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Autore: hiissmile    04/11/2013    0 recensioni
Riuscirà Charlie a conquistare il cuore di Niall?
Qualcuno ostacolerà il loro amore?
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Bondage
Capitoli:
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-2-


Guardai l'orologio appeso alla parete di Niall e mi accorsi che era tardi.
Volevo rimanere lì con lui per farmi spiegare perchè proprio a me l'aveva dedicata..

-Scusa Niall ma, devo andare o Louis mi ammazza, parliamo dopo per messaggio ok?-
-Va bene, se vuoi ti accompagno-
-No, non preoccuparti, grazie comunque-

Detto questo raccolsi i miei libri e li misi nello zaino e, accompagnata da Niall, scendemmo di sotto.
Mi spaventai quando mi vibrò il cellulare, era un messaggio da Louis.
'Dove sei?'

ma allora era stupido, lo sapeva che ero da Niall.
'Sto arrivando a casa'

Rinfilai il mio cellulare in tasca e salutai Niall lasciandogli un bacio sulla guancia ed uscii di casa.

-ci vediamo domani- dissi sorridendo
-si, a domani Charlie-

Tirai fuori dallo zaino le mie cuffie e le attaccai al cellulare iniziando ad ascoltare della musica, anche se continuavano 
a tornarmi in mente le parole della canzone che mi aveva suonato Niall poco prima.
Dopo una decina di minuti, arrivai a casa.

-Era ora- disse Louis
-scusa ma, abbiamo studiato, poi Niall mi ha suonato la chitarra..-
-per questa volta ti perdono.-
Stavo salendo le scale quando trovai un reggiseno rosso a terra.
-Louis, di chi cazzo è questo reggiseno?-
-quale? quello rosso?-
-si-
-oh, di Becky, è passata prima..-
-no, ma complimenti Louis, te ne fai una ogni giorno.-
-vado a farmi una doccia- dissi appena arrivata in cima alle scale.

Avevo lasciato lo zaino in camera e mi ero tolta la felpa, la canotta, i jeans e le scarpe, rimanendo in
intimo. Andai in bagno chiudendo la porta a chiave ed aprii l'acqua, dopo aver trovato la temperatura desiderata,
mi spogliai del tutto ed entrai in doccia.

-si, no è in doccia-
-si, gli dico di richiamare dopo-

sentivo Louis parlare, ma non capivo con chi essendo ancora in bagno. Dopo essermi avvolta nell'asciugamano uscii ed incontrai  Louis in corridoio.
-con chi parlavi?- gli chiesi
-era Niall, voleva parlare con te..-
-ah, grazie per avermi avvisato- dissi sorridendo 
-Niente, comuqnue, la mamma, ha detto che non torna sta sera-
-mh, ok-
-faccio da mangiare, va bene la pasta?-
-sisi-

Tornai in camera a cambiarmi mettendomi una tuta, raccolsi i capelli in una coda e misi gli occhiali, non avevo
voglia di rimettermi le lenti e poi scesi in cucina da Louis.
Lo aiutai a cucinare e a preparare la tavola, verso le otto mangiammo..

-mh, Ellie, mi ha detto che sta sera c'è una desta a casa di Tayler, andiamo?-
-non so-
-daaai, Tomlinson-
-va bene-

Mi alzai dal tavolo, portando i piatti nel lavandino e lavandoli, poi lasciai un bacio sulla guancia di Louis
e salii i camera per cambiarmi.
Mandai un messaggio a Ellie:
'Per le 10pm da me, poi andiamo a casa di Tayler'

chissà se alla festa venivano anche gli amici di Louis, chissà se Niall veniva..
'Va bene tesoro xx'

aprii l'armadio, non sapevo cosa indossare.. non che avessi molta scelta ma, alla fine, optai per un
vestito nero con le maniche a tre quarti di pizzo, tacco nero, acconciatura molto semplice, avevo deciso di 
fare una treccia laterale.. trucco leggero sugli occhi ma azzardai un po' di più sulle labbra
mettendo un rossetto rosso fuoco.
guardai l'orologio che segnava le nove e trenta, tra mezzora Ellie sarebbe arrivata.. andai da Lou per vedere a che punto era, ma come al suo solito
era ancora in tuta.

-Allora ti vesti o no? tra mezzora arriva Ellie- dissi 
prima di rispondermi, mi guardò da capo a piedi..-wow, sei bellissima-disse sorridendo ed avvicinandosi a me - tra due minuti mi vesto- continuò
-Grazie Loulou, i tuoi amichetti del cuore vengono?-
-si, hanno detto di si- secondo me Louis non sapeva nemmeno quello che stava dicendo, forse si stava facendo dei filmini mentali oppure mi stava spogliando con gli occhi.
-Tomlinson, se non la smetti di fissarmi giuro che ti arriva un pugno-
-come siamo aggressive Green-
Odiavo che Louis mi chiamasse per cognome, nonostante io lo facessi con lui, solo che 'Tomlinson' si addiceva bene, era orecchiabile mentre Green no, non mi piaceva per niente.
-vestiti!- gli ordinai -ah, andiamo con la tua macchina, caro-
-no, che?-
-non vorrai far andare a piedi due giovani fanciulle, vero?-
-certo che no-
-ecco, bravo-

Detto questo uscii dalla sua camera per tornare nella mia per prendere una pochette ed infilarci il cellulare ed il rossetto. Fatto questo, scesi di sotto ed aspettai Louis che dopo circa
cinque minuti, scese: Maglietta bianca, camicia di jeans, pantaloni neri strappati sulle ginocchia ed arrotolati alle caviglie e le sue immancabili vans nere.

-sto bene vestito così?- chiese, forse aspettandosi un complimento.
-si- risposi sorridendo solamente
-Non mi dici che sono bellissimo?-
-no, perchè non lo sei- mi misi a ridere contagiando anche lui, la sua risata era qualcosa di unico, la amavo; com'era unico anche il suo timbro vocale..
Non lo avevo mai sentito, era un timbro strano, ti mette sempre allegria, è bello stare in compagnia di Louis Tomlinson.
Finalmente arrivò anche Ellie che salutò me e poi Louis.
uscimmo di casa e salimmo in macchina arrivando a casa di Tayler Brooks dopo una quindicina di minuti.
Dopo che Louis aveva parcheggiato nel vialetto, lo aspettammo per andare dai ragazzi che erano vicino all'ingresso.
La festa era già iniziata, da fuori si sentiva parecchio la musica, mi dispiace per i vicini, anzi, no.
Salutai i ragazzi, lasciando ad ognuno un bacio sulla guancia, Harry però mi toccò il sedere, lo fulminai con lo sguardo e lui sorrise.
-ci rivediamo ancora, eh biondo?- dissi arrivata a Niall
-eh già- disse avvicinandosi al mio orecchio-e non mi dispiace mica- disse in un sussurro.
I ragazzi stavano entrando in casa, ed io li stavo seguendo solo che Niall mi bloccò per un polso.
-che c'è?- chiesi
-niente, volevo stare un po' con te- disse sincero
-ma io voglio entrare.. saluto gli altri poi magari sto con te..-
-va bene..- disse un po' amareggiato..
Detto ciò entrammo in casa, incontrai alcuni dei miei compagni del corso di chimica e alcuni del mio corso di spagnolo, tutti gli altri erano studenti della scuola
che vedevo ogni singolo giorno..
Ovviamente c'era Tayler il capitano della squadra di football con la sua fidanzata Lexi che era sempre avvinghiata su di lui, il bello è che lui se ne fa una ogni giorno 
e, nonostante le arrivino voci del suo ragazzo Lexi continua a ripetere con quella sua voce da gallina che si ritrova: 'No, il mio Taylerino non mi tradirebbe mai, siete solo invidiose.'
Per niente, Tayler, a confronto con Niall sarebbe uno zerbino sul quale io mi pulisco i piedi.
-Vuoi da bere?- chiesi a Niall, strano di solito erano sempre i ragazzi a chiederlo a me.
-no, grazie, ora non mi va-
-come vuoi- dissi sorridendo semplicemente.
Mi avvicinai al tavolo dove c'erano tutte le bibite e gli alcolici e decisi di prendere un bicchierino di vodka alla pesca.
-Ti fa male- disse una voce sussurrata al mio orecchio, era abbastanza roca e la riconobbi, era Harry.
-Anche a te- dissi sorridendo falsamente.
-dove hai lasciato il biondo?- mi chiese tranquillamente mentre versava qualcosa nel suo bicchiere..
-non lo so, non sono la sua balia. Può fare quello che vuole-
-e la tua amichetta?-
-non lo so, cercala- dissi mentre in un sorso mandai giù il liquido contenuto nel mio bicchierino. Bruciava.
-come sei simpatica, sei per caso nel tuo periodo?-
-No, Harry. Tranquillo che non te la darò quindi, puoi anche andartene, tesoro-
Senza farla lunga e senza ribattere, Harry si girò e si mise a parlare con dei ragazzi, ogni tanto mi mandava delle occhiate che io ignoravo.
Presi un altro bicchierino e lo mandai giù in un sorso solo, quella festa era noiosa, magari ubriacarsi un po' la rendeva migliore..
Mi allontanai da quell'inferno ed uscii per prendere una boccata d'aria, in quella casa si moriva.
Andai a sedermi sul dondolo sotto ad un albero enorme, era lontano dalla casa e il rumore della musica era più debole.
Poco dopo vidi qualcuno avvicinarsi, dai capelli lunghi sicuramente era una ragazza, poi, la figura si fece più nitida, era Ellie.
-Charlie!- disse con il fiatone
-respira ti prego- risposi un po' preoccupata da come aveva detto il mio nome -che c'è?- chiesi
-pensi che sia una bella idea se parlo con Harry?-
-proprio sta sera dove sicuramente sarà ubriaco e non sarà consapevole di ciò che dice e ciò che fà?-
-hai ragione forse è meglio parlargli un altro giorno- disse dopo essersi tranquillizzata.- comunque,che ci fai qui?-
-niente, volevo prendere un po' d'aria- dissi
-bhe, io torno dentro-
-ciao- 
Detto questo Ellie, se ne andò correndo come se stesse per avvenire qualcosa alla quale non poteva mancare.
Invece io rimasi lì a dondolarmi, presa da mille pensieri, pensieri che era più ricordi, che erano rimasti infondo alla mia testa per molto tempo..
come quella sera che mio padre è tornato a casa ubriaco e ha abusato di me, strappandomi via la verginità. 
Nessuno sa questa cosa, nemmeno Louis. Questo abuso è andato avanti per circa due mesi, lui si sentiva bene, si sentiva soddisfatto lì dove mia madre non lo 
soddisfava più. Lui diceva che quello che faceva, lo faceva per il mio bene, che mi stava abituando per un domani; un domani che stava per non esserci quando 
tornando a casa sempre ubriaco mi stava soffocando, dicendo che io gli creavo problemi, che ero un danno.
Ringrazio Dio per aver fatto entrare in cucina mia madre in quel momento a 'risolvere' la situazione.
Avevo più volte parlato di questo a mia madre ma lei non voleva crederci, diceva che mio padre mi amava, che non mi avrebbe mai fatto del male.
Diceva che erano solo miei sogni erano immagini che avevo nella mia testa ed io pensavo che fosse tutto vero, invece io non pensavo, io sapevo che era vero.
Lui, mi aveva minacciato di morte se solo provavo a parlarne con qualcuno e, stavo andando in contro a questo pericolo parlandone con mia madre.
Poi quando si sono separati e mia madre mi raccontò che dovevamo trasferirci, da una parte ero felice: perchè non avrei mai più rivisto quel mostro chiamato  padre,
ma dall'altra ero triste perchè avrei dovuto cambiare città, avrei dovuto riniziare a sentirmi accettata, trovare qualcuno che mi accettava..
Quando poi mia madre si innamorò del padre di Louis, avevo paura, paura che potesse riaccadere la stessa cosa e, quando per una cena, avevo conosciuto il figlio, avevo 
paura anche di lui, poi invece la situazione è cambiata, il padre di Louis, Rob è una persona dolcissima e Louis bhe, che dire di lui è un angelo, è un po' coglione ma
ha davvero un cuore d'oro. Ho cancellato tutto ciò che mi teneva legata a New York, è come se io non fossi mai stata in quella città, che mio padre non è mai esistito,
perchè ormai, la mia vera famiglia è questa.
A farmi tornare sulla Terra però era stato Niall che non so da quanto fosse seduto affianco a me, e non so da quanto mi stesse chiamando.
-scusa- dissi solo
-che hai?- mi chiese mettendomi una mano sulla spalla -perchè piangi?-
Davvero? stavo piangendo? non me ne ero nemmeno accorta..
-Niente, ricordi.. brutti ricordi-
-stai meglio ora?-
-si, grazie-
Avevo bisogno di bere qualcosa,per dimenticare tutto ciò..
-Niall, entriamo per favore, ho bisogno di bere qualcosa-
-se vuoi te lo porto qui fuori-
-va bene,grazie.. qualcosa di forte- sorrisi
Continuai a dondolarmi e mi asciugai le lacrime che erano rimaste bloccate sul mio viso..
dopo qualche minuto Niall tornò con due bicchieri rossi di plastica, sicuramente uno era per lui..
-però vacci piano- disse appena mi porse il bicchiere. 
Io mi misi a ridere e lui sorrise.
-tranquillo- appena avvicinai il bicchiere alla bocca, sentii un odore forte che già mi dava alla testa ma poco mi importava
ora avevo solo bisogno di dimenticare.
Mandai giù in quattro sorsi, giuro bruciava davvero, la testa iniziava a farmi male, tolsi le scarpe e appoggiai la mia testa sulla spalla di Niall
-vuoi andare a casa?-
-no, ho solo freddo- dissi, lui si tolse la giacca di pelle che aveva indosso e me la appoggiò sulle spalle.-non hai freddo?- chiesi
-tranquilla, sto bene così- mi sorrise e mi lasciò un bacio sulla fronte.
-come mai mi hai dedicato quella canzone?-
-perchè mi piaci-


 
  
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