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Autore: ele_star99    03/11/2013    0 recensioni
Stai tranquilla, è tutto finito…- era ancora preoccupato vedendo che continuavo a piangere- No, non è finito, l’ho sognato e lui tornerà!!!- dissi in preda al panico, lui si staccò un attimo e con un tono che voleva far sembrare che fosse tranquillo mi disse- Chi tornerà? Debby mi stai spaventando..- io mi asciugai le lacrime- Il ragazzo…quello che sogno ogni notte… quello che viene risucchiato nel buio…quello che mi fa piangere ogni giorno perché ho paura di lui… quello che mi fa questo!!- Gli feci vedere le braccia tagliate e piene di sangue e terra, Liam sbiancò e io ricominciai a piangere. Lui mi riprese tra le sue braccia insicuro cercando di tranquillizzarmi- Shhhhh.. Va tutto bene, sono solo brutti sogni..- Io mi girai e gli mormorai- No…non lo sono…sono la realtà-
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[8° Capitolo]

Nobody sees, Nobody knows
We are a secret, can’t be exposed
That’s how it is,That’s how it goes
Far from the others
Close to each other
Uncover-Zara Larsson

PDV di Debby

Mi svegliai con il cuore che batteva all'impazzata. Cercai di mantenere regolare la respirazione e pensai al motivo per cui mi ero svegliata così. Poi capii: lo avevo visto in faccia. Il ragazzo del sogno lo avevo visto: avrei potuto riconoscerlo in una folla. Presi un quaderno - non volevo scordarmi il suo volto - , ma quando mi girai per prendere una penna sulla scrivania vidi due occhioni scuri fissarmi e un ragazzo seduto sul mio letto. Cacciai un urlo. Il ragazzo seduto sul letto appena vide la mia reazione si lasciò cadere indietro e cominciò a ridere. - Debby hai l'urlo da attrice di film horror- -Che cazzo ti ridi?- sbottai. Mi avvicinai al mio letto con cautela, tenendo ancora la mano sul cuore per lo spavento. Afferrai un cuscino e glielo lanciai con forza. Lo colpii in piena faccia. - Cazzo Zayn mi hai fatto venire un'infarto, sei un deficiente...no sei peggio di Edward Cullen, io-i-io ti odio- dissi quasi urlando, mentre il mio migliore amico si asciugava una lacrima finta. - Oddio non respiro, non respiro- disse con voce stridula. Gli sorrisi. Quando ero con Zayn era impossibile annoiarsi: è una persona dolce, simpatica e divertente, sa sempre dire le cose giuste al momento giusto e lo adoro per questo. Il ragazzo scese dal mio letto e si accomodò sulla sedia della scrivania. - Ah dimenticavo, ti ho preso questi mentre venivo da te- e tirò fuori da un sacchettino di carta una ciambella glassata. Sgranai gli occhi. - Santa mammina, quanto ti amo...grazie..- dissi come se non vedessi cibo da giorni. La mangiai con avidità. - Sai...l'ho sognato ancora..- mormorai mentre mi leccavo le dita. Il ragazzo seduto danvanti a me mi guardò preoccupato. - Non ti preoccupare, non mi ha fatto del male...o almeno se me ne ha fatto non me lo ricordo...del sogno mi ricordo altre cose, altri volti...si altri volti- lo rassicurai. Nelle ultime parole mi uscì una punta di malinconia. Zayn mi guardava ancora con gli occhi aperti. - E finisci così? non mi racconti altro?- chiese curioso e preoccupato. Io sbuffai. - Ma che altro vuoi sapere? La smetti di rompere?- Quasi urlai. Lui alzò le mani al cielo. - Non lo so...forse quello che ti ricordi del sogno, dei volti, delle cose?- Mi passai una mano sul viso. - scusa ma non mi piace parlare di queste cose...- ammisi. Il ragazzo si rilassò. - Ti chiedo scusa io...però voglio saperle queste cose, sono preoccupato per te- Mi arresi. - Ok,ok,ok ora ti dico tutto...ho visto il volto del ragazzo del sogno e poi ho sognato Liam...- cominciai. Lui era più che spaventato. - Sei sicura che sia proprio lui?? Magari è un'altra persona...come fai a sapere che è lui?- chiese aggrottando le sopracciglia. Io sospirai. - Non lo so...è una senzazione...quando si avvicinava a me...Io ho urlato il nome di Liam...e...lui come per paura si allontanava da me, come se Liam gli facesse paura...come se Liam in qualche modo ci tenesse separati...- rivelai abbassando gli occhi. - Perchè proprio Liam riesce a tenerlo lontano?- chiese malizioso. Io arrossii. - È il primo nome che mi è venuto in mente...e poi non lo so...forse per il bacio ci siamo come dire....fusi?...pft non lo so- dissi senza sapere neanche io quello che dicevo. Zayn sorrise. Una voce dalle scale ci riportò alla realtà. - Debby, Zayn! Siete in ritardo!- Cacchio! Mi alzai e cominciai a frugare nell'armadio. - Cosa mi metto? Cosa mi metto? Cosa mi metto? - strillai. Il mio migliore amico rise di gusto. -Ma che cazzo hai da ridere ora?!- gli urlai contro. - Sei così tenera quando vai in panico- rispose tranquillamente, guardandomi divertito. Incrociai le braccia al petto, contrariata. - Non sono in panico- mi difesi. Lui sorrise. - Muoviti, Rah- si limitò a rispondere. 'Rah' era l'altro soprannome che mi dava quando eravamo piccoli, poi è diventato 'Debby' quando ho compiuto 12 anni : credevano che Rah fosse troppo da bambina. Alla fine optai per un paio di jeans attillati e una felpa larga. - Ti giri mentre mi cambio?- abbassai lo sguardo imbarazzata. Zayn si girò. -Non metterti la maglietta mi raccomando che ti devo...- cominciò, ma lo interruppi. -Non 'mi devi' niente! Sei un porco Zayn! Deficiente!!- sbraitai, cominciando a infilarmi i jeans. Lui rise. - Stavo per dire che ti devo cambiare la benda.- concluse divertito. Arrossii di colpo. - Ah...scusami- dissi piano. Lui rise ancora. Quando fui pronta mi accomodai sul letto e Zayn dietro di me per curarmi. Mentre cominciava a srotolarmi le bende attorno al mio corpo, puntai gli occhi sulla sveglia e mi accorsi che era davvero tardi. - Zayn è tardissimo, fai in fretta!- gli dissi agitata. Il mio migliore amico iniziò a maneggiare le garze e in pochi minuti ebbe finito. - Fatto! E' un po' storta ma va bene- mi comunicò sorridendo. Io gli diedi un bacio sulla guancia. - Grazie piccolo- gli dissi. Indossai la maglia e presi la borsa. Salutai mia mamma e ci dirigemmo in macchina. Appena seduti con la cintura allacciata, gli domandai: - Come è messa la schiena?- Lui sorrise. - Meglio, il cicatrizzante ha fatto il suo effetto- mi tranquillizzò. Gli sorrisi e per tutto il viaggio nessuno parlò. All'entrata della scuola ci salutammo con un abbraccio e poi camminai, ovvero corsi, per raggiungere la mia classe. Entrai, ero l'ultima, e mi sedetti vicino a Lou. Aprii il libro di letteratura inglese e trovai un bigliettino.

"Debby dobbiamo parlare, ti aspetto alla fine dell'ultima ora davanti al nostro armadietto. Liam"

Sorrisi e lo rimisi in cartella. Le altre ore trascorsero lentamente ma alla fine la campanella suonò e mi precipitai subito alla porta, senza rimettere neanche i libri in cartella. Subito corsi all'armadietto. Davanti c'era Liam ad aspettarmi. "Cacchio come è bello!" pensai, ma rimossi immediatamente quel pensiero e camminai lentamente verso di lui. - Hey come va? Ho ricevuto il tuo messaggio...- cominciai. Lui sorrise e io arrosii di botto. "Basta Debby, finiscila" mi sgridai. Fantastico, ora parlavo pure da sola. Davvero fantastico. - Niente volevo parlare di noi...del rapporto che abbiamo...e del bacio, lo so ne abbiamo già parlato ma credo che dovremmo riconsiderare ciò che è successo...- disse con un po' di imbarazzo. - Cosa?- domandai con un filo di voce. Ero un po' sorpresa: pensavo di averne già parlato. Avevamo deciso di rimanere amici. Sovrappensiero lasciai cadere i libri rovinosamente a terra. Mi abbassai a terra imbarazzata. - Scusa...- mormorai. Liam si abbassò con me. - Ti do una mano?- chiese gentilmente, facendomi arrossire ancora una volta per la vicinanza. - No, no grazie...- dissi velocemente, desiderosa di mettere più distanza tra noi: non so cosa avrei fatto altrimenti. Quando mi rialzai notai che il ragazzo mi stava fissando con sguardo serio. - Cosa c'è?- gli chiesi confusa. Lui fece cenno verso il mio fianco. - Cos'è quello?- Io sorrisi innocente. - Cosa?- ribattei facendo finta di niente. Lui si fece ancora più serio, come non lo era mai stato. -Quella cosa bianca che ti avvolge il fianco. Cos'è?- ripeté. Mi spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio, fissando il suolo. - E' una benda- dissi scontata. Feci l'errore di alzare lo sguardo. -Che c'è di male in una benda?-Continuai maledicendomi interiormente. Che cogliona che sono! Guardarlo negli occhi, nei SUOI occhi! Come potevo essere così stupida?! In men che non si dica, come mi aspettavo, la mia mente si svuotò. Non pensavo più a niente: mi ero persa completamente nei suoi occhi. - Debby mi stai ascoltando?- chiese una voce scocciata. Scossi la testa e ritornai in me stessa. - Eh? scusami ero...distratta...- risposi, vietandomi di arrossire. Lui sospirò, cercando di fermare la tensione. - Ti ho chiesto: come hai fatto a farti male?- ripeté. E ora cosa gli avrei detto? Balbettai un po', cercando di trovare velocemente una risposta credibile. - Beh io...sai, io sono caduta cercando di recuperare il gatto unicornato di Zayn.- sparai, sorridendo. Lui mi guardò malissimo. Ok, credo che non fosse molto convincente. - Davvero Debby se sei qui per prendermi in giro, meglio se la finiamo subito...- disse girandosi. Fece per andarsene ma lo presi per il polso e lo trattenni con me. - Ok ora ti dico come mi sono fatta del male sul serio.- dissi cercando di prendere tempo. Ero in preda al panico, non sapevo cosa dire ma di certo non potevo dirgli che un pazzo maniaco mi faceva del male mentre dormivo. - Mentre ero a casa mia sono stata male, sono svenuta, svenendo mi è caduta una bottiglietta di vetro, sono caduta sopra i cocci rotti e mi sono tagliata...Zayn mi ha trovato per terra sanguinante e mi ha medicata...ecco quanto- inventai. Alzai gli occhi e vidi che quelli di Liam erano furenti, ma perchè? Mi aveva solo medicata non stuprata. Strinse la mani in un pugno, capì che era molto arrabbiato. - Liam tutto bene?- chiesi confusa dalla sua reazione. Lui fece un falso sorriso. - Si tutto bene, chi ti accompagna a casa?- - In realtà nessuno, ho detto a Zayn di andare senza di me...- - Dai ti accompagno io a casa ma prima devo fermarmi a casa mia, devo risolvere una cosa- mi disse stringendo i pugni. Gli sorrisi e mi lasciai guidare da Liam fino alla macchina. Salimmo e l'auto sfasciata si mise in moto. Notai che Liam aveva la mascella serrata. -Sei sicuro di stare bene? Mi sembri nervoso- chiesi ancora. Lui sorrise lievemente senza mai distogliere lo sguardo dalla strada. La macchina percorse il vialetto. Appena ferma Liam si girò verso di me e me lo trovai a 3 centimetri di distanza. Mi incantai a fissare i suoi meravigliosi occhi marroni. - Tu rimani qui ok?- sussurrò spostando lo sguardo sulle mie labbra. Io annuì lievemente, ancora persa nei suoi splendidi occhi. - Cosa vai a fare?- sussurai in risposta. Lui si fece rigido e si allontanò di colpo, aprendo la portiera. - Vado a fare i conti con Zayn- Appena lo disse la mia espressione cambiò da quella di un pesce lesso a una preoccupata, capendo finalmente ciò che stava succedendo. - No...per favore non fare cazzate- dissi con un tono di voce alto, ma non feci neanche in tempo a dirlo che il ragazzo stava già suonando il campanello di casa. Mi catapultai al suo seguito e corsi fino alla porta, che Louis nel frattempo aveva aperto. Liam lo scostò bruscamente. Subito mi accertai che Lou non si fosse fatto del male. - Lou, Liam vuole picchiare Zayn!- esclamai preoccupata alla fine. Louis sbiancò. - C-cosa? Perchè?- Io deglutii spaventata. - Non lo so...è andato fuori di testa, dov'è Zayn ora?-chiesi in fretta. Il ragazzo indicò il piano di sopra. Con il cuore in gola salii velocemente le scale e mi si ribaltò lo stomaco nel vedere che Liam era davanti a Zayn con i pugni serrati, pronti all'attacco. Uno spintone e Zayn cadde violentemente a terra. - Cazzo hai amico? Prenditi una camomilla- gli disse fulminandolo con un occhiataccia. Liam non sentiva ragioni e continuava a prenderlo a calci, furente. - Mi avevi detto che andavi a fare un giro, invece no...eri da Debby fare chi sa quali porcate!- sputò tra i denti. Ragguinsi subito Liam e gli strattonai il braccio. - Ora basta! Smettila Liam, non abbiamo fatto niente te lo giuro!- cercai di farlo ragionare, ma mi spinse via e caddi a terra. Ora sì che ero arrabbiata: stava picchiando il mio migliore amico senza neanche una ragione precisa! Mi misi tra i due. - Ora picchiami se hai il coraggio!- lo guardai con un'occhiata dura. Il suo sguardo si addolcì e si allontanò di un passo. Mi girai e aiutai Zayn ad alzarsi. - Malik, non finisce qui- disse con voce rude Liam e come un bambino si rifugiò in camera sua. Anche Zayn fece lo stesso. - Bene!- urlò il mio migliore amico prima di sbattere la porta. - Bene!- fu il turno di Liam, che sbattè la porta a sua volta. - Bene!- -Bene!- -BENE!- Quando la finirono di fare i bambini ci fu subito un gran silenzio. Scivolai sul pavimento con tante domande in testa: perchè Liam aveva aggredito così Zayn? Come mai se l'era presa così tanto per una medicazione? Non mi aveva vista nuda, mi aveva AIUTATA. Non riuscivo a scordare gli occhi di Liam pieni di odio che mi fissavano con disprezzo. Buttai in dietro la testa e sospirai rumorosamente.

Non ricordo quanto tempo rimasi così, per terra a fissare il muro ma alla fine mi decisi e bussai alla porta di Liam. Mi venne ad aprire, aveva gli occhi stanchi ed era dispiaciuto. - Posso entrare?- chiesi con tono duro: volevo far capire che ero ancora arrabbiata con lui. Liam annuì con indifferenza. Entrai in una camera tappezzata di poster di super eroi e di foto sue, della sua famiglia e dei ragazzi. Mi cadde l'occhio su una foto in particolare. Ero io. Aveva una mia foto sulla parete, non con i ragazzi, ero io sola: è normale tra amici? Il ragazzo mi fece segno di sedermi sul letto vicino a lui. Rimanemmo in silenzio a guardarci per un attimo. - Perchè?- sbottai infine, stanca di tutte quelle domande senza risposta. Lui mi guardò stranito. - "Perchè" cosa?- Io sbuffai, stufa di quella situazione. - Perchè hai aggredito Zayn? Perchè ti sei irrigidito quando ti ho detto della medicazione? Perchè mi volevi parlare di noi? Perchè hai una mia foto, che ritrae solo me in camera tua?- chiesi tutto d'un fiato, cercando il suo sguardo, che teneva ostinatamente puntato a terra. Lui arrossì violentemente, mentre io rimasi impassibile. Alzò lo sguardo e incontrò i miei occhi, avvicinandosi pericolosamente. - Lo ammetto: sono geloso. Non sopporto l'idea che Zayn ti abbia visto senza maglietta, non sopporto l'idea che tu ti sia fatta male, non sopporto l'idea che tu esca con altri ragazzi, non sopporto l'idea che il bacio che ci siamo dati in bagno non significhi nulla per te, non sopporto l'idea di rimanere solo amici!- sbottò,come se fosse una confessione, e in effetti lo era. Ci guardammo negli occhi per pochi secondi prima di annullare la distanza che c'era tra noi in un bacio appassionato e confuso, un bacio di quelli che coinvolgono anche il corpo. Senza che me ne accorgessi mi ritrovai sopra di lui, mentre le sue mani erano infilate sotto la mia maglietta e compivano cerchi sotto la garza. Quando tastò un punto dolente, gemetti sulle sue labbra. Lui si fermò subito. - Scusami non volevo...- si scusò, con il fiato corto. Gli sorrisi. - Non fa niente- lo perdonai. Il ragazzo mi sorrise e, senza accorgermene, ci trovammo di nuovo immersi in un nuovo bacio. Senza neanche pensarci gli tolsi la maglietta ma il ragazzo capì subito che non volevo andare oltre, che volevo solo sentirlo più vicino. Dopo molti minuti ci allontanammo, ormai ansimanti. Appoggiai la testa sul suo petto mentre lui mi accarezzava la spalla. Rimanemmo così per un po'. Non riuscivo a credere a quello che era successo. Dovevo ancora immagazzinare ciò che era accaduto poco prima. Quando la respirazione tornò "normale", tuffai il viso nell'incavo del suo collo e inspirai il suo profumo. - Sai mi sei piaciuta fin da quando ti ho conosciuta, ma non ho mai pensato che ti piacesse un ragazzo come me...mi dispiace per prima, non volevo aggredire Zayn, ma sei troppo importante per me per lasciare che qualcuno ti faccia del male, finchè ci sono io niente e nessuno ti potrà anche solo sfiorare- mi sussurrò all'orecchio. Sorrisi e cominciai a baciare lentamente il suo collo, fino ad arrivare alla mascella. Lì mi fermai. - Perchè ti sei fermata?- mi chiese contrariato. Soffocai una risatina. - Perchè è troppa la strada fino alla bocca- spiegai. Lui sorride malizioso. - E chi non ti vieta di usare una scorciatoia?- chiese con tono ovvio. Gli sorrisi di rimando, ma esitai prima di avvicinarmi di nuovo a lui. Era la cosa giusta da fare? Non volevo perdere la sua amicizia, stavo bene con Liam, ma se non funzionava? Avremmo perso tutto il rapporto che c'eravamo costruiti. Ci dovevo ancora pensare. Mentre mi facevo le seghe mentali il ragazzo mi spinse verso li suo viso. Risi tra un bacio e l'altro. -Perchè l'hai fatto?- chiesi ancora ridendo. -Perchè ci stavi impiegando troppo- spiegò sorridendo. Risi e tornai a quello che stavamo facendo.

In quel momento entrò in camera Harry che, appena ci vide, si mise a strillare come una ragazzina. - Zio buddah canterino! Scusate, ho interrotto qualcosa, ora me ne vado. v Volevo avvisarvi che era pronta la cena, ma fate con comodo!- si affrettò a dire, per poi uscire velocemente dalla camera. Io mi alzai di scatto, sistemandomi la maglietta spiegazzata. - Visto perchè non può funzionare? Tutti ci scoprirebbero. I pettegolezzi, le battutine,... sono cose che non sopporto. Meglio se rimaniamo amici e basta.- conclusi velocemente, evitando il suo sguardo. Mi diressi alla porta, mentre Liam cercava di raggiungermi. - Quindi anche questo bacio per te non conta niente? Hai solo voglia di giocare con me, giusto? Tanto io ci sono sempre...- disse con tono di rammarico. - Liam, non ho detto questo! Ho detto che non può funzionare. Io sono io e tu sei tu...non potremmo mai funzionare- sussurrai. Mi vennero le lacrime agli occhi. - Dopo tutto quello che ti ho detto, hai ancora il coraggio di dirmi così? Sai, mi ero illuso che tu provassi qualcosa per me..- disse con voce tremante, ridendo poi amareggiato. Gli presi la mano, trattenendo le lacrime. - Io non ho mai detto che non provo niente per te. Io vorrei stare con te...ma sento che non funzionerà...mi dispiace- dissi, lasciandogli la mano e uscendo di fretta dalla camera.

Mi asciugai una lacrima scappata e scesi in cucina, dove Harry e Louis mi accolsero. - Oggi ti fermi a mangiare con noi?- chiesero allegri. Non risposi neanche: li evitai e mi diressi alla porta. Stava arrivando un temporale e io dovevo andare a casa a piedi. Fantastico! Qualcuno dietro di me aprì la macchina. Mi girai e vidi Zayn che mi veniva in contro. - Sali, ti accompagno a casa- disse velocemente. Ubbidii subito e salii in macchina, seguita da lui. Rimanemmo per alcuni minuti dentro alla macchina ferma senza parlare, poi il ragazzo accese il motore e spezzò il silenzio. - Cosa è successo con Liam?- chiese dopo un po'. Io arrossii. - Niente davvero...- tagliai corto. Lui non si arrese. - Davvero? Perchè, sai, è difficile veder piangere Liam..- disse fingendo indifferenza. Mi girai di scatto verso di lui. - Liam ha pianto?- chiesi sbalordita. Lui annuì. - Si...è sconvolto...Debby cosa è successo?- chiese di nuovo, lanciandomi uno sguardo prima di tornare a guardare la strada. Mi faceva male sapere che Liam aveva pianto per me, era una cosa che non potevo sopportare. Da una parte avevo i sensi di colpa, ma dall'altra ero terribilmente irritata. - Ho illuso Liam per poi dirgli che non possiamo stare insieme- ammisi infine con un filo di voce. Zayn capì subito. - Perchè non potete stare insieme? A te piace?- - Perchè non voglio soffrire, non voglio rovinare ciò che abbiamo creato in 16 anni... mi piace, e anche tanto, ma... no, rifuito l'offerta- dissi seria. Zayn nel sentire la mia risposta scoppiò in una fragorosa risata. - Tu mi stai dicendo che non vuoi soffrire? Sei patetica- mi disse con tono duro. Rimasi letteralmente a bocca aperta, non me l'aspettavo da Zayn. Il mio migliore amico riprese a parlare appena vide la mia faccia sconvolta. - Non puoi negarlo, sei patetica..."Perchè non voglio soffrire"- mi imitò. Io mi appoggiai sul cruscotto. - Si sono patetica...- sussurrai, portando i piedi sul sedile e stringendomi le ginocchia al petto. Zayn si intenerì e mi prese la mano. - Comunque ci devo ancora pensare, ma quasi sicuramente è no.- conclusi. Zayn rise ancora. - Non hai ancora capito: il tuo rapporto con Liam è già stato rovinato da quando l'hai baciato la prima volta... e poi hai già sofferto così tanto che una delusione in più non ti cambia la vita- disse alzando gli occhi al cielo. Gli tirai una sberla sul braccio. -Ah, mi hai fatto male!- Sorrisi.

PDV di ??

Mi svegliai con un forte mal di testa, dato che la mia notte era stata tormentata da sogni strani. Mi alzai a malavoglia sbuffando e borbottando. Era una bella giornata, con il sole che splendeva e giocava a nascondino con delle nuvole leggere. Mi sarebbero mancate quelle giornate dopo la partenza, mi sarebbe mancata tutta la mia Irlanda. Mi vestii, presi lo zaino e uscii di casa. Erano andati già tutti via: Greg era al college e papà al lavoro. Nel viaggio per andare a scuola incontrai il mio migliore amico, Josh. - Ciao biondino!- mi salutò con un grosso sorriso. - Ciao Josh- ricambiai, sorridendo a mia volta. Ci fu un attimo di silenzio. - Allora quando parti?- ruppe il silenzio il ragazzo, con un tono di voce un po' triste. Abbassai lo sguardo. - Tra circa due settimane- risposi a bassa voce. - E quando tornerai?- - Tra due anni se tutto va bene- risposi alzando le spalle. Josh mi fermò in mezzo alla strada. - Mancherai a tutti qui a Mullingar- disse un po' triste. Annuii abbassando la testa. - Ti posso dire una cosa?- chiesi dopo un attimo di esitazione. Josh alzò lo sguardo e annuì. Io presi un profondo respiro. -E' da un po' di tempo che sogno cose strane, cose che sono accadute o che accadranno- cominciai, ma venni interrotto dato che il mio migliore amico scoppiò in una fragorosa risata. - Josh, è una cosa seria! Sai quando Emily ti ha lasciato, tre giorni fa? Beh io lo sapevo una settimana prima- gli dissi, serissimo. Josh strabuzzò gli occhi. - Mi stai facendo paura, amico- commentò. - Davvero è una cosa seria! Mi faccio paura da solo...Ieri notte ho sognato Londra, ho sognato Zayn, Liam, Louis ed Harry...Ho sognato una ragazza...- continuai arrossendo. Josh scoppiò a ridere di nuovo. - Mi sembra che ti interessi molto questa ragazza- commentò malizioso. Scossi la testa con decisione. - No, no io sono ancora innamorato di Amy...non l'ho ancora scordata- ribattei. Il mio migliore amico mi mise una mano sulla spalla. - Amico, avete rotto 10 mesi fa...dovresti cercarti qualcun'altro, ci sono tante ragazze come lei al mondo- mi disse. Lo guardai negli occhi. - Mai come Amy, Amy era unica...- dissentii con sicurezza. Dopo questo ci incamminammo per andare a scuola. Per tutto il tragitto pensai a Londra, pensai ai sogni. Ero sicuro che mi avrebbe cambiato quella città.

My space
Scusate per l'immenso ritardo...non ho scusanti questa volta, l'estate? Boh D:
Finalmente il colpo di scena!! Scena hot Liebby (Debby+Liam per chi non lo avesse capito ;) )
Debby
cambierà idea su Liam? Chi è questo personaggio misterioso?
Fatemi sapere cosa ne pensate e come credete che continui la storia.
Un bacio
Ele


 

   
 
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