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Autore: gwuncan99    02/11/2013    4 recensioni
Questa fanfiction parla di Gwen, una ragazza di 16 anni con un brutto passato alle spalle. Si è trasferita a Toronto e frequenta il Liceo Artistico, ed è lì che incontrerà la persona che cambierà la sua vita.
Storia DxG.
Estratto dal capitolo 36:
Mi lasciarono lì, in ginocchio, mentre le persone pian piano andavano tutte via.
L'ambulanza partì, e il suono delle sirene si perse nell'aria.
"MERDA!" sbattei i pugni a terra.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan, Geoff, Gwen, Trent | Coppie: Bridgette/Geoff, Duncan/Gwen
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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"Mh..che ore sono?" borbottai alzandomi lentamente dal letto. Presi il cellulare. "Cazzo la gita!! Farò tardi!" scattai al volo prendendo i primi vestiti che mi capitarono in mano, mi preparai velocemente e presi una borsa per portare ciò che serviva. "Soldi, cuffiette, cellulare...ho tutto! No aspetta...dove ho messo il cellulare?!" proprio in quel momento sentii una suoneria, che mi facilitò la ricerca.
Buongiorno ritardataria.
-Duncan

 
Argh. Uscii dalla mia stanza, salutai di sfuggita Sophie e corsi verso la scuola "Le 8:20! Tra poco partirà il pullman!" dissi col fiatone.

"Eccolo!" lo raggiunsi e salii velocemente. 
"Nelson Gwen." annotò la professoressa nell'appello. "Bene, siamo tutti, possiamo partire!" informò poi l'autista che, sbuffando, mise in moto il pullman.
Salutai Dawn che era seduta ai posti avanti, e poi raggiunsi il resto della mia classe che si era posizionata in fondo. Vicino a Duncan c'era un posto libero...sicuramente l'aveva occupato per me.
Vedendomi arrivare sorrise, ma lo ignorai, notando Bridgette e Geoff dietro di lui. 
"Ehi ragazzi!" salutai, non ottenendo nessuna risposta, a causa della loro pomiciata mattutina.
"Bridgette..." ritentai.
"..."
Tossii per attirare la loro attenzione.
"Oh, ehi Gwen! Sei arrivata finalmente!" rispose imbarazzato Geoff.
"Non ti siedi?" disse poi la surfista indicando il posto avanti.
La fulminai con lo sguardo. Bridgette diede un'occhiata al festaiolo, che, sbuffando, si alzò, andandosi a sedere accanto al punk.
"Bene." occupai il sedile accanto al finestrino.
"Oh dai, ancora con quella storia?" mi chiese la ragazza.
Di risposta mi infilai le cuffiette nelle orecchie, e mormorai "Si."
"Approposito.." si guardò intorno "Eccoli lì!" indicò Courtney e Trent, che parlavano animatamente in qualche fila più avanti.
Gli diedi un'occhiata di sfuggita "Buon per loro." 
Bridgette sospirò pesantemente.
"I hate everything about you..." canticchiai a ritmo della canzone.  

"Why do I love you..." continuò il ritornello Duncan, sussurrando.
"E' ancora arrabbiata?" lo interruppe Geoff.
"Si.." rispose guardando fuori dal finestrino.
Il festaiolo sbuffò.
"Dov'è che andiamo?" chiese poi il punk.
"Cosa?"
"Dove stiamo andando adesso?"
"M-ma...se non lo sai perché sei venuto?" chiese stupito Geoff.
"Basta che si perde un giorno di scuola." rispose ironico.
"Sei sempre il solito!" rise "Comunque...al Museo della Civiltà...ad Ottawa."
"Ottawa?" si irrigidì il punk.
"Si..perché?" ribatté confuso Geoff.
"...Niente.."
"Ok...Hai provato poi a parlarle ieri?" cambiò discorso.
"Non ha voluto farsi accompagnare ieri...e al cellulare non risponde ai messaggi..." rispose cambiando umore, riperdendosi nel paesaggio davanti il finestrino.
"Vedi che cambierà idea, amico...Aspetta qualche giorno.."

"Mi ha riempita di sms..."
Dai piccola...
-Duncan 15:34

 
Scusami, davvero. Sono un coglione.
-Duncan 15:41

Almeno rispondimi...anche con un insulto, un vaffanculo...dimmi qualcosa.
-Duncan 15:45
Vaffanculo.
-Gwen 15:47

So di aver sbagliato, di averti fatta soffrire...
-Duncan 15:48

Perdonami...
-Duncan 15:51

Sogni d'oro, raggio di luna.
-Duncan 22:47

Mostrai i messaggi a Bridgette.
"Sei esagerata..." commentò. "Infondo non ha fatto nulla di male."
Sbuffai. "E' ancora interessato a Courtney..." mormorai.
"Ti sbagli. Lui non è mai stato interessato a Courtney." rispose lei. 
"..."
"Non ti fidi di lui?"

Non ti fidi di lui?!

Stupida coscienza, certo che mi fido del ragazzo che amo.

E allora perché non accetti le sue scuse?!

"Hai ragione...devo fidarmi di più. Infondo stiamo insieme...deve esserci fiducia..." mormorai.
"Quindi?"
"Quindi..." rimasi a pensare "...Ci parlerò..."

"Bene ragazzi, siamo arrivati. Ci fermiamo 10 minuti e poi raggiungiamo il Museo." annunciò la professoressa.
"Gwen!"
"Dawn!"
"Che bello rivederti!" mi sorrise. "Lei chi è?" 
"Oh, lei è Bridgette. Bridgette, lei è Dawn." 
"Piacere." si strinsero la mano. 
"Aura rossa...ah, l'amore!" sospirò la ragazza.
"Legge le anime..." spiegai alla surfista, che dapprima era un po' confusa.
"Wow! Che figata." commentò. "Venite con me a prendere qualcosa al bar?"
"Certo."

Dopo il piccolo break time entrammo finalmente nel museo, accompagnati da una guida, che avrebbe dovuto illustrarci le varie opere esposte.
Presi il telefono "Uf...ancora le 11...e io già non vedo l'ora di rientrare a casa..." borbottai.
"E questo che non la smette un attimo di parlare..." ribatté Bridgette, riferendosi alla guida.
Diedi un'occhiata in mezzo alla folla "Ma...dove sono Geoff e Duncan? E Dj?"
"Saranno andati a fare un giro per i fatti loro..."
"Mh..."
"Oh, quanto ti amo!" qualcuno urlò dietro di noi. Mi girai. Courtney...chi poteva essere sennò?
Appena si accorse della mia presenza baciò appassionatamente il chitarrista, visibilmente confuso.
"Falsa..." mormorai.
"Farebbe di tutto per riavere Duncan. Ma non per amore...solo per fama, sicuramente." commentò Bridgette.
"Mi correggo. Troia..."

"Vedi che così ci farai finire nei guai..." si lamentò Geoff.
"Non posso non andare a trovare mammina ora che sono ad Ottawa!" si giustificò Dj.
"Ma non verrà a Toronto tra qualche settimana?" si intromise Duncan.
"Si ma...resterà sola tutto questo tempo!" piagnucolò.
Geoff gli diede una pacca sulla spalla. "Va bene ragazzone, va bene...ti accompagniamo, ma deve essere una cosa veloce!" disse.

"Eccola qui...casa mia." 
"Tua madre c'è?" chiese Duncan.
"Sì." rispose Dj suonando il campanello.
"Ma chi è a quest'ora...?!" si lamentò la signora dentro casa.
Aprì la porta.
"Mammaa-ahi!" fu colpito dalla signora, con una borsetta.
"Devon Joseph, sai che a quest'ora sono occupata in cucina!" lo sgridò. "E...non eri a Toronto?!"
"Sono ad una gita e-ahi!" un altro colpo in testa.
"E salti la gita per venire qui?! Come ti ho educato?!"
"Buongiorno signora.." si intromise Geoff.
"E loro sono?"
"Oh mio dio! Oh mio dio! La mamma di Dj!" ci raggiunse Sierra urlando.
"Ma che cazz...ora sei una stalker?!" ribatté Duncan.
"E lei chi è?"
"Signora! Piacere di conoscerla! Sono Sierra, una compagna di classe di suo figlio." si presentò. "Approposito, com'è suo figlio?!" si girò verso Dj cacciando il cellulare dalla tasca. "Molti nel mio blog mi fanno domande
su di te. Una molto gettonata è: Chi ti sta più antipatico nella nostra classe-ahi!" un colpo di borsetta anche a lei.
"Cosa pensi?! Che io abbia imparato a mio figlio a sparlare della gente?!" la sgridò la signora.
Duncan scoppiò a ridere "Ben ti sta-ahi!"

 
***

"Cicci picci! Dove sei stato tutto questo tempo?" Bridgette andò incontro ai ragazzi, che stavano ritornando da chissà dove.
Il ragazzo non ebbe nemmeno il tempo di rispondere che baciò la surfista, per molto tempo.
Intanto io e Duncan incrociammo lo sguardo, piuttosto a disagio per la situazione creata dai due piccioncini. Fu Dj a rompere il silenzio. "Dovevo andare a trovare mammina!"
"Oh sì, e ci ha anche regalato delle spezie buonissime!" continuò il punk prendendo un pacchetto.
"Ah...ritenetevi fortunati a non essere stati beccati..." risposi io.
Bridgette si staccò dalle labbra del suo ragazzo "Potevate chiamare anche noi, no!"
"Ahahahha, ah Gwen, mia madre ti saluta!" disse Dj.
Sorrisi. "Risalutamela quando la risentirai..."
"Dove sono gli altri delle classi?" chiese Geoff guardandosi intorno.
"Al bar dove siamo stati prima...poi faremo un giro della città." risposi secca.
Ci raggiunse Sierra "Dj! Tua madre è una bomba! Ecco alcune foto che ho postato nel blog!" mostrò le immagini al ragazzo. 
"Oh...grazie." si limitò a dire imbarazzato.
"Dunky!!!" Courtney si avvicinò al marcio saltellando.
"Cosa vuoi?" rispose acido.
"Ma come? Fino a poco fa mi trattavi come una principessa!" si giustificò l'ispatica cinguettando.
Mi irrigidii di colpo, squadrando Duncan "Non crederci Gwen." disse scansando Courtney.
"Oh, ma quanto sei ribelle. Vabbè, io vado, ma ti restituisco il bacio di prima." gli fece l'occhiolino, per poi baciarlo in modo molto spinto.
Click, Sierra li immortalò in una foto.
Ok, questo è troppo.
Mi avvicinai velocemente ai due, scostai violentemente Duncan e diedi un pugno a Courtney, che cadde a terra. Si teneva il naso con la mano, che stava sanguinando.
Click, un altra foto.
"LURIDA PUTTANA." le gridai, poi mi girai a Duncan, che notò i miei occhi lucidi.
"N-non..non è-" lo interruppi con uno schiaffo. 
"Hai finito di giocare con i miei sentimenti?!" detto questo, presi Bridgette per il braccio.
Un altra foto.
Tolsi bruscamente il cellulare dalle mani di Sierra e lo buttai per terra, sicuramente si era rotto.
"Noooo, le foto del mio Codychiiiino!" piagnucolò.
Mi allontanai, con la surfista, dal gruppo, rimasto senza parole.

 
***

"Come ha potuto..." mormorai singhiozzando più volte.
"Gwen.." Bridgette mi strinse più a se.
Eravamo sedute tutte e due, per terra, dietro il bar, lontano da tutti, lontano il più possibile da lui.
"E' arrivata lei dal nulla...come poteva immaginare che l'avrebbe baciato?"
"..."
"E poi lui stava con i ragazzi." continuò. "Ma almeno hai picchiato Courtney!"
Sghignazzammo. "Ci resta bene." sorrisi, asciugandomi gli occhi con la manica della felpa.
"Pensare che l'ha baciato...Grrh...se ci riprova la uccido." ribattei.
Rise. "Dai...ritorniamo dagli altri, ci staranno cercando." mi aiutò ad alzarmi.
Raggiungemmo l'entrata del bar.
"Faremo tutti un breve giro di questa splendida capitale, e poi raggiungeremo il pullman, che ci riporterà davanti la nostra scuola!" spiegò la professoressa. "E quando dico tutti, intendo TUTTI." continuò squadrando i ragazzi che non erano entrati nel museo. "Ricordatevi che voglio una relazione sul Museo...quindi, chi non è stato attento..."
"Eheheheh scusatemi." disse Dj grattandosi la nuca.
Prima di partire, fui bloccata dalla professoressa. "Per il pugno dato alla tua compagna, domani parlerai col preside."
"Pff..."
E ti pareva. Ormai sembra che ci abiti in presidenza.

Così fummo costretti a camminare per più di un'ora in giro per chissà dove, in questa città che avrei voluto dimenticare per sempre.
"Quanti ricordi qui..." mormorò Dj accanto a me.
"Eh già...guarda! Qui giocavamo sempre da bambini!" indicai un parco giochi lì accanto.
"Bei tempi..."
"Bei tempi...finchè non è iniziato il liceo." cambiai umore.
Il ragazzo poggiò il braccio sulle mie spalle "Gwen, è tutto passato! Non preoccuparti!" 
Accennai un sorriso.
Duncan mi osservava da lontano, avvolto un'altra volta dai sensi di colpa.
"Sto sbagliando tutto..."
"..."
"Geoff." si girò verso di lui, accorgendosi che era occupato con la sua ragazza.
"Non mi sei d'aiuto..."

"No, no, no!" 
"Voglio tornare a casa!"
"Ricomponetevi ragazzi. L'autista non riesce a rimettere in moto il pullman. Siamo costretti a fermarci in un hotel per una notte. Ripartiremo domani. Avvisate i vostri genitori."
"NO, ma quanta cazzo di sfiga c'ho oggi?!"

 
Potevo rispiarmiarmelo questo capitolo, visto
che fa schifo :')
Ho messo pure troppe parolacce x'D
Ah...il piccolo ritornello che cantano Duncan e Gwen nel pullman è
della canzone 
I Hate Everything About You dei Three Days Grace.
Ditemi cosa ne pensate...
a presto
gwuncan99
  
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