«Di
questo passo non
ce la faró mai.» pensai mentre mi avvicinavo ad un signore in
carne. «Ehy lei, sa per caso dirmi in che stanza
sta Harry Styles? É molto urgente.»
«Scherzi ragazzina? Chinque qui sa dove si
trova. Specialmente io.» rispose
e, ammetto, la mia faccia era un punto interrogativo.
«Senta, non so chi lei sia, ok? Mi chiamo
Flower St- Wilson e devo solo trovarlo, devo parlargli molto
urgentemente.» la sua faccia era spaventata,
come se
avesse appena visto un fantasma e, in
quel momento, volli girarmi per capire il motivo della sua espressione.
«Vattene Flower, vattene ora. A Harry non
servono altre complicazioni. Ti pago quanto vuoi, ma vattene, ora.»
Ci pensai su, non
per i soldi ma per Harry: per lui sarei
stata solo una complicazione in più.
«N- no. Io devo parlargli, la prego, è
veramente importante.» mi
trattenni dal piangere, non dovevo farlo.
«Qualsiasi cosa tu debba dirgli, Flower,
puoi dirla a me; sono il padre. Piacere, Desmond Styles.» e a quel punto mi dovenni trattenere dal
fare altro, tipo svenire o gridargli di tutto.
«I- io.. io penso di doverti parlarle
urgentemente, Desmond.»
puoi farcela, Flower, sei forte. «In
privato.»
Entrammo in una
stanza, spero solo di non scoppiare a piangere.
«Cosa c’è, Flower?»
«C’è che sono tua figlia. Sono la gemella
di Harry e voglio delle risposte.» iniziò ad
agitarsi, lo notai molto bene, cercando delle scuse.
«Vorrei la verità, Des, e vorrei parlare
con Harry. Ora.» merda, se inizio così è ovvio che non mi
accetterà.
«Io non ho una figlia.». Queste
parole fecero più male di tutto:
di una coltellata, di un cuore spezzato.. non
dolore fisico, ma quel dolore mentale che ti ricordi per sempre.
«Invece ce l’hai, perché io sono qui e
sono tua figlia, fino a prova contraria.»
dovevo sembrare forte, potevo farcela.
«L’1 febbraio 1994 la mia ex moglie
partorì solo una bambino, e quel bambino è Harold.» era serio, non stava mentendo.
«L-L-Lei dov’è? Intendo, ora, dov’è?»
saprà quanti figlia ha partorito, no? Lei
deve saperlo.
«È all’aeroporto, dovrebbe arrivare tra
poco.»
«Perfetto. Cercherò Harry raccontandogli
di quanto gli avete mentito e poi parlerò con lei.» non l’avrei fatto, ovvio; era sempre mio
fratello e, come era stato uno shock per me saperlo, sarebbe stato uno
shock
anche per lui.
«No. Finchè non lo sapremo con certezza
starai zitta, puoi cercarlo e fare una delle sue fans morte di cazzo ma
no, non
gli dirai questo!» urlò
così tanto che pensai tutta l’Inghilterra lo avesse sentito, sono seria.
«Papà, non gridare, non siamo solo in
hotel.» entrò Harry e non
seppi più niente. Chi ero? Perché ero lì?
Oh giusto, sono sua sorella e devo dirglielo. Non Posso farcela.
«Ciao Harry, è colpa mia. Volevo solo
sapere dove stavi, sai adoro te e gli altri ragazzi, e tuo padre si è
arrabbiato perché ero insistente, niente di che.» non so quanto risultai seria ma, a quanto
pare, abbastanza per rivolgermi un sorriso, abbracciarmi e dire a suo
padre che
non doveva trattare così le sue fans.
«Oddio Harry! Come stai piccolo Harold di
mamma? Eh? Ti trattano bene? Hai ancora paura dei tuoni? Oddio, non so
così
tante cose di te, non ci vediamo da mesi!»
entrò sua madre, o dovrei dire ˈnostra
madreˈ? Forse sua, per ora, basta.
«Emh, mamma, c’è una Directioner qui; sai
com’è, è un pochino imbarazzante.»
«Mamma..» lo sussurrai, ma bastò
per farlo sentire ad Anne, o mia madre.
«Chi sei tu?» si avvicinò e iniziò
a squadrarmi mentre
Harry e Desmond ci guardavano strane.
«Oh, bello. Non mi riconosci e non hai
detto a nessuno che esisto, non ti vergogni? Sono tua figlia, quella che hai dato in adozione, ricordi? Era
venutaqua per parlare con Harry e, per puro caso,ho incontrato Desmond
e sai
cosa mi ha detto quando gli ho detto la verità? ˈL’1 febbraio 1994 la
mia ex
moglie partorì solo una bambino, e quel bambino è Haroldˈ. Strano, no?
Eppure i
miei genitori adottivi me l’hanno confermato: Anne Cox, cioè tu, è mia
madre.»
Solo dopo mi
accorsi che aveva abbassato la testa e, non appena la rialzò, Desmond
fece una
domanda, ricordandomi che c’erano anche loro due con noi, in quella
stanza.
«È vero, Anne? O è solo una fan che si
inventa cazzate?»
Guardai Anne,
Desmond ed infine Harry e una lacrima mi scese sulla guancia.
Mi ero promessa di non piangere; eppure lo
stavo facendo.
Avevo detto che, finchè non fosse stato
sicuro, Harry non avrebbe dovuto saperlo; ma l’avevo appena detto a
lui, suo - nostro-
padre e sua - nostra- madre.
Avevo buoni propositi: stare
tranquillla,
essere educata, essere felice; eppure non avevo rispettato nessuno di
questi -
se non essere felice quando avevo visto Harry.
Amatemi. Ho aggiornato oggi, nonostante avessi detto che lo avrei fatto sabato; solo che ora non so quando riaggiornerò lol
RINGRAZIAMENTI:
per averla messa nelle seguite:
gaiaB2000
HarryStylesILoveYou
simonaDirectioner
Smile1007
Zannina92
_MrsStylesHoran_137
fan fiction su tutti
SAPPI CHE SE LEGGI VORREI SAPERE PERCHE' c:
Non so che altro sacrivere quindi...
QUESTION TIMEEEE:
-Cosa ne pensate di Anne che non ha detto a nessuno che Flower esisteva? Sarà veramente così o no? EEEEEEEH BOH lol
-Quale sarà la reazione di Harry?
-Vi piace la storia o vi fa cagare? lol
-Avete suggerimenti, consigli o critiche? Accetto tutto c:
Vado, byeee.
Love ya <3.