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Autore: Fun_for_life_    05/11/2013    2 recensioni
La mia vita era perfetta, o almeno così credevo, finchè poi un giorno qualcosa cambiò.. eravamo rimasti solo in quattro, io, i miei migliori amici, e la musica dei Fun. a rendermi la vita migliore.
Stavo per partire per New York, il mio migliore amico mi aveva comprato dei biglietti per il concerto dei Fun., e quella sera successe qualcosa che cambiò la mia vita per sempre.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andrew Dost, Jack Antonoff, Nate Ruess, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non vedevo l'ora che quell'intervista finisse,l'intervistatore continuava a fare domande alludendo al rapporto tra me e Nate, i ragazzi invece di aiutarmi ridevano, e io stavo andando in panico. L'unica cosa positiva erano le tremende battute dei ragazzi, che per quanto potessero essere tremende, adoravo. Grazie al cielo i minuti passarono velocemente e in men che non si dica eravamo fuori da quello studio.

"Ragazzi ma vi sembra una cosa normale?!" mi ero innervosita, loro non mi avevano aiutato per niente.

"Che abbiamo fatto?" risposero tutti e tre, continuando a ridere sotto i baffi e scambiandosi occhiate.

"Non mi avete minimamente aiutato! Nate vorrei ricordarti ciò che ci ha detto il manager, vuoi che ci cacciamo nei guai?"

"Nate infatti! Ma che combini?" disse Jack, prendendomi in giro.

"Jack smettila" dissi dandogli una calata,facendo ridere Andrew e Nate. La loro risata contagiosa fece ridere anche me.

"Aia!" urlò Jack "Sei violenta!" concluse.

"Molto, quindi non sfidarmi!" dissi con una finta aria minacciosa. Era incredibile come con loro riuscissi a cambiare umore in pochi secondi. Tutto il tempo io e Andrew assistemmo all'esilarante bisticcio tra Jack e Nate e nel frattempo eravamo tornati dagli altri. Parlando ci rendemmo conto che avevo solo un altro giorno a disposizione da passare con le mie amiche, perchè loro sarebbero tornate a New York con i ragazzi che dovevano iniziare il tour, noi, saremmo ripartiti la mattina dopo.

"Allora domani che si fa?"

"Che ne dite di andare al mare? L'estate sta finendo e non avremo molte altre occasioni per andarci"

"Giusto!"
"Allora siamo d'accordo, domani si va al mare!" non so cosa si aspettassero, ma tutti sapevano che in Canada ci fosse l'oceano, quindi sapevano che l'acqua fosse gelida. Quella notte, Niall mi teneva stretta in una morsa, le sue braccia mi stringevano molto forte, non tanto da farmi male, ma sentivo il suo disperato bisogno di sentirmi completamente sua, di essere sicuro che io, non lo avrei mai lasciato. Mi faceva una tenerezza indescrivibile. Pensavo che si fosse addormentato, aveva poggiato la sua testa appena sotto il mio collo, con il viso terribilmente vicino al mio seno. Quella vicinanza non mi faceva stare tranquilla, ero un po' a disagio, il cuore mi batteva velocemente.

"Che succede? Il cuore ti batte molto forte" disse iniziando a lasciare una scia di baci sulla parte di pelle più vicina al suo viso.

"Niente, niente, va tutto bene" nel frattempo la scia di baci che lasciava era salita fino all'ansa del collo. E i baci sul collo erano il mio punto debole.

"Hai un profumo buonissimo" disse continuando a darmi quei dannati baci. Stavo iniziando a sentire caldo, molto caldo. La sua mano mi scese su un fianco, e mi avvicinò a se. Stavo per dire qualcosa, ma lui mi zittì poggiando la sua bocca sulla mia.

"Questa è la nostra ultima notte insieme, lasciati andare" non so cosa si aspettasse da me, ma oltre un certo limite non sarei andata. Mi stringeva sempre di più a sè mentre mi baciava, la sua mano mi accarezzava la schiena, facendomi venire dei piacevoli brividi. Non so esattamente esprimere cosa provavo, sentivo solo il bisogno di averlo vicino a me, e avevo voglia di quei baci.

Molto lentamente stava salendo su di me, e io lo lasciai fare. Ero sempre pronta però, a fermarlo se le cose fossero andate troppo oltre. Poggiai le mie mani gelide sul suo petto, alzandogli la maglietta che lui si tolse definitivamente. Smise per un attimo di baciarmi, e si allontanò dal mio viso quel tanto che bastava per guardarmi negli occhi e farmi una carezza.

"Sei bellissima" ammise timidamente sfoggiando un sorriso splendente. Gli circondai il volto con le mie mani e lo tirai a me, riprendendo a baciarlo. Lui sorrideva soddisfatto sulle mie labbra, e dopo averle mordicchiate leggermente, scese di nuovo sul mio collo, e mi diede una specie di bacio-morso, che mi lasciò un segno abbastanza evidente. Dopo che fu passato un bel po' di tempo, ponemmo fine a quella particolare danza, e ci addormentammo. Niall era riuscito a non farmi pensare a Nate quella notte, che fosse quello il segno che aspettavo?

"Sveglia!! Forza!!" Harry, Alessandra, Marta, Giulio e Liam stavano saltando sul letto nel disperato tentativo di svegliarci, ma io non ne volevo sapere di alzarmi.

"Syri cos'è questo segno che hai sul collo?" chiese Marta indicando il segno lasciato dal bacio di Niall la sera prima. Solo lì, mi alzai dal letto.

"Ehhmm..no niente di che" mi ero completamente dimenticata di quel particolare, ma non pensavo fosse tanto evidente. Presi le mie amiche in disparte e chiesi come fare per nascondere quel segno rosso sul mio collo a Nate. Alessandra mi fece una treccia che scendeva sul lato destro, che copriva perfettamente quella macchia grazie alla mia grande quantità di capelli.

"Perfetto! Non si vede niente!" esclamò Marta. Ci vestimmo di fretta e raggiungemmo gli altri che ci aspettavano giù già da un bel po'.

"Scusate il ritardo! Colpa mia!" urlai non appena vidi i volti dei ragazzi seccati del mio ritardo. Ma come sempre con un abbraccio caloroso ed un sorriso, riuscivo a far sparire quelle smorfie dai loro volti. Senza perdere altro tempo iniziammo a dirigerci verso il mare. Io avevo un costumino a fiori, Alessandra uno blu con i bordi gialli e Marta uno viola. Erano i nostri costumi preferiti, li avevamo comprati insieme e avevamo promesso che ogni volta che eravamo insieme li avremmo messi. Ero davvero curiosa di vedere Niall e Nate in costume, diciamo che me li immaginavo in un certo modo, e mi divertiva l'idea di vederli. Appena arrivati la spiaggia era deserta, beh, cosa ci si poteva aspettare da una spiaggia privata? Ci dirigemmo nelle cabine e iniziammo a spogliarci. Mentre mi toglievo la maglietta entrò Nate che mi guardò imbarazzato e uscì di corsa.

"Scusami!! Mi avevano detto che la cabina numero 7 fosse la mia!" intanto percepii Andrew e Jack che ridevano, un altro dei loro scherzi. Subito sentii Nate rincorrerli per vendicarsi. In realtà non era un gran problema dato che indossavo già il costume da sotto. Uscii dalla cabina mentre gli altri si cambiavano ancora e mi diressi sulla costa per cercare un posto dove poter sistemare l'asciugamano. Era una distesa di sabbia infinita, quindi un posto valeva l'altro. Distesi l'asciugamano e mi ci sedetti sopra. Era indescrivibile quanto adorassi sentire il rumore delle onde del mare. Quanto adorassi il mare in sè per sè, sempre in movimento, così immenso e misterioso, mi affascinava. Quel giorno il mare sembrava essere diviso in due parti, all'inizio il mare era di un verde smeraldo, meraviglioso, più a largo si tingeva di un azzurro indescrivibile, splendido; che collegai subito agli occhi di Niall e Nate, anche il mare, proprio come me, sembrava essere diviso perfettamente a metà tra quei due ragazzi. Vidi finalmente apparire Liam e Louis, indossavano una muta e avevano tra le mani una tavola da surf, venivano verso di me.

" Tu sai fare surf?" mi chiese Louis porgendomi una muta.

"Beh, sinceramente no" risposi con aria leggermente preoccupata, prendendo tra le mani la muta. In quel momento arrivò Niall che ridendo si sedette accanto a me.

"Sapevo che sarebbe toccato anche a te provare a fare surf!" disse iniziando a ridere.

"No ragazzi davvero non.." mi interruppero.

"Coraggio, non avrai mica paura?" disse Liam con aria da sfida, sapeva dove colpire.

"Paura? Io? Assolutamente no!" era chiaro che ero la determinata ragazza forte, e non mi tiravo mai indietro, mostrarmi paurosa, timida o insicura era una cosa che non tolleravo, io volevo essere forte, mentre probabilmente ero la ragazza più fragile di questo mondo. Non abbassavo mai la guardia, mai, mostrarmi insicura con Nate e Niall era stata una delle cose più difficili di sempre, ma proprio era una cosa che non potevo combattere, ciò mi faceva ricordare che non ero abbastanza forte, forse era quello il motivo principale per cui odiavo così tanto quella situazione. Intanto arrivarono Marta e Alessandra, anche a loro era stata proposta la lezione di surf, ma loro si rifiutarono assolutamente, e rimasi solo io. Decisa, iniziai a cospargermi di sapone per poter mettere più facilmente la muta. Niall iniziò ad 'aiutarmi ad insaponarmi', in realtà, stava solo approfittando della situazione per toccarmi e divertirsi, mi faceva ridere, mi faceva anche il solletico, quanto era scemo quel ragazzo, a dir poco adorabile.

 

P.O.V. Nate

 

Ero un po' imbarazzato all'idea di farmi vedere in costume, ero dimagrito parecchio nell'ultimo periodo, e non sapevo cosa ne avrebbe pensato Syria. Mi feci coraggio, uscii contemporaneamente ad Andrew, mi aspettò e raggiungemmo gli altri.

"Cavolo Nate, sei dimagrito davvero tanto"
"Lo so, ma dovevi vedermi una settimana fa, ero molto peggio" Andrew non ebbe il tempo di rispondere, notai Niall far scorrere le sue mani insaponate sul corpo di Syria. Rimasi quasi a bocca aperta.

"Fantastico.. sarà una lunga giornata" mugugnai, ma il mio amico capì perfettamente cosa dissi.

"Tranquillo Nate, divertiti e fa divertire lei, il sorriso, ricordati che è quello il suo punto debole" disse facendomi l'occhiolino. Improvvisai un sorriso di prova, e dopo che il mio amico annuì, li raggiungemmo. Jack che ci aveva preceduti mi chiamò divertito.

 

P.O.V. Syria

 

Finalmente ero riuscita ad infilarmi la muta, e non era mancata la battutina di Jack a riguardo.

"Hei Nate! Perchè non provi anche tu a fare surf? Sicuramente la muta starebbe bene anche a te!" aggiunse urlando all'amico che arrivava con Andrew. Appena Jack si spostò leggermente verso destra, riuscii finalmente a vedere Nate. Beh era magro, ma questo lo sapevo già, ma aveva delle gambe perfette, pelose, ma perfette. Non potevo nascondere nemmeno quanto fosse intrigante il suo fondo schiena. Non era affatto male. Avevo capito che fosse stato infastidito dal fatto che Niall mi avesse aiutato col sapone, però diedi poca importanza a quel particolare. Presi la tavola che Louis mi aveva dato e dopo vari tentativi, riuscii finalmente a trovare il mio equilibrio. Quando,dopo ore, imparai a cavalcare le onde, devo ammettere che era una sensazione davvero bellissima, mi piaceva molto. Quanto uscimmo dall'acqua mi aspettava una partita a beach volley, la mia squadra era formata da Will, Emily, Louis, Liam, Marta e Nate, la squadra avversaria invece era formata da Giulio, Nattie, Niall, Harry, Zayn, Jack e Andrew. Alessandra non volle giocare, rimase seduta a fare le foto.Ero molto sicura della mia squadra, e poi, avevo giocato a pallavolo per 8 anni. Beh, non fu affatto difficile batterli, non mi facevo sfuggire una palla, anche se non mi importava molto di vincere. Fu una delle cose più divertenti che io avessi mai fatto, Jack che brontolava le sue solite lamentele poichè perdevano, Nate che lo prendeva in giro a riguardo,noi tutti che ridevamo nel vedere la scena e le corse dietro a chi ogni tanto si teneva la palla e iniziava a correre perchè stava perdendo. Poi c'era Niall che ogni tanto, quando facevo punto, veniva da me, e mi baciava, interrompendo la partita. Non mancarono i milioni di scatti, che fece Alessandra.

Erano arrivate circa le sei del pomeriggio, tutti decisero di dirigersi al bar, mentre io volevo rimanere lì, non avevo affatto fame, Nate rimase con me. Mi sedetti sull'asciugamano, fissavo il mare, Nate si sedette accanto a me.

 

P.O.V. Nate

 

Ero così contento di avere un momento da solo da passare con Syria, avevo semplicemente voglia di parlare con lei. Fissava il mare, non distoglieva il mare da quella distesa d'acqua così profonda e misteriosa.

" Adoro sentire il rumore del mare.."

"Anche io, quasi meglio di una melodia"

"Vero.. poi è così splendido..?"

"Vero, è così misterioso, profondo, infinito.."

"Proprio come i tuoi occhi, anche loro sono splendidi sai?" mi guardò, e sorrise. Il mio cuore iniziò a battere all'impazzata, non mi ero ancora abituato a quei sorrisi, mi colpivano ogni dannata volta.

"I tuoi occhi sono bellissimi, non i miei" disse riprendendo a guardare il mare. Io le sorrisi, e le presi la mano, lei distolse lo sguardo dal mare per indirizzarlo sulle nostre mani, incrociate, io la avvicinai al mio volto, e le diedi un bacio sulla mano, poi le sorrisi, lei diventò tutta rossa e continuò a fissare il mare. Posai l'altra mano sulla sua guancia, era bollente oltre che rossa, e la feci scivolare lungo la schiena, notai i brividi pervadere il suo corpo. Lei chiuse gli occhi, io le diedi un bacio sulla guancia e mi alzai, andando a mettere i piedi in acqua. Adoravo sentire il rumore del mare, mi calmava, aveva quasi lo stesso effetto tranquillizzante della voce di Syria. Sentii lei alzarsi, passò accanto a me ed entrò in acqua, la vedevo muoversi sott'acqua, quando risalì in superficie e mi sorrise, mi sentii come un ragazzino che non si sapeva controllare, e dovetti allontanarmi per un particolare lì sotto che se avesse notato, mi sarei imbarazzato davvero tanto.

 

P.O.V. Syria

 

Notai Nate imbarazzato che dopo essersi legato l'asciugamano in vita, si allontanava da me, credevo di aver capito quale fosse il problema. Dal verso opposto vidi Liam tornare con una ragazza che non misi molto a riconoscere, era arrivata anche Lucia. Lei tutta sorridente si diresse verso di me e mi abbracciò. Sinceramente non me lo aspettavo, perchè non eravamo così legate, però non mi dispiacque affatto, era davvero dolce, sincera e simpatica, mi trovavo bene in sua compagnia. Mi dispiaceva però che fosse venuta solo in quel momento, mi sarebbe piaciuto se fosse venuta prima, avrei tanto voluto conoscerla meglio e passare tempo con lei. Andammo anche noi al bar dagli altri. Quando vidi che Nate non c'era, dissi ad Andrew di andare a controllare se fosse tutto apposto. Lui senza dire niente, annuì e si diresse verso le cabine. Niall mi prese sotto braccio e mi fece sedere accanto a lui, mentre Alessandra, che sapeva cosa mi avesse detto il manager ci faceva migliaia di scatti. Alcuni anche mentre ci baciavamo.

 

P.O.V. Nate

 

Mi chiusi in cabina, mi sedetti lì mentre cercavo di darmi una calmata, dopo che mi ero fatto una doccia gelida, funzionava sempre. Che figura avevo fatto.

"Complimenti Nate" mi ripetevo.

"Hei Nate sei qui?" riconobbi la voce di Andrew.

"Si Andy, sono qui"
"È tutto ok?"
"Si, qualche problema tecnico ma niente di preoccupante"
"Va bene, Syria mi aveva mandato a cercarti"
"Spero non si sia accorta di niente.." dissi a me stesso più che al mio amico.

"Di cosa si doveva accorgere?"
"Ehhmm.. no niente, solo che il mio amichetto qui ha deciso di farmi un brutto scherzo" Andrew cercò di trattenere una risata, ma lo sentii forte e chiaro, aprii la porta e gli lanciai un'occhiataccia.

"Scusa, scusa, non volevo prendermi gioco di te, comunque andiamo, eravamo pronti per tornare"
"Va bene, andiamo" dissi prendendo un bel respiro ed uscendo dalla cabina. Nel momento in cui raggiungemmo gli altri, vidi Niall e Harry che confabulavano qualcosa. Seguii i loro sguardi per cercare di capire cosa stessero guardando, e notai Syria sotto la doccia. I miei occhi si spalancarono, sarebbe stato meglio non vederla, non dopo l'incidente che avevamo appena avuto io e il mio amichetto poco fa. Visto che mi ero già fatto la doccia, iniziai a recuperare gli asciugamani e tutto il resto, avvicinandomi ancora di più ai ragazzi che confabulavano ancora, ero talmente vicino che sentivo perfettamente ciò che dicevano. Il primo che sentii parlare fu il biondino.

"Dio quanto è bella la mia ragazza, insomma guardala..poi devo ammettere che è anche brava oltre che bella" disse iniziando a ridacchiare con il suo amico, guardandomi.

"Mi stai dicendo che avete..?" il biondino annuì, e proprio in quel momento mi sentii morire. Syria era appena arrivata vicino a noi, non aveva più la treccia e notai una chiazza rossa sul suo collo. Conoscevo bene quel tipo di macchie, quindi sapevo perfettamente a cosa fossero dovute. Avrei preferito non saperlo, poichè voleva dire che i versi che sentii l'altra notte, quelli che mi fecero penare così tanto erano quello che pensavo, delle persone che pensavo, stava iniziando a mancarmi l'aria, il mare così verde, iniziò a sembrarmi scuro, morto, immobile, un venticello gelido mi avvolse, dolori lancinanti mi pervasero, mai, in tutta la mia vita, provai sensazioni così orribili. Non potevo crederci, eppure era così, mi sentivo tradito, usato, scartato, mi sentivo uno schifo. Senza destare troppi sospetti, presi le ultime cose, lasciai solo le cose di Syria e Niall, e me ne andai. Non volevo parlarle più, mi aveva fatto perdere troppo tempo quella ragazza. Immagini orripilanti si facevano largo nella mia mente con la stessa velocità con cui i miei passi lasciavano le loro orme impresse nella sabbia. Ormai era giunto il capolinea, la speranza era andata a farsi fottere, e mi sentivo perso, non sapevo più dove aggrapparmi per resistere. Mentre mi dirigevo alle cabine, trovai Andrew ed Emily venire nella mia direzione, mi sorrisero. Mai come quel momento dei sorrisi mi sembravano così lontani, mi sembravano quasi estranei, sorridere, in quel momento, era l'ultima cosa che avrei pensato di fare. Accennai una smorfia, ma non so ben descrivere cosa fosse, passai accanto ai miei amici, senza fermarmi, andai nelle cabine, mi premetti l'asciugamano contro il viso cercando di impedire alle mie lacrime di uscire. Andrew mi aveva seguito a ruota, e bussava piuttosto violentemente.

"Nate che diavolo ti è successo?? Nate rispondimi!" non risposi, sperando di nascondere la mia voce che avrebbe subito fatto notare al mio amico che stavo piangendo, ma il mio piano fu smontato da un verso che non riuscii a sopprimere.

"Nate ora apri e mi dici per quale cazzo di motivo stai piangendo!" iniziò a battere le mani ancora più violentemente. Aprii la porta, asciugai le lacrime e mi fermai accanto a lui.

"Non c'è niente da dire, ormai è tutto finito" lo guardai supplicando di non ricevere domande, lui colse la mia richiesta, e annuì. Dopo pochi minuti eravamo tutti vicino alle auto. Io aspettai che Syria entrò in un auto, per dirigermi nell'altra, non volevo assolutamente starle vicino, onde evitare crolli improvvisi. Poco prima di entrare in auto, mi disse qualcosa, ma io non la ascoltai e non le risposi, la ignorai completamente, lo stesso feci quando, dopo aver salutato tutti quanti, mi stavo dirigendo nella stanza d'albergo e lei mi seguì. Sentivo i suoi passi venire a contatto con il suolo sempre più bruscamente, segno del nervoso che si stava facendo spazio dentro di lei. Entrai nella stanza, e appena stavo per chiudere la porta, lei la bloccò ed entrò.

"Nate mi dici che ti prende?" come se dnon lo sapesse. Ero arrabbiato, deluso, perso. Non risposi. "Nate! Da quando stavamo tornando non mi rispondi, mi dici che diavolo ti ho fatto?!" continuavo ad ignorarla, volevo stare solo, affondare nella mia depressione e cantare a squarciagola finchè non fossi riuscito a cacciar fuori tutte le negatività.

"Nate per favore smetti di ignorarmi e rispondimi!" niente ancora, non volevo parlarle. Fece uno strano verso, uno per indicare il nervoso che saliva imperterrito, si avvicinò a me, mise le mani sulle mie spalle e mi fece sedere.

"Non ti muovi di qui finchè non mi dici che diavolo ti ho fatto" i nostri visi erano distanti millimetri. Le spostai la ciocca che copriva il segno rosso.

"Devo dire altro?" furono le prime parole che uscirono dalla mia bocca. Lei si allontanò di scatto, coprendo con una mano la macchia.

"Va bene, ammetto che tu possa essere nervoso per questo, ma non ti sembra di esagerare?"

"Esagerare? Esagerare?! Tu fai la puttanella e sono io quello che esagera?!" mi fissò sbalordita. Si avvicinò di nuovo a me e mi diede uno schiaffo, bello forte.

"Non ti permettere più di dire una cosa del genere"

"Mi dispiace che ti offenda, la verità fa male, ma va detta" ero deciso a vincerla io quella battaglia.

"La verità dici? Bene, mettiamo le carte in tavola, tu mi hai tradita spudoratamente, e non voglio immaginare se sia stata Rachel l'unica ragazza con cui sei andato, e ora chi è la puttanella eh!?"

"Non provarci nemmeno a dirlo! Sai quanto mi sono pentito di quello che ho fatto, te l'ho ripetuto fino alla nausea, con che faccia mi dici che sono stato con in più altre ragazze ?!"
"E tu con che faccia dici che sono una puttanella?!"

"Lo dico perchè sono stufo di vederti giocare con i sentimenti miei e di quel ragazzo, credo che la popolarità ti abbia dato alla testa, non ti riconosco più, non so come ho fatto a perdere così tanto tempo con una ragazza come te"

"Non posso credere che tu l'abbia detto, non posso davvero crederci, sai quanto sono stata male al pensiero di farvi soffrire, sai anche che la popolarità non mi ha dato alla testa, io sono sempre la stessa, la stessa ragazza onesta e sincera!"
"Talmente sincera che scopi con qualcuno e poi davanti a me fai la santarellina"

"Ritira subito ciò che hai detto, subito! Sono vergine e fiera di esserlo, chiaro?!"
"Smettila di dire bugie, ho sentito Niall dire che sei brava e confermare la cosa ad Harry... ora puoi anche smettere di fare la falsa, e io che mi ero fidato di te, ti stavo aspettando.. mi fai schifo!" urlai piuttosto forte.

"Niall cosa? A chi?!"

"Non fare la finta tonta, vi ho anche sentiti l'altra sera... Dio.. non mi ci far pensare!"
"Nate ma sei impazzito?! Io e Niall ci siamo solo baciati,il che è normale in veste di fidanzati, poi mi ha fatto questa cosa sul collo ed è finita lì!"

"Non ti credo, non ti credo più, come puoi negare una cosa così evidente? Poi non è una mia supposizione, mi è stato confermato!"
"Ma da chi? Ma quando?! Spiegami perchè voglio essere anche io a conoscenza di una cosa che ho fatto senza saperlo evidentemente!"

"Mentre ti facevi la doccia, ho sentito chiaro e forte Niall e Harry parlare, il biondino ha detto all'amico che tu oltre ad essere bella sei anche brava, e Harry stupito ha chiesto se fosse quello che lui pensava e Niall ha annuito"

"Ma che ne sai tu di quello che pensava Harry in quel momento, Nate io e Niall non siamo andati oltre i baci, te lo ripeto per l'ennesima volta, io sono ancora vergine!"

"E io dovrei crederti?" dissi guardandola negli occhi, erano diventati neri, non li avevo mai visti così scuri, doveva essere davvero infuriata.

"Si dovresti! E ora te lo dimostrerò" disse dirigendosi verso il mobile su cui aveva poggiato il cellulare. Compose un numero, mi disse di stare in silenzio, mise il viva voce e attendemmo una risposta.

"Pronto?"
"Ciao Niall.. siete arrivati?"
"Ciao cuore, no, ma manca poco, comunque mi sembri triste, va tutto bene?"
"A dire il vero no.. Nate mi evita da quando siamo tornati.. non so che gli ho fatto.."
"Oh.. beh.. tranquilla, sarà solo un momento vedrai.."
"Ma mi fa stare davvero male.. io vorrei solo sapere che gli ho fatto, ma lui mi evita e non mi risponde quando gli parlo..davvero sto malissimo, voglio solo capire.. non chiedo altro.. penso di non aver fatto niente di male.." evidentemente Syria era riuscita a scaturire i sensi di colpa in quel ragazzo perchè ammise tutto.

"Non posso accettare di vederti così.. Syria è colpa mia, ho fatto pensare a Nate che noi ci fossimo divertiti un po'.. mi dispiace tanto.. non pensavo di fare un danno così grande" Syria mi guardò, si alzò e si diresse verso la porta tenendo il cellulare in mano, liquidandomi con una smorfia terribile, che non solo mi fece capire che era lei quella che aveva ragione, ma anche che io avessi esagerato alla grande, le avevo detto cose terribili, orribili, che non si meritava. Mi sedetti passandomi le mani tra i capelli, continuando a rimproverarmi per l'accaduto.

 

P.O.V. Syria

 

Uscii dalla stanza, ero furiosa con tutti. Terminai la conversazione con Niall.

"Niall come diamine hai potuto fare una cosa del genere?"

"Io non pensavo.. mi dispiace"
"E io che pensavo tu fossi anche minimamente un ragazzo serio.. a quanto pare mi sbagliavo, tu volevi solo giocare, beh trovati un'altra stupida che ti venga dietro, non sarà difficile! Tra noi è tutto finito, addio" dissi chiudendogli il telefono in faccia e scoppiando in lacrime.






*Tossisce per attirare l'attenzione* salve a tutti, scusate l'imperdonabile ritardo..credo di aver avuto il tipico blocco dello scrittore.. ma pra eccomi di nuovo qui! Questo è un capitolo molto particolare, le cose non vanno mai come vorremmo, e la fiducia è andata a quel paese.. Spero vi piaccia, e devo annunciare che ci stiamo avvicinando alla fine,ma non so dire esattamente quanti capitoli mancano.. Un immenso ringraziamento a chi continua a seguire la mia storia e che mi sopporta, a chi recensisce e a chi legge semplicemente! Siete adorabili! Grazie ancora, alla prossima! Baci, Fun_for_life_ <3 

 

  
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