albus a ballare con la migliore amica per allontanarsi un attimo dalla ressa Serpeverde per poter prendere un po' di respiro fuori dalla pista, magari in un divanetto appartato sprovvisto di gente che si mangiava la faccia a vicenda. Trovò Malfoy a parlare con quelli che dovevano essere suoi compagni di Casa su dei divanetti attorno a un tavolino e si diresse sicura verso di lui, sgusciando fra i corpi accaldati.
«Fammi un po' di spazio Malfoy.» lo spintonò un po' per potersi sedere.
«La grazia e te siete due cose a parte, vero Potter?» commentò inacidito spostandosi un po' così che lei si potesse lasciar cadere ringraziando il Morgana di non avere messo i tacchi.
«Come te e la gentilezza.» sbuffò rubandogli il bicchiere di mano e buttando giù quello che rimaneva in un sorso, scoppiando in un eccesso di tosse.
«Che-- porco Salazar-- era?» ansimò con le lacrime agli occhi.
«Fire Whiskey invecchiato.» rispose con un ghignetto abbastanza inquietante, visto che scopriva i canini che a quella luce sembravano decisamente veri.
«Ca—pisco.» fece un profondo respiro, «Un'altro!»
«Dovresti andarci più piano con le cose che non puoi gestire, Potter.»
«Non cominciare a imitare Albus e procuramene un altro.» fece il broncio la rossa guardandolo male, incurante dei ragazzi che si godevano lo spettacolino.
«Su Scor, se lo vuole.» ridacchiò un tizio coi capelli castani di fronte a lei, guadagnandosi un sorriso ampio di cui buona parte era l'alcool.
«Mhm.» rispose solo il Serpeverde incrociando le braccia e fissando il suo compagno di Casa in modo strano.
«Hai degli amici simpatici Malfoy, prendi esempio da loro.» gli diede una leggera spallata la rossa ridacchiando quando uno di loro le passò un bicchiere che aveva preso da uno scheletro-cameriere di passaggio.
«E tu dovresti bere meno, sei insopportabilmente espansiva da ubriaca.»
«Tu invece sei sempre così permaloso?» buttò giù metà bicchiere sentendo la gola bruciare e gli occhi lacrimarle ancora.
«Dimmi, Lily, cosa ci fa un corvetto come te nella tana dei serpenti?» domandò il ragazzo che le aveva passato il bicchiere.
«Ballo, mi sembra ovvio.» rispose candidamente dimenticandosi che avrebbe dovuto dirgli di chiamarla per cognome. Fece per bere l'altra metà di Whiskey che aveva nel bicchiere quando Malfoy l'afferrò per il polso alzandosi e facendola barcollare vistosamente.
«Bene, allora andiamo a ballare.» disse freddamente.
«Ma io voglio rimanere a chiacchierare.» protestò lamentosa senza però cercare di divincolarsi, parlare e muoversi allo stesso tempo non le riusciva più tanto bene.
«Se sei qui per ballare, non dovresti sprecare tempo a far conversazione.»
«Eddai Scor, lasciala divertire.» s'intromise il ragazzo lanciando un sorrisetto malizioso alla rossa.
«Andiamo.» replicò tombale trascinandosi dietro la rossa mentre le sfilava dalle mani il bicchiere e lo finiva al posto suo, lasciandolo poi andare perchè cominciasse a galleggiare per tornare ad un vassoio in cui sarebbe stata prontamente riempito. Ingenio Serpeverde.
«Sei proprio un despota.» commentò inacidita alle sue spalle la rossa mentre si inoltravano nella pista, «pur di non farmi divertire sei disposto a rovinarti la festa.»
«No, avevo voglia di ballare Potter, è diverso.» rispose voltandosi verso di lei e appoggiando la mano per cui la teneva per il polso fino a poco prima sulla propria spalla, «che è diverso anche da quello che voleva fare Goyle con te.»
«Che?» piegò la testa Lily mentre si lasciava docilmente mettere in posizione da quello che doveva essee il suo peggior nemico senza dire nulla, l'alcool era un problema, decisamente. «Ma che stai dicendo?»
«Niente Potter, balliamo.» scosse la testa poggiandole la mani sui fianchi leggermente e cominciando a dondolarsi sul posto, decisamente fuori ritmo con la canzone.

I don't wanna close the door
before the sun goes down”

«Continuo a dire che saresti un ottimo dittatore.» storse la bocca cominciando anche lei a muoversi goffamente.
«Evidentemente i ruoli di potere ce li abbiamo nel sangue, noi Malfoy.» commentò lui senza un tono particolare. Quella sera era più strano e bipolare del solito, notò una parte del cervello molto remota di Lily mentre passava lo sguardo dal viso di lui al soffitto.

Cause doesn't matter matter anymore
Who was right or wrong”

«Forse quello che avete nel sangue è solo un ego smisurato, non ci avevi mai pensato?» rispose quietamente mentre osservava l'Avvicino di inizio serata che li osserva contrariato, probabilmente aveva capito che non avrebbe potuto raggiungerli mai, eppure erano così vicini. Doveva essere frustrante, poverino.
«In realtà no, ma non credo che tu abbia mai pensato a molte cose Potter, quindi mi sento rincuorato.»
«Come sei simpatico Malfoy.» storse un po' il naso senza togliere lo sguardo dal soffitto.
«Me lo dicono in tanti sai? Assieme al fatto che sono bello, atletico e irresistibile. Ti pensavo più originale.» non riusciva a vederlo e stavano urlando per farsi sentire al di sopra della musica che, ne era quasi certa, doveva essere babbana.
«Mhm, sarà colpa del Whiskey.» commentò abbassando lo sguardo su di lui e incrociando i suoi occhi. Con i riflessi dell'acqua del lago sembrava ancora più cadaverico, il che non era proprio un male considerando da cos'era travestito.
«Sai, mi stavo chiedendo a proposito di cosa ti fossi complimentata con me, prima.»
Lei lo guardò un po' storto, mentre rifletteva se era una buona scelta rispondergli o no.

I don't wanna fight a war that no ones gonna win”

Poi semplicemente alzò un po' la testa e gli occhi facendogli cenno di guardare su.
«Capisco.» ghignò lui e non disse altro.
Due mani piccole le strinsero la vita «Liiils, balla con me!» spuntò la testa di Kimberly dalla sua spalla.
Lei si lasciò trascinare indietro dall'amica mentre il fratello senza dire una parola la lasciava andare e faceva un passo indietro, sparendo poi nella folla come se niente fosse.
Evidentemente gli era passata la voglia di ballare.
Kim sembrava più ubriaca di lei, notò con piacere, mentre si voltava verso la bionda e rideva.
«Cosa stavate facendo?»
«Ballavamo.» rispose con semplicità e sembrò che la risposta potesse bastarle.
Kim sembrava aver perso tutto il contegno che cercava di mantenere di solito contegno, sembrava che le bruciasse il pavimento sotto le ballerine lucide.
Ad un certo punto, un ragazzo le posò le mani sui fianchi e cominciò a ballarle dietro, lasciando Lils di stucco, non tanto perchè l'aveva fatto, ma perchè l'amica sembrava starci. Le fece un gesto per farle capire che era carino, almeno per quanto vedeva e le fece l'occhiolino prima di allontanarsi con nonchalanche. Individuò tutti i suoi amici accoppiati, Amy, con cui aveva scambiato giusto due parole in tutta la serata, avvinghiata con un tizio di cui non riusciva a capire nemmeno il costume, Albus ballava con una morettina vestita da-- diavoletta? Non era comprensibile per quanta poca stoffa avesse addosso e Zabini era sparito da un pezzo, ma avrebbe potuto giurare che se fosse andata a cercarlo nei dormitori l'avrebbe trovato con la ragazza di prima. Malfoy era sparito, magari aveva trovato qualcuno.
Con un sospiro si buttò sul primo divanetto libero e appoggiando con noncuranza i piedi sul tavolino si mise a guardarsi intorno. Si stavano divertendo tutti e per tutti si intendeva tutta la Casa Slytherin. Era finita in quella tana senza nemmeno sapere come, era successo con naturalezza, riflettè svogliatamente mentre la testa cominciava a farle male.
Acchiappò al volo una bottiglia semivuota di-- vodka? Alcool babbano, bello. Era alla pesca, poco male.
Con la bottiglia in mano appoggiò la testa alla testiera del divano guardando il soffitto lasciando perdere qualunque pensiero che sarebbe stato comunque troppo irrazionale e si perse a fissare il tentacolo della Piovra Gigante, una sirena che ogni tanto spuntava guardandoli sdegnata e passava oltre.
Era bello. La faceva sentire in pace, nonostante le decorazioni fossero state fatte per inquietare lei vedeva solo quel soffitto trasparente.
«Perchè mia sorella sta baciando Nott?»
«Probabilmente le va.» alzò le spalle Lils mentre sentiva il divano accanto a lei abbassarsi mentre il possessore della voce le si sedeva accanto.
«Non pensi di aver bevuto troppo?»
«Mhm, no, non credo.»
«Okay, allora dividiamo, perchè io invece non ho bevuto abbastanza.»
«Va bene, ma non finirla.»
«Okay.»
Era strano, ma parlare con lui in quel modo non le dava fastidio, non finchè non lo guardava e si ricordava di chi era.
Sembrava stanco, dalla voce, davvero stanco. Sentì sfuggirle la presa dalla bottiglia mentre gliela prendeva dalla mano mollemente appoggiata sulle gambe.
«Hai dei gusti pessimi, Potter.»
«Passava di qua.» alzò di nuovo le spalle allungando la mano in un punto imprecisato facendogli segno di ripassargliela. Per un attimo sfiorò le dita fredde di lui mentre si riappropriava della bottiglia facendone un sorso.
«Come mai non sei a rimorchiare?»
«Come mai non sei a ballare?»
«Nott mi ha rubato Kim.»
«Ah.»
No, decisamente non erano capace di fare un discorso normale. Forse non avevano altri argomenti in comune che il motivo per cui litigano dal primo anno. Che poi cos'era? Ah, sì, lo odiava, lei.
«Ma stai collassando?»
«Perchè?»
«Sembra che tu debba svenire da un momento all'altro.»
«No, sto guardando.»
Sentì la testa bionda di lui appoggiarsi accanto alla propria e seguire la linea del suo sguardo.
«Ti piace così tanto?» le chiese dopo una breve pausa, a voce bassa. Nell'area dei divanetti era stato fatto un incantesimo in modo che la musica non fosse assordante. Geni Serpeverde.
Non sapeva che altro dire e non era nemmeno sicura lei stessa del perchè le piacesse così tanto quel soffitto, ma le sembrava di stare in acquario e di vedere il mondo all'esterno, le sembrava, con i riflessi del lago che le illuminavano il viso di far parte anche lei del Lago Nero, delle parti inesplorate che ora stavano nude davanti a lei.
«È bello.»
«Grazie.»

Abbiamo portato i fiori ai nonni anche da parte due e di Al, sono sicura che ne sarebbero felici, tuo padre era un po' triste, ma come sempre in questo giorno, lo sai.Siamo anche passati a lasciare un girasole sulla vecchia casa, come ci avevi chiesto. Era piena come al solito, il Mondo Magico a quanto pare non dimentica mai.
Hai avuto per caso notizie di James? Non ci scrive più da un mese ormai, sono un po' preoccupata, anche se sarà impegnatissimo con gli allenamenti, ne sono certa.
Ti salutano tutti, nonna Molly ti raccomanda di mangiare altrimenti durante le vacanze di Natale ti metterà all'ingrasso, temo.
Un bacione a te e Albus,
Mamma.”

note dell'autrice.
La canzone fra le virgolette quando ballano Lily e Scor è 'Say it out – The Afters'.

Okay, all'inizio non doveva essere una storia Scorily-centrica, ma la mia OTP ha preso il controllo della mia mente, è agghiacciante.
È come hanno passato Halloween i miei personaggi di Maybe.., siccome ho iniziato la storia che era più o meno Marzo/Aprile, dato che in Aprile Lils compie gli anni. Visto che Halloween è appena passato ho pensato di dare sfogo alla mia fantasia su come le mie creature lo avrebbero passato, quindi basta. Ecco qua.

Chiarimenti per chi non conoscesse Maybe..:
-Lily Luna Potter e Kimberly Malfoy sono al quinto anno.
-Scorpius Malfoy, Albus Potter, Ares Mychael Zabini, Emily -Amy- Warrington al settimo.
-Kimberly Malfoy è la sorella di Scorpius, se non si fosse capito.

   
 
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