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Autore: ielma    04/11/2013    2 recensioni
"Riconobbe tra la folla quell'indistinguibile massa di capelli marroni che non erano più gonfi e ricci bensì perfettamente in ordine. Le mise una mano sulla spalla per bloccarla, lei sobbalzò ed emise un gridolino. Si voltò.
«Malfoy»
«Granger»
«Devi dirmi qualcosa?»
«Volevo.. Volevo chiederti di uscire»
«Perché?»
«Perché sono in debito con te»
«Non hai nessun debito con..»
Lui la interruppe:
«Quando eravamo piccoli ho rubato così tante lacrime ai tuoi occhi che non saprei contarle, ero solo uno stupido bambino. Mi dispiace di averti trattata male per tutti quegli anni, non ero io. Ora voglio sdebitarmi e ti porto a cena fuori. Ti prego, dammi la possibilità di scusarmi»"
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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6.Sorrow


Rimasero seduti ai piedi del divano fino all'alba, parlarono. Avevano scoperto di essere simili, in un modo o nell'altro. Provavano entrambi lo stesso dolore, entrambi da tempo non ridevano più di gusto, entrambi di notte non sognavano più. Draco viveva in quell'enorme e gelida villa con il suo elfo domestico nella quale tornava dal lavoro solo per dormire o per portarsi a letto qualche donna conosciuta in giro; Hermione viveva in quell'angusto appartamento privo di comodità che aveva acquistato dopo la morte di Ron insieme al suo gatto, Grattastinchi II. Che vita era la loro? Una vita piena di dolore e di rimorso non può essere considerata tale. Una vita in cui passavano ogni istante del loro tempo per cercare di dimenticare, non era giusto.
«Signore?» chiamò l'elfo dalla cima delle scale.
«Sono qui, Harvie» rispose Draco.
«Ho visto la camera vuota e mi sono preoccupato, signore. Come mai è sveglio a quest'ora?» poi notò la presenza di Hermione e le sorrise «Non credevo che avesse compagnia, signore, mi perdoni. Vuole che preparo la colazione?»
«No, ci penso io alla colazione» intervenne Hermione e l'elfo si congedò con un ghigno stampato sul volto.
Lei si alzò in piedi e si diresse in cucina seguita da Draco. Trovò una macchinetta per il caffè accanto ai fornelli, la riempì d'acqua poi si voltò verso il ragazzo che si era accomodato al tavolo.
«Dove tieni il caffè, Draco?»
Lui la guardò e le sorrise.
«Come hai detto?»
«Dove tieni il caffè, Draco?»
«No no, solo l'ultima parte»
«Draco..»
Non l'aveva chiamato per cognome, di solito lo chiamava per cognome. Il sorriso sul volto del ragazzo si allargò.
«Hermione» pronunciò il suo nome lentamente, scandendo dolcemente ogni lettera, lei rise.
«Draco»
«Hermione»
«Draco!»
«Hermione»
«Draco, vuoi dirmi o no dove tieni il caffè?!»
«Nella credenza accanto al frigo» rispose lui ridendo.
Dopo che Hermione ebbe preparato la colazione si sedette e mangiarono.
«Vuoi farti una doccia?» le chiese Draco quando finirono.
Lei annuì, lui chiamò: «Harvie» e l'elfo si smaterializzò davanti a loro.
«Ha chiamato, signore?»
«Prepara il bagno ad Hermione»
«Sì, signore» Harvie piegò la testa poi si rivolse alla ragazza: «Mi segua»
Hermione lo seguì su per le scale, poi si immerse nella vasca d'acqua calda che lui le aveva preparato. Si rilassò, socchiuse le palpebre e sorrise. Da tanto tempo cercava qualcuno con cui sfogarsi a quel modo, qualcuno che provasse ciò che provava lei da tanto e che non era mai riuscita ad esternare per liberarsene. Uscì dalla vasca e si avvolse attorno al petto l'asciugamano che arrivava a coprirle fin sopra il ginocchio. I capelli bagnati le ricadevano sulle spalle, il trucco era stravolto sia dal pianto della sera prima sia dal bagno. Si lavò il viso sporco di lacrime nere di mascara ed aprì la porta scontrandosi con un'ondata di aria fredda. Vide Draco che era appena spuntato dalla cima delle scale, lui le si avvicinò.
«Non prendere freddo, ti porto i tuoi vestiti» si allontanò e tornò poco dopo con i vestiti di Hermione tra le braccia, lei li prese e li appoggiò sul piano del lavandino. Poi si voltò ancora verso di lui. Rimasero a guardarsi in silenzio per un po' poi Hermione fece un passo in avanti ed eliminò la distanza. Ora erano tanto vicini che i loro nasi si sfioravano. Draco assunse un espressione seria.
«Cosa c'è?» chiese lei.
Lui sorrise.
«Baciami»
Lei abbassò lo sguardo.
«Solo due vecchi compagni di classe che si rincontrano dopo tanto tempo, avevi detto?»
Draco annuì.
«Solo amici, avevi detto?»
Draco annuì ancora, sorridendo.
«Che gran cazzata, eh?» le chiese.
«Già»
Entrambi si guardarono poi scoppiarono a ridere, lui la afferrò per la nuca e la tirò verso di sé. Si baciarono con passione, una passione che ritrovarono dopo molto tempo in cui ne erano stati privati. Poi l'asciugamano che avvolgeva il suo corpo cadde, lui la prese in braccio e si buttarono sul letto. Entrambi avevano trovato la propria dimensione, Draco aveva trovato il calore, Hermione aveva trovato uno spiraglio di vita.


Spazio Autrice:
Ciao a tutti, 
questo era l'ultimo capitolo, siamo giunti alla fine. Ditemi che avete notato che i titoli sono tutti ispirati a canzoni dei Pink Floyd, vi prego! Ringrazio tutti quelli che hanno messo la storia in preferita/ricordata/seguita, devo ammettere che siete stati numerosi, e un ringraziamento speciale va a coloro che si sono fermati a recensire. Tra poco pubblicherò un'altra storia, seguitemi :) E recensite anche questo, mi raccomando!

 
  
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