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Autore: chlossica    02/11/2013    3 recensioni
Una gara di street dance, un solo sogno provocherà l'incontro di due mondi:
una crew di strada, una istruita in una scuola; ragazze tradite e umili, ragazzi uniti e ricchi; occhi blu e occhi scuri; traditori, rifiuti, segreti, sorprese...
Riusciranno Chloe e Jessica a partecipare alla MIAMI'S STREET DANCE BATTLE?
Jessica si lascerà il passato alle spalle?
Chloe capirà chi la merita davvero?
Smash to Move o Final Shock?
Le risposte le troverete leggendo.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MY NAME.



POV CHLOE

Mi avvicinai facendomi spazio tra la gente che era li davanti e riuscii a raggiungerlo. La grande scritta che lo occupava mi fece brillare gli occhi. "MIAMI'S STREET DANCE BATTLE". Una competizione, una competizione di street dance che sembrava essere una cosa davvero meravigliosa e seria!
Il manifesto era a sfondo blu acceso, con la scritta simile ad un graffito gialla e arancio che risaltava come le stelle nel cielo.
Mi accorsi che poco lì sotto c'erano dei volantini. Mi piegai e ne presi uno velocemente.
Questo era un motivo in più per correre dalla mia crew.
Se prima camminavo calma, ora stavo correndo per arrivare in pochi minuti alla palestra, sperando che fossero rimasti li.

 Dopo un po' arrivai all'edificio, e in quel momento stavano uscendo delle ragazze che pensai praticassero danza classica dal portamento e dalla conformazione: magrissime, per non dire anoressiche, alte, con gambe lunghe e tutte perfettamente truccate e pettinate.
 Appena mi fermai per farle passare, all'entrata della palestra, mi guardarono tutte con altezzosità, sentendosi superiori.
 A me andava bene il mio modo di vestire, essere e apparire, ma mi sentii completamente fuori posto in quel momento. Ma non lo diedi a vedere.
 Quando furono passate tutte tornai dal muretto di prima, saltandoci sopra e guardando dentro alla stanza.
 Mi avvicinai alla finestra accorgendomi che uno dei Final Shock era proprio lì davanti, e se fossi saltata dentro lo avrei colpito in pieno. Non volendo far male né a lui, né a me stessa, rimasi sul muretto.

 -Ti potresti togliere di lì?- gli chiesi con voce calma mettendo le mani sui fianchi e piegando da una parte la testa, facendolo voltare.
 Lo riconobbi, doveva essere quello che aveva ballato il pezzo house contro Alvin.
 Appena mi vide si spostò da un lato e io entrai con un veloce salto, appoggiandomi alla sua spalla per non perdere l'equilibrio.
 Una volta dentro, quando ancora nessuno mi aveva notato a parte lui, lo ringraziai.
 -Grazie caro- gli dissi sarcastica facendo un finto sorriso.
 Lui scosse la testa senza rispondermi, non facendomi capire se mi avrebbe ammazzato volentieri in quel momento o voleva rimandare a più tardi l'esecuzione.
 -Finalmente sei tornata..-
 -..Chloe- conclusi la frase che Barbara aveva iniziato appena mi aveva visto.
 -Si, Chloe giusto. Dov'è finita la tua amica? E perché te ne sei andata così?- mi tempestò di domande peggio di come fa una madre quando sorprende il proprio figlio con un alcolico nel bicchiere, venendomi incontro con aria di superiorità.
 -Me ne sono andata per cercare Jessica.- le spiegai sostenendo il suo sguardo, cercando di farle capire che non mi avrebbe mai sottomesso.
 -Potrei parlare con i miei amici ora?- conclusi cercando di essere più cordiale possibile.

 Barbara arricciò le labbra in disapprovazione, forse non era abituata al fatto che una ragazza potesse trattarla così.
 Comunque, con un cenno affermativo del capo, tornò dai suoi alunni mentre gli Smash To Move mi si avvicinavano.
 -Ragazzi, niente domande. Stasera a casa da me e Jess alle 9, intesi?- dissi loro sottovoce una volta che mi furono di fianco.
 Alvin tentò di chiedere un minimo di spiegazione, ma io fui più veloce, lasciando di nuovo lui e il resto degli Smash To Move in quella palestra, mentre uno dei ragazzi, Louis, mi guardava alquanto infastidito.


POV JESSICA

 Mi avviai scalciando sassolini verso la stazione. Volevo scappare, volevo tornarmene a Doncaster, a casa mia. Già… casa mia… Erano quasi quindici anni che non tornavo davvero a casa. L’ultima volta fu quella sera…

 FLASHBACK

 Correvo veloce dietro mio padre, cercando di stargli dietro.
 -Papà aspettami!- urlai ridendo mentre lui camminava all’indietro per vedermi.
 -Acchiappami!- rispose lui con tono scherzoso.
 Risi e con uno scatto più veloce lo raggiunsi, aggrappandomi alla sua gamba. Mio papà, David Slow, mi sembrava così alto… infondo ero una bambina di due anni e mezzo.
 -No! Mi hai preso!- fece finta di disperarsi papà, provocando un’altra allegra risata.
 -Si.- risposi soddisfatta stringendolo di più. Volevo molto bene a mio padre. Lui e mia mamma mi avevano iniziato ad insegnare a ballare l’hip hop, per quel che poteva fare una bambina come me. Li ammiravo, erano bravissimi. E volevo diventare come mamma. Il suo stile preferito e quello che ballava meglio era lo slow e le coreografie passionali e complicate che montava con papà erano davvero incredibili.
 Papà si accovacciò difronte a me sorridendo. Tirò bene la gonnellina bianca del vestitino che mi aveva costretta a mettere, togliendo le piccole pieghe.
 -Papà, perché mi hai fatto mettere il vestitino?- chiesi impegnandomi a dire bene le parole.
 Lui sorrise, ma quel sorriso non mi sembrò allegro.
 -Perché questa serata sarà molto speciale, incontreremo la mamma.- mi spiegò. Mamma… mi mancava tanto… erano mesi che non la vedevo.
 -Ma mamma è a Miami per lavoro, papà.- gli risposi con tono infantile, da bambina qual ero.
 E lui sorrise di nuovo come prima. Si alzò e mi prese in braccio.
 -Per cena mega gelato al cioccolato, ti va?- mi chiese tornando allegro.
 Annuii energicamente battendo le manine. E il gelato che mi comprò fu davvero enorme. Mangiavo mentre lui mi guardava sorridendo lievemente.
 Mi sentivo felice: mi aveva portato al parco, alle giostre, al laghetto preferito di mamma e poi anche a mangiare il gelato: il paradiso di ogni bimbo, insomma.
 Dopo aver mangiato andammo a fare un’altra passeggiata. Ci fermammo al centro del ponte sul grande fiume che attraversava la città. Papà si abbassò alla mia altezza, stringendo qualcosa in mano. Schiuse lentamente le dita, e io mi affacciai per vedere cosa custodissero.
 -Questo ciondolo, amore, questo attaccato al braccialetto, è il preferito di mamma. Vuoi portarlo tu, come una ragazza grande?- mi chiese sorridendomi.
 Mi si illuminarono gli occhi. Mille volte avevo visto quel ciondolino: una piccola chiave di violino, centro di un bellissimo bracciale sottile e delicato.
 -Si!- approvai contenta. Papà mi prese la manina e agganciò il braccialetto più stretto che potette. Sorrise guardandomi. Si tolse il cappello, uno di quelli che portava sempre, con la visiera piatta. Me lo mise in testa. Mi andava molto grande, pendeva da un lato, ma io sorrisi con gli occhi gioiosi di una bambina a cui sembra di avere tutto l’Universo. Mi diede un bacio sulla fronte.
 -Addio piccola.- sussurrò sorridendo facendomi una carezza alla guancia. E nel giro di cinque secondi si buttò giù dal ponte, sparendo nell’acqua scura e rumorosa.
 La manina era stretta sulla visiera del cappello, gli occhi spaventati a guardare la furia dell’acqua, dove l’unica persona che mie era rimasta al mondo era appena scomparsa, e il piccolo diamantino al centro della chiave di violino a splendere alla luce di quella luna piena.


 FINE FALSHBACK

 POV CHLOE

 Aspettavo i ragazzi seduta sul divano di casa mia. I miei genitori erano già a letto. Ma ogni mio pensiero era rivolto a Jessica. Erano le nove e mezza, fuori pioveva a dirotto, non rispondeva al cellulare.. insomma, nemmeno l’ombra di quella ragazza.
 Lo squillo del campanello mi riscosse dai miei pensieri. Mi alzai e andai ad aprire, ritrovandomi Alvin, Jade e Chaz alla porta. Non si fecero problemi ad entrare e accomodarsi dove più faceva loro comodo, salutando chi con un cenno, chi con qualche misera parola.
 -Allora? Che devi dirci?- mi chiese gentile ma un po’ stanco Alvin.
 Mi girai a guardarlo.
 -Beh, ho trovato questo oggi.- spiegai. Le loro espressioni erano alquanto perplesse mentre io frugavo nelle mie tasche. Tirai fuori un piccolo bigliettino piegato. Lo aprii e lo misi fra le mani di Jade. Le si addossarono anche Alvin e Chaz e a tutti e tre si illuminarono velocemente gli occhi.
 -Ma scherzi?! La Dance Battle quest’anno la fanno qui a Miami?! Dobbiamo partecipare ragazzi! Porteremo quel pezzo fighissimo, quello senza lo slow. Dai, per una volta dobbiamo dare spazio alla grinta. E poi Alvin potrebbe..-
 -CHAZ!- Jade interruppe i sogni di gloria e auto venerazione del ragazzo che aveva preso a parlare senza più fermarsi. Chaz si placò, tornando a sedersi.
 -Non riesco a capire: perché sei così scontroso verso Jessica e il suo slow? E comunque non è questo il problema.-
 -Chloe ha ragione.- mi appoggiò Alvin.
 -Un passo alla volta, Cha. Prima di tutto dobbiamo iscriverci, no?- continuò.
 -Esatto! Domani ci penso io, devo passare per il centro e attraverso il corso, dove si trova la sede dell’organizzazione.
 -Perfetto!- esultò contento Chaz.
 -Si ma…Jessica dov’è?- chiese Alvin, finalmente ricordandosi che mancava qualcuno.
 -Ma dai, lei sarà d’accordo di sicuro!- la prese alla leggera Chaz.
 -Cha, ti sei accorto di come piove fuori? Dov’è Jess?- Jade rivolse l’ultima domanda a me.
 Scossi la testa alzando le spalle, un po’ sconsolata.
 -La cerco da oggi, ma niente.. ancora non è tornata.- dissi con tono pacato.
 Chaz sospirò.
 -Odio quando fa così… si può sapere che le viene?- chiese.
 Alzai le spalle, ma decisi di allentare la tensione cambiando argomento. Infondo, Jessica sarebbe per forza dovuta tornare a dormire, no?



 E invece, per ben due settimane Jessica non si fece viva. I miei erano preoccupatissimi, ma non avevano nemmeno denunciato la sua sparizione.
 -Sa quel che fa… tornerà.- ripeteva mio padre.
 E io non facevo altro che fingere un’apparente calma.
 Quel pomeriggio, io e gli Smash To Move avevamo un appuntamento con Barbara: ci aveva “convocati” nella sala prove per chiederci una cosa.
 Quando arrivammo lì ci diede le informazioni sulla Miami Street Dance Battle.
 -Vorrei che partecipaste, siete in gamba.- ci disse con un sorriso.
 -Veramente, noi siamo già iscritti…- rispose gentile Jade.
 Barbara rimase quasi delusa.
 -Oh… e chi è il vostro mentore?- chiese.
 Quella domanda diede il via ad una serie di sguardi interrogativi.
 -Sì, ragazzi, mentore. Una persona maggiorenne laureata in determinati stili di danza.- spiegò.
 -Noi non ne abbiamo uno e non ne vogliamo.- disse fermo Chaz.
 -Beh, per partecipare alla gara ne avete bisogno… potrei farvi io da mentore: potrei allenarvi, pulire tutti i vostri passi, rappresentarvi..-
 Ma Barbara fu interrotta da Niall.
 -Quella lì non è una vostra compagna?- fece indicando con la testa la finestra.


 POV JESSICA

 Gara? Allenarci? Mentore? Barbara?
 Guardai smarrita la sala non capendo cosa fosse successo. Appena vidi il volantino attaccato allo specchio capii cosa intendeva Barbara. Inizialmente non ero troppo contraria.
 Poi vidi Louis.
 Mi incupii ricordando quello che era successo due settimane prima. Feci per uscire di nuovo, ma uno dei Final Shock mi bloccò il polso.
 -Lasciami!- protestai, ma il ragazzo, Niall, mi tirò dentro, facendomi sbattere contro il parquet.
 -Grazie, eh!- dissi scettica.
 -Di nulla- fece il biondino.
 Mi alzai irritata. -Beh?- chiesi alla mia crew.
 Loro stettero in silenzio, abbassando lo sguardo.
 -Mi spiegate che succede o me ne torno a farmi i fatti miei?- chiesi ancora cercando quanto più possibile di non essere sgarbata.
 -Beh.. c’è una gara di hip hop.. ma serve un insegnante per partecipare.. - disse Chloe guardandomi.
 Io chiusi gli occhi e scossi piano la testa.
 -L-Lo sai che..- sospirai.
 -Non abbiamo bisogno di un maestro. Siamo autodidatti- dissi, lasciando perdere quello che volevo dire in precedenza.
 Vidi Barbara un po' sorpresa.
 -Ma io potrei rendevi più precisi- tentò.
 -Noi abbiamo già la nostra precisione, non abbiamo bisogno d'altro- contestò immediatamente Chaz. Alvin annuì.
 -Ma ragazzi, senza un rappresentante non potete gareggiare. Pensateci, almeno.. – quasi supplicò Barbara.
 -Barbara, io con quella non ci ballo- Louis non si trattenne più. Mi indicò con l'indice destro e pronunciò quelle parole con grande superiorità.
 Alzai la testa di scatto -Tu non vuoi ballare con me? Tu? E perché? Sono più brava? Caro cocco di papà, tu sei sfondato di soldi e puoi pagarti tutto questo. Io sono nata con l'hip hop nelle vene e sono al tuo stesso livello senza mai aver frequentato nessuna scuola. Tu ti ammazzi in questa reggia, io mi diverto in strada. Tu sei stanco morto e io sorrido. Tu spendi una vagonata di soldi e io impiego solo il mio tempo. A te vengono richiesti risultati e io raggiungo i miei obbiettivi. See the difference. Sei solo invidioso. E cerca di migliorare il tuo carattere di merda, perché puoi essere anche muscoloso e ricco, ma antipatico come sei, prima o poi, resti solo- mi difesi, trattenendomi per non parlare troppo.
 -Se non sei andata mai ad una scuola di ballo significa che non hai i soldi nemmeno per divertirti. Non è un problema mio se ti manca quello che ho io. E non preoccuparti, so bene a chi piaccio e non mi interessa di piacere proprio a te. Quella sola sarai tu, non io- reagì.
 La mia rabbia si triplicò. Ora tutti mi osservavano, aspettando la mia risposta, che di sicuro sarebbe arrivata.
 -Non potrò permettermi una scuola di ballo. Sarò anche povera. Ma tu non sai niente di me. Non sai nemmeno come mi chiamo. Quindi, proprio tu, non puoi permetterti di giudicarmi.- dissi a denti stretti con tono basso, per non far sentire quanto era spezzato.
 Mi avviai nuovamente verso la finestra.
 -E sentiamo, qual è il tuo nome meraviglioso, principessa del cazzo?- chiese ancora Louis mentre stavo per uscire.
 Mi girai verso di lui e lo fulminai.
 -Dicono che io sia Jessica Clambert- risposi guardando Chloe, che mi supplicava con lo sguardo di non dire nulla.
 I miei compagni mi guardavano non capendo, come il resto della sala.
 Guardai di nuovo Louis.
 -Mi chiamo Jessica Slow- dissi prima di uscire.


RIECCOCI!!
Ciao!
Finalmente siamo tornate!! Vi piace il capitolo?? Speriamo di si!
Recensite perchè vogliamo sapere che cosa ne pensate, e se la grafica è diversa dalle altre volte è perchè ho pubblicato io (Lucia) e non Chiara come al solito.
Speriamo vi sia piaciuto e che abbiate ancora voglia di leggere questa fan fiction,
ciaooo!
-Chlossica
  
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