Non ci sei.
Fondamentalmente il problema è che tu non ci sei. Che non ci sei più, che non ci sei mai stato, che non ci sarai mai.
Che la mattina mi sveglio e non mi trovo naso a naso col tuo viso e allora mi giro e immagino il tuo braccio attorno al mio fianco.
Che alle 5:59 mi solletichi l’orecchio e “Ce la fai” mi sussurri, ma alle 6:00 apro gli occhi e c’è solo la sveglia a far rumore.
Ed è forse egoismo, forse mancanza. Ma tu non ci sei, e non ci sono neanch’io.
C’è lo stress, c’è il sonno che manca, ci sono i singhiozzi e gli occhi rossi e stanchi. Le occhiaie, i capelli che sono un disastro, gli anfibi allacciati e rovinati.
C’è il mondo che gira e va avanti, ma senza te va veloce e non si ferma per far salire nessuno.
Ci sono i chilometri, o forse non c’è il coraggio.
E io ci provo, lo giuro. Ci provo, a dire al mondo di rallentare, a chiedere agli altri di salire, ad ordinare al trucco di non sbavare. Ma forse non ci riesco e tutto ciò che voglio è vedere il cielo azzurro dei tuoi occhi la mattina appena sveglio. È fare colazione con te al bar in piazza, e rubarti la brioche perché al cioccolato è più buona. È fumarsi una sigaretta insieme nel cortile della scuola, a soffocarci di baci e di Marlboro rosse. È prendere la metro e girare Milano, poi prendere il treno e andare a Torino, a Roma, a Napoli e a Firenze, a far nostre anche quelle.
Ed è forse troppo chiedere di poter appoggiare la testa sulla tua spalla e chiudere gli occhi e stare così, fermi, in silenzio?
Ma io gli occhi li chiudo lo stesso, qua, da sola. Perché lo faccio e tu ci sei. Mi dici “Ce l’hai fatta” e allora ti bacio e visitiamo Dublino, Londra, Parigi e Madrid.
E poi il soffitto è bianco, e le pareti anche. Ed è tutto così spoglio e vuoto che sembra tale anche il mio cuore.
Prendo il plettro che è rimasto ancora sul comodino e già ti sento più vicino ma la verità è che tu non ci sei ed io son sola.
Immersa nel piumino blu, sola con una brioche alla marmellata; sola con l’ultima Marlboro del pacchetto, nascosta all’angolo vicino ai cespugli; sola nella metropolitana che non arriva più.
E poi letto sfatto, briciole, fumo e cenere, suole rovinate e cuore vuoto.
Se siete arrivati fin qui, potreste lasciare una recensione? Positiva o negativa che sia, sono aperta a critiche e consigli.
Grazie.<3
Irene;
Che la mattina mi sveglio e non mi trovo naso a naso col tuo viso e allora mi giro e immagino il tuo braccio attorno al mio fianco.
Che alle 5:59 mi solletichi l’orecchio e “Ce la fai” mi sussurri, ma alle 6:00 apro gli occhi e c’è solo la sveglia a far rumore.
Ed è forse egoismo, forse mancanza. Ma tu non ci sei, e non ci sono neanch’io.
C’è lo stress, c’è il sonno che manca, ci sono i singhiozzi e gli occhi rossi e stanchi. Le occhiaie, i capelli che sono un disastro, gli anfibi allacciati e rovinati.
C’è il mondo che gira e va avanti, ma senza te va veloce e non si ferma per far salire nessuno.
Ci sono i chilometri, o forse non c’è il coraggio.
E io ci provo, lo giuro. Ci provo, a dire al mondo di rallentare, a chiedere agli altri di salire, ad ordinare al trucco di non sbavare. Ma forse non ci riesco e tutto ciò che voglio è vedere il cielo azzurro dei tuoi occhi la mattina appena sveglio. È fare colazione con te al bar in piazza, e rubarti la brioche perché al cioccolato è più buona. È fumarsi una sigaretta insieme nel cortile della scuola, a soffocarci di baci e di Marlboro rosse. È prendere la metro e girare Milano, poi prendere il treno e andare a Torino, a Roma, a Napoli e a Firenze, a far nostre anche quelle.
Ed è forse troppo chiedere di poter appoggiare la testa sulla tua spalla e chiudere gli occhi e stare così, fermi, in silenzio?
Ma io gli occhi li chiudo lo stesso, qua, da sola. Perché lo faccio e tu ci sei. Mi dici “Ce l’hai fatta” e allora ti bacio e visitiamo Dublino, Londra, Parigi e Madrid.
E poi il soffitto è bianco, e le pareti anche. Ed è tutto così spoglio e vuoto che sembra tale anche il mio cuore.
Prendo il plettro che è rimasto ancora sul comodino e già ti sento più vicino ma la verità è che tu non ci sei ed io son sola.
Immersa nel piumino blu, sola con una brioche alla marmellata; sola con l’ultima Marlboro del pacchetto, nascosta all’angolo vicino ai cespugli; sola nella metropolitana che non arriva più.
E poi letto sfatto, briciole, fumo e cenere, suole rovinate e cuore vuoto.
Se siete arrivati fin qui, potreste lasciare una recensione? Positiva o negativa che sia, sono aperta a critiche e consigli.
Grazie.<3
Irene;