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Autore: Fflang    05/11/2013    1 recensioni
Quando una persona scompare inizia una disperata corsa contro il tempo, contro qualcuno di cui nessuno conosce il volto o il nome, contro qualcuno che forse non troverai mai.
Il tempo passa, le speranze di ritrovare la persona amata diventano sempre meno e si inizia a pensare al peggio.
Le persone che scompaiono si vedono portare via dalla propria vita senza poter fare niente, senza poter dire ''no, riportami a casa, voglio andare a casa''. E magari lo urlano, scalciano e si oppongono alle mani che le trascinano via. Ma sono forti e alla fine vincono. Vincono sempre. Hanno sempre vinto.
Le persone che rimangono a casa pregano, piangono e fanno di tutto per trovarli. Pensano a tutto fuorché al fatto di non rivederli più. La famiglia, gli amici, i vicini di casa… tutti uniti per qualcosa probabilmente inutile.
Se sparisci non puoi, non devi sperare di essere ritrovato, perché se vieni trovato non sei sicuro in quali condizioni succederà. Certe volte è meglio che non si sappia più niente, che il tempo passi senza nessuna traccia, che nessun corpo venga trovato. Puoi sempre illuderti che chi si è perso sta bene, che è felice dove si trova.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Quando una persona scompare inizia una disperata corsa contro il tempo, contro qualcuno di cui nessuno conosce il volto o il nome, contro qualcuno che forse non troverai mai.

Il tempo passa, le speranze di ritrovare la persona amata diventano sempre meno e si inizia a pensare al peggio. 

Le persone che scompaiono si vedono portare via dalla propria vita senza poter fare niente, senza poter dire ''no, riportami a casa, voglio andare a casa''. E magari lo urlano, scalciano e si oppongono alle mani che le trascinano via. Ma sono forti e alla fine vincono. Vincono sempre. Hanno sempre vinto. 

Le persone che rimangono a casa pregano, piangono e fanno di tutto per trovarli. Pensano a tutto fuorché al fatto di non rivederli più. La famiglia, gli amici, i vicini di casa… tutti uniti per qualcosa probabilmente inutile. 

Se sparisci non puoi, non devi sperare di essere ritrovato, perché se vieni trovato non sei sicuro in quali condizioni succederà. Certe volte è meglio che non si sappia più niente, che il tempo passi senza nessuna traccia, che nessun corpo venga trovato. Puoi sempre illuderti che chi si è perso sta bene, che è felice dove si trova. 

 

Quando sono sparita. Quando mi hanno rapita. Non ero felice nella mia città, odiavo la mia vita e la famiglia. C'erano troppe bugie, troppe maschere sui volti delle persone che conoscevo, che amavo e che dicevano di amarmi. Sopratutto nella mia famiglia. Volevo andare via, credevo che sarebbe stato meglio. Ma poi quella sera, sono venuti a prendermi. 

Mi hanno portato via con la forza. Lui.

Lui si è avvicinato a me sorridendomi gentile e poi mi ha afferrato e mi hanno addormentata.

Sono stata caricata su una macchina scura e sono partiti ad alta velocità.

Nessuno mi ha più vista, nessuno sapeva dove fossi.

Quella sera non dormii a casa mia, e la mattina seguente mia madre non mi trovò nel mio letto. 

Non ero da nessuna parte ma allo stesso tempo ero ovunque. 

Denunciarono la mia scomparsa dopo 24 ore. Ero già troppo lontana perché qualcuno avesse potuto trovarmi.

Pensavano che una ragazzina di 15 anni, probabilmente da sola, non sarebbe passata inosservata. Pensavano male. 

Nessuno mi vide.

Iniziarono le ricerche.

 Iniziarono a scavare nella vita di tutti, nella mia e in quella di tutti quelli che mi conoscevano. 

 La mia scomparsa era a un punto cieco.

Vennero stampati dei volantini con la mia  foto e le cose che mi riguardavano, venni segnalata alle televisioni di tutto lo stato e a quelli vicini. 

Ci furono diverse segnalazioni, tutte false. 

Era come se fossi volata via. 

Ero un fantasma.

 

Se la polizia avesse scavato più affondo nella vita della mia famiglia, forse mi avrebbero trovata…

Forse. Forse no o forse si. Non lo sapremo mai. 

Avrebbero visto tanti scheletri nell'armadio da riempirci un cimitero. 

Ero cresciuta in una famiglia rispettabile pensavano tutti, lo pensavo anche io.  

Se mi avessero detto la verità FORSE questo non sarebbe successo, no?

Il tempo passava e tutti iniziarono a dimenticarsi di me.

Divenni ''la giovane ragazza scomparsa''.  

Di me rimase solo il ricordo di un vecchio volantino attaccato malamente a un palo della luce, o alla bacheca di un bar di città.

Tutti andarono avanti per le loro vite.  

Nessuno escluso. 

All'anniversario della mia scomparsa facevano una preghiera tutti insieme e poi tutti ritornavano alle loro vite. E si divertivano, giocavano e amavano.

Tutte cose che io non potevo fare. 

Non puoi rincorrere per sempre qualcosa che NON PUO' essere presa.

Ero come l'aria per loro.  

 

Mamma e papà ebbero un altro bambino, non mi fu mai detto come si chiamava. Oggi dovrebbe avere sei anni. Avevo sempre voluto avere un fratellino o una sorellina.

Quando tua figlia sparisce nel nulla ti senti incapace perché non sai dove sia e vorresti saperlo per andare a prenderla e tenerla stretta a te. 

Sapete, mamma e papà non avevano mai iniziato a cercarmi, era tutta una recita per gli altri;  non perché non gli mancassi o perché mi odiassero. Ma perché sapevano benissimo dove fossi e con chi fossi. 

Ma non potevano farci niente. 

Avrebbero perso tutto. 

Perché io non ero la loro bambina prodigio.

Non lo ero mai stata e  non lo sarò mai. 

Sono la bambina di qualcun'altro. E lo sarò per sempre.

 
   
 
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