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Autore: Shikagirl    20/04/2008    7 recensioni
“Sono inutile…non riesco mai a fare nulla e vi metto tutti nei guai…tu, Kurosaki-kun, Kuchiki-san, Sado-kun…oltre a dover combattere gli Hollow dovete anche pensare a salvare me…” balbettò la ragazza, le parole intervallate dai singhiozzi, mentre calde lacrime le scendevano dagli occhi. “Ti sbagli…io non penso a te…non preoccuparti per me”
Genere: Romantico, Commedia, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inoue Orihime, Renji Abarai, Un pò tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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La ragazza camminava silenziosa lungo un viale circondato da alberi alti e frondosi, che disseminavano il terreno di zone ombrose sotto cui vi era un po’ di riparo dal caldo persistente; “Inoue” una voce richiamò la giovane, una voce calda ma forte, che procurò un brivido lungo la schiena della ragazza. Si voltò, Orihime, ritrovandosi a fissare Ichigo, proprio il suo Ichigo, l’uomo della sua vita, che ora correva verso di lei, con quella corsa un po’ scomposta che la faceva sempre divertire; “Kurosaki-kun…” mormorò la ragazza verso di lui, ormai giunto accanto a lei, un sorriso disarmante sulle belle labbra rosee. “Facciamo la strada insieme?” domandò Ichigo, e la ragazza acconsentì silenziosamente, riprendendo a camminare lungo il viale, il capo chino ora, come se volesse evitare di guardare il giovane. “Inoue…Orihime…posso dirti una cosa?” domandò nuovamente il giovane Shinigami, afferrandole delicatamente un braccio e costringendola a fermarsi; due rossi comparsero sulle guance della studentessa, che annuì lievemente, sollevando il volto, così da poter guardare negli occhi il tanto amato ragazzo. Ichigo si fece più vicino, oramai pochi centimetri li dividevano; “Orihime…ti amo” sussurrò il ragazzo, iniziando a chinare lievemente il capo verso di lei, che di tutta risposta si sollevò sulle punte, cercando di affrettare quel bacio tanto atteso. Oramai mancava pochissimo, la giovane poteva sentire il proprio respiro mischiarsi con quello di Ichigo, una mano poggiata sul petto di lui a sentirne i battiti accelerati dall’emozione, così come i suoi, gli occhi chiusi e le labbra dischiuse; “3…2…1…”

 

“SVEGLIATI!!!!” un urlo risuonò nella cameretta della ragazza, svegliandola proprio sul punto più bello del sogno e facendola balzare per lo spavento; cadde dal letto, sbattendo il capo a terra violentemente ed imprecando malamente contro la sua sveglia. “Si può sapere chi ha cambiato la mia sveglia? Perché adesso urla invece di cinguettare?” biascicò la ragazza, rialzandosi dolorante dal terreno e puntando le iridi castane su una figura poco chiara situata proprio dall’altro lato del proprio letto; “E tu chi sei?” domandò ancora mezza assonnata, stropicciandosi un occhio con la mano destra, in un gesto tipicamente infantile. Dall’altra parte, la misteriosa figura dai capelli magenta iniziava ad innervosirsi per il comportamento della ragazza, come si poteva ben capire dalla vena a forma di X sulla tempia e dalle mani strette a pugno; “TI VUOI ALZARE, SI O NO?” urlò nuovamente Renji, facendo il giro del letto, deciso a tirarla su di peso…eh sì, perché se lui si era alzato alle 4 del mattino per allenarla, anche lei avrebbe dovuto fare qualche sacrificio. Le si parò davanti, ergendosi in tutta la sua statura e squadrandola nervoso, ma poi qualcosa gli fece cambiare idea e anche espressione; lo sguardo vagò per qualche attimo sul corpo di Orihime, coperto solamente da una leggera camiciola bianca, una spallina lievemente calata a darle un’aria ancora più disfatta e seducente. “Che hai da guardare?” domandò la ragazza ingenuamente, inclinando lievemente il capo da un lato e scrutando divertita la faccia inebetita di Renji, mentre un dolce sorriso compariva sul suo volto; “Niente…niente” fece il ragazzo, distogliendo in fretta lo sguardo e muovendo la mano destra davanti a lui, come a voler indicare che erano solo stupidaggini ciò che lei aveva appena detto. “Piuttosto…” riprese l’Abarai, costringendosi a guardare fisso un punto fuori dalla finestra per non rimanere nuovamente incantato dalla camiciola di Orihime “…VUOI SBRIGARTI? SIAMO GIA’ IN RITARDO!” riprese ad urlare il ragazzo dai capelli magenta, iniziando a battere ritmicamente un piede a terra ed incrociando le braccia al petto, assumendo un’aria da saccente. “Ma…sono le 4.30 del mattino…” piagnucolò la povera Orihime, accorgendosi solo in quel momento dell’orario disumano e sbadigliando assonnata, mentre alcune lacrime le scendevano dagli occhi, lacrime di sonno; “Niente ma…mi hai chiesto di farti da istruttore e hai promesso di fare tutto ciò che ti dicevo, quindi…su su, svelta, vestiti ed andiamo” proferì serio il giovane Abarai, continuando a mantenere un’insopportabile aria da saccente. “Ok” sillabò solamente la giovane, cominciando a togliere la camicia da notte così, tranquillamente,  come se in quella stanza non ci fosse anche Renji, lanciandola quindi sul letto; il ragazzo, intanto, accortosi della situazione, si impegnava a fissare intensamente il pavimento della stanza, maledicendola per la tranquillità con cui si stava spogliando. “Domani vengo a chiamarla alle 3 per punizione…sì sì, ho deciso…” borbottò il giovane, proprio mentre la giovane si presentava davanti a lui, pronta per l’allenamento; “Ok, andiamo” disse il ragazzo, salendo sul cornicione della finestra aperta e cercando di saltare, per poi sentire il rumore di una porta che si apriva, al piano inferiore. “Perché vuoi scendere da lì?” domandò la ragazza, posizionandosi sotto la finestra e sorridendo verso il giovane, come se scendere un piano di scale in pochi secondi fosse una cosa normale; rimasto inizialmente sconvolto, l’Abarai si lanciò dalla finestra, atterrando in piedi e ricevendo l’applauso della ragazza, che continuava a sorridergli felice. “Bravissimo, Abarai-kun” disse cinguettante la giovane, battendo una pacca sulla spalla del ragazzo; “Sì sì, come no…andiamo” proferì atono il ragazzo dai capelli magenta, afferrandola per un braccio e cominciando a trascinarla fuori dal giardino di casa sua, nemmeno un briciolo di delicatezza in quel gesto, solo fretta. “Dove andiamo?” domandò la ragazza, che nonostante i modi bruschi di Renji non perdeva il suo sorriso e la sua disinvoltura; “Se ti muovi lo vedi” biascicò solamente il giovane, continuando a trascinarla quasi di peso.

 

I due camminarono molto senza parlare, anche perché Renji riusciva a bloccare sul nascere qualsiasi tentativo di conversare di Orihime; verso le 6 del mattino, il moto dei due si interruppe, per la gioia della povera ragazza, che aveva passato l’ultima ora a correre dietro l’Abarai per tenere il suo passo. Si sedette su un masso, una mano portata sul petto, l’altra poggiata sulle ginocchia, il respiro pesante a causa della corsa; Renji non disse nulla, sedendosi sotto ad un albero ed aspettando pazientemente che la ragazza riprendesse fiato, le braccia incrociate dietro la testa e lo sguardo perso fra le fronde degli alberi. “Dove siamo?” domandò la ragazza quando ebbe ripreso un po’ di fiato, spostando le iridi castane nel luogo ove si trovavano, sembrava una foresta, o un bosco; “Informazioni riservate” rispose seccato l’Abarai, che semplicemente non aveva voglia di spiegare dove si trovassero, sbuffando un po’ e andando a spostare lo sguardo su Orihime, portando un dito sulle labbra, come ad intimarle il silenzio. “Ah, capisco…acqua in bocca” rispose la ragazza con aria complice, beata ingenuità; la giovane mosse qualche passo nella foresta, senza allontanarsi troppo da Renji, come se avesse paura di perdersi fra quegli alberi. “E’ grande questo posto” affermò, continuando a girare in cerchio, lo sguardo che di tanto in tanto veniva portato su Renji, come se aspettasse una sua reazione; nessuna risposta le giunse dal ragazzo dai capelli magenta, che sostava ancora tranquillo sotto quell’alto albero. “Quando iniziamo?” iniziò a domandare petulante Orihime, piazzandosi davanti all’Abarai con le braccia incrociate al petto e la schiena leggermente piegata in avanti, le iridi castane fisse su di lui, che in risposta emise uno sbuffo prolungato; dunque si alzò da terra, sgrullandosi i pantaloni dalla terra rimasta attaccata ma rimanendo fermo sul posto, come in attesa di qualcosa. “Allora?” fece nuovamente la ragazza, che non vedeva l’ora di iniziare il proprio allenamento; “Attaccami” rispose secco l’Abarai, le braccia incrociate al petto e l’aria annoiata, lo sguardo fisso sulla giovane e sulla sua aria sconvolta. “Cosa dovrei fare?” chiese nuovamente Orihime, stranita per le parole del suo istruttore, sbattendo le palpebre incredula; “Su, fai come ti ho detto…attaccami” ripete Renji senza emozione, imprecando mentalmente per l’attimo di debolezza avuto la sera prima. Senza dir più nulla, la ragazza si allontanò di qualche passo dal giovane, non ancora convinta di ciò che stava per fare. “Ne sei proprio sicuro?” affermò verso il giovane, che iniziava veramente ad innervosirsi; “SI, NE SONO SICURO…E ADESSO ATTACCAMI, CAZZO” imprecò l’Abarai, che in quanto a pazienza non era mai stato il migliore, sospirando e attendendo l’attacco della ragazza svogliato.

°*° Note dell'Autrice °*°

Incredibile ma vero, sono tornata a rompervi con le mie storie senza senso e con le mie coppie assurde!!! Eh sì, so che la maggior parte di voi sperava di non vedere mai più questa storia, e invece no, perché dopo quasi due mesi di ripensamenti ho partorito questo capitoletto; so che è scialbo, pieno di ripetizioni e probabilmente scorretto sotto ogni punto di vista, ma l'ho scritto molto velocemente perché avevo paura di perdere nuovamente l'ispirazione...quindi siate clementi ^^

Prima di concludere, vorrei ringraziare tutte le persone che hanno commentato il primo capitolo di questa storia, perché è solo per loro che ho continuato a scrivere; quindi un grazie va a:

Queen_of_sharingan_91: sì amichetta mia, mi sono commossa anch'io per il mio ritorno, è stato quasi un evento epico! Comunque per le altre coppie non so, devo ancora decidere bene come continuarla ^^ Tu spera, ma io non ti assicuro nulla!

Kurogane_92: se per te questa è un'idea fantastica...cioé, è solo uno sclero di una mente instabile, e tu lo sai bene! Sono felice che ti piaccia il mio Renji e per quanto riguarda Orihime...come avrei potuto sbagliare il suo carattere se devo interpretarla io?

Zepher90: già, la coppia è veramente improbabile, ma io mi sto impegnando al massimo per fare i due personaggi il più IC possibile, perché non mi piace stravolgere troppo i caratteri! Sono felice che ti piaccia, e spero che questo capitolo non ti faccia cambiare idea sulla riuscita della fic ^^

Imma: che bello, una fan sfegatata, me felice *-* Grazie mille per il tuo commento, mi fa veramente piacere sapere che la fic piaccia a qualcuno, sul serio! Spero tantissimo di non averti delusa con questo capitolo fatto di fretta, fammi sapere che ne pensi ^^

Ok, i ringraziamenti sono finiti, quindi un kissone a tutti (anche a quelli che si sono limitati a leggere)...mi raccomando, commentate perché accetto volentieri anche le critiche, purché costruttive!!!

  
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