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Autore: Vic_Mikaelson    05/11/2013    8 recensioni
« Non posso accettare di vederti con lei, non lo capisci? » -urlò Claire Holt.
« Lei è la mia vita, Clè, se la lasciassi perderei me stesso, la mia felicità! » -ribattè Morgan, freddo.
« E' una ragazzina, non è ancora in grado di capire il linguaggio dell'amore..» - il suo amico non ragionava, non voleva rassegnarsi a quell'idea: non c'era futuro per lui e Julia, il loro amore non poteva durare, troppi ostacoli, troppe differenze.
« Joseph, sai bene che appartenete a due mondi troppo diversi, non ci sarà pace nel vostro futuro » -la ragazza dai capelli biondi come il sole era decisa a riportare l'amico sulla retta via, combatteva per la giustizia, combatteva per l'amicizia, combatteva per Joseph Morgan, il suo amico più prezioso.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Claire Holt, Joseph Morgan, Joseph Morgan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                              1. Nostra Storia

                                                                                                                                                                              

Messina.

« Julia tesoro, muoviti o farai tardi a scuola! » -urlò con ferocia Adèle Edgas dalla piccola cucina al pianterreno.
« Non rompere, mamma! » -la risposta della diciassettenne fu istintiva e secca, detestava quando qualcuno le metteva fretta e la spronava a darsi una mossa.
Julia Edgas Cherubini era intenta a scegliere il vestito adatto per quella dura giornata, il martedì era sempre il più pesante: due ore di latino, altrettante due di greco e infine un ora di inglese, quella di riposo.
Esattamente, l'inglese nel suo liceo era trascurato e forse anche malvisto, nessuno lo sapeva bene ed era in grado di parlarlo fluentemente, se fosse andata in Inghilterra l'avrebbero presa per una squilibrata e analfabeta.
Dopo cinque minuti di attenta analisi su cosa le sarebbe stato meglio addosso, Julia scelse un paio di jeans e una camicia bianco latte, qualcosa di semplice e genuino. 
Scese le scale di fretta, raccolse lo zaino da terra e si diresse verso la porta.
« Sto uscendo, ci vediamo sta sera.. » -iniziò la mora dalle labbra carnose.
« Sta sera? Dove vai? » -chiese la donna preoccupata.
« Conosci il proverbio " Chi si fa gli affari suoi, campa cent'anni" ? Sono Affari miei dove vado, con chi vado e perchè vado! » -forse era stata troppo arrogante, ma quella donna certe volte aveva bisogno di rivedere le sue priorità.
« Signorina -abbaiò severa- Non osare rivolgerti a me con questo tono, pretendo che.. »
« Ok mamma, afferrato il concetto » -e con queste ultime parole la giovane donna uscì di casa.
                                                           ~~~~~
Londra.

Un uomo dal fisico atletico osservava il Big Ben con grande attenzione, gli occhi blu color oltremare studiavano l'enorme monumento che rendeva leggendaria la propria città natale.
Anche se gli occhi erano posati sulla torre, la mente era altrove, impegnata in pensieri più raffinati e personali.. Joseph Morgan pensava alla sua vita e i progetti futuri, alle rinunce e sacrifici, ma sopratutto rimpiangeva di non essere un uomo "normale" come tutti gli altri, la fama aveva i suoi pregi e suoi difetti.
E poi arrivò la parola tanto temuta: Donna.
Non era mai riuscito ad amare nessuno sul serio, solo ora si rendeva conto di aver provato solo una forte attrazione per le sue compagne passate, ma mai colpito fino in fondo dalla freccia di Cupido, solamente toccato dalla tentazione.
" Trovare l'anima gemella non è facile, anzi impossibile! Quei stupidi giornali pensano che io possa trovare facilmente l'amore perchè sono ricco e famoso, ma in quale mondo vivono? Questi due elementi sono frutto della mia fortuna e della mia rovina."
Joseph Morgan si considerava fortunato più o meno, grazie alla ricchezza non doveva sottomettersi alle privazioni e la fama nel mondo lo aveva reso più forte e consapevole delle proprie capacità; ma lo avevano reso anche vulnerabile e visto con occhi diversi: non veniva guardato e giudicato per il suo carattere, ma per la bellezza e i soldi..le donne in primo luogo.
Il cellulare vibrò nella tasca dei jeans.
Quando Joseph lo prese e sullo schermo vide la faccia gigante di Claire, la sua collega di The Originals, scoppiò a ridere, quella ragazzaccia bionda era bellissima e simpaticissima per essere sua amica:
« Clè, tesoro, è un piacere sentirti.» -incominciò ironicamente l'uomo.
« Jò, amore mio, aspetto una tua chiamata dai tempi dell'Era Glaciale, pensavo fossi stato sbranato da un Mammut » -continuò lei con aria innocente, quasi ingenua, ma poi scoppiò a ridere, nessuno poteva euguagliare la sua migliore amica.
« E io che un bradipo ti avesse tagliato la lingua » -ribattè il trentaduenne dall'affascinante accento inglese.
«  Spiritoso, ti avevo chiamato per chiederti se ci fossero novità, tutto qui! »
«  Mmm.. Oltre ad una mia crisi esistenziale e mancanza di affetto, non c'è nessuna novità particolarmente soddisfacente.»
« Mancanza di affetto? - chiese urlando la bionda, poi riprese il suo tono scherzoso- Non sei fidanzato con la nostra cara collega Persia? »
Joseph non si trattenne, scoppiò a ridere- « E questa da dove ti è venuta? » -in effetti con Persia aveva avuto un flirt, niente di serio, finito com'era incominciato.
Claire Holt esitò per un istante, non voleva confessare a Morgan che l'aveva letto su Google News, sarebbe stato imbarazzante: « Sai.. le solite voci di corridoio!  » -mezza vaga nella voce.
Il biondo fece un piccolo colpo di tosse prima di ribattere: « E sai cosa dicono a me le voci di corridoio?  »
« Che aspetti? Spara il rospo! »
« Che siamo fidanzati, ma ancora non ne siamo pienamente consapevoli. Pensa che sul web esistono forum e blog dedicati a noi, ed esiste persino gente che scrive fanfiction sulla nostra felice vita di coppia » -Anche se era una battuta, Joseph non aveva tutti i torti, i suoi fan speravano che lui e Claire avrebbero acceso scintille, non volevano ammettere a se stessi che non ci sarebbe mai stato niente, che non avrebbero rovinato la loro preziosa amicizia a causa dell'amore.
« Joseph Morgan, ti sei guadagnato il premio di " Ibrido Lagnoso", su con la vita.. Prima o poi troverai una ragazza simile a me, anche se come sai nessuno può euguagliare la simpaticissima e bellissima Claire Holt! » - sospirò, quella ragazza era una presuntuosa e orgogliosa di prima categoria, ma trovare una ragazza come lei era come cercare un angelo nell'inferno.
Non esisteva.
                                                          ~~~~~

« Hay Julia, siamo qui! » -esclamò Angelica Marchesi, la sua migliore amica.
Arrivando al cancello principale non si era per nulla accorta che Angy e alcune ragazze della sua classe distavano di pochi passi da lei e che chiacchieravano così ad alta voce che tutta la scuola pendeva dalle loro labbra.
« Ragazze, è un piacere.. » -non si era mai considerata una persona socievole, e con certa gente le era quasi impossibile sostenere un conversazione vera e propria, non si sentiva a suo agio.
Con Angelica invece era tutto diverso, ridevano e scherzavano come due scostumate, si punzecchiavano e difendevano a vicenda, avevano sempre un argomento di cui parlare, si consideravano due ragazze ribelli, ma fedeli l'un l'altra.
Quelle le risposero con un cenno del capo e un sorriso, poi come se fosse un fantasma ripresero la conversazione che avevano interrotto senza preavviso, ignorandola completamente.
« Sapete che Vittorio ha lasciato quell'ignorantona di Cinzia? Secondo me ha fatto la scelta giusta, quella era tutta bellezza e niente cervello! » -iniziò la prima.
« Bella? Per me quella tizia aveva una faccia da topo! » -continuò una seconda.
« Almeno ora è single e disponibile.  » -concluse la terza.
« Scusate se ve lo dico, ma voi non avrete nessuna possibilità con lui, e poi non credo si accorgerà mai di nessuna di noi » -si intromise Angelica, aveva parlato con una nota di malinconia come se le dispiacesse.
« Con te sicuramente no, Angelica, non sei abbastanza astuta da conquistare il più popolare della scuola » -la ribecco' una delle tre ragazze, non andava giù a nessuno di non essere la prescelta.
Julia ascoltava con interesse la conversazione, eppure non le interessava per niente se quel ragazzo dannatamente sexy fosse in cerca di una nuova compagna, non provava ne ammirazione ne attrazione, per lei era uno come tutti gli altri- « Non potreste abbassare la voce? Vi potrebbero sentire!  » -le sue compagne la ignorarono e continuarono a fantasticare sul loro futuro da reginette della scuola, ma in suo soccorso venne la Marchesi che la aggiornò sull'accaduto:
« Cinzia ha lasciato questa scuola cinque minuti fa, piangeva dicendo che era troppo distrutta per restare in una scuola in cui i ragazzi spezzavano il cuore a povere fanciulle indifese! »
« E non solo, ha costretto Vittorio a saltare la prima ora per poterla riaccompagnare a casa, roba da non crederci! » -intervenne una delle tre, sorridendo.
Julia rimase scioccata, non riusciva a credere che una ragazza popolare come Cinzia potesse arrivare fino a questo punto, fare una scenata del genere solo per condividere la sua angoscia e far sapere a tutti che era ferita.
" Roba da non crederci " -pensò sbalordita, l'unica cosa che rimpiangeva era di non aver assistito alla spettacolo più divertente della storia del Liceo Classico di Messina.
La campanella suonò stridente, la tortura annunciò il suo arrivo.

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Note dell'autore: E siamo arrivata alla fine del primo capitolo, spero che sia di vostro gradimento e sopratutto che non vi abbia annoiato.
Julia è una ragazza semplice e composta, può fare a meno della popolarità, vuole essere se stessa; come abbiamo visto non è molto calcolata dalle sue compagne di classe a causa della sua scarsa abilità nel socializzare.
Joseph Morgan, l'attore che io stimo e rispetto, non è ritratto come un uomo perfetto privo di problemi, ma come un uomo normale con una vita ricoperta di buchi neri.
Vi Auguro buon proseguimento di giornata, al prossimo aggiornamento, ciao.
  
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