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Autore: Seele    04/11/2013    4 recensioni
"E se poteste tornare indietro nel tempo, cosa direste a voi stessi?" fu l'ennesima delle sue questioni.
Louis aveva sempre pensato che, porre certe domande, fosse incredibilmente stupido. Anche se ci fosse stata una risposta, anche se avessero voluto sul serio dire qualcosa a loro stessi, come avrebbero potuto? Mica si può tornare indietro ad anni prima.
Harry, invece, sembrava sempre felice di domande di questo genere. Abbassava gli occhi, rispondeva in modo evasivo, ma pensava tante cose mentre sulle sue labbra si dipingeva un sorriso triste e nostalgico.
Perché, dopotutto, se Harry ne avesse avuto la possibilità, sarebbe tornato indietro nel tempo e avrebbe detto a sé stesso tantissime cose.
Ma questo era impossibile, giusto?
Almeno fino a qualche mese dopo.

{Larry Stylinson}
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Since Always





Appena tornò nella stanza in cui erano rimasti Harry del futuro e sé stesso del presente, Louis si lanciò direttamente in direzione del suo ragazzo, prendendogli il viso fra le mani e baciandolo senza preamboli.

Gli altri Harry e Louis si irrigidirono; vedere loro stessi baciarsi era un colpo abbastanza duro da ricevere.

Louis non si staccò dalle labbra di Harry finché non fu soddisfatto; poi, con un sorriso allegro in viso, gli passò una mano nei capelli e si sedette sul letto di Liam come se non fosse successo niente.

Tutti e tre lo fissarono in silenzio, con espressioni interdette sul volto.

Non guardarmi in quel modo scandalizzato, honey” si rivolse al suo ragazzo, “ho fatto una chiacchierata con te di questo tempo e mi è venuta una voglia gigantesca di baciarti. Quindi prenditela con lui e con quell'aria dannatamente innocente.”

Harry alzò un sopracciglio, poi si rivolse al più piccolo fra i quattro. “Scommetto che ha fatto qualcosa di strano” fece con aria sospettosa.

Oh, ehm” tossì l'altro, “non-”
“Louis” Harry gli lanciò un'occhiataccia, “non voglio che me stesso subisca dei traumi, quindi dimmi cosa gli hai fatto.”

Non gli ho fatto niente” fece Louis, con aria fintamente offesa.

Ti ha violentato, Haz?” chiese quello del presente, con aria alterata. “Lo amma-”

Mi ha baciato!” confessò Harry imbarazzato, afferrando l'amico per la maglietta per impedirgli di vedersela con Louis. Due paia di occhi, praticamente fuori dalle orbite, lo fissarono sconvolti.

Tu- hai- tu hai baciato il- il mio- ragazzo” e Louis si lanciò direttamente su sé stesso del futuro, senza che né Harry riuscisse a trattenerlo né che il rumore poco rassicurante di qualcosa di rotto lo distraesse dal suo intento.

È stato un bacio innocente!” si difese Louis ridendo, afferrando il cuscino di Liam e tirandolo in testa all'altro. Harry rise, divertito, e l'altro se ne accorse.

Non sei geloso?” domandò timidamente.

Harry fece spallucce. “So che ha un debole per te” sorrise, “e so anche che ci è andato piano. Non è così?”

È stata davvero una cosa innocente” annuì l'altro, leggermente a disagio, “però mi ha baciato a tradimento, ti giuro che io non ho nemmeno ricambiato!”

Harry rise. “Ne ero sicuro!” fece tranquillo. Poi tornò a guardare i due Louis che si stavano ancora prendendo a botte sul letto di Liam, che era il più alto del letto a castello, e alzandosi appena sulle punte afferrò la caviglia del suo ragazzo e la tirò verso di sé.

Cosa cazzo- Harry!” esclamò Louis, cercando di liberare la caviglia dalle sue mani, con l'unico risultato di finire a terra.

Scusa, amore” ridacchiò Harry, senza accorgersi del vezzeggiativo, “ma non voglio più sentirvi litigare!”

L'altro Louis si sporse dal letto, sorridendo vittorioso e porgendo il palmo ad Harry. Questi gli diede il cinque, ridendo.

Oh, Louis” fece poi il ragazzo, con un'espressione improvvisamente furba sul viso, “se tu hai baciato il mio, io ho tutto il diritto di baciare il tuo Harry, vero?”

Louis del futuro si tirò immediatamente su dal pavimento. “Non oserai” sibilò. “Piuttosto, baciati il tuo” sbottò poi, stringendosi Harry addosso con aria protettiva.

L'altro Harry rimase in silenzio, un po' preoccupato dalla piega che stavano prendendo gli eventi.

No, Lou” sbottò poi, mentre lui e l'altro si urlavano contro motivazioni e insulti. “Sono geloso” confessò, ad occhi bassi.

Ma lui ti ha baciato!” sibilò il suo ragazzo. “Devo vendicarmi!”

Anche io sono geloso, Harry” affermò Louis del futuro, “prova a baciarlo e niente sesso per una settimana.”

Calò il silenzio per qualche secondo, poi Louis guardò storto ognuno di loro. “Che volete, non stavamo litigando?”

E ripresero a scannarsi a vicenda, finché Harry sbuffò e raccolse da terra il cuscino di Liam, gettandolo addosso al suo ragazzo.

Lou, siete davvero infantili” sospirò. “Quindi, siccome sembra che qui l'unico adulto sia io -e tu hai due anni più di me, ti ricordo- , risolvo da solo.”

Lanciò un'occhiata a sé stesso del presente. “Harry, ho il tuo permesso? Mi sa che è l'unica cosa da fare, prima che venga Simon direttamente a cacciarci fuori.”

Harry s'imbronciò, ma annuì. “Va bene” sospirò.

Okay, allora è fatta” fece l'altro, avvicinandosi a Louis del presente.

No, aspetta, 'è fatta' proprio per niente!” protestò il suo ragazzo. “Harry, non hai il mio consenso, guarda che-”
Durò meno di un secondo; giusto il tempo di schioccare un breve bacio sulle labbra di Louis, e Harry si era già allontanato.

Non l'ho nemmeno sentito” sbottò Louis del presente, insoddisfatto, mentre l'altro era ridotto a una massa informe e dagli occhi sgranati in un angolo della stanza.

Beh, era uguale a quello che si sono scambiati loro due” gli fece notare Harry, mentre quello del presente sospirava di sollievo, vedendo che era stata davvero una cosa senza importanza. Louis non era dello stesso avviso.

Avevo detto di no” sbottò, offeso. “Cazzo, Harry. Sono arrabbiato.”
“E dai, amore” lo pregò l'altro, sorridendo dolcemente e avvicinandoglisi, “lo sai che amo solo te.”

Non avevi il mio permesso” borbottò lui, incrociando le braccia al petto. “Io sapevo che non ti saresti arrabbiato se lo avessi baciato. E tu sapevi che mi sarei offeso se tu avessi baciato lui. Ma lo hai fatto lo stesso!”

Non mi tenere il broncio” replicò Harry, avvicinandosi ancora e accarezzandogli le braccia. Gli altri Harry e Louis pensarono bene di andarsene, visto che stavano rischiando l'autocombustione per l'imbarazzo.

No” sospirò Louis. “È uno stronzo e tu lo hai baciato.”

Baciato?” ripeté Harry giocoso, gli occhi pieni di amore. “Ma io bacio solo te, amore mio.”

Gli cinse i fianchi con le braccia, inclinò il volto e lo baciò dolcemente, come solo lui era in grado di fare. Louis lambiva, mordeva, divorava; Harry baciava. Baciava e comunicava tutto l'amore che provava, senza dimenticarne nemmeno la più piccola e insignificante parte.

Si scostò dopo aver baciato Louis intensamente e teneramente; ma non riuscì ad allontanarsi di un passo, che Louis lo attirò di nuovo a sé.

Dove credi di andare, adesso?” soffiò sulle sue labbra, divertito e seducente.

Avevi detto niente sesso per una settimana” gli ricordò Harry con una risata, sottovoce.

Ma io e te non facciamo sesso, sweetheart”, replicò il ragazzo, “io e te facciamo amore.”

Tornò serio per un secondo. “L'ho detto anche ad Harry.”
Il suo ragazzo si limitò ad annuire con un sorriso, mentre posava altri piccoli baci sulle sue labbra. “Forse non dovremmo farlo qui” gli fece notare poi, preoccupato all'idea di stravolgere gli eventi.

Non fare storie” sussurrò Louis nel suo orecchio, facendogli venire i brividi, “non lo sapranno mai.”

Chiuse la porta a chiave, e il tempo perse qualsiasi importanza.


*****



Voi due avete fatto l'amore” fu la prima cosa che disse Louis del presente, non appena l'altro lo fece entrare in camera.

Sì” ammise tranquillamente, infilandosi una maglietta. Rivolse uno sguardo ad Harry, addormentato mezzo nudo nel letto; “sta' tranquillo, non abbiamo sporcato e nessuno lo verrà a sapere.”

Si sedette di fronte all'altro sé stesso, intrecciando le proprie dita; “so cosa pensi, Louis” disse serio. “Diciotto anni, etero, fidanzato.”

Louis annuì, lievemente a disagio. Poi, il più adulto concluse.

Prima di Harry.”

L'altro sospirò: “prima di Harry” conciliò.

E da allora hai diciotto anni, sei gay, e single. Almeno fino a ieri; ora stai con lui.”

Non pensavo...” mormorò Louis, “che una sola persona avrebbe stravolto tutto in un secondo.”

Nemmeno io” rise dolcemente il ragazzo. Allungò una mano per accarezzare i ricci di Harry, e nel suo sguardo c'era così tanto amore che sé stesso quasi sobbalzò.

Ha stravolto tutto, hai detto bene” disse sottovoce, “ma non posso fargliene una colpa.”

Perché dovresti?” domandò il più giovane, confuso. “Voi due siete felici.”

E siamo nascosti” aggiunse l'altro, con una risata amara. “Nessuno sa di noi, a parte gli amici intimi e...beh, tutti” sorrise tristemente, “ma non possiamo dire la verità. Non ancora.”

Sospirò. “O, perlomeno, spero che sia così.”

Lo guardò negli occhi: “diranno di Harry che è un don Giovanni, lo costringeranno a un sacco di flirts con altrettante donne, daranno a te una beard, negherai di stare assieme a lui tantissime volte e lo distruggerai un po' alla volta sempre di più. Ma lui ti amerà lo stesso” raccontò a bassa voce, “perché Harry è la persona più meravigliosa che esista.”

Sorrise, vedendo che Louis era leggermente arrossito. “Siamo così fortunati, io e te” continuò poi, “e non per la fama, per il successo o per i soldi: siamo fortunati perché abbiamo lui. E perché lui, incomprensibilmente, ci ama più della sua stessa vita.”

Okay, basta” sbottò l'altro, arrossendo, “mi rifiuto di pensare di essere così schifosamente smielato e romantico.”

E sentiamo” lo incitò Louis, “di cosa vorresti parlare, invece? Della nostra prima volta, per esempio?”

Il più piccolo fece per replicare, poi aggrottò le sopracciglia. “Adesso che l'hai tirato tu in ballo, me lo devi dire.”

Hush, Louis” replicò l'altro, dispettoso, “questo lo devi scoprire da solo.”

Okay” sospirò il ragazzo: “quando?”

Louis impiegò qualche secondo a capire quale fosse la domanda. “Quando è stata la nostra prima volta, intendi?” chiese.

Lui annuì. “Almeno questo puoi dirmelo.”

Beh...” rispose Louis, pensando a una risposta che non dicesse tutto, “diciamo che le fan sono convinte che l'abbiamo fatto per la prima volta in una tenda, a Leeds.”

L'altro aggrottò le sopracciglia. “Non sembra molto romantico” commentò. “Cioè, niente di cui lamentarsi” rise, “solo che...non so, pensavo altrove.”

Ma io non ho detto che è così, mate” sorrise Louis, vago.


*****


Sembra proprio che ci salutiamo qui” fece Harry, estraendo dalla tasca dei suoi jeans il telecomando della macchina del tempo. “È da parecchio che ci troviamo in quest'epoca, e non vorrei che si pensasse che ci siamo persi o qualcosa di simile.”
“È stato bello conoscervi” sorrise l'altro, sincero. “Non mi aspettavo che...sarebbe successo.”

Nemmeno noi” rise Louis, per poi guardare sé stesso del presente. “Ehi, Louis” lo chiamò; “mi raccomando, trattamelo bene. Fra tre anni lo voglio vedere sano e salvo, chiaro?” si assicurò indicando il più piccolo dei quattro, facendo ridere Harry del futuro. Louis del presente sbuffò, ma annuì con un leggero sorriso.

Non sei poi così male” confessò, riluttante ma divertito.

Nemmeno tu” gli fece l'occhiolino l'altro. “E adesso andiamo.”

Infilò una mano fra i ricci di Harry del presente, accarezzandoli un'ultima volta. “Davvero, Harry, ho un fetish per te di quest'epoca” sospirò, guadagnandosi un'occhiata truce di sé stesso.

Si era capito” rise il suo ragazzo, mentre Louis stringeva Harry a sé con fare geloso e protettivo, facendolo arrossire, “però dobbiamo sbrigarci!”

Harry e Louis fecero per incamminarsi fuori dal palazzo, quando improvvisamente si voltarono verso di loro come se si fossero ricordati di qualcosa di importante.

Fate le scelte giuste” si raccomandò Harry. “Potete ancora cambiare. Siete ancora liberi.”

Quando torneremo nel nostro tempo, la realtà avrà subito i cambiamenti che voi le avete imposto” continuò Louis, “perciò...vivete questo periodo come il più bello, perché poi le cose diventeranno difficili.”

Harry, notando la loro aria preoccupata, sorrise rassicurante. “La cosa importante, è che voi siate sempre insieme ad affrontare tutto.”

Promesso” sorrise Louis del presente, cingendo quasi inconsapevolmente il fianco del suo ragazzo. “State tranquilli.”

Buon ritorno al futuro, allora” ridacchiò Harry.

E, stavolta, loro stessi se ne andarono senza mai voltarsi indietro.


*****


Harry e Louis erano appena arrivati a casa dello scienziato, ancora chino sui suoi progetti e senza la minima voglia di ascoltarli; ma i ragazzi necessitavano della sua attenzione.

Davvero, è importante!” insistette il più giovane fra i due. “Possiamo andare nel futuro? Per favore? O nel passato? Giusto per fare un viaggetto fra le epoche” lo pregò. L'uomo alzò gli occhi al cielo, distogliendoli finalmente dallo schermo del suo computer.

Fate quello che volete, d'accordo? Terrò qui il mio armadio tutto il tempo, ma voi lasciatemi in pace ora!”

Che tipo” sbottò Louis, prima di prendere Harry per mano e trascinarlo dentro all'armadio. Solo allora, lo scienziato si alzò dalla sua sedia girevole e diede loro due piccole palline di metallo.

Questo dovrebbe evitare che i vostri vestiti si distruggano, insieme ai vostri circuiti celebrali e al resto delle vostre cellule del corpo” spiegò, facendo rabbrividire Louis, “perché andare nel futuro è più difficile che andare nel passato. Insomma...non so se funzionerà.”

Non disse altro, chiuse le ante lasciandoli da soli.

Harry” mormorò Louis. “Sono preoccupato: ne vale la pena?”

Tanto, nel nostro tempo ci dobbiamo tornare lo stesso” gli fece notare Harry. “Dai, andrà tutto bene. Dove vuoi andare prima di tornare a casa?”

Louis ci pensò un secondo, poi gli prese il telecomando di mano e digitò qualcosa senza che Harry lo vedesse.

Arrivarono nell'epoca scelta in un secondo, e -almeno a giudicare dall'aspetto dell'uomo seduto alla scrivania- evidentemente si trovavano nel passato; avevano ancora i loro vestiti addosso, e il futuro scienziato neppure si era accorto di loro. Louis, divertito, sgattaiolò fuori con Harry senza mai attirare la sua attenzione.

Dove siamo?” domandò Harry. “Lo vedrai” sorrise Louis, trascinandolo ancora chissà dove. “Gli One Direction non erano stati nemmeno pensati, in quest'epoca” raccontò, fermando un taxi per poi dire al tassista il nome del posto sottovoce, perché Harry non lo sentisse, “e sono curioso di vedere una cosa.”

Si levò la cintura dei pantaloni e la avvolse intorno al viso di Harry, coprendogli gli occhi; Harry si lasciò guidare fuori dall'auto, poi iniziò a sentire vagamente della musica e solo allora, mentre Louis si infiltrava da qualche parte stando ben attento a non fare rumore, comprese dove si trovavano.

Erano sicuramente dentro a uno stadio in cui loro stessi avevano certamente cantato, di cui Louis conosceva le entrate secondarie e nascoste -come avrebbe fatto ad entrare senza un biglietto, altrimenti?-, e la voce dei cantanti della band The Script aleggiava nell'aria già satura delle urla dei fan.

Louis gli levò la cintura dagli occhi, e Harry si ritrovò davanti sé stesso appena tredicenne con, a pochi metri di distanza, Louis quindicenne.

Io ti ho visto subito!” sorrise Louis risistemandosi la propria cintura sui fianchi, osservando lo splendido sorriso che il suo ragazzo gli rivolse. “E sai cos'ho desiderato, nel momento in cui anche tu ti sei voltato e ci siamo visti per la prima volta?”

Harry scosse la testa, ma in realtà lo sapeva benissimo. “Baciarmi?” domandò, fingendo di tirare a indovinare.

Baciarti” accertò Louis, cingendogli i fianchi e avvicinandosi a lui, per poi azzerare la distanza fra i loro visi e posargli un bacio lungo e dolcissimo sulle labbra.

E gli altri Harry e Louis, totalmente ingenui e inconsapevoli, si guardarono in quell'esatto momento.


*****



Voglio vederti” pregò Harry, con voce dolce. “Voglio parlarti.”

Louis sbuffò, accondiscendente, prima di premere alcuni tasti sul telecomando e fare un nuovo salto nel tempo.

Dieci anni prima, partendo dal 2007; quando aveva cinque anni.

Stavolta, fortunatamente, lo scienziato non era in casa. Quindi si diressero direttamente a Doncaster, non prima di aver visto un foglio con su scritto “non spostare mai!” affisso all'anta dell'armadio da cui erano usciti e ridacchiare fra di loro.

Louis da piccolo, proprio come Harry si aspettava, non era poi molto diverso da come era adesso; stessa aria furba, stessi occhi azzurri, stesse bretelle addosso.

Giocava da solo, con la palla, vicino casa sua; la palla rotolò più lontano, e Harry non ruscì a frenarsi dal prenderla.

Si allontanò leggermente da Louis, che invece rimase a guardare senza voler interferire fra sé stesso ed Harry.

Ciao” sorrise il ragazzo, avvicinandosi al bambino per ridargli la palla. “Giochi da solo?”

Louis annuì. “Ridammi la palla” ordinò, e Louis nascosto ridacchiò sotto i baffi.

Va bene, va bene” rise Harry. “Anche io voglio giocare con te.”

Non puoi. Sei troppo grande” negò Louis.

Ti prego!” insistette il ragazzo, divertito. Sembrava un gigante, in confronto a un bambino così piccolo; tuttavia questi si comportava come se fosse il più grande, in maniera quasi altezzosa, ignorandolo.

Mi chiamo Harry” cambiò allora argomento lui. “E tu chi sei?”

Louis” rispose il bambino. “Ho cinque anni” proseguì, contando il numero sulle dita delle mani.

Sei innamorato di qualcuno, Louis?” sorrise Harry. Louis annuì.

C'è una bambina bellissima che viene con me a scuola!” rispose, sgranando gli occhi azzurri. Si rabbuiò un secondo dopo. “Ma ce ne sono tante brutte.”
Harry scoppiò a ridere rumorosamente, e Louis alle sue spalle alzò gli occhi al cielo sbuffando.

E scommetto che tu piaci a tutte” incalzò Harry, “quell'aria da monello è irresistibile. Mi viene una voglia di coccolarti incredibile!”

Mamma mi ripete sempre che i maniaci dicono le stesse cose” commentò Louis atono, e quello più grande scoppiò a ridere così forte che Harry si voltò per guardarlo offeso.

Non sono un maniaco, te lo giuro” sospirò il ragazzo, tornando a puntare gli occhi sul piccolo. “Sono un tuo amico.”

Pedofilo” lo additò Louis, tirandogli la palla in testa. E, davvero, sé stesso di questo passo sarebbe sicuramente morto per le risate.

No, davvero!” assicurò Harry, dispiaciuto, ridandogli la palla. “Te lo giuro, Louis.”

Dimostramelo!” strillò il bambino. “Altrimenti chiamo la mia mamma! E la mia mamma ti spacca la testa e ti porta alla stazione dei treni e ti chiude in un colleggio per farti diventare bravo!”

Harry guardò oltre la propria spalla, lanciando a Louis un'occhiata divertita. Il suo ragazzo sospirò: “mia madre mi diceva così quando combinavo qualche guaio” sbuffò, facendo ridacchiare Harry.

Ehi, la smetti di parlare con quello?” sbottò il bambino. “Se non ti sbrighi, vado subito a-”

BooBear” disse soltanto Harry, e il piccolo Louis si immobbilizò.

Aggrottò le sopracciglia: “così mi chiamano solo i miei genitori” si accigliò, “tu come lo sai?”

Perché me lo dirai tu, fra tredici anni” sorrise Harry. “Mi vorrai tanto bene, e io ne vorrò tanto a te. Nel futuro saremo tanto, tanto amici...e ti piacerò più di quella bambina bellissima di cui ora sei innamorato.”

Il piccolo Louis rimase in silenzio, come studiandolo. Harry sorrise, in attesa.

Poi “bugiardo!” esclamò il bambino, tirandogli di nuovo la palla addosso con forza e poi scappando chiamando a gran voce la madre.

Ma- ma-” balbettò Harry dopo qualche secondo che impiegò a riprendersi dallo stupore, deluso, voltandosi verso Louis che se la rideva della grossa. “Louis, eri una testa di cazzo! Assolutamente insopporta-”

E Louis lo stava già baciando a mo' di scuse, mentre sé stesso ancora strillava correndo verso i genitori.


*****


Qualche minuto dopo, per decisione di Louis, si trovavano vent'anni avanti nel futuro.

Ho sempre desiderato che succedesse quest'anno” soffiò Louis prima di uscire dall'armadio, ignorando le domande dello scienziato improvvisamente allegro e socievole, “e in questo mese. Quindi, vieni” tagliò corto, prendendo la mano di Harry e senza lasciarla nemmeno mentre camminavano lungo la strada.

In che anno siamo, Lou?” domandò il suo ragazzo, curioso.

2017” rispose Louis, “Maggio.”

Sembrava così rapito, nel cercare quel qualcosa che Harry non avrebbe saputo indovinare; semplicemente si lasciò trascinare un po' ovunque, fino a un parco che ben ricordava, perché la prima volta che ci erano venuti da adolescenti avevano scherzato, seduti su una panchina, a proposito del loro...

Oh.

Harry sgranò gli occhi, il cuore che batteva a mile.

...matrimonio.

Louis si fece spazio fra gli invitati, senza farsi notare ed entrando nell'enorme radura che sé stessi avevano affittato in onore della cerimonia; e Harry sentiva il proprio cuore scoppiare, minacciare di uscire dalla cassa toracica per l'emozione, mentre un Louis venticinquenne si rivolgeva a sé stesso per mettergli l'anello al dito.

Ne ero sicuro” disse Louis a bassa voce, gli occhi lucidi tanto quanto quelli di sé stesso mentre anche Harry lasciava scivolare l'anello di matrimonio lungo il suo anulare.

C'erano tutti; la piccola Lux -beh, in realtà adesso era cresciuta- che faceva da damigella, Niall che piangeva a dirotto e Liam che, seppure anche lui sul punto delle lacrime, lo prendeva silenziosamente in giro, mentre Zayn si asciugava in fretta gli occhi. Gemma e Anne erano sedute vicino a Johannah, mentre le sorelle di Louis sorridevano contente; vicino a Lottie c'era un ragazzo che le stringeva la mano, seduto accanto ad Ed Sheeran che sorrideva commosso.

Ma poi, al momento del bacio, Harry non riuscì più a guardare le persone partecipanti al matrimonio; singhiozzò, forte, felice come non lo era mai stato prima d'ora. Louis lo baciò come se non fossero solo loro stessi del futuro a sposarsi, ma anche loro, e Harry ricambiò con un'intensità tale che quando si scostò rise fra le lacrime, la stessa identica reazione di sé stesso del futuro mentre Nick Grimshaw rideva e batteva le mani.

Non ci posso credere” sorrise piangendo, e Louis lo prese per mano allontanandolo di poco dalla radura, temendo che se fossero rimasti lì li avrebbero visti.

Non è bellissimo?” rise, con gli occhi umidi e lucidi. “Ne ero assolutamente certo.”

Lo strinse in un abbraccio pieno di emozione, fino a quando Harry calmò i singhiozzi di felicità, e solo allora, prendendo le sue mani, disse:

Torniamo nel nostro tempo. Non vedo l'ora di poterlo vivere.”



Aww, forse uno dei miei capitoli preferiti; credo sia un assurdo contenuto di fluff. Spero di non avervi fatto venire il diabete, in quel caso siete liberi di denunciarmi.

Devo dirvi una cosa, purtroppo: questo è il penultimo capitolo! Ve lo avevo detto, che non sarebbe stata una long troppo long molto grande, ebbene siamo già al suo termine. Spero che vi stia piacendo, e che la lascerete con il sorriso sulle labbra :)

Bene! E ora facciamo un po' di ringraziamenti. _xheystyles, MelleSkyscraper, NeeDYourSmile, Xdoppelganger, SP_InMyHeart, She Flies, grazie mille per le recensioni; e anche per coloro che seguono questa storia, circa settanta persone, che anche se silenziose mi fa piacere che apprezzino questa ff!

Al solito, faccio copia e incolla: mi trovate su twitter e su ask . Fatemi sapere se, come per l'altra storia You're every line, you're every word, you're everything , volete anche qui l'ask per i personaggi di questa storia che uso però generalmente per l'altra long; in quel caso, specificate di quale ff si tratta. Bastano anche le iniziali, in questo caso SA!

E adesso vado, a presto :3


Seele



  
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