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Autore: GigettaxDrakexD    02/11/2013    0 recensioni
Francesca, una ragazza 18enne, appassionata di One piece, vivrà una fantastica avventura fuori del comune. Leggete e scoprite!!!
PS:tutti i personaggi che non sono dell'anime/manga sono inventati.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akainu, Diez Drake , Nuovo personaggio, Supernova
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Francesca & co.'
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Fiiiiinalmente sono tornata dalle vacanze, che ricordi!(e che barba ora di nuovo sotto con i libri!). Ecco a voi un capitolo extra!
 
Era una giornata soleggiata quando le Supernove scoprirono il magico strumento dell’epoca della tecnologia: il cellulare(in confronto alle telefonate chilometriche di mia madre io non chiamo quasi mai nessuno se non per emergenza tipo quella del mio rapimento attuato da Killer)!
Stavo armeggiando con il mio telefono (un Samsung Galaxy Mini 2 nero) che per l’ennesima volta mi era “misteriosamente” caduto dalla tasca dei jeans e cercavo di aggiustarlo (il mio metodo: in caso di infuriata, sbatterlo contro lo spigolo della scrivania, si accenderà subito!).
Incuriositi si accamparono alle mie spalle per vedere l’oggetto di tanta attenzione (e violenza!!!)
“Cos’è quell’aggeggio?” domandò Apoo.
“Forse è qualcosa che si mangia!” esclamò Rufy, la bava alla bocca.
“E’ fatto di plastica e circuti, ti faresti male ai denti o non saprebbe di nulla” dopo una pausa continuai” e non è cibo!” vedendolo avvicinarsi minacciosamente, balzò e lo schivai, mandandolo addosso alla porta chiusa della “lavanderia” (microscopico bagno incorporato di lavatrice).
Mi schiaffeggiai la fronte: “Tu da bambino hai battuto la testa per caso?”
“Hai indovinato!” disse voltando la faccia stile cartone animato (senza dirlo apposta!), i denti storti e vari bernoccoli. “Mica leggerai la mente, oppure hai i poteri come Hawkins, oppure…” non finì che ribattei: “Oppure sono una semplice umana che l’ha notato come tutti gli altri.”
“E come?” corrugò la fronte.
Sospirai esausta ”Meglio che non lo sai.”
Per la distrazione, Kidd me lo sfilò dalle mani, ridendo malefico:” Mwahahah adesso il tuo “coso” è in mio possesso!”
C’era da aspettarselo, quando si tratta di meccanica è curioso come una scimmia.
Comunque ora che lo conoscevo, sapevo quali erano i suoi punti deboli.
Sogghignai beffarda:” Primo, quel “coso” come lo chiami tu è un cellulare e secondo devi stare attento alle mosse che azzardi perché tutti e due abbiamo qualcosa l’un dell’altro” e tirai fuori da un cesto di panni puliti un paio di mutande con le fragole di taglia d’uomo, sventolandole davanti ai presenti che ridacchiavano sotto i baffi (anche se non ce l’avevano).
Strabuzzò gli occhi ”Tu…ecco che fine avevano fatto, le hai tenute per te per poi ricattarmi nel momento del bisogno, vero?”
“Ma che bravo bambino, hai capito.” Giocherellando con l’indumento ”Le rivuoi, non è così? Allora facciamo un patto” porgendogli la mano libera ”Tu mi ridai il “coso” e io ridò a te le tanto agognate mutande di cui mi sono pure affezionata ma che devo lasciare sfortunatamente” feci finta di essere disperata.
“La ragazza se ne intende” affermò Law tra la folla. Drake gli ringhiò di rimando.
“Neanche per sogno, ce l’ho io e adesso questo è MIO!” nascondendo il telefono.
“Su, piccolo” sottolineai l’ultima parola” restituisci il cellulare alla zia Francesca e si sistemerà l’accaduto. Non essere infantile perché se vuoi sei anche una persona diplomatica (certo, quando vuole)”
“Non mi incanti, io sono il sanguinario Eustass Kidd!” sbraitò. Adesso la mia pazienza andò a farsi benedire.
Sicuramente il signore se n’è accorto e mi ha concesso la grazia di far suonare il campanello alle persone più impensabili, cioè Elena e un ragazzo biondo dagli occhi azzurri: Luca!!!!
Quando salirono mi abbracciarono stretta.
La prima a scostarsi fu la fan di Kidd che appena lo vide la ressi prima che svenisse per terra.
Luca, il solito rompiscatole, mi si era appiccicato come la colla Attack.
“Luca spicciati altrimenti se ti vede…”
“Chi il tuo fidanzato? Ma dai, dopo di me non c’è stato più nessuno, giusto???” mi scrollò ridendo isterico.
“E’ il tuo ex?!?!?” gridarono in coro le Supernove.
“No affatto è lui che lo credeva, giuro, io questo qui non lo sopporto neanche chissà quante volte l’ho spiaccicato al muro per farlo chetare è peggio di Sanji!”
“Non comportarti così, mia amata lo sappiamo tutte e due che è il contra-“ non lo feci finire che gli diedi un pugno, il quale sfondo la porta della “lavanderia” (adesso il lavoro che aveva iniziato Rufy l’aveva concluso Luca)
“Non provare a proferire parola su queste idiozie!!!!” scoppiai.
“…e non ci provare con lei o saranno cavoli amari” aggiunse Drake (apprezzo la sua gelosia, però esagera)
Intanto Elena mi aveva fatto venire un’idea .
“Eleee ascolta caaara amica, tu che sei innamorata del rosso, ti regalo le sue mutande preferite, ha detto che non ci sono problemi quindi puoi prenderle, che so, puoi appenderle al muro o meglio indossarle”
“Non ti permettere…”ringhiò Kidd.
Alla mia amica le si illuminarono gli occhi “Non è possibile, è un sogno che si avvera”
Ora volevo vedere cosa avrebbe fatto per riaverle e ,caso eccezionale, era triste!!!!
Pensai ad un bluff, ma sembrava più che vera.
Sospirai sconsolata” Mettiamo le cose in chiaro Kidd, io non sono il tipo di persona che si prende gioco degli altri, anzi, le detesto. Se vuoi guardare il mio cellulare basta chiederlo gentilmente e io te lo do.”
Alzò il capo e si ritrovò in faccia le sue mutande. “Ahahah, siete di nuovo mie finalmente ahahah!”
“Posso usarlo?” lo fulminai con lo sguardo per un altro motivo ”per…ugh…favore?” biascicò. Annuii soddisfatta.
“Uff…tutto è bene ciò che finisce-“
Elena sfilò dalle mani del rosso la biancheria, urlando: ”Io, in confronto a Franci-chan non sarò così clemente!” e facendo la linguaccia.
“Catturatela, catturate quella ladra di mutande!!!” sbraitò Kidd. Di conseguenza l’abbiamo rincorsa stile maratona che non durò molto perché alla fine si arrese e le gettò in aria, tornando in possesso del proprietario.
 
 
 
Ora di cena, Ele e Luca sono rincasati e Drake mi cerca in camera mia.
“Franci-chan, forza vieni, sennò chi li tiene Rufy e Bonney”
Io ero raggomitolata su me stessa per terra con in mano qualcosa. Il pirata inarcò un sopracciglio.
“Franci-chan ti senti male?”
“No avviati vi raggiungo subito”
Alzando le spalle, se ne andò. Cosa stavo facendo?
Facile, stavo annusando i boxer lavati di Drake. Avevano un’ odore che avrei ricordato tra tanti.
“Come siete morbidi, uguali a lui!”
Sono forse diventata una maniaca? Bhe, se si tratta di Drake, allora è vero.
 
  
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