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Autore: Chexemille    03/11/2013    1 recensioni
La vita della giovane Bridgit cambia improvvisamente quando il giorno del suo 16° compleanno comincia a fare strani sogni.
Ogni sera è sempre lo stesso, tanto che inizia a convincersi che più che un sogni siano vere e proprie visioni.
Una voce continua a ripeterle di stare in guardia mentre due occhi rossi la osservano minacciosi nell'oscurità.
Incomincia per lei la ricerca della sua vera identità scoprendo così di appartenere ad un mondo diverso a quello in cui è stata allevata.
Sarà costretta a scappare continuamente per mettersi in salvo e durante la sua fuga incontrerà nuovi e validi alleati.
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                              (Randulf)

NEMICI DAL PASSATO

DUE MESI PRIMA
POV MAGNUS
 
Erano trascorsi più di quindici anni, di tanto in tanto mi capitava di ripensare a quella notte.
I sensi di colpa mi assalivano al pensiero di ciò che avevo fatto, l’unico modo per metterli a tacere era ricordare che
lo avevo fatto per proteggere tutti. Il mio gesto aveva assicurato la sopravvivenza dell’intera specie.
Per tutto quel tempo avevo creduto di averli uccisi, che eravamo al sicuro dalla profezia. 
Ma ora i segni che preannunciavano il cambiamento si stavano avverando uno ad uno e il
dubbio si insinuò nella mia mente già tormentata.                                                                                                               
Prima la morte di un potente per mano di un semplice mortale, seguito dalla nascita di due gemelli,
cosa mai avvenuta in migliaia di anni e ora quella luna rossa. Era proprio come aveva predetto Farmund. 
Non poteva trattarsi di una coincidenza, eppure lei era sicuramente morta, l’avevo vista bruciare tra le fiamme.        
              
-Cosa vedi?- chiesi ansioso di fare chiarezza.               
                                  
-É giunto il tempo. La sovrana tornerà, creando un nuovo ordine-  mi disse il veggente.                                                                                   
Farmund era un vampiro originale, l’ultimo della sua stirpe ancora in vita, ne ignoravo l’età,
ma lo ricordavo già vecchissimo quando ero solo un giovane vampiro.  
L’originale aveva sempre goduto della piena fiducia dei reali e lui come tutti i miei predecessori non facevo eccezione.                   
                                    
-Cosa intendi? Chi è questa sovrana?- chiesi ancora.  
                                    
-Come l’araba fenice rinascerà dalle sue ceneri e tornerà per occupare
il posto che le spetta per diritto di sangue- 
disse ancora prima di chiudere gli occhi.                                                                                                  
Avrei voluto fargli altre domande, ma Farmund si era già chiuso in meditazione ,
perso in una dimensione che andava oltre il tempo.                                                                                                            
Aveva annunciato l’arrivo di una sovrana, tornata ad occupare un trono suo di diritto,
ma non poteva essere Kyra, lei era morta e se anche così non lo fosse stata il trono non sarebbe andato
a lei ma al fratello maggiore, Valerius o a Drake in caso di sua morte.                                       
In quindici anni di Valerius non si erano avute notizie e Drake non aveva mai rivendicato il suo diritto a governarli,
anzi si era detto addirittura felice che fosse lui ad accollarsi tale onere.                                                                                                       Che esistesse un’altra sovrana? Impossibile!
Dunque doveva trattarsi proprio di Kyra Kraus, ma come aveva fatto a salvarsi?
Dovevano averla aiutata. Mi domandai se ci fosse qualcuno ancora fedele alla famiglia Kraus,
qualcuno disposto a mettere in pericolo tutto il nostro mondo per un’ideologia che li avrebbe condotti all’estinzione.      
                                                                                 
-Folker!-  gridai richiamando il mio fidato braccio destro.        
                         
-Eccomi Magnus, perché mi hai convocato?- mi chiese notando immediatamente che qualcosa turbava il suo re.
                                                   
-L’incubo non è ancora finito. Lei non è morta in quelle fiamme-  Non fu necessario che aggiungessi altro,
Folker comprese immediatamente a chi mi riferivo.                                                           
                                
-Non può essere, l’abbiamo vista bruciare in quell’auto e poi c’è stata l’esplosione.
È impossibile che qualcuno si sia salvato-
 mi ricordò incredulo.                                 
                                                              
-Ho appena visto il veggente, è non sembra del tuo stesso avviso.  
Dobbiamo prepararci al peggio!-
  annunciai con una smorfia.
Era stato tutto inutile, non ero riuscito a fermare l’inevitabile.  
Avevo ucciso un caro amico per nulla.                                                            
                                                
-Non è detto che le cose debbano andare veramente così.
Infondo è una ragazzina tutta sola. Sì ammetto che è stata fortunata a sopravvivere finora,
ma  contro di noi non ha speranze-
 mi suggerì Folker proponendo un’alternativa alla resa.    
                             
-Hai ragione! Se è davvero lei avrà appena superato la transizione,
per quanto forte non è ancora capace di sfruttare al meglio i suoi poteri-
 convenni e facendo un rapido
calcolo mentale stimai che dovesse aver appena compiuto sedici anni.     
                                         
-Stavolta ci assicureremo che non rimangano altro che ceneri di lei.
Rappresenta un pericolo troppo grande per tutti,
anche se è una di noi non possiamo avere pietà- 
aggiunse il mio braccio destro ricordando perché lo facevamo.
                                                        
Organizzare le ricerche era compito di Lazar, una specie di generale dei vampiri.
Era il più abile di tutti a scovare i nostri nemici, che di solito erano cacciatori,  
qualche volta streghe, dare invece la caccia a un vampiro era una cosa che capitava raramente.
Poteva succedere però che qualcuno di noi perdesse del tutto il controllo attirando troppo l’attenzione e allora bisognava intervenire.
Non solo per tenere nascosta la nostra esistenza a coloro che ci sostentavano
ma per evitare visitine da parte dei nostri nemici naturali, gli spietati cacciatori di vampiri. 
                                                                                                                                                                                                               
 
POV RANDULF
 
-Che notizie mi portate?- chiesi ai tre battitori di ritorno per fare rapporto.                                                                                                                                                       
-Li ho rintracciati nella zona di Hessen- mi informò Kurt.
                                                                      
-Cosa aspettiamo allora, andiamo a prenderli-  ordinai scattando in piedi.

-Non è così semplice, li ho persi di nuovo!-  mi confessò infastidito che le sue prede fossero riuscite sfuggirgli.          
                                 
-Maledizione!- imprecai in preda alla rabbia.                                                        
Da quando era stato scelto come nuovo capo dei cacciatori, aveva mietuto un successo dopo l’altro,
liberando il mondo da decine di abomini.                                                                                           

-Avvertite tutti che stiamo per levare le tende- ordinai  aprendo sul tavolino una cartina della zona -mostrami esattamente
dove
li hai persi-  chiesi a Kurt dopo aver congedato gli altri due.                        
Lui mi mostrò la zona, facendomi notare che da lì potevano aver preso più di una direzione.                                                                                
-Sei sicuro che fossero due originali?-  gli chiesi ancora, non riuscendo a credere alla nostra fortuna.
Finora non avevamo mai cacciato uno di loro, era quasi impossibile individuarli,
e adesso ne scovavano addirittura due.
Doveva esserci in ballo qualcosa di grosso se si arrischiavano a muoversi senza scorta.    
                                       
-Più che sicuro, ho visto i marchi delle famiglie-  garantì Kurt.     
              
-Sai chi erano allora?-

-Non saprei con certezza, mi trovavo abbastanza lontano da loro e poi quei maledetti simboli
si assomigliano tutti-
 mi rivelò grattandosi la nuca.                                                                                                  

-Non ha molta importanza sapere chi sono-  lo rassicurai  -quello che conta è non lasciarceli scappare.-

Pochi minuti più tardi eravamo già in strada.
Chiunque ci vedesse avrebbe pensato a un gruppo di campeggiatori o perché no, anche degli zingari.
C’erano sette roulotte che usavamo per lo più per dormire e lavarci, tre Pick-up, quattro quad,
una decina di moto da cross e un furgone con il quale trasportavamo i cani.
Attrezzati com’eravamo potevamo inseguire una preda su qualsiasi terreno,
era praticamente impossibile che ci sfuggisse.                                                                                                                     
Era quasi buio quando raggiungemmo il luogo dell’avvistamento. Il buon senso suggeriva di aspettare l’alba per iniziare le ricerche.
Se Kurt aveva visto giusto e quei due erano veramente degli originali, la notte li avrebbe resi molto più forti di quanto già non fossero.
Andare la fuori era un rischio, ma non volevo che le tracce svanissero, già così trovarli poteva essere un’impresa. 
Afferrai gli occhiali per la visione notturna, pistola lanciarazzi e tutto l’armamentario
che potevo trasportare senza rallentarmi troppo e uscii dalla roulotte.                                                                               
Kurt, Jacob e Marlin erano già pronti vicino ai quad.                                                           

-Questa è la prima volta che affrontiamo degli originali, sarà meglio muoversi in gruppo,
non sappiamo cosa ci aspetta-
 dissi montando sul veicolo e partendo in direzione del bosco.
Gli altri mi seguirono sgommando.  Appena ci inoltrammo nel folto fummo costretti a rallentare per
seguire il sentiero impervio e pieno di buche. I rami degli arbusti  si allungavano chiudendoci il passaggio,
rallentammo ancora di più per evitare di ferirci al volto e alle braccia. 
Meglio non lasciare tracce di sangue con dei vampiri nelle vicinanze. 
Continuando ad avanzare a velocità sostenuta giungemmo in una radura.
Un posto perfetto per dei campeggiatori pensai vedendo i fuochi di bivacco.
Arrestai il quad e scesi ad annusare l’aria. 
Riuscire ad individuare l’odore dei vampiri era una delle tante doti che avevamo affinato negli anni di caccia,
insieme a velocità e forza.                                                           
Ispezionando la zona notammo uno chalet, a prima vista sembrava disabitato da tempo,
ma poi notammo che l’erba sul vialetto era schiacciata, quindi qualcuno ci viveva o quanto meno era stato lì da poco.
Feci segno agli altri tre di girare intorno alla casa in modo da bloccare ogni uscita e mi avvicinai furtivo strisciando tra i cespugli.
Ora avvertivo chiaramente l’odore di quegli abomini, Kurt annuì facendomi capire che anche lui lo aveva sentito.
Eravamo nel posto giusto, tra poco avremmo affrontato due originali. Mi sentivo eccitato e preoccupato allo stesso tempo.
Era la prima volta che lo facevamo, non sapevamo bene come combatterli,
né esistevano resoconti di alti cacciatori che lo avessero fatto. Il desiderio di liberare il mondo da quella piaga fu
sufficiente a spingermi ad agire.                                                     
Avvertii gli altri che stavo per fare irruzione usando il nostro codice fatto di gesti e versi di animali notturni e mi buttai verso la porta.
Ci fu un forte schianto, caddi a terra, mi rotolai subito di lato impugnando la pistola lanciarazzi. 
Anche se potevano uscire al sole i vampiri non sopportavano le luci forti, mi augurai che valesse anche per gli originali.
Ero pronto ad ingaggiare una lotta all’ultimo sangue perciò quando guardandomi intorno scoprii che il posto era stato
già abbandonato ci rimasi molto male. Feci un fischio per richiamare gli altri e ci mettemmo subito all’opera.
Dopo aver controllato tutto lo chalet scoprimmo che li avevamo mancati per poco.
Risalimmo sui quad e tornammo all’accampamento. Mentre raccontavo cos’avevamo scoperto Kurt e
Jacob presero i cani e partimmo alla volta dello chalet. Una volta lì li lasciammo liberi, le bestiole erano ben addestrate,
sapevano cosa cercare e senza perdere tempo presero a trascinarli nella direzione presa dai vampiri. 
Percorremmo molti chilometri, temevo di averli persi ma i cani continuavano ad avanzare spediti,
segno che non avevano perso le tracce, ad un certo punto iniziarono a latrare forte,
così diedi l’ordine di liberarli.                                                                                                      

-Eccoli!-  gridò Marlin indicando tre sagome che si arrampicavano sulla cima innevata.  
Erano due maschi e una femmina, sicuramente degli abomini a giudicare  dalla velocità a cui si muovevano.
Un attimo erano davanti a loro e quello subito dopo non c’erano più.                                    

-Dove diavolo sono finiti?-  chiesi a Kurt appena raggiungemmo la cima.                           

-All’inferno vorrei dirti, ma sappiamo entrambi che non è così!-   mi disse prendendo a calci la neve.

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*ANGOLO AUTRICI*                                                                                                                                                                                   
Che ne pensate?
Nel capitolo precedente parlavamo di due mesi dopo e ora siamo ritornate a prima per spiegare cosa è successo in quei due mesi...
non è ancora finito perciò continueremo ma spero vi sia piaciuto :)
Vorremo sapere cosa ne pensate e se avete domande noi risponderemo prestissimo :D
UN BACIO
EL e DONNA

 
  
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