Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Helena99    06/11/2013    0 recensioni
Dimenticate tutto ciò che conoscete. Dimenticatevi del lieto fine perché qui tutto ciò che è lieto ha una fine. Dimenticatevi dell'amore vero perché niente può essere vero quando si tratta di affari. Ma soprattutto,dimenticatevi della felicità perché non si può essere felici nella vita se non facciamo una SCELTA.
-Justin Bieber,Selena Gomez,Jason McCann
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jason McCann, Justin Bieber, Nuovo personaggio, Selena Gomez
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Avete presente quel momento in cui chiamano il vostro nome per intero? Personalmente l’ho sempre odiato,metteva quell’odore di guai nell’aria ma mia madre non avrebbe potuto farne a meno: “Alexandra Marie Salvatore bada a ciò che fai,hai 16 anni e voglio ben sperare che un po’ di coscienza tu ce l’abbia. FAI LA BRAVA” mi disse prima di partir. Infondo erano solo tre giorni senza genitori. Non ubbidii esattamente a mia madre perché la sera dopo in cui lasciarono la città io andai in discoteca con la mia migliore amica Jenna e il mio ragazzo Justin. Io e Jenna eravamo amiche da sempre mentre Justin era il mio ragazzo da poco,forse due o tre mesi. Amavo la discoteca. Quella sera misero quella canzone che fa "A sad,sad serenade”- semplicemente meravigliosa. Le luci calde e colorate arrivavano da tutte le direzioni e si soffocava per la folla.

“JUSTIN NON E’ CHE MI ACCOMPAGNERESTI A PRENDERE QUALCOSA DA BERE?”

Urlai per la musica troppo alta. Andammo al bar e prendemmo delle bevande. La mia attenzione fu attiarata da un ragazzo che entrava dalla porta sul retro,i suoi occhi erano così belli sembravano avere un colore come il miele. Non pensavo potesse esistere una bellezza simile a Stratford.

“Si chiama Jason McCann” Justin mi sussurrò in un orecchio ignorando il fatto che lui mi stesse fissando da lontano.

“Voi vi conoscete?” Chiesi incuriosita.


“Si” La sua faccia si perse un po’ nel vuoto per poi tornare a guardare quel ragazzo “Ed è il mio peggior incubo”

Quelle parole mi misero un po’ a disagio,non credevo che quel Jason potesse anche essere un incubo,era troppo perfetto. Non mi accorsi nemmeno del fatto che ce l’avessi davanti.

“Hei Bieber”

“Che ci fai qui?” Il suo tono di voce era talmente duro che mi fece rabbrividire. Mi girai a guardare Jason e aveva uno di quei sorrisetti ironici sulla faccia, all'improvviso guardò me mentre arrossivo e abbassavo la testa imbarazzata.

“Ciao,io sono Jason e il tuo nome è?” Mi baciò il dorso della mano,stavo per rispondergli ma Justin lo fece al posto mio.

 “Il suo nome, McCann, non ti interessa” Justin mi trascinò via da lì, era il suo peggior incubo.. Per tutta la sera ballammo e ci divertimmo. Vidi che Jenna passava parecchio tempo al bar invece di stare con me ma glielo concessi dato che mi sopporta da 16 anni! Verso le due del mattino chiesi a Justin di riaccompagnarmi a casa anche se lo feci a malincuore. Per tutto il tragitto in macchina non feci altro che pensare a quel ragazzo,il suo sguardo era così profondo,era come se lo conoscessi da sempre.

“Hei piccola allora ti passo a prendere domani all’ora di pranzo, ok?”

“Perfetto” Gli stampai un bacio, scesi dalla macchina e Justin ripartì. Mi avvicinai alla porta e mi fermai a guardare il cielo blu scuro con delle nuvole grigio fumo. Il telefono iniziò a vibrare nella mia borsetta, era un messaggio: “E se qualcuno ti stesse osservando? –Nobody” Mi guardai intorno, tremavo, l’aria gelida sfiorava la mia pelle, tirai fuori le chiavi e mi affrettai a rientrare in casa. 

-“Jenna? Jenna pronto, mi senti? Ascolta vieni a dormire da me stasera, ti prego ..”
Riattaccai e corsi di sopra in camera mia. Aprii l’acqua della doccia e la lasciai scorrere mentre mi spogliavo. Mi tornò in mente quel messaggio, era stato inviato da un numero privato, che cosa avrebbe dovuto significare? Scrollai le spalle entrando nella doccia. Le goccioline che mi cadevano sulla pelle mi fecero dimenticare tutti i miei pensieri per un attimo ma a me serviva più di un attimo per stare bene. Da quando il mio migliore amico Cody era morto io non mi davo più pace, stavo quasi per perdere la testa ma poi ho incontrato Justin e le cose sono cominciate ad andare meglio, in un certo senso.. Uscii dalla doccia e mi avvolsi un asciugamani intorno al corpo, tornai in camera per prendere il pigiama. Le scale iniziarono a scricchiolare e noi tutti sappiamo che le scale non scricchiolano se non c’è qualcuno che ci cammina sopra. Silenziosamente aprii il cassetto della scrivania e presi il coltello che mi aveva regalato Cody.

*Flashback*
“Prendi questo”
“Cody cosa dovrei farci?” Afferrai il coltello scrutando ogni singolo particolare e poi portai nuovamente lo sguardo su di lui aspettando una risposta.
“Legittima difesa”
*Fine del flashback*

“Grazie Cody” Sussurrai fra me e me. Mi avvicinai alla porta che dava sul corridoio in silenzio e tenendo il coltello dietro la schiena.

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"You lift my feet off the ground,you spin me around. You make me crazier."
  
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