La
ragazza camminava silenziosa lungo un viale
circondato da alberi alti e frondosi, che disseminavano il terreno di
zone
ombrose sotto cui vi era un po’ di riparo dal caldo
persistente; “Inoue” una
voce richiamò la giovane, una voce calda ma forte, che
procurò un brivido lungo
la schiena della ragazza. Si voltò, Orihime, ritrovandosi a
fissare Ichigo,
proprio il suo Ichigo, l’uomo della sua vita, che ora correva
verso di lei, con
quella corsa un po’ scomposta che la faceva sempre divertire;
“Kurosaki-kun…”
mormorò la ragazza verso di lui, ormai giunto accanto a lei,
un sorriso
disarmante sulle belle labbra rosee. “Facciamo la strada
insieme?” domandò
Ichigo, e la ragazza acconsentì silenziosamente, riprendendo
a camminare lungo
il viale, il capo chino ora, come se volesse evitare di guardare il
giovane.
“Inoue…Orihime…posso dirti una
cosa?” domandò nuovamente il giovane Shinigami,
afferrandole delicatamente un braccio e costringendola a fermarsi; due
rossi
comparsero sulle guance della studentessa, che annuì
lievemente, sollevando il
volto, così da poter guardare negli occhi il tanto amato
ragazzo. Ichigo si
fece più vicino, oramai pochi centimetri li dividevano;
“Orihime…ti amo”
sussurrò il ragazzo, iniziando a chinare lievemente il capo
verso di lei, che
di tutta risposta si sollevò sulle punte, cercando di
affrettare quel bacio
tanto atteso. Oramai mancava pochissimo, la giovane poteva sentire il
proprio
respiro mischiarsi con quello di Ichigo, una mano poggiata sul petto di
lui a
sentirne i battiti accelerati dall’emozione, così
come i suoi, gli occhi chiusi
e le labbra dischiuse;
“3…2…1…”
“SVEGLIATI!!!!”
un urlo risuonò nella cameretta
della ragazza, svegliandola proprio sul punto più bello del
sogno e facendola
balzare per lo spavento; cadde dal letto, sbattendo il capo a terra
violentemente ed imprecando malamente contro la sua sveglia.
“Si può sapere chi
ha cambiato la mia sveglia? Perché adesso urla invece di
cinguettare?” biascicò
la ragazza, rialzandosi dolorante dal terreno e puntando le iridi
castane su
una figura poco chiara situata proprio dall’altro lato del
proprio letto; “E tu
chi sei?” domandò ancora mezza assonnata,
stropicciandosi un occhio con la mano
destra, in un gesto tipicamente infantile. Dall’altra parte,
la misteriosa
figura dai capelli magenta iniziava ad innervosirsi per il
comportamento della
ragazza, come si poteva ben capire dalla vena a forma di X sulla tempia
e dalle
mani strette a pugno; “TI VUOI ALZARE, SI O NO?”
urlò nuovamente Renji, facendo
il giro del letto, deciso a tirarla su di peso…eh
sì, perché se lui si era
alzato alle 4 del mattino per allenarla, anche lei avrebbe dovuto fare
qualche
sacrificio. Le si parò davanti, ergendosi in tutta la sua
statura e
squadrandola nervoso, ma poi qualcosa gli fece cambiare idea e anche
espressione; lo sguardo vagò per qualche attimo sul corpo di
Orihime, coperto
solamente da una leggera camiciola bianca, una spallina lievemente
calata a
darle un’aria ancora più disfatta e seducente.
“Che hai da guardare?” domandò
la ragazza ingenuamente, inclinando lievemente il capo da un lato e
scrutando
divertita la faccia inebetita di Renji, mentre un dolce sorriso
compariva sul
suo volto; “Niente…niente” fece il
ragazzo, distogliendo in fretta lo sguardo e
muovendo la mano destra davanti a lui, come a voler indicare che erano
solo
stupidaggini ciò che lei aveva appena detto.
“Piuttosto…” riprese l’Abarai,
costringendosi a guardare fisso un punto fuori dalla finestra per non
rimanere
nuovamente incantato dalla camiciola di Orihime
“…VUOI SBRIGARTI? SIAMO GIA’ IN
RITARDO!” riprese ad urlare il ragazzo dai capelli magenta,
iniziando a battere
ritmicamente un piede a terra ed incrociando le braccia al petto,
assumendo
un’aria da saccente. “Ma…sono le 4.30
del mattino…” piagnucolò la povera
Orihime,
accorgendosi solo in quel momento dell’orario disumano e
sbadigliando
assonnata, mentre alcune lacrime le scendevano dagli occhi, lacrime di
sonno;
“Niente ma…mi hai chiesto di farti da istruttore e
hai promesso di fare tutto
ciò che ti dicevo, quindi…su su, svelta, vestiti
ed andiamo” proferì serio il
giovane Abarai, continuando a mantenere un’insopportabile
aria da saccente.
“Ok” sillabò solamente la giovane,
cominciando a togliere la camicia da notte
così, tranquillamente, come
se in quella
stanza non ci fosse anche Renji, lanciandola quindi sul letto; il
ragazzo,
intanto, accortosi della situazione, si impegnava a fissare
intensamente il
pavimento della stanza, maledicendola per la tranquillità
con cui si stava
spogliando. “Domani vengo a chiamarla alle 3 per
punizione…sì sì, ho
deciso…”
borbottò il giovane, proprio mentre la giovane si presentava
davanti a lui,
pronta per l’allenamento; “Ok, andiamo”
disse il ragazzo, salendo sul
cornicione della finestra aperta e cercando di saltare, per poi sentire
il
rumore di una porta che si apriva, al piano inferiore.
“Perché vuoi scendere da
lì?” domandò la ragazza, posizionandosi
sotto la finestra e sorridendo verso il
giovane, come se scendere un piano di scale in pochi secondi fosse una
cosa
normale; rimasto inizialmente sconvolto, l’Abarai si
lanciò dalla finestra,
atterrando in piedi e ricevendo l’applauso della ragazza, che
continuava a
sorridergli felice. “Bravissimo, Abarai-kun” disse
cinguettante la giovane,
battendo una pacca sulla spalla del ragazzo; “Sì
sì, come no…andiamo” proferì
atono il ragazzo dai capelli magenta, afferrandola per un braccio e
cominciando
a trascinarla fuori dal giardino di casa sua, nemmeno un briciolo di
delicatezza in quel gesto, solo fretta. “Dove
andiamo?” domandò la ragazza, che
nonostante i modi bruschi di Renji non perdeva il suo sorriso e la sua
disinvoltura; “Se ti muovi lo vedi”
biascicò solamente il giovane, continuando
a trascinarla quasi di peso.
I due
camminarono molto senza parlare, anche perché
Renji riusciva a bloccare sul nascere qualsiasi tentativo di conversare
di
Orihime; verso le 6 del mattino, il moto dei due si interruppe, per la
gioia
della povera ragazza, che aveva passato l’ultima ora a
correre dietro l’Abarai
per tenere il suo passo. Si sedette su un masso, una mano portata sul
petto,
l’altra poggiata sulle ginocchia, il respiro pesante a causa
della corsa; Renji
non disse nulla, sedendosi sotto ad un albero ed aspettando
pazientemente che
la ragazza riprendesse fiato, le braccia incrociate dietro la testa e
lo
sguardo perso fra le fronde degli alberi. “Dove
siamo?” domandò la ragazza
quando ebbe ripreso un po’ di fiato, spostando le iridi
castane nel luogo ove
si trovavano, sembrava una foresta, o un bosco; “Informazioni
riservate”
rispose seccato l’Abarai, che semplicemente non aveva voglia
di spiegare dove
si trovassero, sbuffando un po’ e andando a spostare lo
sguardo su Orihime,
portando un dito sulle labbra, come ad intimarle il silenzio.
“Ah,
capisco…acqua in bocca” rispose la ragazza con
aria complice, beata ingenuità;
la giovane mosse qualche passo nella foresta, senza allontanarsi troppo
da
Renji, come se avesse paura di perdersi fra quegli alberi.
“E’ grande questo
posto” affermò, continuando a girare in cerchio,
lo sguardo che di tanto in tanto
veniva portato su Renji, come se aspettasse una sua reazione; nessuna
risposta
le giunse dal ragazzo dai capelli magenta, che sostava ancora
tranquillo sotto
quell’alto albero. “Quando iniziamo?”
iniziò a domandare petulante Orihime,
piazzandosi davanti all’Abarai con le braccia incrociate al
petto e la schiena
leggermente piegata in avanti, le iridi castane fisse su di lui, che in
risposta emise uno sbuffo prolungato; dunque si alzò da
terra, sgrullandosi i
pantaloni dalla terra rimasta attaccata ma rimanendo fermo sul posto,
come in
attesa di qualcosa. “Allora?” fece nuovamente la
ragazza, che non vedeva l’ora
di iniziare il proprio allenamento; “Attaccami”
rispose secco l’Abarai, le braccia
incrociate al petto e l’aria annoiata, lo sguardo fisso sulla
giovane e sulla
sua aria sconvolta. “Cosa dovrei fare?” chiese
nuovamente Orihime, stranita per
le parole del suo istruttore, sbattendo le palpebre incredula;
“Su, fai come ti
ho detto…attaccami” ripete Renji senza emozione,
imprecando mentalmente per l’attimo
di debolezza avuto la sera prima. Senza dir più nulla, la
ragazza si allontanò
di qualche passo dal giovane, non ancora convinta di ciò che
stava per fare. “Ne
sei proprio sicuro?” affermò verso il giovane, che
iniziava veramente ad
innervosirsi; “SI, NE SONO SICURO…E ADESSO
ATTACCAMI, CAZZO” imprecò l’Abarai,
che in quanto a pazienza non era mai stato il migliore, sospirando e
attendendo
l’attacco della ragazza svogliato.
°*° Note dell'Autrice °*°
Incredibile ma vero, sono tornata a rompervi con le mie storie senza senso e con le mie coppie assurde!!! Eh sì, so che la maggior parte di voi sperava di non vedere mai più questa storia, e invece no, perché dopo quasi due mesi di ripensamenti ho partorito questo capitoletto; so che è scialbo, pieno di ripetizioni e probabilmente scorretto sotto ogni punto di vista, ma l'ho scritto molto velocemente perché avevo paura di perdere nuovamente l'ispirazione...quindi siate clementi ^^
Prima di concludere, vorrei ringraziare tutte le persone che hanno commentato il primo capitolo di questa storia, perché è solo per loro che ho continuato a scrivere; quindi un grazie va a:
Queen_of_sharingan_91: sì amichetta mia, mi sono commossa anch'io per il mio ritorno, è stato quasi un evento epico! Comunque per le altre coppie non so, devo ancora decidere bene come continuarla ^^ Tu spera, ma io non ti assicuro nulla!
Kurogane_92: se per te questa è un'idea fantastica...cioé, è solo uno sclero di una mente instabile, e tu lo sai bene! Sono felice che ti piaccia il mio Renji e per quanto riguarda Orihime...come avrei potuto sbagliare il suo carattere se devo interpretarla io?
Zepher90: già, la coppia è veramente improbabile, ma io mi sto impegnando al massimo per fare i due personaggi il più IC possibile, perché non mi piace stravolgere troppo i caratteri! Sono felice che ti piaccia, e spero che questo capitolo non ti faccia cambiare idea sulla riuscita della fic ^^
Imma: che bello, una fan sfegatata, me felice *-* Grazie mille per il tuo commento, mi fa veramente piacere sapere che la fic piaccia a qualcuno, sul serio! Spero tantissimo di non averti delusa con questo capitolo fatto di fretta, fammi sapere che ne pensi ^^
Ok, i ringraziamenti
sono finiti, quindi un kissone a tutti (anche a quelli che si sono
limitati a leggere)...mi raccomando, commentate perché
accetto volentieri anche le critiche, purché costruttive!!!