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Autore: HooliganStory    03/11/2013    3 recensioni
"Viviamo in una giungla, Destiny. In questa giungla ci sono prede e predatori e, ti dirò, se non impari a cacciare, rimarrai per sempre una preda. Ma in questo caso, solo in questo caso, ti assicuro che saper cacciare non ti basterà. Sei nella giungla, nella mia giungla. E in questa giungla non puoi fuggire."
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Il giorno dopo come al solito Ginny la stava aspettando sul suo portico, osservando l'orologio e sbuffando. Destiny perdeva un pò di tempo per prepararsi, ma per lei era sempre troppo. Uscì di fretta, con un biscotto in mano e salutando sua madre.
Cominciarono insieme a percorrere la strada.


-"Come ti senti?"

Chiese Ginny, preoccupandosi per l'umore dell'amica. La guardò velocemente negli occhi, per poi voltare lo sguardo di nuovo sulla strada di fronte a se.

-"Come dovrei sentirmi..? Di certo non sto alla grande.. Non capisco come abbia potuto fare una cosa del genere."

-"Ma cosa, Destiny? Capisco che tu possa essere innamorata di lui, ma non state insieme. Mi dispiace dirtelo, fa male, lo so, ma devi accettare che sia finita.. Dovresti soltanto trovare un altro che ti sappia trattare meglio di lui, lo meriti davvero.."

-"Sai, parlare è facile.. Ma preferisco non pensarci adesso, lo vedrò a scuola, mi basta. Cambiamo discorso, dai.."

-"Ieri ho parlato con Ryan!"  

Ginny spalancò gli occhi, con un enorme sorriso che le illuminava il volto. Cominciò a saltellare per un secondo, con un'espressione estremamente soddisfatta.
Ryan, Ryan Keomaka, certo. Uno dei migliori amici di Peter.
Sperava sul serio che non fosse come lui, un pallone gonfiato dal cervello grande quando un suo dito. E lui aveva delle dita davvero piccole, considerando la sua altezza.
Destiny lo definì addirittura "ridotto in scala", scatenando la risata di Ginny. Così, le raccontò della sera prima e della sua sfida persa miseramente a causa dell'abilità sarcastica di quel nanetto. Ma Ginny la conosceva, sapeva come Destiny reagiva alla visione di un ragazzo che le sarebbe potuto interessare.
Mentre ne parlava male, la osservava e la guardava come per dire"Vuoi prendere in giro me?".  Destiny affermava più volte di non essere interessata, ma che lo trovava carino.


-"Beh, può essere carino quanto vuole, ma se in testa ha un criceto in prognosi riservata non credo che mi possa interessare, tu che dici?"

Ginny si zittì, annuendo e alzando le spalle.
Arrivarono a scuola e si dovettero dividere, diverse classi, diverse ore, si sarebbero viste nuovamente nella classe di chimica.

****
Quinta ora, chimica.

Destiny cominciò ad incamminarsi verso la sua aula, tenendo un libro sotto braccio e guardandosi intorno mentre girava ogni angolo dei diversi corridoi. Girando uno di questi, notò Shane poco lontano da lei che scosse una mano in aria per salutarla.
Ricambiò, fingendo un sorrisetto, per poi abbassare lo sguardo e velocizzare il passo. Il solo pensiero del giorno prima la distruggeva, se si fosse fermata lui l'avrebbe raggiunta e parlato con lei in totale tranquillità, come al solito. Shane rimase perplesso, rimanendo comunque impassibile di fronte alla diversa reazione di Destiny.
Velocizzò anche lui il passo, raggiungendola e picchiettandole sulla spalla. Lei socchiuse per un secondo gli occhi, fermandosi e sospirando.


-"Destiny! Perché corri?"

Disse, sorridendo tranquillo e prendendola a braccetto contro la sua volontà, continuando a camminare.

-"Err, sono in ritardo per chimica, devo sbrigarmi, sai c-com'è.."

Spiccicò lei a voce bassa, mentre arrossiva leggermente ma si copriva con i capelli, in modo da non farsi vedere.

-"Ah ma ancora manca un quarto d'ora e la classe è girando l'angolo, che ritardo e ritardo! ahah"- le diede un colpetto sulla fronte -"Sei sempre così paranoica!"
-"Già, paranoica.."

Disse con un filo di voce. Shane alzò un sopracciglio e si fermò, voltandosi verso di lei a pochi passi dalla classe. La afferrò per le spalle delicatamente, osservandola dritta negli occhi.

-"C'è qualcosa che non va?"
-"Che vuoi dire?"
-"Sei fredda.."

Destiny serrò le labbra, sentì la sensazione di pianto imminente stringerle lo stomaco in un pugno. Scosse la testa velocemente, sorridendo a malapena. Disse che doveva entrare in classe, quindi si liberò dalla presa di Shane e si allontanò, lasciandolo fermo lì a fissarla, perplesso.
Continuava a non capire ciò che era più evidente e lei non poteva farci nulla. Varcò la soglia dell'aula, notando Ginny già seduta al banco, mentre parlava con Ryan.
Si attorcigliava una ciocca di capelli tra le dita, mentre sorrideva istericamente ad ogni singola battutina del ragazzo. Girò gli occhi, sbuffando un pò per poi avviarsi verso il proprio banco.
Ginny notò la sua presenza e si alzò di scatto, dicendo a Ryan di aspettarla lì e portandola poco più lontana.


-"Ti va se per questo mese ho Ryan come compagno di chimica? Me lo ha chiesto in un modo così carino, ti prego Destiny, ti prego ti prego!"

Disse a voce bassa, con tono supplichevole a mani giunte, improvvisando un broncio tenero.
Destiny sbuffò, accusandola scherzosamente di essere una traditrice e dicendo che andava bene, se solo per quel mese.  Ginny la afferrò e l'abbracciò forte, stampandole un bacio sulla guancia.
Poi la guardò meglio, notando il suo sguardo cupo.
Chiese se Shane fosse il motivo, ricevendo un'ovvia risposta.
Le accarezzò una spalla, consolandola e chiedendole cosa fosse successo.
Poco prima che potesse aprire la bocca per spiegarle, il professore entrò in aula, facendo sedere tutti gli alunni.


-"Dopo mi racconti..!"

Disse Ginny, allontanandosi e facendo un gesto con la mano. Lei annuì, andandosi a sedere al posto di Ryan, che mentre le passava accanto la ringraziò. Posò la borsa sulla sedia libera accanto a se.
Il professore cominciò a guardare il registro, notando l'assenza di Peter Hernandez.
In quel momento Destiny spalancò gli occhi e guardò con sguardo assassino Ginny, intenta a continuare a sorridere come una scema al belloccio. Stava realizzando solo in quel momento chi sarebbe stato il suo compagno di chimica per un mese: il pallone gonfiato con l'ego quanto i suoi afro.
Sprofondò il viso fra le sue mani, scuotendo la testa in segno di disapprovazione.
Avrebbe voluto chiedere a Ginny di tornare ad essere la sua compagna, ma sapeva che dopo un altro po' di suppliche l'avrebbe lasciata andare e che quindi non sarebbe servito a nulla. Fortunatamente ancora il mago del sarcasmo non era in classe, magari aveva deciso di saltare scuola. Destiny fu percorsa da quella speranza, provando a pensare in modo positivo.
Caso fortuito, proprio in quel momento la porta precedentemente chiusa, si aprì lasciando intravedere un ragazzo in ritardo che chiedeva scusa al professore, che nel frattempo lo sgridava come al solito per il ritardo. Il ragazzo si scusò un'ulteriore volta, volgendo il suo sguardo verso il banco occupato da Destiny.
Abbozzò un sorrisetto di derisione, avvicinandosi al banco e posando la sua tracolla a terra e chiedendo spiegazioni.


-"Tu che ci fai qui? ahah"


 
  
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