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Autore: lapervincachescoppietta    05/11/2013    2 recensioni
E se Clary fosse rimasta a casa quando Jocelyn è stata rapita?
E se non avesse incontrato Jace?
La storia parla dell'eventualità che Jocelyn avesse messo in punizione Clary quando viene presa e di conseguenza anche Clary viene presa da Valentine.
Attenzione Spoiler Città di vetro quindi chi non vuole sapere non legga.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clarissa, Jocelyn Fray, Jonathan, Sebastian / Jonathan Christopher Morgenstern, Un po' tutti, Valentine Morgenstern
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Che dire, questa settimana aggiorno prima, è così, questa scena potrebbe essere molto familiare e simile al libro e sarà la gioia per tutti i .... Non faccio spoiler leggete e saprete.

Sofis_ 



Proprio in quel momento venne ad accoglierli una donna, aveva capelli bianchi e il viso duro e magro. Jace si avvicinò a Clary sussurrandole che quella donna era l’Inquisitrice Imogen Herondale.
-Salve Inquisitrice, le volevo presentare Clarissa Morgestern e Jocelyn Fairchild in Morgestern. – Al sentire dei cognomi che Maryse aveva affibbiato loro, gli occhi dell’Inquisitrice si assottigliarono e la sua bocca si storse per un attimo.
- Ma guarda un po’, chi non muore si rivede. – Disse rivolgendosi a Jocelyn che ancora si dimenava tra le braccia degli Shadowhunters. La donna emise un ringhio. – Portatela nelle celle. –
Gli Shadowhunters si avviarono verso un corridoio e di lì sparirono. Gli occhi della donna si rivolsero questa volta a Clary.
-La figlia di Valentine, Maryse, sei sicura che possiamo fidarci? –
-Fino a qualche giorno fa non sapeva neanche di essere una Shadowhunter, credo che possiamo fidarci. – Parlavano come se in quella stanza Clary non ci fosse e ciò la infastidiva, insieme agli sguardi assassini dell’Inquisitrice, chissà cosa le aveva fatto Valentine per odiarlo così tanto.
- Dobbiamo interrogarla, forse sa qualcosa che noi non sappiamo … - Decretò l’Inquisitrice.
-Jocelyn, mi ha detto praticamente tutto, posso dirvi io quello che volete sapere. – La interruppe Alec.
-Tu hai parlato con Jocelyn, Alexander, ma chi ci dice che non abbiano detto qualcosa anche a Clarissa?-
-Non mi hanno detto niente di importante, Jonathan non aveva intenzione di dirmi niente. – Finalmente Clary si fece coraggio e parlò, ma si pentì subito quando l’Inquisitrice le rivolse uno sguardo di fuoco.
-Che ne dici di andare a riposarti, Clarissa? – Disse Maryse notando lo sguardo che l’Inquisitrice le aveva rivolto. – Sono sicura che Jace e i miei figli vorranno accompagnarti in una delle stanze libere di La Guardia. –
I ragazzi si dileguarono velocemente, a nessuno stava simpatica l’Inquisitrice.
-Certo che l’Inquisitrice mi odia, mi chiedo cosa le abbia fatto Valentine per farsi odiare così. – Chiese Clary.
-Valentine ha distrutto la vita a molte persone, è la causa della morte del figlio e del marito dell’Inquisitrice e con Stephen Herondale sono morti anche la moglie e il figlio, ci credo che ti odia, sei la figlia di quello che le ha rovinato la vita. – Clary era dispiaciuta al sentire le parole di Jace, ma lei che colpa ne aveva?
Il suo sguardo volò su Jace, era stata così presa dagli eventi che non si era neanche soffermata a guardarlo bene; era perfetto e sembrava un angelo, le dita di Clary fremevano dalla voglia di disegnarlo; ogni minimo particolare lo rendeva perfetto, solo il dente scheggiato ricordava che non era un angelo, ma un umano.
-Hey, lo so che sono molto bello, ma non c’è bisogno di fissarmi in continuazione. – Disse lui con tono sarcastico.
-Non ti stavo guardando. – Sbottò lei.
-Sai ho scoperto una cosa, oggi è il compleanno di qualcuno. – Jace forse non lo voleva ammettere, ma era attratto da quella ragazza, gli faceva uno strano effetto. Non era bellissima come Isabelle e non aveva fatto nessun gesto particolare, ma aveva qualcosa di strano.
-Come lo hai saputo? –
-Alec mi ha detto che tua madre mentre parlavano lo ha detto e così ho pensato che tutti devono avere un regalo di compleanno. – Le sorrise, un sorriso che mostrava a pochi. – Ti va di festeggiare? –
-Dove possiamo andare?  Se l’Inquisitrice scoprisse di questa proposta non si arrabbierebbe? –
-Abbi un po’ di fede. Ti piacerà. – Le prese la mano e la condusse fuori da La Guardia; Clary non si era resa conto di quanto tempo era passato da quando erano arrivati ad Alicante, ma era già buio, la città era illuminata solo da delle torri e dei lampioni; l’atmosfera era magica. Quelle luci creavano delle ombre sul viso di Jace e se era possibile lo rendevano ancora più bello.
-Tu non mi conosci. – Disse ad un tratto Clary.
-Cosa? – Chiese lui sorpreso.
-Tu non mi conosci eppure stai facendo questo per me, perché? Ti faccio forse pena? – Clary era felice per questo interessamento da parte del ragazzo , ma non ne capiva il motivo.
-Non mi fai pena, sto facendo questo per te , perché credo che dopo tutto quello che hai passato tu abbia bisogno di una distrazione, non credi? –
-Forse si. – Confessò lei timidamente.
-Va bene siamo arrivati. – Davanti a loro si estendeva un grande spiazzo d’erba e lì vicino c’era un albero con delle mele.  Ne prese una e la divise in pezzi con un coltellino svizzero; gliene porse uno. – Non è proprio una torta di compleanno, ma è meglio di niente. Esprimi un desiderio. –
Lei si mise a pensare, cosa avrebbe mai potuto desiderare? Rivedere Simon e Luke, ecco cosa, ma non avrebbe mai potuto desiderare che facessero parte di questa situazione, ma  con egoismo lo desiderò comunque. Una volta espresso il desiderio diede un morso alla mela, era succosa e saporita, non come quelle mele che si mangiano a New York, sapeva di natura.
-Cosa hai desiderato? – Le chiese d’un tratto.
-Se te lo dico non si avvera, non lo sai? – Mentre parlava gli fece un sorriso.
-Stupide credenze mondane, ma se non vuoi dirmelo non mi arrabbio. – Le sorrise e quel sorrise le fece scattare una reazione improvvisa.
-Mi ha baciata. - Lo confessò tutto d’un fiato, sentiva di potersi fidare di quel ragazzo, le infondeva sicurezza.
-Chi?- Jace non capiva.
-Jonathan, mio fratello mi ha baciata. – Nel viso di Jace la ragazza non vide nessuna traccia di disgusto, ma per la verità non vedeva nessuna reazione, pensò che forse non gli interessava. – Scusa, non volevo, non dovevo dire niente, lo so che non ti interessa, scusa di nuovo … - Fece per andarsene, quando si sentì afferrare per il braccio e le labbra del ragazzo si calarono sulle sue in un bacio dolce al sapore di mele. 


Spero vi sia piaciuta e se non vi è piaciuta accetto consigli e critiche. 
Un bacio grande grande

Sofis_

 
  
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