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Autore: Alex995    02/11/2013    4 recensioni
Tony rivuole Ziva al suo fianco. Ziva vuole ritornare dall'uomo che ama.
Cosa succederà?
Una storia scritta di getto senza colpi di scena. Puro e Semplice Romanticismo.
Spero vi piaccia :D
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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"Prendilo... fa freddo qui fuori." disse la donna porgendomi il caffè bollente.
Mi voltai leggermente verso di lei e mi resi conto di avere ragione. I suoi occhi non erano per niente cambiati.
Lo presi e le nostre dita si toccarono per alcuni secondi. Lei ritornò a guardare la strada mentre io continuai ad osservarla passando prima agli occhi, truccati con un pò di matita, poi alle labbra messi in risalto con del gloss e infine arrivai alle gambe. 
Le calze color carne le mettevano in risalto le gambe perfette, mentre i tacchi la facevano sembrare piu alta. Ziva era piu bella di quanto ricordassi.  Lei si voltò verso di me e i nostri occhi si incrociarono. 


Mi è mancato questo gioco di sguardi. I suoi occhi riescono a leggermi dentro... qualunque cosa io stia pensando, Tony la conosce perfettamente. E' questo uno dei motivi del perchè gli ho detto di amarlo qualche mese fa, all'aereoporto di Tel Aviv.
"Perchè mi fissi?" chiesi sorridendo.
"Sei cambiata..... Sei diversa.."
Io annuii rendendomi conto dell'allusione.
"Sono passati alcuni mesi.."
"Eh già." disse Tony bevendo un sorso del caffè.
Rimanemmo in silenzio creando cosi un pò di imbarazzo.
"Di' qualcosa.." disse Tony in tono supplichevole.
"Non so cosa dire." dissi pronta.
"Hai avuto mesi per pensarci... davvero non devi dirmi niente?"
Mi girai completamente verso di lui e gli toccai il braccio cosi da farlo voltare verso di me.
Nonostante avesse il cappotto, la giacca e la camicia nel mio corpo sentii una vera e propria scossa.
"Tu non devi dirmi niente?" chiesi guardandolo fisso negli occhi.
"Ho paura di dire qualcosa di sbagliato ." disse sincero.
Decisi di distruggere quella distanza ridicola tra di noi, e tirandogli fuori la mano dalla tasca gliela presi.
"Mi dispiace." iniziai io.
"Mmm... è un inizio." disse lui intrecciando la mia mano alla sua. Rimase ad osservarmi con quello sguardo malizioso poi decise di mettersi in gioco. 
"Mi sei mancata." disse facendo un passo verso di me. 
Con la mano libera, gli accarezzai il viso e lui si rilassò di colpo. Quando però feci per allontanarla, lui mi bloccò  e si portò la mano vicino alle
labbra. Mi diede baci leggeri che mi riportarono alla mente Tel Aviv.


"Ti senti meglio?"
"No.. ma è un inizio."
"Non devi fare tutto questo da sola.. Torna a D.C con me."
"La prima cosa della mia nuova lista è : rinunciare al distintivo."
"Non intendevo all'NCIS. Ascolta puoi lavorare come commessa in un market, non mi interessa. Voglio solo che tu torni a casa con me."
"Non credo che sia.."
"Hey, ascoltami. Lo so che è dura. E so che vuoi cambiare. Io posso cambiare con te."
......
"Sto combattendo per te, Ziva."
"Lo so." 



Avvicinai il mio viso al suo, e i nostri nasi si sfiorarono. Entrambi chiudemmo gli occhi.  
"Cosa stiamo facendo, Ziva?"

"Io sto combattendo per te."
"Mi rubi le battute , David?" chiese aprendo gli occhi per ritornare a fissarmi. 
Non gli risposi ma lentamente le mie labbra toccarono le sue. Era la prima volta che lo baciavo sul serio, senza missioni sotto-copertura o addii 
strazzianti. In quel momento c'eravamo solo noi. 
Gli misi una mano dietro la testa e lo tirai per i capelli attirandolo sempre piu verso di me. Lui d'altro canto non si lamentò per niente, anzi mi attirò  a sè con un semplice braccio dietro la schiena. Smettemmo di baciarci ma non ci allontanammo neanche di un millimentro.
"Non lasciarmi sola stanotte." 
Lui non si meravigliò per niente di quella frase. Entrambi sapevamo quello che volevamo.
Quell'imbarazzo creato prima era completamente svanito. Tony mi stringeva a sè mentre atraversavamo la hall e andavamo verso l'ascensore.
Spinsi il pulsante del 5° piano e quando le porte dell'ascensore si chiusero, ci saltammo praticamente addosso.
Tony mi spinse contro le pareti e iniziò a baciarmi il collo. Mi prese i fianchi con le mani e mi avvicinò ancora di piu a sè proprio per farmi sentire la sua eccitazione.
Quando le porte dell'ascensore si aprirono, Tony smise di baciarmi e per fortuna non c'era nessun cliente dell'albergo che aspettava di scendere nella hall. Dopo aver superato varie camere, per fortuna arrivai alla 203. 
Presi la chiave elettronica e non appena la porta si aprii, tirai Tony per la cravatta portandolo dentro.
Si spogliò velocemente togliendosi prima il cappotto, poi la giacca del completo grigio.
Si slacciò la camicia e la tolse dai pantaloni ricominciando a baciarmi il collo. Lo allontanai da me, solo qualche secondo per togliermi il vestito nero  rimanendo cosi solo con il reggiseno, le calze e i tacchi.
Tolse velocemente  la cintura ed io gli slacciai i pantaloni mentre lo vedevo gemere sotto il mio semplice tocco. Una volta tolti i pantaloni, rimase solo in boxer e mi prese in braccio affinchè le mie gambe gli cingessero i fianchi. Mi sbattette contro una parete e continuando a baciarmi mi sfilò le scarpe e mi stracciò le calze.
Iniziò a toccarmi la schiena, per poi passare all'interno coscia dove constatò che ero già eccitata. Senza dire una parola, fece qualche passo e mi fece stendere sul letto. Non sentii nè quando mi tolse il resto della biancheria, nè quando si tolse i boxer.
So solo che dopo 10 minuti ero quasi arrivata al culmine. Al contrario della brutalità  vista prima, non avrei pensato che Tony potesse essere cosi  dolce e controllato nel fare l'amore con me.
Era un susseguirsi di spinte,  gemiti, stridolini, baci passionali e mani dappertutto. Ma io avevo bisogno di qualcos'altro.
Spingendolo mi ritrovai sopra di lui e questa volta controllai io il gioco. Quando però si fermò di colpo nel baciarmi, credetti di aver fatto qualcosa di  sbagliato.



Stavamo facendo l'amore ed io ero strafelice. Non ho mai conosciuto nessuna donna che mi facesse andare in fiamme, solo slacciandomi i pantaloni. Ziva si è messa sopra di me, perchè vuole controllare lei i giochi. Non sono stato brutale perchè volevo dimostrarle che l'amavo sul serio. Non volevo buttare tutto nell'immondizia. Ma so che Ziva non l'avrebbe mai capito, fin quando non gliel' avessi detto.
La vita è troppo breve per non dire "Ti amo" a chi vuoi bene...
Paula Cassidy aveva ragione.
Smisi di baciarla , nonostante i suoi baci fossero ossigeno per me e la guardai negli occhi.
"Cosa c'è?" chiese lei quasi preoccupata.
"Ti amo." dissi serio. 
Lei rimase molto sopresa ma dopo qualche secondo iniziò a sorridermi.
"Lo so." disse ricominciando a baciarmi con passione. 
La spinsi di nuovo sul lato, ritrovandomi sopra di lei. Cercai la sua mano sul mio corpo e quando la trovai gliela portai sù verso la testiera del letto, intrecciandola alla mia. Dopo un ultimo affondo, entrambi arrivammo all'orgasmo.  





Angolo autrice: 
Avevo promesso un "esplosione" ed eccola qui! Credo che questo capitolo sia uscito troppo HOT! Volevo che la loro prima volta fosse qualcosa di speciale anche perchè sto iniziando a sclerare da sola!!
Volevo chiedervi una cosetta... Avete nuove news su Cote? Oggi sono entrata su una pagina Facebook ( NCIS Quiz) e ho letto alcuni commenti sul fatto che Cote non tornerà piu! IMPOSSIBILE.... ma  Voi cosa ne sapete? 
Spero che il capitolo vi sia piaciuto... grazie in anticipo per tutto :) 



  
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