Asuma-sensei se ne è andato,lasciandosi dietro tanto,avendo dato tanto di più.
I volti protagonisti dei suoi ultimi momenti di vita,quelli dei suoi preziosi allievi;non sono più le facce imbronciate di tre genin intossicati dal fumo delle sue amate sigarette,ma sono visi di due uomini e una donna che grazie ai suoi insegnamenti sono cresciuti,sono diventati chunin forti e responsabili,ma soprattutto sono diventati amici inseparabili.
Se ne è andato con onore,con coraggio seguendo gli ideali per i quali si sacrificò pure suo padre,il terzo Hokage.
Lascia Konoha nelle mani degli allievi di cui va fiero e che ama vedere uniti nonostante le differenze.
Prima di andarsene,trova una parola per ognuno di loro:
1)Ino;tanto bella,indipendente e responsabile a cui affida le cure di Choji e Shikamaru tanto imbranati senza di lei e l'incoraggiamento più importante,quello di non farsi battere da Sakura nè nel ninjutsu nè in amore perchè Asuma-sensei sa quanto vale davvero Ino Yamanaka;
2)Choji,quel grande ragazzone il cui animo gentile lo porterà a essere lo shinobi più forte di tutti e che invita a fare un pò di dieta,ben sapendo di non riuscire a ottenere risultati.
3)Shikamaru cosi forte e in gamba da poter diventare Hokage un giorno.
Non sono mai riuscito a batterti a Shoji.
La vita disposta sulla scacchiera di cui Asuma conosceva bene ogni sua parte e il Re è ciò per cui Asuma si sacrifica e che Shikamaru riesce a comprendere solo grazie al suo ultimo respiro.
E Asuma-sensei se ne va,lasciando la voglia di vendetta nel cuore di Shikamaru e un figlio nel ventre di Kurenai.
Ma Asuma-sensei resterà:ogni mossa di Ino,Shika e Choji sarà un riflesso di ciò che impararono da lui.
E quando Shikamaru gli insegnerà a giocare a Shoji,sarà come avere davanti a sè un giovane Asuma che dovrà imparare a difendere il Re come fece suo padre prima di lui.