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Autore: Rose_H    03/11/2013    4 recensioni
"Non mentirmi. Mi stavi seguendo, non dovevi farlo."
"Cosa mi nascondi?"
"Non te lo dirò mai. E' troppo oscuro per una ragazzina come te.."
"Ragazzina? pft. Non mi conosci."
"Dimostramelo."
"Cosa dovrei dimostrarti?"
"Che non sei una ragazzina insignificante....e sei matura"
"E come?"
"Come vuoi. O sei dentro alla mia vita o sei fuori."
Genere: Mistero, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3
La paura si stava impossedendo del mio corpo. Brividi che percorrevano dappertutto.. altro che brividi…meglio definire con “pelle d’oca”.
Mi ripresi per un attimo e velocemente alzai le coperte e allungai il mio esile braccio a terra per afferrare il telefono. Oh, meno male era ancora tutto intero.
 
Erano le 23:30.
Volevo chiamare Christal ma poi pensai di non svegliarla anche perché già stava dormendo da un bel po’ sicuramente. Evitai.
Sentivo le palpebre chiudersi, mi addormentai.
 
***
Vedevo un corridoio bianco davanti a me.
I miei occhi, a malapena aperti cercavano qualcosa, qualcuno.
Non riuscivo a vedere niente se non un’immensa distesa di bianco senza forma ma con colore intenso che mi impediva di vedere bene.
Cercavo aiuto.
Le gambe tremavano, stavano per cedere. All’improvviso vidi due ombre, non le riconobbi subito di chi erano.
Sentivo urlare il mio nome: “Rose! Rose!”
Riconoscevo quella voce, mia madre.
Iniziai a correre in quella direzione. Correvo velocemente, con la vista appannata. Con le lacrime che iniziavano a scendere senza un freno.
“Mamma! Mamma!! Aiutami!!”
“Rose!! Corri ti sto aspettando” tese la mano.
Ma io non riuscivo a prenderla, era tutto inutile.
All’improvviso, una fitta al cuore. Mi bloccai, caddi a terra dal dolore, strinsi forte con la mano il lato del cuore e urlai dal dolore.
Dopo, buio totale. Stavo per morire.
***
 
Sbarrai gli occhi. Mi alzai dal letto e vedevo le goccioline di sudore freddo scendere dalla mia cute fino ad attraversare le mie guance.. giravo le orbite dei miei occhi a destra e sinistra. Incubi di merda, pensavo di morire sul serio.
Mi alzai dal letto, diedi una veloce sciacquata al viso e scesi giù per prendere un poco d’acqua. Lentamente scesi, senza fare rumore… a causa di quell’incubo avevo paura perfino della mia ombra. Gli scricchiolii delle scale mi portavano ansia…
 
Stavo sorseggiando l’acqua quando notai qualcosa di strano sotto la porta, mi avvicinai ed era una busta media nera. Già il colore mi provocava sensazioni negative ma con le mani tremanti presi la busta e salii sopra. Poggiai delicatamente il bicchiere sul comodino e facendo un bel respiro la aprii. Un altro messaggio….
Da: Sconosciuto
“Ma bene bene, Rose fai tanto la coraggiosa e poi non rispondi neanche ai messaggi? Cosa c’è, hai per caso paura? Sappi che ignorandomi non te la caverai comunque.”
 
Persi dei battiti. Era uno stalker, e avevo paura. Chiusi la busta e la gettai lontano volevo solo dormire erano ormai le 4:00 di mattina e la scuola mi aspettava.
 
La mattina.
Feci le cose che facevo di solito, ma non so come mai partii molto prima quella mattina… si perché dovevo assolutamente aver tempo di spiegare tutto a Christal, dovevo pur sfogarmi con qualcuno e lei era la persona giusta.
Arrivai fuori ai cancelli ormai arrugginiti di quella scuola vecchia ma di Christal non c’era traccia, ero disperata, le domande mi assalivano
Perché non è venuta?
Perché non mi ha avvisata?
E se lo stalker l’ha rapita per farmi un ricatto? Che faccio?  tremavo.
 
Ma 5 minuti prima del suono della campanella vidi spuntare la sua testa sul bordo del marciapede opposto al mio. Mi precipitai nel bel mezzo di quella strada pericolosa urlando il suo  nome e agitando le mani. Ma mentre guardavo nella sua direzione, sul suo stesso marciapede vedo accostata una motocicletta nera e al volante un ragazzo.
Merda non può essere. Quello della palestra………. ci scambiammo un’occhiata che durò per pochi secondi, quei suoi occhi color ghiaccio ti portavano al paradiso. All’improvviso sento urlare il mio nome, forte…..

“Rose!! Rose togliti da in mezzo alla strada, togliti!”  agitava velocemente le mani, vedevo il suo viso diventare sempre più bianco.
Non capii subito ma quando lo feci ormai era troppo tardi. Voltai lo sguardo verso sinistra e vidi una macchina rossa sfrecciare a tutto gas, rimasi pietrificata.
 
UN VOLO ALTO TRE METRI
LE URLA DI TUTTI
LE LACRIME
LE FRENATE DELLE AUTO
IL SANGUE CHE COLAVA DALLA TESTA DI ROSE FORMANDO UNA MACCHIA ROSSA A TERRA
IL VELOCE TINTINNIO DELLA PIOGGIA CHE INIZIO A CADERE VELOCEMENTE A TERRA  

Le strade di Red Street, si affollavano. Le persone accorrevano.
La morte si avvicinava. Era questo il pensiero che ormai da qualche minuto riempieva le menti dei passanti. Non doveva finire cosi.
 
Continua.
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SCUSATE PER L'ENORME RITARDO.
Non potete immaginare quanto studio ho :( sono disperata e siamo solo ad ttobre ahaha
Anyway, che ve ne pare di questo capitolo? Cosa succederà?
Vi aspetto nel prossimo capitolo :3
P.s quando recensite scrivete più di 10 parole altrimenti non compare come una recensione :)
Baci
Rose xx

 
  
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