Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
Segui la storia  |       
Autore: 3lkom    04/11/2013    3 recensioni
Angelica ha 19 anni, un passato burrascoso alle spalle e un futuro incerto davanti a sé.
E' bella, a vederla sembra quasi una bambola, ma il suo carattere è schivo, aggressivo, opportunista. Nessuno la conosce per com'è veramente, perché nessuno lo merita, almeno così crede lei. Non crede nell' amicizia, e tanto meno nel vero amore. Non nasconde le sue dipendenze, non si sforza di apparire migliore di com'è veramente, perché non le interessa l'opinione degli altri: solo iniettandosi un liquido ambrato dritto in vena, con la mente annebbiata di piacere, riesce a non impazzire..
La sua vita cambierà radicalmente quando, in un famoso pub di Los Angeles, conoscerà cinque ragazzi folli e autodistruttivi; con i quali, per la prima volta nella sua vita, instaurerà un legame.
E forse, proprio grazie a loro, riuscirà anche ad aprire il suo cuore e ad affrontare la vita a testa alta, senza doversi più nascondere dietro al paradiso artificiale donatole dall'eroina.
Quella droga maledetta, e così dolce..
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axl Rose, Duff McKagan, Izzy Stradlin, Nuovo personaggio, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Cinque ragazzi sbronzi sono stravaccati in quello che -con giusto un po' di buona volontà- potrebbe essere definito un piccolo, ma sufficientemente confortevole soggiorno.
A renderlo tale, due divani mezzi sfondati, una poltrona scolorita, un tavolino usato più che altro come poggiapiedi e una lampada che ha vissuto sicuramente tempi migliori. In più bottiglie, tante, cocci su cocci ammassati un po' dappertutto, e guai a te se non ci stai attento, e commetti il grave errore di camminare scalzo..
Il pavimento è stato promosso al grado di posacenere, come pure l'angusto tappeto che i cinque hanno sotto ai piedi, talmente stinto e pieno di cicche e chiazze di vino che nessuno sa con certezza quale sia stato il suo colore originale.
Sulle pareti, non più bianche da un pezzo, tracce d'arte -se così si può chiamare- realizzate proprio da questi ragazzi durante un qualche trip particolarmente selvaggio: ed ecco colori, disegni più o meno insensati, intricati, improbabili. Che non sono stati fatti da menti sane, ecco, quello è sicuro!
Spennellate variopinte, perfino manate, scritte blasfeme e volgari come cornici di un piccolo crocifisso in legno, appeso all'incontrario.
Un poster di considerevoli dimensioni, raffigurante una pin-up assai disinibita, sovrasta la suddetta croce: era di Steven, che lo ha orgogliosamente portato con se quando si sono trasferiti qui, e nessuno si è mai lamentato di avercelo appeso così in bella vista, anzi.. Perciò è rimasto li, una gioia per gli occhi di tutti.
Nessuno ha mangiato, anche se hanno indubbiamente una fame da lupi: e questo per due motivi, sia perché il frigo è mezzo vuoto, sia perché il dover cucinare sarebbe stato davvero troppo faticoso, per loro.
Ieri notte si sono sfondati di coca, alcol e pasticche; e oltre ad Angelica e Slash, anche Steven ed Izzy non hanno disdegnato di farsi una pera. Anzi, forse pure due..
Lo stomaco di Steven produce certi lamenti, che sembra stia implorando pietà; comprensibile, del resto: dopo tutto quello che si è fumato riuscirebbe a divorarsi in pochi bocconi un chilo di pasta, e anche piuttosto volentieri!
La casa è un porcile, come al solito. E dire che Duff sperava proprio di aver trovato la sua cuoca personale in Angelica, quell'avvenente bambolina che i cinque stanno gentilmente "ospitando" e che invece al momento è data per dispersa. 
-Secondo Izzy porterà solo casini, quella li.. Come se li mancassero, se ne avessero bisogno, che già lui da solo ce ne ha fin troppi, insiste poi, scocciato, ogni volta che esce il discorso..-
Alla lei toccherebbe cucinare, fare la spesa, tenere pulita la casa.. Almeno questo pensano loro, da bravi maschilisti quali sono, mentre si contendono disperati una fetta di pizza superstite, rinvenuta ancora nel suo cartone, sotto al tavolino, che ora come ora potrebbe avere le gambe. 
Il ragazzo riccio sbuffa, non sono ancora le quattro di pomeriggio e lui non sa davvero cosa fare, come impiegare il suo tempo. I pub sono ancora chiusi, la birra sta finendo, e di aprire l'ultima bottiglia di Jack, cazzo, nemmeno se ne parla.. Certo, potrebbe farlo di nascosto, ma sa benissimo che rischierebbe di essere linciato dagli altri quattro schizzati con cui vive, e di crepare ora non ne ha per niente voglia, tutto qui.. Prima deve almeno riuscire a farsi quella cameriera fighetta del bar, ecco, e dopo che ci sarà riuscito -perché tanto ci riuscirà, ne è strasicuro-, il resto si vedrà!
Si respira un'aria di attesa ed incertezza, brutta cosa, unite ad un retrogusto di erba e Marlboro che i cinque non hanno proprio potuto fare a meno di fumare.
Ogni giorno si consumano le grammate, canne che si fanno insieme più un pit a testa la mattina, e uno la sera, che -uniti alle altre sostanze non reperibili in farmacia delle quali i ragazzi fanno allegramente uso-, portano ad un numero esorbitante di soldi, debiti, conti da pagare con gente poco raccomandabile, affari loschi..
Ma per sono solo "faccende quotidiane", e poi sono necessarie, se vogliono continuare ad avere questo stile di vita. Rischioso, certo, indubbiamente stupido e idiota, spesso deplorevole.. ma fottutamente divertente, quello è sicuro!
Axl fa un ultimo tiro, e poi da il blunt al biondo stangone vicino a lui, sbuffando scocciato. 
Se ne stanno li a non fare un cazzo, come al solito, e quella bambola chissà dov'è, magari dovrebbero cercarla, magari si è messa nei cas..
"Fammi fumare, infame! Te lo stai stuccando tutto te.." Duff lancia un sorrisetto storto all'altro biondino che gli ha rivolto la parola, stravaccato accanto a lui, che lo guarda minaccioso.
"Ma si, fuma, che così ti bruci pure l'ultimo neurone che ti è rimasto, e magari la smetti di rompere il cazzo e te ne stai buono e bravo e zitto per il resto della tua cazzo di vita", pensa lui.. 
"Ma certo, hai ragione man, scusa" E dopo un'ultima, lunga tirata finalmente glielo passa, sorridendogli gentile.
Nessuno di loro, infatti, proprio nessuno ha la minima voglia di trovare una soluzione al problema che si sono pigramente posti, si, tra una bottiglia e un'altra: la scomparsa della loro nuova coinquilina, quella bellissima ragazza che di nome fa Angelica, e che dopo essersene uscita di tutta fretta e senza dire una parola quasi cinque ore prima, non è ancora tornata.
Il particolare più interessante dell'intera faccenda, l'unico probabilmente degno di una certa attenzione, è che l'unico seriamente preoccupato -anche se cerca di non darlo a vedere- è proprio il ragazzo con il quale la rossa ha incontrato più difficoltà nel rapportarsi, quello che l'ha trattata peggio tra tutti. Si, proprio lui..
E, considerando gli altri candidati, dire che da parte sua ce ne ha messo di impegno nella rigorosa "arte del fare lo stronzo", per superare un depravato come Slash, o uno maniacale come è Axl, è dir poco, davvero! 
Sta diluviando, come se non bastasse: la pioggia scosciante che batte sui vetri e qualche maledetto tuono qua e la, assordante, che fanno prendere certi colpi a Steven, e gli fanno fare certi salti, mentre gli altri se la ridono tranquillamente: uno messo peggio dell'altro, 
Stradlin è seduto a gambe incrociate sul bordo del divano, fuma nervosamente una sigaretta mentre strimpella distratto la sua adorata chitarra, guarda fuori, si lascia sfuggire un' imprecazione dopo l'altra; per il resto, parla poco o niente. 
Accanto a lui Axl, che fa lo spaccone, raccontando tutto soddisfatto di una che si è rimorchiato, anche se nessuno sta veramente ascoltando; Duff che guarda storto la birra vuota che ha ancora in mano, chiedendosi il perché l'alcol duri così poco, gli altri due presi a combattere per guadagnarsi l'ultima sigaretta del pacchetto, capirai..
Steven ha più muscoli sulle braccia, del resto suona la batteria, ma Slash è più alto, e forse anche un po' meno sbronzo: ed è lui a vincere, alla fine, dopo aver immobilizzato il biondino bloccandogli le braccia dietro la schiena, è lui ad accendersi quella fatidica sigaretta, ghignando tutto soddisfatto, e portandosi col viso davanti a quello del perdente per potergli mandare un po' di fumo negli occhi.
Passa un altra ora. Due, poi tre e fuori inizia quasi a fare buio..
Izzy sbuffa esasperato, come se non riuscisse più a trattenersi "Che cazzo, se quella ragazzina non torna entro cinque minuti, io giuro che.."
"Che vuoi fare, man? Esci a cercarla? Ti prenderesti il raffreddore, la tosse, per lei, poi! Certo, sempre ammettendo che riesci a trovarla.." Lo schernisce Slash, altamente divertito.
"E poi che fai, la riporti qua e le fai il cazziatone perché non ti ha detto dove andava? Mica sei sua madre, cazzo!" Gli da man forte Steven, prima di scolarsi il fondo della bottiglia che ha tra le mani.
Axl si finge sorpreso, non dice niente ma la verità è che il rosso ha capito, del resto Jeff lo conosce come le sue tasche. Anzi, meglio. Apparte che nemmeno ce le ha, quelle..
"Perché ti preoccupi tanto?" Sbiascica un estremamente sbronzo bassista, altamente confuso. "Sembrava che manco la potessi vedere, a quella.."
"E infatti è così!" Sbotta lui in risposta, sentendosi stranamente punto sul vivo. "È che non vorrei ritrovarmela sulla coscienza, tutto qui!"
Ecco, e proprio in quel momento.. Suonano alla porta.
Steven se la ridacchia, battendo una mano sulla spalla del moro "Oh-oh, e chi sarà mai? Man, forse è proprio la dolce Angelica, colei che fingi di odiare ma in gran segreto ti vorresti scop.. Ahia, cazzo, mi hai fatto male!" Piagnucola poi, aprendosi in una smorfia di dolore quando l'altro gli tira uno scappellotto dritto in testa, con cattiveria.
A.
"Non combinare cazzate, non stavolta.. Stringi i denti, e fai buon viso a cattivo gioco, finché non fai un po' di soldi devi restare qui -a meno che tu non preferisca dormire per strada-, cosa ti costa sopportarlo? Questo è niente, in confronto a quello che hai passato.." 
Penso questo, e faccio un bel respiro, prima di premere il pulsante del campanello. 
"Hai visto, Jeff? Parli del diavolo.." Mi indica Axl, aprendomi la porta e poi aprendosi lui stesso in un gran sorriso.
"Dove te ne sei andata, bimba? Il signorino qui" -Slash fa un cenno verso Izzy, sogghignando- "stava addirittura per uscire a cercarti.. Non l'avresti mai detto, vero?" Conclude poi, tutto soddisfatto per averlo fatto irritare.
No, non l'avrei mai detto no.. Ma quello è tutto scemo, che si crede? 
Che sono sotto la sua protezione, o che non posso fare niente senza il suo permesso? Dico io..
"Mm, molto interessante.. Ho una notiziona da darvi, comunque: ho trovato un lavoro, cazzo!" Esclamo felice, aprendomi in un sorriso e sollevando un pugno in segno di vittoria.
Ehh già, ho un lavoro. Un fottutissimo stipendio da cameriera, a dire la verità guadagno una miseria ma sempre meglio di niente, ho pensato.
Con la prostituzione, in un giorno guadagnavo il doppio, il triplo, di quello che mi pagano per un turno li.. ma sulla strada non ci torno. Manco morta!
Quel periodo della mia vita -anche se so che non riuscirò mai a dimenticarlo, o a fingere che non ci sia mai stato-, è lontano chilometri, ormai..
Ma Axl interrompe i miei pensieri, rivolgendosi direttamente a me ancora esultante: "Bimba, congratulazioni, ne siamo molto felici.. Ma due cose hanno la precedenza, ora: prima cosa, asciugati, o ti prendi l'influenza" -oh, giusto, me ne stavo quasi dimenticando, presa dall'euforia del momento.. Sono completamente zuppa, maledetto temporale!- "Seconda cosa.. Non credi sia giusto che ci parli di te, almeno un po'? Del resto ora vivi con noi, e di te non sappiamo niente.."
"Giusto, magari sei una spia russa e non lo sappiamo!" Se ne esce Duff, spalancando gli occhi, completamente perso nelle sue fantasie alcoliche.
"Credi che se fosse una spia ce lo direbbe?" Gli chiede Steven, estremamente divertito.
"Cazzo, hai ragione.. A meno che non la ipnotizziamo!" Si illumina quello, poi guardandomi con un'espressione leggermente sadica..
Che, però, non mi incute affatto paura, ma anzi mi fa morire dalle risate!
"Ok, io vi dirò quello che volete sapere, però sedetevi, che mi mettete ansia.. 
In cambio, potrei avere una coperta e una sigaretta?"
"Sono cresciuta in un riformatorio, una vera merda, poi sono scappata da li a quattordici anni, con un ragazzo. Lui.. Lui si chiamava Jose, mi ha detto tante belle stronzate ed io ero piccola, stupida, troppo innamorata per capire.. E poi, lui mi ha tradita.  
Ha tradito la mia fiducia, cazzo, mi aveva detto che non mi avrebbe mai lasciata, che sarebbe andato tutto bene.. E invece ha fatto solo casini, si sballava, peggiorando ogni giorno di più e si è indebitato, si è cacciato in guai sempre più grossi, e alla fine c'è rimasto secco, l'hanno fatto fuori! 
E io sono rimasta da sola a quindici anni e mezzo, e ho dovuto arrangiarmi e sono finita sulla strada.. e avevo bisogno di farmi perché la realtà mi faceva troppo schifo, era l'unico modo per tirare avanti, o scoppiavo, e dentro di me speravo ogni notte che quella dose mi avrebbe ucciso, cazzo, perché non volevo svegliarmi la mattina accanto a un uomo che non conoscevo e sentire il bisogno di scappare da li, ancora con i vestiti in mano, come.. Come una qualsiasi puttana, e mi odiavo e volevo farla finita, ma non ci riuscivo.." 
Faccio un respiro profondo, per me non è facile parlare di queste cose, forse perché non le ho ancora superate.
"Non potevo, lui mi aveva fatto giurare di non mollare mai, e di non buttarmi giù, e io lo amavo troppo, cazzo.. Ed era tutto uguale, ogni giorno, ogni notte, ogni scopata e ogni spada che ricevevo come ricompensa.." 
Mi interrompo un attimo, e mi accorgo di star piangendo. Dannazione! 
"Cazzo.. Cazzo, dolcezza, se solo lo avessimo saputo.." Inizia Steven, che sembra seriamente dispiaciuto per la mia storia, interrompendomi. Meno male, non ce la faccio proprio a continuare, non ora almeno.
"Cosa, non ci avreste provato con me? Ero consenziente, dai.." Alzo le spalle, fingendo un sorrisetto. "Ora che ho soddisfatto la vostra curiosità corro a farmi una doccia, se non vi dispiace.."
E me ne vado, lasciandoli li. È che non riesco proprio sopportare il loro sguardo di pietà, pietà nei miei confronti.. 
Meglio rabbia, odio, quelli si; ma far pena alla gente, ecco, è una cosa che odio. Per quello non parlo mai di me.. Non voglio che mi guardino con quelli occhi, che mi compatiscano..
"Ehi, scusa, posso un attimo?" 
Mi bussa qualcuno alla porta del bagno, chiusa a chiave, io intanto completamente nuda e zuppa appena uscita dalla doccia. -Dalla voce riconosco che è Stradlin: ma dai, cazzo, nemmeno al cesso posso avere un po' di pace?-
"Aspetta" mi avvolgo in un asciugamano in tutta fretta, e gli apro, rivolgendogli un' occhiataccia.
"Ah.. Cazzo, potevi dirmi di aspettare!.. Senti, appena hai finito di asciugarti vieni in camera mia, ok? Gli altri sono usciti." 
"Come ti pare.." E richiudo la porta, ritrovandomi piuttosto perplessa.. 
Per asciugarmi ci metto due minuti, tanti sono i pensieri che mi affollano la mente: e cosa diavolo vorrà Stradlin da me, è tra questi, e occupa pure una bella posizione.
"Allora, che c'è?" Gli chiede lei, alzando un sopracciglio. 
È scalza, con addosso solo un paio di shorts e una canottiera striminzita, i capelli ancora umidi e profumati che le ricadono sulle spalle. Izzy non può fare a meno di rivolgerle un occhiata di sottecchi, per poi invitarla ad accomodarsi in camera sua. Lui è sdraiato sul suo letto con la chitarra in grembo, una sigaretta tra le labbra; lei invece rimane in piedi, un po' a disagio, indecisa sul da farsi.
"Vorrei qualcosa da te, e sono disposto ad offrirti qualcosa in cambio, così è più equo.. L'ero non ce l'ho, te lo dico subito" Angelica stringe i denti, impaziente. "Ma se vuoi ho un po' di Jack, e qualche canna.. Meglio di niente, non trovi?"
".. Va bene, ci sto.." Accetta lei, un po' rassegnata. È che quel "qualcosa" che lui vuole da lei le sembra così dannatamente familiare, e squallido, e dire che pensava che lui..
"Chiudi la porta." E la rossa lo fa, seppur un po' restia.
"Ehi, che è quella faccia?.. Cazzo, ragazza, non pensar male!" La rassicura il moro, decifrando il suo sguardo e rivolgendole un sorriso.
"Io penso sempre male.. Guarda come mi trattano i tuoi amichetti, o il resto della popolazione maschile, come potrei non farlo?"
"E invece con me puoi stare tranquilla.. Non ti metterei mai le mani addosso, hai capito?" Ribatte lui deciso, guardandola fissa negli occhi. "..Ecco, parlando di cose serie, ho una cosa da chiederti.. Vorrei sentire come continua il tuo racconto, se non ti dispiace." Il ragazzo si prende una sigaretta, gliene offre una, e poi con il suo zippo accende quelle di tutti e due.
"Devo proprio?" Gli chiede lei, sorridendo amara.
"No, non devi.. Non sei obbligata. Ma credo che per te sarebbe una liberazione, parlarne, e per me un'onore se tu me ne parlassi" le sorride enigmatico, e lei dopo un attimo di esitazione accetta. Si porta la sigaretta alle labbra, fa un lungo, profondo respiro. E poi ricomincia. -Ed è vero, Izzy aveva ragione: è una vera liberazione, è come levarsi un peso..-
"Avevo sedici anni. Il ragazzo che amavo era morto, ucciso dagli uomini di uno dei pezzi grossi dello spaccio di coca e roba su tutto il territorio americano. Era sulla trentina, alto, piacente, incredibilmente benvoluto e rispettato da tutti, oltre che temuto. Lo chiamavano capo, boss, addirittura benefattore.. Per me, era solo un fottutissimo criminale.
Aveva un'ossessione per il lusso più sfrenato, per ogni tipo di droga, per l'alcol e per le belle donne.. E qui subentro io, Stradlin." Gli sorride amaramente, lui ha già capito, ma non la interrompe "Proprio lui, lo stesso che aveva ordinato di far fuori il mio Jo, decise che gli piacevo troppo ed ero troppo invitante, e che da quel momento ero sua. Il suo bottino di guerra.   
Una ragazza giovane, attraente, da sfoggiare con i suoi soci come un fottuto oggetto, da scoparsi quando pareva a lui.. 
Non ero altro. 
Un corpo vuoto. 
Io mi annebbiavo la mente con bottiglie pregiate di scotch, pasticche, e qualunque cosa desiderassi, lui me la faceva trovare..
Chili e chili di coca stipati pigramente dentro un armadio, soldi, eroina a fiumi: non quella merda che sta girando ora, tagliata così male che dentro ci trovi qualsiasi schifezza chimica, e i più ci crepano e i giornali riportano i loro decessi sempre con la solita solfa, "overdose", un altra giovane vita stroncata dalla droga e altre stronzate moraliste alle quali tanto non crede nessuno, no..
Parlo di quella buona, straordinariamente pura, che viene dritta dalla Tailandia e che mi ha dato i migliori trip della mia vita, che, insomma, mi faceva rivedere Jo.." Si interrompe un attimo, sospirante, prendendo una lunga sorsata dalla bottiglia di Jack che il moro ha tra le mani, mentre quello un po' turbato decide di accendersi una canna.. ecco, giusto per rilassarsi un po'.
"Io non piangevo. Non ho mai versato una lacrima per lui. Non da dopo quella notte in cui l'ho perso, in cui il mio cuore si è come raggelato.. 
E poi alla fine sono scappata anche da li, una notte che non ce la facevo più; sono stata abbastanza brava da far perdere le mie tracce, anche se mi hanno cercata tanto, lui e i suoi tirapiedi.. Sono finita sulla strada, poi in un bordello, che era meno peggio ma nemmeno di tanto; e tutto questo a diciassette anni..
Ho dato una svolta alla mia vita non appena sono diventata maggiorenne, andandomene da li e iniziando a viaggiare per tutta l'America con i pochi soldi che avevo messo da parte. Elemosinavo soldi e passaggi, tetti sotto i quali dormire, cibo e alcol, sigarette, e quando non ce la facevo più, roba. In cambio offrivo il mio corpo, e me ne vergognavo, cazzo!
Ormai dipendevo dall'eroina, ne ero più che consapevole: ma era l'unica cosa bella che mi fosse rimasta, e ne avevo bisogno..
E ora sono qui, con cinque musicisti arrapati che da me vogliono una e una cosa soltanto, raccontando a quello che proprio non mi sopporta della mia squallidissima vita, e per di più sono agli inizi di una crisi d'astinenza.. Però la situazione è decisamente migliorata, rispetto a prima" Conclude lei, rivolgendogli un sorrisetto amaro e un occhiolino.
Anche stavolta si accorge solo dopo di una fastidiosa lacrima che le fa capolino dall'angolo dell'occhio, e non può fare niente per nasconderla a quegli occhi, neri come pozzi, del ragazzo che ha davanti.
Sono belli, quegli occhi. Ci sta pensando da un po', da quando ha messo piede in quella stanza e ce li ha avuti puntati addosso..
Le piace che la guardano intensi, ma il viso, non il corpo come di solito le capita.
E lui la ascolta e la guarda attento, ma non sembra schernirla ne pensare che sia un'idiota, ne tanto meno compatirla. 
È bello, per una volta. Davvero.
"Io non ti giudico.." sembra averle letto nel pensiero, quello Stradlin li! "Voglio dire, guarda come sono finito! Digiuno troppo spesso, per giorni, perché non ho un soldo, ma senza la roba impazzisco.. Vivo con quattro schizzati in un magazzino e sono ubriaco e fatto per la maggior parte della giornata, non ho una relazione stabile da.. Mai, cazzo, e l'unica cosa a cui tengo veramente è la mia fottutissima chitarra.. Dimmi te, cosa diavolo devo fare?!"
"Almeno non ti prostituisci, dai" ridacchia lei, anche se ci sarebbe ben poco da ridere, facendolo sogghignare a sua volta.
"No, io no.. Su questo argomento ci torneremo, però, che avrei da dirti qualche cosina.." 
Fumano un po', si finiscono la bottiglia, poi ne aprono un'altra. Il tempo passa, ma quei due non sembrano farci caso: seduti uno accanto all'altra sul letto, senza accorgersene si sono avvicinati quasi fino a sfiorarsi, da che erano lei in piedi e lui steso sul letto.
"Sai, ho smesso di prostituirmi ma a volte mi sento ancora come una dannatissima puttanella.." Sbuffa lei, piuttosto brilla, girandosi verso di lui fino a ritrovarsi a mezzo centimetro dal suo viso.
"Perché dici questo?"
"È così, Stradlin.. Anche tu hai pagato per il mio tempo, hai pagato con quello che avevi: come hanno fatto i tuoi amichetti, del resto.. 
Ma tu non mi hai nemmeno sfiorata, Izzy, e quello che mi chiedo è perché? Non ti piaccio, forse?.. Oppure" La coglie un pensiero improvviso, quasi una rivelazione, "Ma non è che sei fro.."
"Eh?" Lui la interrompe, sbarra gli occhi, la guarda sconvolto.
"Guarda che non c'è nulla di male.. Avevo un amico, cioè, in realtà lavoravamo insieme, se capisci che intendo.. si chiamava Bill, bellissima persona: e andava coi maschi, avresti dovuto vedere quanto rimorchiava, quanti soldi faceva in una sola n.."
"No, cazzo, no! Solo perché ti mostro un minimo di rispetto, non vuol dire che non.."
"Che non cosa?" 
"Che.. Insomma, che non mi dispiacerebbe portarti a letto.. Ma, cazzo, non ci proverò nemmeno" Si blocca subito lui, scuotendo la testa e rivolgendole un sorrisetto. "Vedi, se non fossi stato così sbronzo, non mi sarei lasciato sfuggire niente.. Maledetto alcol!"
"Non devi scusarti, sei.. Gentile, credo?" 
"Scherzi? Ti ho trattata male, prima, e mi volevo far perdonare.. Sei molto di più di come appari, Angelica, e già come appari non è che sia poco, anzi.. 
Pensavo fossi diversa, ti ho giudicato a primo impatto, e mi dispiace. Davvero."
"Io, beh.. Ok, Stradlin, ti perdono.. Ma ricordati che mi stai sempre sul cazzo, capito?" Gli sorride, ed è dannatamente sincera, stavolta.
"Ma certo, bimba, anche per me è lo stesso" Ghigna lui, soddisfatto.
Sembra andare tutto bene, finalmente.. Ma ecco che mano di Angelica ha uno spasmo quasi impercettibile, incontrollato, per un occhio non ben allenato come quello di Izzy.
Fingono indifferenza, ma la verità è che tutti e due sanno di cosa sia sintomo. Lui si che ne ha viste, di crisi d'astinenza.. 
Le ha sperimentate anche su se stesso. Fin troppe volte, prima che iniziasse a venderla lui stesso, la roba..
J.
Maledizione. Lo sapevo, che sarebbe successo prima o poi.. "Su, piccola peste, ora è meglio se ti riposi un po'.."
Ho mentito. Ma per il suo bene, non per egoismo.
L'ero ce l'ho, sempre, dopotutto la spaccio. Ma preferisco vederla star male uno o due giorni in crisi d'astinenza, che rovinarsi tutta la vita se cedo e faccio il debole. Lo faccio per lei.
La mia vita è già rovinata.. Ma lei si può ancora salvare, lo so. Deve.
A.
Ho imparato a non prendere ordini da nessuno.. 
Ma proprio oggi, quando il dannatissimo Stradlin mi ha sussurrato semplicemente "Su, piccola peste, ora è meglio se ti riposi un po'.. Cazzo, vattene pure nel mio letto: ci dormo io sul divano", io mi sono subito alzata, e con un sorriso sincero sulle labbra sono filata dritta in camera sua, ubbidiente come una bambina.
Meglio che dormo. Se ci riesco, almeno. Se l'astinenza non mi fa dare di matto.. 
Jo, perché mi fai questo?

Cinque ragazzi sbronzi sono stravaccati in quello che -con giusto un po' di buona volontà- potrebbe essere definito un piccolo, ma sufficientemente confortevole soggiorno.

 A renderlo tale, due divani mezzi sfondati, una poltrona scolorita, un tavolino usato più che altro come poggiapiedi e una lampada che ha vissuto sicuramente tempi migliori. In più bottiglie, tante, cocci su cocci ammassati un po' dappertutto, e guai a te se non ci stai attento, e commetti il grave errore di camminare scalzo..

 

Il pavimento è stato promosso al grado di posacenere, come pure l'angusto tappeto che i cinque hanno sotto ai piedi, talmente stinto e pieno di cicche e chiazze di vino che nessuno sa con certezza quale sia stato il suo colore originale.

Sulle pareti, non più bianche da un pezzo, tracce d'arte -se così si può chiamare- realizzate proprio da questi ragazzi durante un qualche trip particolarmente selvaggio: ed ecco colori, disegni più o meno insensati, intricati, improbabili. Che non sono stati fatti da menti sane, ecco, quello è sicuro!

Spennellate variopinte, perfino manate, scritte blasfeme e volgari come cornici di un piccolo crocifisso in legno, appeso all'incontrario.

Un poster di considerevoli dimensioni, raffigurante una pin-up assai disinibita, sovrasta la suddetta croce: era di Steven, che lo ha orgogliosamente portato con se quando si sono trasferiti qui, e nessuno si è mai lamentato di avercelo appeso così in bella vista, anzi.. Perciò è rimasto li, una gioia per gli occhi di tutti.



Nessuno ha mangiato, anche se hanno indubbiamente una fame da lupi: e questo per due motivi, sia perché il frigo è mezzo vuoto, sia perché il dover cucinare sarebbe stato davvero troppo faticoso, per loro.

Ieri notte si sono sfondati di coca, alcol e pasticche; e oltre ad Angelica e Slash, anche Steven ed Izzy non hanno disdegnato di farsi una pera. Anzi, forse pure due..

Lo stomaco di Steven produce certi lamenti, che sembra stia implorando pietà; comprensibile, del resto: dopo tutto quello che si è fumato riuscirebbe a divorarsi in pochi bocconi un chilo di pasta, e anche piuttosto volentieri!


La casa è un porcile, come al solito. E dire che Duff sperava proprio di aver trovato la sua cuoca personale in Angelica, quell'avvenente bambolina che i cinque stanno gentilmente "ospitando", e che invece al momento è data per dispersa. -Secondo Izzy porterà solo casini, quella li.. Come se li mancassero, se ne avessero bisogno, che già lui da solo ce ne ha fin troppi, insiste poi, scocciato, ogni volta che esce il discorso..-

Alla lei toccherebbe cucinare, fare la spesa, tenere pulita la casa.. Almeno questo pensano loro, da bravi maschilisti quali sono, mentre si contendono disperati una fetta di pizza superstite, rinvenuta ancora nel suo cartone, sotto al tavolino, che ora come ora potrebbe avere le gambe. 

 


Il ragazzo riccio sbuffa, non sono ancora le quattro di pomeriggio e lui non sa davvero cosa fare, come impiegare il suo tempo. I pub sono ancora chiusi, la birra sta finendo, e di aprire l'ultima bottiglia di Jack, cazzo, nemmeno se ne parla.. Certo, potrebbe farlo di nascosto, ma sa benissimo che rischierebbe di essere linciato dagli altri quattro schizzati con cui vive, e di crepare ora non ne ha per niente voglia, tutto qui.. Prima deve almeno riuscire a farsi quella cameriera fighetta del bar, ecco, e dopo che ci sarà riuscito -perché tanto ci riuscirà, ne è strasicuro-, il resto si vedrà!

Si respira un'aria di attesa ed incertezza, brutta cosa, unite ad un retrogusto di erba e Marlboro che i cinque non hanno proprio potuto fare a meno di fumare.

Ogni giorno si consumano le grammate, canne che si fanno insieme più un pit a testa la mattina, e uno la sera, che -uniti alle altre sostanze non reperibili in farmacia delle quali i ragazzi fanno allegramente uso-, portano ad un numero esorbitante di soldi, debiti, conti da pagare con gente poco raccomandabile, affari loschi..

Ma per sono solo faccende quotidiane, e poi sono necessarie, se vogliono continuare ad avere questo stile di vita. Rischioso, certo, indubbiamente stupido e idiota, spesso deplorevole.. ma fottutamente divertente, quello è sicuro!

 


Axl fa un ultimo tiro, e poi da il blunt al biondo stangone vicino a lui, sbuffando scocciato. 

Se ne stanno li a non fare un cazzo, come al solito, e quella bambola chissà dov'è, magari dovrebbero cercarla, magari si è messa nei cas..

"Fammi fumare, infame! Te lo stai stuccando tutto te.." Duff lancia un sorrisetto storto all'altro biondino che gli ha rivolto la parola, stravaccato accanto a lui, che lo guarda minaccioso.

"Ma si, fuma, che così ti bruci pure l'ultimo neurone che ti è rimasto, e magari la smetti di rompere il cazzo e te ne stai buono e bravo e zitto per il resto della tua cazzo di vita", pensa lui.. "Ma certo, hai ragione man, scusa" E dopo un'ultima, lunga tirata finalmente glielo passa, sorridendogli tutto gentile.

 

Nessuno di loro, infatti, proprio nessuno ha la minima voglia di trovare una soluzione al problema che si sono pigramente posti, si, tra una bottiglia e un'altra: la scomparsa della loro nuova coinquilina, quella bellissima ragazza che di nome fa Angelica, e che dopo essersene uscita di tutta fretta e senza dire una parola quasi cinque ore prima, non è ancora tornata.

Il particolare più interessante dell'intera faccenda, l'unico probabilmente degno di una certa attenzione, è che l'unico seriamente preoccupato -anche se cerca di non darlo a vedere- è proprio il ragazzo con il quale la rossa ha incontrato più difficoltà nel rapportarsi, quello che l'ha trattata peggio tra tutti. Si, proprio lui..

E, considerando gli altri candidati, dire che da parte sua ce ne ha messo di impegno nella rigorosa arte del fare lo stronzo, per superare un depravato come Slash, o uno maniacale come è Axl, è dir poco, davvero! 

 


Sta diluviando, come se non bastasse: la pioggia scosciante che batte sui vetri e qualche maledetto tuono qua e la, assordante, che fanno prendere certi colpi a Steven, e gli fanno fare certi salti, mentre gli altri se la ridono tranquillamente: uno messo peggio dell'altro, certo.. 
Stradlin è seduto a gambe incrociate sul bordo del divano, fuma nervosamente una sigaretta mentre strimpella distratto la sua adorata chitarra, guarda fuori, si lascia sfuggire un' imprecazione dopo l'altra; per il resto, parla poco o niente. 

 Accanto a lui Axl, che fa lo spaccone, raccontando tutto soddisfatto di una che si è rimorchiato, anche se nessuno sta veramente ascoltando; Duff che guarda storto la birra vuota che ha ancora in mano, chiedendosi il perché l'alcol duri così poco, gli altri due presi a combattere per guadagnarsi l'ultima sigaretta del pacchetto, capirai..

Steven ha più muscoli sulle braccia, del resto suona la batteria, ma Slash è più alto, e forse anche un po' meno sbronzo: ed è lui a vincere, alla fine, dopo aver immobilizzato il biondino bloccandogli le braccia dietro la schiena, è lui ad accendersi quella fatidica sigaretta, ghignando tutto soddisfatto, e portandosi col viso davanti a quello del perdente per potergli mandare un po' di fumo negli occhi.

 

Passa un altra ora. Due, poi tre e fuori inizia quasi a fare buio..

Izzy sbuffa esasperato, come se non riuscisse più a trattenersi "Che cazzo, se quella ragazzina non torna entro cinque minuti, io giuro che.."

"Che vuoi fare, man? Esci a cercarla? Ti prenderesti il raffreddore, la tosse, per lei, poi! Certo, sempre ammettendo che riesci a trovarla.." Lo schernisce Slash, altamente divertito.

"E poi che fai, la riporti qua e le fai il cazziatone perché non ti ha detto dove andava? Mica sei sua madre, cazzo!" Gli da man forte Steven, prima di scolarsi il fondo della bottiglia che ha tra le mani.

Axl si finge sorpreso, non dice niente ma la verità è che il rosso ha capito, del resto Jeff lo conosce come le sue tasche. Anzi, meglio. Apparte che nemmeno ce le ha, quelle..

"Perché ti preoccupi tanto?" Sbiascica un estremamente sbronzo bassista, altamente confuso. "Sembrava che manco la potessi vedere, a quella.."

"E infatti è così!" Sbotta lui in risposta, sentendosi stranamente punto sul vivo. "È che non vorrei ritrovarmela sulla coscienza, tutto qui!"

Ecco, e proprio in quel momento.. Suonano alla porta.

Steven se la ridacchia, battendo una mano sulla spalla del moro "Oh-oh, e chi sarà mai? Man, forse è proprio la dolce Angelica, colei che fingi di odiare ma in gran segreto ti vorresti scop.. Ahia, cazzo, mi hai fatto male!" Piagnucola poi, aprendosi in una smorfia di dolore quando l'altro gli tira uno scappellotto dritto in testa, con cattiveria.

 

 


A.

"Non combinare cazzate, non stavolta.. Stringi i denti, e fai buon viso a cattivo gioco, finché non fai un po' di soldi devi restare qui -a meno che tu non preferisca dormire per strada-, cosa ti costa sopportarlo? Questo è niente, in confronto a quello che hai passato.." 

Penso questo, e faccio un bel respiro, prima di premere il pulsante del campanello. 


"Hai visto, Jeff? Parli del diavolo.." Mi indica Axl, aprendomi la porta e poi aprendosi lui stesso in un gran sorriso.

"Dove te ne sei andata, bimba? Il signorino qui" -Slash fa un cenno verso Izzy, sogghignando- "stava addirittura per uscire a cercarti.. Non l'avresti mai detto, vero?" Conclude poi, tutto soddisfatto per averlo fatto irritare.

No, non l'avrei mai detto no.. Ma quello è tutto scemo, che si crede? Che sono sotto la sua protezione, o che non posso fare niente senza il suo permesso? Dico io..


"Mm, molto interessante.. Ho una notiziona da darvi, comunque: ho trovato un lavoro, cazzo!" Esclamo felice, aprendomi in un sorriso e sollevando un pugno in segno di vittoria.

Eh già, ho un lavoro. Un fottutissimo stipendio da cameriera, a dire la verità guadagno una miseria ma sempre meglio di niente, ho pensato.

Con la prostituzione, in un giorno guadagnavo il doppio, il triplo, di quello che mi pagano per un turno li.. ma sulla strada non ci torno. Manco morta!

Quel periodo della mia vita -anche se so che non riuscirò mai a dimenticarlo, o a fingere che non ci sia mai stato-, è lontano chilometri, ormai..


Ma Axl interrompe i miei pensieri, rivolgendosi direttamente a me ancora esultante: "Bimba, congratulazioni, ne siamo molto felici.. Ma due cose hanno la precedenza, ora: prima cosa, asciugati, o ti prendi l'influenza" -oh, giusto, me ne stavo quasi dimenticando, presa dall'euforia del momento.. Sono completamente zuppa, maledetto temporale!- "Seconda cosa.. Non credi sia giusto che ci parli di te, almeno un po'? Del resto ora vivi con noi, e di te non sappiamo niente.."

"Giusto, magari sei una spia russa e non lo sappiamo!" Se ne esce Duff, spalancando gli occhi, completamente perso nelle sue fantasie alcoliche.

"Credi che se fosse una spia ce lo direbbe?" Gli chiede Steven, estremamente divertito.

"Cazzo, hai ragione.. A meno che non la ipnotizziamo!" Si illumina quello, poi guardandomi con un'espressione leggermente sadica..

Che, però, non mi incute affatto paura, ma anzi mi fa morire dalle risate!

"Ok, io vi dirò quello che volete sapere, però sedetevi, che mi mettete ansia.. In cambio, potrei avere una coperta e una sigaretta?"


"Sono cresciuta in un riformatorio, una vera merda, poi sono scappata da li a quattordici anni, con un ragazzo. Lui.. Lui si chiamava Jose, mi ha detto tante belle stronzate ed io ero piccola, stupida, troppo innamorata per capire.. E poi, lui mi ha tradita.  

Ha tradito la mia fiducia, cazzo, mi aveva detto che non mi avrebbe mai lasciata, che sarebbe andato tutto bene.. E invece ha fatto solo casini, si sballava, peggiorando ogni giorno di più e si è indebitato, si è cacciato in guai sempre più grossi, e alla fine c'è rimasto secco, l'hanno fatto fuori! 

E io sono rimasta da sola a quindici anni e mezzo, e ho dovuto arrangiarmi e sono finita sulla strada.. e avevo bisogno di farmi perché la realtà mi faceva troppo schifo, era l'unico modo per tirare avanti, o scoppiavo, e dentro di me speravo ogni notte che quella dose mi avrebbe ucciso, cazzo, perché non volevo svegliarmi la mattina accanto a un uomo che non conoscevo e sentire il bisogno di scappare da li, ancora con i vestiti in mano, come.. Come una qualsiasi puttana, e mi odiavo e volevo farla finita, ma non ci riuscivo.." 

Faccio un respiro profondo, per me non è facile parlare di queste cose, forse perché non le ho ancora superate.

"Non potevo, lui mi aveva fatto giurare di non mollare mai, e di non buttarmi giù, e io lo amavo troppo, cazzo.. Ed era tutto uguale, ogni giorno, ogni notte, ogni scopata e ogni spada che ricevevo come ricompensa.." 

Mi interrompo un attimo, e mi accorgo di star piangendo. Dannazione! 

 
"Cazzo.. Cazzo, dolcezza, se solo lo avessimo saputo.." Inizia Steven, che sembra seriamente dispiaciuto per la mia storia, interrompendomi. Meno male, non ce la faccio proprio a continuare, non ora almeno.

"Cosa, non ci avreste provato con me? Ero consenziente, dai.." Alzo le spalle, fingendo un sorrisetto. "Ora che ho soddisfatto la vostra curiosità corro a farmi una doccia, se non vi dispiace.."

E me ne vado, lasciandoli li. È che non riesco proprio sopportare il loro sguardo di pietà, pietà nei miei confronti.. 

Meglio rabbia, odio, quelli si; ma far pena alla gente, ecco, è una cosa che odio. Per quello non parlo mai di me.. Non voglio che mi guardino con quelli occhi, che mi compatiscano..

 

"Ehi, scusa, posso un attimo?" Mi bussa qualcuno alla porta del bagno, chiusa a chiave, io intanto completamente nuda e zuppa appena uscita dalla doccia. -Dalla voce riconosco che è Stradlin: ma dai, cazzo, nemmeno al cesso posso avere un po' di pace?-

"Aspetta" mi avvolgo in un asciugamano in tutta fretta, e gli apro, rivolgendogli un' occhiataccia.

"Ah.. Cazzo, potevi dirmi di aspettare!.. Senti, appena hai finito di asciugarti vieni in camera mia, ok? Gli altri sono usciti." 

"Come ti pare.." E richiudo la porta, ritrovandomi piuttosto perplessa.. 

Per asciugarmi ci metto due minuti, tanti sono i pensieri che mi affollano la mente: e cosa diavolo vorrà Stradlin da me, è tra questi, e occupa pure una bella posizione.

 

 


"Allora, che c'è?" Gli chiede lei, alzando un sopracciglio. 

È scalza, con addosso solo un paio di shorts e una canottiera striminzita, i capelli ancora umidi e profumati che le ricadono sulle spalle. Izzy non può fare a meno di rivolgerle un occhiata di sottecchi, per poi invitarla ad accomodarsi in camera sua.

Lui è sdraiato sul suo letto con la chitarra in grembo, una sigaretta tra le labbra; lei invece rimane in piedi, un po' a disagio, indecisa sul da farsi.

"Vorrei qualcosa da te, e sono disposto ad offrirti qualcosa in cambio, così è più equo.. L'ero non ce l'ho, te lo dico subito" Angelica stringe i denti, impaziente. "Ma se vuoi ho un po' di Jack, e qualche canna.. Meglio di niente, non trovi?"

".. Va bene, ci sto.." Accetta lei, un po' rassegnata. È che quel "qualcosa" che lui vuole da lei le sembra così dannatamente familiare, e squallido, e dire che pensava che lui..

"Chiudi la porta." E la rossa lo fa, seppur un po' restia.


"Ehi, che è quella faccia?.. Cazzo, ragazza, non pensar male!" La rassicura il moro, decifrando il suo sguardo e rivolgendole un sorriso.

"Io penso sempre male.. Guarda come mi trattano i tuoi amichetti, o il resto della popolazione maschile, come potrei non farlo?"

"E invece con me puoi stare tranquilla.. Non ti metterei mai le mani addosso, hai capito?" Ribatte lui deciso, guardandola fissa negli occhi. "..Ecco, parlando di cose serie, ho una cosa da chiederti.. Vorrei sentire come continua il tuo racconto, se non ti dispiace." Il ragazzo si prende una sigaretta, gliene offre una, e poi con il suo zippo accende quelle di tutti e due.

"Devo proprio?" Gli chiede lei, sorridendo amara.

"No, non devi.. Non sei obbligata. Ma credo che per te sarebbe una liberazione, parlarne, e per me un'onore se tu me ne parlassi" le sorride enigmatico, e lei dopo un attimo di esitazione accetta. Si porta la sigaretta alle labbra, fa un lungo, profondo respiro. E poi ricomincia. -Ed è vero, Izzy aveva ragione: è una vera liberazione, è come levarsi un peso..-


"Avevo sedici anni. Il ragazzo che amavo era morto, ucciso dagli uomini di uno dei pezzi grossi dello spaccio di coca e roba su tutto il territorio americano. Era sulla trentina, alto, piacente, incredibilmente benvoluto e rispettato da tutti, oltre che temuto. Lo chiamavano capo, boss, addirittura benefattore.. Per me, era solo un fottutissimo criminale.

Aveva un'ossessione per il lusso più sfrenato, per ogni tipo di droga, per l'alcol e per le belle donne.. E qui subentro io, Stradlin." Gli sorride amaramente, lui ha già capito, ma non la interrompe "Proprio lui, lo stesso che aveva ordinato di far fuori il mio Jo, decise che gli piacevo troppo ed ero troppo invitante, e che da quel momento ero sua. Il suo bottino di guerra.   

Una ragazza giovane, attraente, da sfoggiare con i suoi soci come un fottuto oggetto, da scoparsi quando pareva a lui.. Non ero altro. Un corpo vuoto.  Io mi annebbiavo la mente con bottiglie pregiate di scotch, pasticche, e qualunque cosa desiderassi, lui me la faceva trovare..

Chili e chili di coca stipati pigramente dentro un armadio, soldi, eroina a fiumi: non quella merda che sta girando ora, tagliata così male che dentro ci trovi qualsiasi schifezza chimica, e i più ci crepano e i giornali riportano i loro decessi sempre con la solita solfa, "overdose", un altra giovane vita stroncata dalla droga e altre stronzate moraliste alle quali tanto non crede nessuno, no..

Parlo di quella buona, straordinariamente pura, che viene dritta dalla Tailandia e che mi ha dato i migliori trip della mia vita, che, insomma, mi faceva rivedere Jo.." Si interrompe un attimo, sospirante, prendendo una lunga sorsata dalla bottiglia di Jack che il moro ha tra le mani, mentre quello un po' turbato decide di accendersi una canna.. ecco, giusto per rilassarsi un po'.

"Io non piangevo. Non ho mai versato una lacrima per lui. Non da dopo quella notte in cui l'ho perso, in cui il mio cuore si è come raggelato.. 

E poi alla fine sono scappata anche da li, una notte che non ce la facevo più; sono stata abbastanza brava da far perdere le mie tracce, anche se mi hanno cercata tanto, lui e i suoi tirapiedi..

Sono finita sulla strada, poi in un bordello, che era meno peggio ma nemmeno di tanto; e tutto questo a diciassette anni..

Ho dato una svolta alla mia vita non appena sono diventata maggiorenne, andandomene da li e iniziando a viaggiare per tutta l'America con i pochi soldi che avevo messo da parte. Elemosinavo soldi e passaggi, tetti sotto i quali dormire, cibo e alcol, sigarette, e quando non ce la facevo più, roba. In cambio offrivo il mio corpo, e me ne vergognavo, cazzo!

Ormai dipendevo dall'eroina, ne ero più che consapevole: ma era l'unica cosa bella che mi fosse rimasta, e ne avevo bisogno..

E ora sono qui, con cinque musicisti arrapati che da me vogliono una e una cosa soltanto, raccontando a quello che proprio non mi sopporta della mia squallidissima vita, e per di più sono agli inizi di una crisi d'astinenza.. Però la situazione è decisamente migliorata, rispetto a prima" Conclude lei, rivolgendogli un sorrisetto amaro e un occhiolino.

Anche stavolta si accorge solo dopo di una fastidiosa lacrima che le fa capolino dall'angolo dell'occhio, e non può fare niente per nasconderla a quegli occhi, neri come pozzi, del ragazzo che ha davanti.

Sono belli, quegli occhi. Ci sta pensando da un po', da quando ha messo piede in quella stanza e ce li ha avuti puntati addosso..

Le piace che la guardano intensi, ma il viso, non il corpo come di solito le capita.

E lui la ascolta e la guarda attento, ma non sembra schernirla ne pensare che sia un'idiota, ne tanto meno compatirla. È bello, per una volta. Davvero.

"Io non ti giudico.." sembra averle letto nel pensiero, quello Stradlin li! "Voglio dire, guarda come sono finito! Digiuno troppo spesso, per giorni, perché non ho un soldo, ma senza la roba impazzisco.. Vivo con quattro schizzati in un magazzino e sono ubriaco e fatto per la maggior parte della giornata, non ho una relazione stabile da.. Mai, cazzo, e l'unica cosa a cui tengo veramente è la mia fottutissima chitarra.. Dimmi te, cosa diavolo devo fare?!"

"Almeno non ti prostituisci, dai" ridacchia lei, anche se ci sarebbe ben poco da ridere, facendolo sogghignare a sua volta.

"No, io no.. Su questo argomento ci torneremo, però, che avrei da dirti qualche cosina.." 


Fumano un po', si finiscono la bottiglia, poi ne aprono un'altra. Il tempo passa, ma quei due non sembrano farci caso: seduti uno accanto all'altra sul letto, senza accorgersene si sono avvicinati quasi fino a sfiorarsi, da che erano lei in piedi e lui steso sul letto.

"Sai, ho smesso di prostituirmi ma a volte mi sento ancora come una dannatissima puttanella.." Sbuffa lei, piuttosto brilla, girandosi verso di lui fino a ritrovarsi a mezzo centimetro dal suo viso.

"Perché dici questo?"

"È così, Stradlin.. Anche tu hai pagato per il mio tempo, hai pagato con quello che avevi: come hanno fatto i tuoi amichetti, del resto.. Ma tu non mi hai nemmeno sfiorata, Izzy, e quello che mi chiedo è perché? Non ti piaccio, forse?.. Oppure" La coglie un pensiero improvviso, quasi una rivelazione, "Ma non è che sei fro.."

"Eh?" Lui la interrompe, sbarra gli occhi, la guarda sconvolto.

"Guarda che non c'è nulla di male.. Avevo un amico, cioè, in realtà lavoravamo insieme, se capisci che intendo.. si chiamava Bill, bellissima persona: e andava coi maschi, avresti dovuto vedere quanto rimorchiava, quanti soldi faceva in una sola n.."

"No, cazzo, no! Solo perché ti mostro un minimo di rispetto, non vuol dire che non.."

"Che non cosa?" 

"Che.. Insomma, che non mi dispiacerebbe portarti a letto.. Ma, cazzo, non ci proverò nemmeno" Si blocca subito lui, scuotendo la testa e rivolgendole un sorrisetto. "Vedi, se non fossi stato così sbronzo, non mi sarei lasciato sfuggire niente.. Maledetto alcol!"

"Non devi scusarti, sei.. Gentile, credo?" 

"Scherzi? Ti ho trattata male, prima, e mi volevo far perdonare.. Sei molto di più di come appari, Angelica, e già come appari non è che sia poco, anzi.. Pensavo fossi diversa, ti ho giudicato a primo impatto, e mi dispiace. Davvero."

"Io, beh.. Ok, Stradlin, ti perdono.. Ma ricordati che mi stai sempre sul cazzo, capito?" Gli sorride, ed è dannatamente sincera, stavolta.

"Ma certo, bimba, anche per me è lo stesso" Ghigna lui, soddisfatto.



Sembra andare tutto bene, finalmente.. Ma ecco che mano di Angelica ha uno spasmo quasi impercettibile, incontrollato, per un occhio non ben allenato come quello di Izzy.

Fingono indifferenza, ma la verità è che tutti e due sanno di cosa sia sintomo. Lui si che ne ha viste, di crisi d'astinenza.. 

Le ha sperimentate anche su se stesso. Fin troppe volte, prima che iniziasse a venderla lui stesso, la roba..

 

 

 


J.

Maledizione. Lo sapevo, che sarebbe successo prima o poi.. "Su, piccola peste, ora è meglio se ti riposi un po'.."

Ho mentito. Ma per il suo bene, non per egoismo.

L'ero ce l'ho, sempre, dopotutto la spaccio. Ma preferisco vederla star male uno o due giorni in crisi d'astinenza, che rovinarsi tutta la vita se cedo e faccio il debole.

Lo faccio per lei.

La mia vita è già rovinata.. Ma lei si può ancora salvare, lo so. Deve.

 

 


A.

Ho imparato a non prendere ordini da nessuno.. 

Ma proprio oggi, quando il dannatissimo Stradlin mi ha sussurrato semplicemente "Su, piccola peste, ora è meglio se ti riposi un po'.. Cazzo, vattene pure nel mio letto: ci dormo io sul divano", io mi sono subito alzata, e con un sorriso sincero sulle labbra sono filata dritta in camera sua, ubbidiente come una bambina.

Meglio che dormo. Se ci riesco, almeno. Se l'astinenza non mi fa dare di matto.. 


Jo, perché mi fai questo?

 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses / Vai alla pagina dell'autore: 3lkom