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Autore: Atomic Chiken    05/11/2013    1 recensioni
La storia si completerà in sette capitoli ( Lo spero ).
" Questa città sparirà signore. Sparirà come è sparita River Falls. Chi rimarrà qui morirà...I giorni del Signore sono arrivati, il Diavolo scenderà su Mainhill per portare via tutte le anime dei peccatori, River Falls era solo la punta, noi siamo il resto.. "
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Giorno 3
3 Gennaio

Come profetizzò Heizen la notizia si sparse come l'influenza. Uscirono ben cinque servizi di società di quotidiani diversi, in prima pagina era scritto in grande " Un nuovo assassino a piede libero ". Non lo sarebbe stato ancora per molto, aveva detto Heizen incazzato. Non vennero rivelati i dettagli macabri, scrissero addirittura che i corpi erano scomparsi nel nulla. Larson era andato ad avvisare le famiglie, per un attimo gli era balenato in testa di fare marcia indietro e chiedere al superiore di far dare la notizia a qualcun altro, ma in cuor suo era lui a voler raccontare tutto. Voleva liberarsi di un macigno. Quel fatidico giorno, il 3 Gennaio, morirono altre dieci persone. Heizen era impallidito alla vista dei cadaveri, tutti simili a vomito. Larson gli aveva fatto di nuovo notare i palloncini, si trovavano ad ogni scena del delitto..Che fossero la firma dell'assassino? " Un tizio che compra tutti questi palloncini non passerebbe inosservato " aveva borbottato Heizen nel suo ufficio,  ma era stato contraddetto da Larson " Siamo in periodo di festa, mezza città sta facendo scorte di palloncini ". Heizen aveva portato le mani ai capelli, gli occhi rintanati in grosse fossette " Dannazione Larson, non abbiamo uno straccio di indizio a parte il fatto che a questo psicopatico piacciono i palloncini, nemmeno dei fottuti testimoni..Così non può andare..". Aveva continuato a borbottare tra sè, Larson era rimasto seduto a guardarlo. Dopo cinque minuti Heizen si era alzato " Vieni con me Lars, mi è venuta un gran bella idea ".

La grande idea di Heizen era andare a bersi un caffè da Marie. Gli era sempre piaciuta quella donna e lo sapevano tutti tranne Marie. " Il solito " disse Heizen " Subito miei prodi cavalieri ". Nel locale c'erano sì e no una decina di persone, quasi tutte sedute ai banconi. " Come vanno le indagini? " chiese Marie disponendo le tazze sui piattini. A quella domanda tutte le teste si girarono verso i due poliziotti venuti a cercare una tregua dal caso. " Stiamo..Facendo progressi " rispose Larson, Heizen lo raggiunse con una battuta " Se quello che stiamo facendo è " progresso ", amico mio, allora posso fermamente dire che quello che sto bevendo è piscio di babbuino ". Solitamente dopo aver detto una battuta sarcastica si metteva a ridere, ma non quella volta. " Perché non sono arrivati i federali? " domandò un tizio dal fondo del bancone " In questa maledetta città ci sono quattro poliziotti a ricercare un assassino seriale e quei bastardi se ne stanno con le mani in mano! ". Ci furono cenni d'assenso, zittiti da Heizen " Arriveranno, non so quando ma arriveranno, quando c'è in gioco un ballo così che grande i federali sono sempre pronti a ballare "
" Il giorno del giudizio è vicino...". Una voce rauca ma allo stesso tempo esile catturò l'attenzione di tutti nel caos generale. Nessuno lo aveva notato prima, un uomo esageratamente brutto e dall'aspetto marcio sedeva in disparte e ascoltava il loro discorso. " Ecco un altro predicatore del cazzo " disse qualcuno, ma il predicatore continuò come se non avesse sentito " La morte di quelle persone è solo l'inizio di una lunga catena che porterà in cielo tutto il mondo ". Qualcuno stava di nuovo per fare una battuta ma Heizen gliela fece ingoiare " Cosa intendi dire con una lunga catena? " " Moriranno tutti signore, chi prima chi dopo, ma alla fine moriranno tutti. Moriranno come è successo agli abitanti di River Falls.. " Heizen riportò alla mente quella strage " Erano caduti nel peccato, era troppo tardi per rimediare. Sono morti perché lo ha voluto Lui, non ci sono assassini o prede qui, siamo tutti sulla stessa barca e siamo destinati alla stessa fine.." Un uomo sulla cinquantina si alzò dal bancone facendo cadere lo sgabello e si avventò sull'uomo, quest'ultimo rimase impassibile come se se lo aspettasse " Io non finirò come loro brutto stronzo, il tuo Dio te lo tieni per te, non venire a rifilarci queste cazzate! ". Due uomini più Heizen trattennero la belva, Marie pregò il predicatore ad andarsene dal locale. Quest'ultimo si alzò e prima di uscire puntò il dito contro tutti " Ogni città sparirà in modo diverso, cogliete i segni e arriverete alla verità del Signore ". La porta sbattè e l'uomo si allontanò dal locale dettando a voce alta le frasi della Bibbia.
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Jerry rientrò a casa alle cinque di pomeriggio del 3 Gennaio. Legò il filo del palloncino alla maniglia della porta e si tolse il giaccone. Era tutto frivolo e scoppiettante. Non vedeva l'ora che fosse domani, lui, Brandon e Keira sarebbero andati via da quella città per un bel pezzo. Non gliene fregava niente degli omicidi e di quello che i predicatori della città definivano " Il giorno del giudizio ", l'importante era che lui restasse fuori da tutto. Prese una coca cola e si buttò sul divano. Rimase per un pezzo seduto a guardare il palloncino librare in aria. Non gli passò minimamente in mente come facesse un palloncino a volare senza un filo di vento, e anche se ci avesse fatto caso se ne sarebbe altamente fregato. Finì la coca e andò in camera sua. Chiuse la porta. Viveva da solo ma quella era un abitudine che si sarebbe portato fin nella tomba. Tirò fuori il sue quadernetto e cominciò a scrivere gli avvenimenti della giornata. Aveva menato quel bastardo di Randy perché non voleva ridargli i soldi che lui gli aveva prestato, si era scolato cinque boccali di birra in due minuti e ne era uscito più sobrio di un fottuto astemio, se l'era filata con la ragazza del suo amico e aveva comprato un palloncino per Rosy lasciandolo appeso, non valeva la pena di sprecare soldi per quella sguald...Mise giù la penna e rimase all'ascolto. Fuori c'era il silenzio più totale ( i festeggiamenti erano stati sospesi ), ma lui sentiva uno strano rumore.....Come se qualcosa stesse strisciando fuori dalla porta. Non credeva in Demoni o fantasmi e stronzate simili, ma in quel momento gli si gelò il sangue dalla paura. Si alzò facendo cadere il quaderno e la penna e si avvicinò lentamente alla porta. Da vicino sembrava che qualcuno ci stesse grattando sopra. Rimase lì ad ascoltare per due, quattro, sei minuti. Il rumore non cessava. Si allontanò dalla porta e prese la sua mazza da baseball. Qualsiasi cosa ci fosse stata là fuori lui gliel'avrebbe fatta pag...Fù allora che lo sentì. In effetti, fù l'unica cosa che sentì prima di morire. Un urlo acuto, stridulo di bambino. Ma non c'era un bambino dall'altra parte. La porta si aprì cigolando e sulla soglia apparve  il palloncino. Il filo si attorciliava come un serpente mentre il palloncino librava in aria. Jerry lasciò cadere la mazza e comincò a urlare. Inciampò nei suoi stessi lacci e cadde a terra rimanendo immobile. Due occhi rossi come il sangue lo stavano guardando da dentro quella bolla piena di aria. Il palloncino comincò ad avvicinarsi a Jerry con una lentezza esasperante. Il tutto era accompagnato da quell'urlo che non aveva niente di umano. Era la cosa più distrubante che lui avesse mai sentito in tutta la sua vita. " Oddio Oddio Oddio! ". Quando il palloncinò arrivo a meno di trenta centimetri da Jerry quest'ultimo prese la mazza e colpì qualsiasi cosa aveva di fronte con tutte le sue forze. In tutta risposta Jerry sentì alle sue spalle una risata agghiacciante e rauca. L'ultima cosa che videro gli occhi del ragazzo fù il Diavolo in persona, poi esplose come un palloncino.
  
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