Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: PerlaNera93    02/11/2013    0 recensioni
“Ogni luce porta con sé un’ombra: non permettere che le ombre vincano, altrimenti le luci… moriranno”
Una ragazza uccisa, una poliziotta molto curiosa e tre strane sospettate. Chi sarà l'assassino? E quale oscuro segreto nascondono le tre ragazze? Non vi resta che leggere la storia...
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
‹‹Ora che le ombre sono morte cosa cambierà? Che fine farò io?›› chiese la ragazza tremando per gli ultimi avvenimenti.
‹‹Oh…non preoccuparti cara, il tuo futuro è roseo. Non posso svelarti nulla a riguardo, ma non ti devi preoccupare›› disse la donna con tono pacato.
‹‹Ormai sono anni che ti seguo e ancora non so chi sei, non so neanche il tuo nome. Non ti ho mai vista in faccia perchè indossi sempre quello stupido cappuccio. Vorrei avere delle risposte ora che tutto è finito››
‹‹Oh, ragazzina…mia piccola e stolta ragazzina: il mio nome non ha importanza. Il tuo lo ha invece. Vittoria, giusto? Significa “vittoriosa” nell’antica lingua latina, mia cara fanciulla. La vita è tutta un mistero, un mistero che piano piano ognuno di noi dovrà risolvere. Non posso ancora svelarti chi sono io…è un segreto. Shhhh›› rispose la donna prima di scomparire nel nulla.
La ragazza rimase perplessa, ma non poteva fare altro che andarsene a riposare dopo tutto quello che le era successo in quegli ultimi anni, ma soprattutto negli ultimi minuti. Così guardò un’ultima volta l’obelisco: di quello che una volta era uno dei simboli della città di Torino, non rimanevano altro che massi chiari e polvere.
E sotto quei pesanti frammenti di Storia c’erano tre persone. Non ci poteva credere neanche lei. Non poteva proprio pensarci che lei, proprio lei, aveva ucciso delle vere persone.
Si sentiva in colpa…cioè per quanto potesse sentirsi in colpa una mezza umana come lei.
Era un sentimento che poi tutta l'umanità aveva completamente dimenticato. E lei si stava chiedendo il motivo: cioè, era sì qualcosa che straziava il cuore, ma forse sarebbe stato meglio per il mondo non averlo dimenticato. Forse ci sarebbero stati in giro meno egoisti e gente più...umana. Sì, l'uomo era caduto tanto in basso da tralasciare la sua stessa natura, la prima caratteristica: l’umanità.
Invece lei, pur essendo umana solo per metà, voleva essere diversa. Già…era una sua scelta quella di non essere stupida come gli altri.
Così riflettendo su tutto ciò raccolse tre fiori. Anche quelli avevano perso loro stessi a causa dell' essere umano: infatti solo uno su tre era un fiore vero, mentre gli altri erano artificiali.
Li prese comunque e li adagiò sui resti dell'obelisco appena crollato: ‹‹Addio ragazze, per quanto abbiate fatto del male, eravate pur sempre persone. Addio a voi e alla vostra lunga vita›› disse prima di voltarsi.
Vittoria raccolse i suoi preziosi medaglioni e poi quello che un tempo era appartenuto alle tre fanciulle, fece un lungo e pesante sospiro e se ne andò camminando in quella grande città che per lei era quasi sconosciuta.
 
Mentre si allontanava, la donna misteriosa dall’abito lungo da lontano la guardava. Aveva osservato ogni suo movimento da sempre. L’aveva seguita fino al momento opportuno e ora che tutto si era concluso secondo i suoi piani, doveva lasciarla andare. Per la prima volta dopo anni fece un sorriso, un piccolo sogghigno compiaciuto.
Poi si tolse il cappuccio dalla testa, quello che aveva sempre tenuto quando era la mentore delle ragazze e quando era con Vittoria: una chioma riccia e castana si fece largo.
‹‹Bene. Tutto è andato secondo i piani. Le ragazze, dopo così tanto tempo, sono morte. E Vittoria ha compiuto il suo destino. Ora tornerò a viaggiare, senza essere vista da nessuno. Esattamente il motivo per cui sono stata creata: “all’ombra di ogni cosa, oltre lo spazio e il tempo e al di sopra del Destino”›› così dicendo cominciò a svanire, come un fantasma, lasciando cadere a terra il suo mantello blu.
Poco dopo una mano si mosse. Da sotto l’obelisco un braccio riprese vita. E un bel paio di occhi blu chiaro, colmi di odio, si spalancarono…
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: PerlaNera93