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Autore: Lovemetonight    05/11/2013    0 recensioni
"il cielo e' bellissimo" dissi io guardando il cielo pieno di stelle.
"È vero" Harry sospirò.
"sai cos'altro e' bellissimo?" chiesi. Harry si girò verso di me sorridendo.
"no, cosa?" sembrava che sapesse già la risposta.
"io" dissi come se fosse ovvio. Lui mi diede una leggera spinta ridendo.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eravamo ancora tutti per terra ridere a più non posso, quando sentimmo il rumore dell'ambulanza.
Suonarono al campanello; mi alzai a fatica con le budella che mi facevano ancora male per aver riso troppo in precedenza, aprii la porta e mi ritrovai davanti un uomo e una donna vestiti in bianco. L'uomo non era per niente male. Decisi di sedurlo: mi alzai leggermente la maglia e feci uno sguardo sexy. Sarebbe stato tutto perfetto e la mia tattica avrebbe funzionato se non fossi scivolata con il gomito quando mi appoggiai alla porta. La donna scoppiò a ridere. Come osava? Lurida stronzetta.
Indossava un cappellino con una forma cilindrica, tutto bianco con uno strano simbolo rosso. Aveva le labbra a papera e tutte ricoperte di rossetto, presente anche su alcuni dei denti sporgenti che aveva. Quanto la odiavo. Mi spostò con la mano per farsi spazio ed entrare. Notò Harry sul divano con degli schizzi di merda sugli abiti. Fece un espressione come per dire "mh, niente male. È ricoperto di merda e puzza pesantemente, ma niente male." In quel momento avrei voluto spaccargli la faccia. Ma cos'era quella? Gelosia? No, non era possibile, non potevo essere gelosa. Io ero gelosa solo quando amavo qualcuno e di certo non amavo Henry lo sfigato.
Entrarono altri due uomini con una barella sulla quale fecero stendere Harry. Quando l'infermiera diavolo-zoccola-papera cercò di uscire dalla casa, io presi velocemente le chiavi e la chiusi dentro. Doveva pagarmela per avermi deriso. Raggiunsi quei coglioni dei miei amici. Un dottore si avvicinò a noi, probabilmente voleva avvisarci delle condizioni di Harry, come se ci importasse. "Scusatemi ragazzi, avete per caso visto passare l'infermiera Ellen? Magra, bassa, labbra a papera…" ci chiese l'uomo. Ma certo! Ellen era diavolo-zoccola-papera! Facendo finta di nulla risposi: "Si, l'ho vista andare in quella direzione." Dissi indicando verso destra. "Probabilmente è tornata a casa." "Ma casa di Mrs.Ellen non è da quella parte."Ribattè. "Beh, allora è di sicuro andata a far baldoria con le sue amichette puttanelle. Dottore lei dovrebbe capire meglio di me! Salta sempre il lavoro. Dovreste licenziarla… se solo aveste visto come ha trattato il povero Henry in casa." Lo arronzai. "Mh, grazie per l'informazione, ci penserò. Intanto, potete spiegarmi cosa è successo al ragazzo?" "Chi? Hanry?" Disse Niall. "Si Niall, ma che intelligente." Gli rivolsi un'occhiataccia che lui non capì. "Coza? Pelchè, coza è zuzzezo a henry?" Perché avevo amici così stupidi? "Non ricordi niente Zayn?" Alex aveva un viso abbastanza perplesso. "Coza dovlei ricoldare? Io non so nientle." "Allora perché ridevi prima con noi in casa?" Urlai esasperata. "Non urlale! Mi spaventzi cozì. Ridavate tutzi, perzò mi zono aggiunto anchle io." Pregai Dio affinché aiutasse quel povero ragazzo disagiato; aveva troppi problemi mentali.



POV. HARRY Era quasi mezzanotte e nessuno si era ancora preoccupato di portarmi in ospedale o di chiedermi come stavo. Ero disteso su quella barella nel bel mezzo di una strada, con un mal di stomaco incredibile e merda dappertutto. Vedevo persino passare il fantasma di un'infermiera in casa mia. Il rumore assordante dell'ambulanza e delle persone che chiacchieravano erano insopportabili. Bel compleanno di merda. L'unica persona lì fuori che mi faceva piacere sentir parlare era Bridgette. Stava urlando a Zayn, per non so cosa. Sembrava un animale, ma era così adorabile.
Ehy" Mi chiamò una voce femminile al fianco della barrella. Era Alex. "Ehy" Risposi sorridendole. "Puzzi davvero di merda, ma lavati!"
"Vorrei, ma nessuno mi assiste qui. Non so più a che servono i dottori e le infermiere."
"Mh. Comunque sono qui perché volevo scusarmi per non averti fatto un regalo. Sai, io sono povera e non posso permettermi neanche un semplice regalino, scusami."
"Non preoccuparti, capita."
Capita? Ma ero veramente un coglione allora? Il fatto è che mi sentivo imbarazzato, povera Alex. In quel momento provavo così tanta pena per lei. Mentre mi perdevo nei miei pensieri, notai Louis che mi guardava male. Non era mica geloso che Alex fosse venuta a scusarsi con me? Ci mancava solo questo.
<> Era il cellulare di Alex che squillava. Conoscevo quella canzone, One, two, three di Britney Spears, l'avevo sempre odiata. "Papy!" Rispose al telefono. Aveva un iphone5 nuovo di zecca, tirato fuori da una borsa firmata di Prada, che prima non avevo notato. Cazzo, non era povera, era una strariccona. Mi pareva strano che qualcuno in quella città mi stesse trattando bene."Sul serio?"Continuò. "Ma è la nuova collezione?" "Che bello papy! Posso però chiederti un favore?" "C'è qualcuno a cui vorrei fare un regalo…" Parlava di me! Ne ero sicuro, parlava di me! Beh, mi aveva mentito sul fatto di essere povera, ma almeno pensava sul serio a me e voleva rimediare. Ero felicissimo.
"Si papy, hai indovinato! Che bravo che sei! Voglio fare un regalo ciascuno ad Emma, Bridgette e Rachel" "No a Danielle no, è insopportabile quella ragazza!" "Ma cento euro a regalo non sono pochi?" "Okay, allora vada per cinquecento euro a regalo. Ciao papy." Non ci potevo credere. Era il mio compleanno, era venuta alla mia festa, non mi aveva fatto il regalo, si era inventata che era povera e poi parlava col suo padre dei regali da cinquecento euro ciascuno che avdrebbe fatto a tre delle sue amiche. Notò che la stavo guardando sconvolto e mi guardò come per chiedermi "mimchia guaddi?" Voltò poi lo sguardo verso Louis, che si stava avvicinando e mi salutò. "Ora vado. Mi spiace ancora per il regalo, ma come già ti ho detto, sono povera." Come faceva quella ragazza ad essere così estremamente stupida? Louis mise un braccio intorno ad Alex, rivolgendomi un'altra occhiataccia, e colmo di rabbia, strappò dalle mani della ragazza l'iPhone5, lanciandolo dietro di loro. Alex tirò fuori dalla borsa un altro iPhone, ancora più nuovo, come se non fosse successo niente di grave. Ancora non riuscivo a crederci.

Visto che nessuno era disposto ad aiutarmi, decisi di ritornare a casa anche se mi sentivo ancora molto male e sporco di merda. Più che altro, mi sembrava di essere Peppa Pig dopo aver giocato nel fango. Barcollando un po' aprii la porta, mi fermai un attimo godendomi quel momento di assoluta tranquillità.
Decisi di non riordinare la casa che era stata messa a soqquadro da un branco di adolescenti drogati con qualche problema mentale. Una volta entrato in camera mi tolsi di dosso i vestiti sporchi di merda rimanendo solo con le mutande di Spongebob. Pensai a come sarebbe stato imbarazzante se Bridgette mi vedesse con quelle mutande da bambino. Scacciai via quel pensiero. Notai una testa uscire da sotto il letto, trattenni il fiato. Lei era lì. Samara era lì. Era venuta ad uccidermi. Allora Bill non scherzava quando mi consegnò una vecchia cassetta, lei sarebbe veramente venuta ad uccidermi. Pensavo che quel film di Samara in bikini fosse una bella presa in giro e invece... Urlai terrorizzato. Samara si mise a ridere. Una risata che io già conoscevo. Era Bridgette.
"Deficiente, ma chi pensavi che fossi? Tua madre?" chiese lei sforzandosi di non ridere. "Ah, belle mutande." aggiunse. Si buttò a terra ridendo come se fosse posseduta, per un momento pensai di chiamare un esorcista.
"Che ci fai qui?" chiesi infine guardandola ancora terrorizzato. Lei si asciugò le lacrime ancora ridendo poi si alzò in piedi e guardò le mie mutande. Mi sentii in imbarazzo e mi buttai sul letto come un ninja.
Sentii cacciare un urlo e capii di aver appena schiacciato qualcuno. "Capizco di ezzele eztlemamete belo ma contieni la tua volia di saltalmi adozo!" urlò Zayn intento a picchiarmi con una salsiccia.
"Uscite immediatamente da qui!" Avevo perso la pazienza. Era veramente troppo! Bridgette gli rivolse uno sguardo da cucciolo bastonato e io pensai di averla ferita. "Sei senza cuore, Henry! Fuori il cielo è nero come la pace e inoltre c'è un criminale travestito da Madonna che gira per la città. Sei un mostro senza cuore a lasciarci uscire a quest'ora." E così ero io quello senza cuore? Quello che comprava orribili regali agli amici ero io? Presi un lungo respiro e contai fino a dieci. "Bridgette cara, prima di tutto è 'nero come la pece' non 'pace' e poi quale razza di coglione va in giro travestito da Madonna?" "Bene, me ne vado. Sei un mostro! Buon non compleanno!" urlò e uscì dalla stanza. Sospirai. Bridgette entrò di nuovo in camera e prese dal MIO comodino la MIA lampada.
Quando finalmente era uscita, lui e Zayn rimasera in silenzio per un paio di minuti poi Zayn disse: "hai melda fla i capeli" e uscì dalla stanza lasciandomi solo. Il giorno peggiore della mia vita si era appena concluso.



_SPAZIO AUTRICI_

Ehyehyehy unicorni viola, ecco a voi il quarto capitolo della nostra storia.
Scusateci per il terribile ritardo, ma abbiamo avuto dei problemi di cui non stiamo qui a parlarvi. Allora, a quando pare il nostro sfigato ha avuto un compleanno di merda, ma non ricordate niente? Non c'era qualcun altro in casa con Harry? Se non vi ricordate, lo scoprirete nel prossimo capitolo. Recensite recensite, andiamo, sappiamo che siete curiose di sapere cosa succederà. A cinque recensioni continuiamo.
Adiooooosss. (Se volete contattarci o se avete dei dubbi, parlateci su Twitter: @gagasstarbucks @onedspicture @fallenyrus)
  
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