Fanfic su attori > Orlando Bloom
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Autore: Keira    01/11/2004    4 recensioni
Questa fanfic è su Orlando Bloom ^.^ (è la mia prima fanfic siate buoni!!! :-))Vi avverto... Orlie apparirà un pò più avanti nella fic... nel 3° capitolo!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Orlando Bloom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano stati giorni fantastici quelli passati con Orlando e gli altri

My Love Is An Actor???

Capitolo XXXI

"E tutti vissero felici e contenti..."

 

 

Erano stati giorni fantastici quelli passati con Orlando e gli altri. Non li avrei mai dimenticati, ma era ora di andare… eppure ero triste, avrei dovuto essere felice di rivedere mamma e papà ma una parte di me diceva: "Chi se ne frega!". Io volevo essere sia con lui che con i miei ma… era impossibile perché mentre io avrei preso l'aereo per raggiungere la mia Italia, lui sarebbe stato su un altro aereo diretto non so dove per le riprese del film. Diciamo la verità, preferivo non sapere dove fosse diretto così avrei potuto immaginarlo vicino a me. Elijah mi svegliò dalla mia trance muovendo la mano destra di fronte a me, 'offuscandomi' la vista.

-Eh?- dissi 'svegliandomi'.

-Sono tre volte che ti chiamo!! Comunque… dobbiamo andare in aeroporto… gli altri sono già fuori!!- disse indicando con il dito indice la porta. Protestai sul fatto che ero stanca e mi diressi verso l'uscita. Non avevo voglia di vederli, sapendo che magari poteva essere l'ultima… certo Orlando aveva promesso che mi sarebbe venuto a prendere ma… l'avrebbe fatto davvero? Fu allora che li vidi: Dominic intento a baciare Milly mentre Orlando li guardava ghignando, voltò lo sguardo nella mia direzione e quando mi vide tornò serio, anche a lui dispiaceva separarsi, quello lo sapevo, ma in fondo… mica andavamo a morire, no?? Gli sorrisi, lui si avvicinò a me.

-Sei bellissima…- mi passò una mano tra i capelli come se volesse ricontrollare che fossero rimasti identici.

-Ma mi hai vista?? Ho una vecchia maglia enorme che mi fa da pigiama, i pantaloni da ginnastica e i capelli in disordine!! Ti posso sembrare soltanto 'brutta' non bellissima!- protestai tastandomi i capelli cercando di metterli a posto.

-Per me sei bellissima… è impossibile per te essere brutta!- com'era dolce, posai dolcemente le mie labbra sulle sue. Forse era una delle ultime volte che lo avrei potuto fare! Rimaneva il fatto che io ero vestita malissimo… ma in fondo dovevo andare in aereo non a fare una sfilata!!

-Ehi, piccioncini, ci rovinate la scena!! Questa è quella in cui io e Cris ci baciamo non voi!!- protestò Dominic sorridendoci in modo complice. Che idiota!!! Cristine si limitò a scuotere la testa violentemente. Sentimmo i passi di Elijah con le ultime valigie da caricare.

-Ricordatemi una cosa… quando parte Orlando, non m'invitate, altrimenti finisce che le valigie le porto solo io!!- pronunciò ridendo, rivolto a noi altri.

-Oh, scusa! È vero!! Mi sono dimenticato!!- disse il mio ragazzo battendosi la mano sulla fronte.

-Non importa, come tutte le altre volte!- salimmo sull'auto e cominciarono a parlare allegramente... tranne me... non ero dell'umore giusto. Era triste sapere che me ne sarei partita e, magari, sarebbe stata l'ultima volta che avrei passato con loro, sentii gli occhi riempirsi di lacrime ma le ricacciai dentro, non volevo e NON DOVEVO piangere!!!

-Aly?- la voce della mia amica mi riportò alla realtà facendomi balzare dallo spavento.

-Si?-

-Sbaglio o sei leggermente fra le nuvole? Va beh… ti stavo chiedendo se ti piaceva il sushi…- disse portandosi una mano alla fronte come per dirmi che non sarei mai cambiata.

-Mhm… no… non ho avuto mai l'occasione per andarci- mentii, ma non potevo mica dirgli che un ristorante giapponese costava una marea di soldi, vi pare?? Avrei tratto solo una figuraccia colossale…

-Allora quando torni, andiamo tutti a mangiare giapponese!!!- sorrise dolcemente, com'era gentile Milena… ma io temevo di non poter tornare lì… ma non gliel'avrei mai detto.

-Eccoci arrivati!!- esclamò Dominic, terminando il discorso sulle canne che stava facendo con Orlando e Elwood.

Vidi Elijah fulminarlo con gli occhi e notai che Ob si fece silenzioso. Dovevo prendere in mano la situazione!

-Su, andiamo!! Non vorrete mica che perda l'aereo, no?? Muovete quelle chiappe, soldati!!- imitai un sergente, prima mi guardarono male, poi stando al gioco dissero in coro:

-Signorsì!!- ci guardammo di nuovo e scoppiai a ridere come una bambina.

Riuscimmo a raggiungere il Gate dopo un paio di giri, i miei amici attori si erano rifugiati in bagno per mettersi gli occhiali, anche se secondo me, rimanevano riconoscibili…

Dopo aver raggiunto me e Cristine, l'altoparlante annunciò l'arrivo del mio aereo…

-È… è ora… devo andare…, statemi tutti bene, mi raccomando!!- mentre dicevo queste parole li abbracciai uno per volta, fu il turno di Dominic, -non fare arrabbiare la povera Cris altrimenti corro qui e ti meno!!- lui rispose prontamente:

-Allora lo faccio subito perché ti vogliamo fra noi…!- questa volta non riuscii a ricacciare dentro le lacrime e, mentre lo ringraziavo sul suo 'complimento' e continuavo la mia tiritera, tutti cominciammo a ridere fra le lacrime. -Elijah… Elijah… allora… tu non devi sparire in mezzo a party vari!! Ci hai fatto preoccupare, lo sai?!?!?- lo abbracciai calorosamente, ora toccava alla mia amica… -Milly… beh… grazie per tutto quello che hai fatto per me… sei stata gentilissima e un'amica fedele… grazie…- ci abbracciammo forte, forte, quasi sperando di non doverci separare, ma ora, era il momento più difficile, Orlando… mi morsi il labbro inferiore…

-I-io… lo sai per me… ecco… tu…- cercai di dire qualcosa di sensato ma dalle mie labbra uscirono solamente delle parole senza senso. Mi prese il viso tra le mani e mi baciò appassionatamente, in quel bacio riuscimmo a dirci tutte le cose che non riuscivamo a parole. Il nostro amore avrebbe superato la lontananza e a settembre quando lui sarebbe tornato da me io lo avrei seguito ovunque… con quel gesto raggiungemmo un paradiso così pieno di promesse che saremmo riusciti a mantenere… aprii gli occhi per vedere i suoi… staccai dolcemente le mie labbra dalle sue, gli accarezzai una guancia e pronunciai a lui e ai miei amici:

-Ora vado ma… ricordatevi di me, mi raccomando!! Ci rivedremo!!!- corsi verso il corridoio che mi avrebbe portato al mio aereo e piansi più forte, sorridendo… ora ne ero certa: lui sarebbe venuto a prendermi, ne ero certa.

Raggiunto l'aereo, mi sedetti alla mia postazione vicino a una donna anziana. Mi addormentai subito e venni svegliata da quella quando l'aereo arrivò a destinazione. Scesi di malavoglia e appena toccata la terra con i piedi sussurrai:

-Sono tornata…-, andai a prendere le mie valigie e, raggiunta l'entrata/uscita dell'aeroporto vidi i miei genitori attendendomi, mi abbracciarono forte

-Tesoro, come stai?? Ti vedo in forma… mangiavi bene…??- iniziò mia madre, mentre mi abbracciava in quegli abbracci materni… già sapevo dove voleva andare a parare ma siccome ero stanca e, non volevo dirle ora della faccenda dell'Università, risposi:

-Possiamo parlarne domani? Sono stanca…- fu il momento di mio padre:

-Non vorrai mica stancare la mia bambina??- non aveva perso quel vizio… chissà come l'avrebbero presa la notizia dell'Università… mugugnai qualcosa e li seguii verso la vettura.

Diciamo che mia madre era 'curiosa' delle mie faccende vissute a Cantebury, non sapeva nemmeno del mio viaggio a L.A…!! Decisi di toglierle una curiosità:

-Mi sono fidanzata…- dissi vagamente, voltando lo sguardo verso il paesaggio che cambiava piano, piano, dirigendoci a casa.

A mio padre quasi venne un infarto mentre mia madre era felice come una pasqua…

-C-cosa?- chiese mio padre preoccupato, mia madre lo guardò male per poi dire:

-Oh, cara sono felice per te!! Chi è? perché non è qui con te? Quando ce lo presenti?- una raffica di domande mi assalirono per cinque minuti…

Evitai di dirle il cognome… mi avrebbe preso per pazza, così innervosita dalla situazione sussurrai timidamente:

-Orlando… si chiama Orlando… non è qui con me perché doveva lavorare…- mi passai la mano tra i capelli arruffandoli ancora di più.

-Orlando, eh?? Oh, cara!! Sono contenta!!! E… qual è la sua professione?-. cosa le avrei risposto??? Cominciai a balbettare e per il nervosismo mi portai una ciocca di capelli dietro l'orecchio, poi mi venne in mente la balla che mi aveva rifilato lui:

-E' un manager… - mia madre stava già per esclamare qualcos'altro quando il mio adorato padre la interruppe dicendo:

-Beth, sembri una macchina spara domande!! Lascia che nostra figlia si riposi poi, quando avrà voglia ci spiegherà tutto, vero, cara?- lo ringraziai mentalmente, dopo circa un'ora arrivammo a casa. Com'era strano, ero stata via per tutto quel tempo e qui non era cambiato esattamente nulla…! I mobili allo stesso posto, salii le scale con timore di vedere la mia camera… sarebbe stata uguale a come l'avevo lasciata?!?! I miei poster erano allo stesso posto? Posai la mano sul legno freddo della porta e la spinsi dolcemente. Tutto mi apparve come l'avevo lasciato. Una parte di me era felice: tutto era tornato come prima e avrei potuto rivedere le mie vecchie amiche. Ma l'altra parte di me aveva paura che tutto ciò che avevo fatto in Gran Bretagna sarebbe scomparso… e con quello Orlando… non volevo dimenticare, no, non avrei dimenticato…

con passi lenti mi diressi il letto che accarezzai a lungo… un sentimento di nostalgia mi stava impossessando, volevo chiamare la mia amica Jessica, ma cosa le avrei detto?? che domande… le avrei raccontato 'la mia avventura'… presi il telefono e tastando i tasti composi il numero di Jessy, stupendomi di saperlo ancora a memoria.

-Pronto?- disse una voce dall'altro capo della cornetta che riconobbi come lei.

-Jessica?? Sono io… cioè sono Alison!- esclamai sorridendo, pur sapendo che lei non poteva vedermi…

-Chi?? Alison? Tu? Quanto tempo!!!!!!- per un attimo ebbi paura che si fosse dimenticata di me. Mi passai una mano tra i capelli.

-Sono tornata a casa… e ti devo dire che… no, lasciamo perdere è troppo difficile da spiegare…-

-Come troppo difficile da spiegare? Per una che è andata in Inghilterra per studiare non mi sembra troppo complicato!! Comunque… davvero sei di nuovo a casa??- mi soffermai all'ultima frase… questa era casa mia?? Cioè era la mia casa prima che partissi ma ora… ora la mia casa è un'altra…

-Si, sono a casa… se vuoi ci possiamo incontrare…- chiesi imbarazzata.

-Avrei un appuntamento, ma per te lo annullo…!!-

-M-ma non devi… dai… sarà per un'altra volta…-

-No, ci vediamo adesso, sto arrivando. Baci!- chi frequentava ora?? Andai in bagno dove mi sistemai alla ben meglio… ero stanchissima ma l'idea di vedere la mia migliore amica mi faceva dimenticare la stanchezza.

Sentii la porta aprirsi e la voce allegra di mia madre salutare Jessica. Scesi di colpo le scale e quando la vidi, terminai la mia corsa. Chi era?? Non era più la mia amica acqua e sapone… aveva tinto i suoi bei capelli rossi in un biondo scuro, e non volli nemmeno sapere quante tonnellate di fard si era messa. Ma in fondo… lei era sempre la mia migliore amica, mentre io pensavo, lei mi aveva abbracciata forte.

-Ciao Aly!!!!!!!!! Oh, come sono contenta!!!- esclamò guardandomi, mia madre se ne andò lasciandoci sole all'ingresso.

-Anche io… ma andiamo su di sopra!!- mentre salivamo le scale, mi venne in mente un flashback, era tutto come prima, certo che, mi facevo dei complessi mentali da paura!! Finalmente raggiungemmo la camera e anche lei fu sorpresa di trovarla identica a prima.

-Oh Aly dimmi tutto che sono curiosa!!- ci buttammo sul letto e cominciai a raccontarle la mia avventura da favola.

-Allora…beh… arrivata a Canterbury sono andata a casa… a un certo punto sento la porta aprirsi, non sapevo che qualcuno avesse la mia chiave di casa, così corsi in cucina a prendere la padella e… beh… la lanciai addosso al ragazzo che cadde svenuto sul pavimento, poi successivamente scoprii che lui era il proprietario della casa e…- continuai a raccontare per una mezz'ora fin quando la mia amica aveva le lacrime agli occhi per le risate… non sapevo che le mie figuracce fossero così comiche!

-Fammi capire… tu sei fidanzata con ORLANDO BLOOM??? CASPITA NON UNO QUALUNQUE, EH??- cominciò a urlare in preda all'entusiasmo.

-Si, vedi ti ho raccontato tutto!! Ora tocca a te, cara!!- la presi con una manica e la 'buttai' sul letto di fianco a me, in modo da poterla vedere negli occhi.

-Fammi riprendere però!! Cacchio… la mia migliore amica è fidanzata con Orlando Bloom, l'attore!! Comunque… non mi stai prendendo in giro, vero??- mi lanciò uno sguardo indagatore.

-Come potrei mentirti! Su, allora voglio sapere di te!- per la prima volta in tutta la mia vita, la vidi indecisa su qualcosa, cosa poteva nascondermi di così importante??

-Ecco… io… sai Nicolò se la faceva con un'altra mentre eri via… e così gliene ho dette di santa ragione… beh, non so come ma ci siamo avvicinati molto, sai per la tua mancanza! E alla fine… ecco, non odiarmi… noi, siamo insieme…- abbassò lo sguardo, picchiettando nervosamente le mani sul materasso. Non potevo crederci… ero arrabbiata, non del fatto che lei stesse insieme a Nicolò, perché a me di lui non interessava un fico secco, ma il fatto che Jessica mi avesse mentito!!! Aveva paura di cosa??

-Perché non me lo hai detto subito?!?!? Mi da fastidio che tu mi tenga nascoste delle cose!!- mi sentivo tradita però… io non le avevo raccontato di Ob, subito, no?? Io non la chiamavo spesso… anzi per un periodo mi ero anche dimenticata di lei! E ora volevo farle la paternale! Aggiunsi in fretta:

-Scusa… è colpa mia… come potevi dirmi tutto se io ero via? Nemmeno io ti ho detto tutto al momento…- questa volta fui io ad abbassare il capo in segno di scusa.

-Sei perdonata scema!- mi diede un 'leggero' pugno sulla testa… il nostro pomeriggio fu meraviglioso! Parlammo con allegria e ci raccontavamo i fatti accaduti, sfottendoci a vicenda.

-Beh, ora è meglio che vada… ci vediamo domani Aly!!- mi scoccò un dolce bacio sulla guangia prima di chiudere la porta alle sue spalle… ora arrivava il peggio, raccontare la verità a mamma e papà.

-Alyyyyyy!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!- l'urlo di mia madre mi fece balzare dal letto… non aveva perso questo vizio!!!

-Scendo, scendo…!- scesi le scale lentamente… la pigrizia si era impossessata di me.

Raggiunsi la sala dove vi trovai mia madre con il grembiule da cucina… che spettacolo spaventoso!!

-Su cara… devi raccontarci tutto!!- quel 'tutto' mi scompose un po’ all'inizio ma la seguii tranquilla in cucina… non era cambiata di una virgola, il regno di mia madre era rimasto tale e quale, le cose allo stesso posto, papà allo stesso posto e mia madre allo stesso posto… l'unica a non essere a posto sembravo io.

-Prima di sedervi vi devo dire una cosa…- mi morsi il labbro inferiore, sperando non la prendessero male…

-Con lo stomaco pieno si ascolta meglio, Al!- disse mia madre sedendosi a capotavola.

-NO! Io voglio parlare ora!- sapevo che se avessi atteso fino al termine della cena non sarei riuscita a dire nulla…!

-Ok, ascoltiamo quello che la nostra bambina ha da dirci!- mio padre appoggiò i gomiti sul tavolo guardandomi curioso.

-Ecco… io ho iniziato l'università ma…- cominciai a raccontare per filo e per segno la storia… sperando che mi avrebbero capita.

-Mhm… tu devi fare ciò che ti piace! Se è questo che vuoi fare, fallo! Ricorda è la tua vita e vivila come vuoi!- disse mio padre accarezzandomi una guancia, lui era sempre stato una persona comprensiva, un po’ rompiscatole, ma comprensiva.

-Io… oh, Alison!! Io credevo che… insomma… ci sono poche possibilità che tu abbia successo! Però… non voglio ostacolarti. Ma ricordati, se avrai bisogno, ricordati che papà e mamma saranno sempre qui, ok?? Qualsiasi cosa… soldi, vestiti, o altro…!- era seriamente preoccupata, insomma credeva che non avrei fatto successo… beh, non lo credevo nemmeno io, allora…

-Ma ora mangiamo!!- disse mio padre.

Dopo la cena, andai dritta a letto, ero sfinita.

La mattina dopo, non fu la sveglia a svegliarmi, ma la luce che filtrava dalle tende, mi lavai e vestii lentamente, poi presi dalla valigia, non l'avevo ancora disfatta, una foto di Orlando e pensai che mi mancava davvero molto… e avevo tutta l'estate che mi attendeva!!!

Scesi le scale e mi sedetti sulla sedia in cucina, sul tavolo c'era il telecomando così accesi la televisione.

Mi guardai un bel film per poi sentire mio padre alzarsi, non appena mi vide, spalancò la bocca e disse:

-Oddio!! Alison come mai sei alzata?? Di solito se tua madre non ti sveglia ti alzi all'una di pomeriggio!!-

scrollai le spalle continuando a dedicarmi al film. Sentii il telefono squillare, mi precipitai all'ingresso dove presi al volo l'apparecchio per urlare:

-Pronto??- poi sentii una voce sconosciuta, che parlava in inglese:

-Miss Johnson Alison?-

-Si, sono io… mi dica- mi batteva forte il cuore…-

-Salve! Sono un manager e sono interessato a lei…-

-Ehm… non capisco…- cosa voleva 'sto tizio da me??

-Ho visto la sua esibizione a Teatro… e sono rimasto stupefatto dalle sue capacità! Sorprendente!! Per lei c'è già pronto un contratto!! Se solo accettasse…-

un contratto?? Per me???

-Oh si… va bene… certo ma… un contratto da CHI?- chi mi aveva visto??

-Il signor Peter Jackson! L'ha vista ed è rimasto impressionato! Ha detto che la vuole nel suo prossimo film… quindi… potremmo firmare il contratto con la mia agenzia e…-

ormai non lo seguivo più… mi avevano preso per un film!!! A me, a me!!!! Non sapevo cosa dire, se urlare o se piangere…

-Certo… c'è un problema ora… io… beh, sono in Italia ora-

-non c'è fretta! Il signor Jackson vuole iniziare le riprese a Febbraio… lei tornerà a Londra a settembre? Firmeremo lì il contratto… spero che lei non prenda impegni con altre agenzie…-

-Oh, no, non prenderò impegni con nessun'altra agenzia!! Comunque… si tornerò i primi di settembre a Londra- dissi con voce tremante. Non ci credevo ancora!

-Bene questo è il mio indirizzo e il cellulare, per qualsiasi cosa mi chiami, quando arriva così ci vediamo: Simon Carlton, Golden Street 48, 0045698-

mi segnai tutto su un foglietto, poi dopo essermi fatta fare lo spelling, dissi:

-Grazie… la chiamerò al mio ritorno… grazie…-

attaccai e urlai facendo sobbalzare mio padre che era in cucina:

-MI HANNO PRESO PER UN FILM!!!!!!!!!!!!! HO IL MANAGER!! PAPA' CI CREDI?? EH, PAPA'!! PAPA'!!!!!!!!!!- corsi più veloce che potevo e, quando lo raggiunsi stava addentando un panino.

-Cosha Alishon??- mandò giù e poi guardandomi così felice esclamò: -Che bello!!! Sarai un'attrice!!! Oh, che bello!!! Chiama tua madre, presto!!!!-

-Oh beh… attrice no… farò un film…!! Tutto merito dei miei amici…- una lacrima scese dai miei occhi… mi mancavano tantissimo! Mio padre, impacciato, non sapeva cosa fare, allora andai a chiamare mia madre che si trovava al piano superiore.

-Mamma… mamma… è successa una cosa bellissima!- sussurrai tra le lacrime, mia madre, turbata, si voltò e vedendomi piangere, mi chiese il perché.

-Mi hanno preso… per un film!! C'è un certo… Simon che vuole essere il mio manager e…-

-Scusa ma il tuo fidanzato non è un manager??- lo sapevo che l'avrebbe detto… è troppo furba per cascarci…

-Ehm.. lui è un attore… comunque è stato lui a presentarmi il regista! È merito suo!! Ma… mamma ci credi?- mi interruppe per rispondermi con un altro quesito.

-Come mai ci hai mentito a riguardo?-

-Ci avresti creduto se te l'avessi detto?- la guardai sorridendo.

-No…- ammise sinceramente, mi abbracciò calorosamente e continuò: -Sono felice per te cara!! Allora… quando me lo presenti? Io e tuo padre siamo curiosi!- scendemmo le scale e raggiungemmo mio padre, che aveva finito il panino…

Fu una festa continua… i giorni furono divertenti… e piano, piano era passata la metà di giugno…

Erano le 3 del pomeriggio quando sentii il citofono, sbuffando la raggiunsi, aggiustandomi alla ben meglio i capelli, aprii lentamente la porta e lo vidi… Orlando era lì!! Non ragionai nemmeno, lo abbracciai tra le lacrime… ci baciammo, e cominciai a dire cose senza senso (sai che novità!! NdKeira).

-Orlando…- singhiozzai, mi strinse più forte a lui.

-Alison… mi sei mancata tantissimo…-

-Anche tu… non sai nemmeno!!- gli accarezzai una guancia.

-Ti è piaciuta la sorpresa??- annuii e mi baciò di nuovo.

-Ma… non dovevi venire verso settembre? Come hai fatto con il film?- chiesi asciugandomi le lacrime che continuavano a solcare il mio viso.

-Lo so… ma hanno dovuto rivedere il copione così… eccomi qui a rapporto!!- si portò la mano alla fronte… che scemo!! Lo feci entrare e, dopo cominciai a ridere come una pazza.

-Alison? Stai bene?? Prima piangi e ora ridi?? Mi preoccupo!-

-Sono felice… oh, Ob, non sai la novità!!!-

si sedette su una sedia e mi guardò dritto negli occhi:

-Dimmi! Sono tutt'orecchi!-

-Mi hanno preso per un film di Peter Jackson!! Mi ha scelta!! A settembre andremo allo studio di Simon Carlton e…- notai che Orlando non aveva capendo nulla di ciò che avevo detto così gli spiegai tutta la storia.

Passammo il pomeriggio raccontandoci tutto ciò che ci era accaduto… ci stavamo scambiando un altro di quei mille baci che ci demmo in quel giorno quando sentii, un'altra volta, la porta aprirsi. Era mia madre.

-Alison!! Sono arrivata!!- le corsi incontro e la abbracciai forte.

-Come mai tutta allegra??- mi chiese portandosi la mano sotto il mento.

-Orlando è qui!! È venuto a trovarmi!!-

a mia madre luccicarono gli occhi.

-Davvero?? Dov'è??- lui apparve in quel momento, allungò la mano verso mia madre pronunciando:

-Piacere di conoscerla, sono Orlando Bloom-.

Scoppiai a ridere sul momento… era talmente buffo!! Si era presentato come una persona 'normale'!! Non che non fosse 'normale', solamente che una persona così famosa… ma in quel momento lasciai perdere i miei pensieri sulla presentazione per dedicarmi al resto. Come l'avrebbe presa mia madre?? Risposta: benissimo.

-Orlando!!! Ma che piacere conoscerti!!- mentre diceva queste testuali parole lo "guidò" in sala, da dove era venuto… (si era alzato per niente…), e gli disse amorevolmente:

-Siediti, caro!- Ob si sedette sulla poltrona, io rimasi in piedi mentre mia madre si sedeva tranquillamente sul divano. Ero nervosa… chissà cosa gli avrebbe detto!!

-Al puoi versarci del tè? Ho voglia di chiacchierare con Orlando…- ebbi un groppo in gola… rimanere sola con Orlando?? Oddio… ebbi tanta paura…!! Sperai che non lo spaventasse con discorsi idioti… andai in cucina e mentre versavo la bevanda nei bicchieri, tesi l'orecchio, sperando di poter udire qualcosa.

Presi i tre bicchieri e li posai su un vassoio che portai nella stanza adiacente dove li vidi chiacchierare animatamente. Questo mi preoccupava ancora di PIU'!!

-Cosa si racconta, qui?- chiesi sedendomi sul divano accanto a mia madre.

-Oh, Orlando mi stava raccontando delle vostre vacanze!- mi portai una ciocca dietro all'orecchio, sorridendo impercettibilmente. Mia madre e Orlando… che strana accoppiata!! Ero ancora assorta nei miei pensieri quando Ob mi riportò alla realtà dicendo:

-Al, gliel'hai detto come mi hai conosciuto?? Con una padellata in testa!!-

mia madre scoppiò in una fragorosa risata, poi strabuzzando gli occhi, esclamò:

-Davvero?? Oddio! L'avrai detestata!-

-No… all'inizio pensavo fosse pazza…!- lo guardai sorpresa… io pazza?? Ma… ero senza parole!!! In questa casa non mi difendeva nessuno! Non sapevo distinguere se mi offendeva più mia madre o Ob.

-beh, non eri lontano dalla realtà!- poi continuarono a ridere… mi stavo surriscaldando così offesa dissi:

-Me ne vado a casa di Jess!! Quando avete finito torno!- e me ne andai sbattendo la porta: ero una fantastica attrice.

Sentii mia madre urlare:

-Non fare la bambina capricciosa! Torna qui!!- ma la ignorai, andandomene dove avevo deciso di andare.

Io non ero arrabbiata. Mi dava solamente fastidio che loro mi prendessero in giro… oddio, stavo diventando peggio di una donna di cinquant'anni!!! Non potevo preoccuparmi per cose così inutili!!! Stavano solo scherzando, per Giove!!!!! Seguii la strada per raggiungere la casa di Jessica.

Premetti il dito sul campanello e sua madre apparve alla porta.

-Ciao Paola!!- lei mi abbracciò calorosamente, era stata una presenza nella mia infanzia, come una seconda mamma. Le volevo tanto bene.

-Ciao Alison!! Jessica mi aveva detto del tuo arrivo!! Su entra!- mi fece entrare e lì vidi una scena stranissima. Nicolò che baciava Jessica. E pensare che pochi mesi prima mi sbavava dietro!! Sorrisi con un fare materno, e solo allora Jess mi vide, correndomi incontro. Solo in quel momento mi accorsi che Paola se ne era andata lasciandomi come terzo incomodo!!

-Ciao Jess!!- mi diede un bacio sulla guancia, poi arrivò Nicolò che mi salutò abbracciandomi.

-Ciao Aly!!!-

-Ciao Nico! Ehm… scusate se vi ho disturbati ma io non sapevo e dato che mia madre sta facendo conoscenza con Orlando… beh, eccomi qui!-

-Davvero?? È qui?? Lo voglio conoscereeeeee!!! Devo assolutamente conoscerlo!!- esclamò la mia migliore amica in modo bambinesco.

-Lo conoscerai, bambina curiosa! (delfino curioosoooooo!! NdKeira)- dissi portandomi le mani ai fianchi.

-Anche io voglio conoscerlo allora!- si inserì nel discorso il ragazzo.

-Va bene… lo farò conoscere a tutta la città… contenti??-

cominciammo a ridere allegramente e dopo qualche battuta, Nicolò, annunciò che doveva andare a casa. Lasciai che Jessica lo accompagnasse da sola alla porta, per potersi godere qualche bacetto in santa pace.

-Rieccomi!! Ti sono mancata?- disse la mia amica comparendo dall'ingresso.

-Moltissimo!! Non sono riuscita a rimanere senza di te, 5 minuti!! Stavo per morire, sai??- la presi in giro.

-Oh povera cucciola!!- si sedette sulla sedia di fronte alla mia e aggiunse, cambiando totalmente discorso: -E allora? Come ti sono sembrati?-

-Chi?- non capii a cosa si riferiva… sarò stata scema io ma comunque non capivo! Aveva una rapidità di cambiare discorso!!

-Ma Orlando e Elizabeth!! Sembri stordita!!- le feci la linguaccia per l'ultima affermazione. Cosa le potevo dire… era strano vedere tua madre parlare allegramente con il tuo ragazzo, parlare di te, magari mia madre ora gli stava raccontando che quando avevo sette anni giocavo a Baywatch e… sbuffai.

-Mhm… è impressionante, anzi… inquietante!!- il silenzio aleggiava nell'aria, poi ci guardammo e scoppiammo in una risata liberatoria, e mi confessò:

-Quando Nicolò ha conosciuto mia madre ero nervosissima!! Mi sono nascosta dietro la serratura e mi sono messa ad origliare!! Non puoi immaginare il terrore!- la guardai seria.

-Davvero?? Credi che non possa immaginare il terrore??-

Jessica si massaggiò la testa per poi ammettere:

-Beh… ora lo sai… però… prima non lo immaginavi!!-

-Che scema!!!- continuammo a ridere, fino a quando Paola, la madre di Jessica, apparve sulla porta annunciandomi che mia madre aveva chiamato, quando?, dicendomi di tornare a casa.

-Ok… ciao Jess, ci sentiamo domani o quando sei libera, ok??-

-Ok, va che ci conto, sai?!-

chiusi la porta alle mie spalle e raggiunsi casa, più nervosa che mai. Cosa si saranno detti?? E papà? Come l'avrà presa? Feci per salire le scale quando sentii la voce squillante di mia madre urlare:

-Alisooooooooooooon!!!!!!!!!-

sbuffai e a mia volta urlai:

-Eh?? Vado a farmi una doccia!!- dopo questa mia esclamazione mia madre, mio padre e Orlando mi raggiunsero ai piedi delle scale. Che noia… era colpa mia se volevo farmi un bel bagnetto??

-Aly, falla dopo cena! Ora andiamo a mangiare!- disse mio padre abbracciandomi, accompagnandomi alla cucina… non sapevo nemmeno io di che cosa avevo paura… forse che gli raccontassero troppe cose di me.

-Mi posso sedere vicino a te, Al?- fu la prima frase che mi disse Orlando dopo che ero tornata dalla casa di Jess.

-Certo!- sorrisi, e mi sedetti a capotavola con di fronte mio padre, accanto mia madre e dall'altra parte Ob.

Come primo mia madre cucinò le lasagne, quanto tempo che non le mangiavo!!! Poi il secondo un bel piatto di patatine con il filetto… quello si che era mangiare!

-Delizioso Beth!- disse Orlando… oddio, mi ero persa qualche passaggio?!?! Il mio fidanzato chiamava mia madre Beth?? Ciò significava solo una cosa… Orlando aveva passato il test!! Da quel momento mi tranquillizzai, tornando la solita Alison.

-Mamma lo sai che per la festa di Ferragosto si farà una pizzata in piazza?- dissi ingoiando un prelibato pezzo di carne.

-Oh si! Me l'ha detto Paola ieri… così potrai presentare il tuo fidanzato alle tue amiche!-

-Non ce ne bisogno… ormai quasi tutte lo sanno che è qui… comunque lo presenterò prima di Ferragosto… vero, Ob?- mi guardò con una faccia indescrivibile… solo dopo pochi secondi intesi di avergli fatto la domanda in italiano, così la ripetei in inglese. Lui annui aggiungendo:

-Si, mi piacerebbe molto conoscere i tuoi amici!-

mia madre era felice come una pasqua… non l'avevo mai vista così entusiasta per qualcosa come per l'arrivo di Ob.

-Avrà molte cose da raccontare alle sue amiche, al circolo delle zabette!- disse mio padre ridendo come un matto, a lui si aggiunse Orlando, mia madre mi fulminò con gli occhi, in modo da evitare che potessi imitarli anche io.

-Non è vero! Non sono una zabetta e tantomeno partecipo a un gruppo di zabette!!- il protestare di mia madre fece in modo che le nostre risate aumentassero.

Dopo mangiato, mio padre aiutò Ob a portare le valigie in camera mia, mentre io aiutavo mia madre a lavare i piatti.

-È un bravo ragazzo, Aly… tienitelo stretto!- disse in tono materno mia madre stringendomi a se con le mani bagnate.

-Si, lo so, modestia a parte l'ho scelto io…- ci guardammo per un istante e scoppiammo a ridere.

Sentii i passi dei due uomini di casa raggiungerci in cucina e dire:

-Noi facciamo fatica a portare le valigie e loro ridono!! Ma se sono cose!! Andiamo, Orlando, devo mostrarti la mia collezione di francobolli…-

Ob mi scongiurò con lo sguardo… io a mia volta, guardai supplicante mia madre che lo salvò dicendo:

-Oh no, no!! Fernando non ti permetto di annoiare il ragazzo di nostra figlia!! Su, Aly vai e mostragli la casa…- e grazie a mia madre rimasi, finalmente da SOLA con lui. Salimmo le scale e io lo precedevo…

-Ti ho già detto che hai un bel fondoschiena?- chiese maliziosamente.

-No… non ancora! Ma c'è sempre una prima volta! Comunque grazie!- lui mi prese per la vita e mi baciò con foga, poi staccandosi dolcemente disse:

-I tuoi sono molto simpatici ma rimanere senza di te un pomeriggio è triste! Ho scoperto tante cose che non sapevo…!- ero sconvolta! Cosa gli avranno detto su di me che io non gli avevo detto?

-Tipo?- chiesi.

-La tua fobia per i ragni…- sollevata lo guidai verso la mia camera… lui analizzò la stanza e dopo aver visto i poster, completò:

-Che bella camera tua! Si vede che non è molto che la ospiti altrimenti sarebbe decisamente in disordine!- si portò le mani ai fianchi, sembrava mia madre…!

-Spiritoso! Vogliamo parlare di camera tua?? È un aggroviglio di abiti, coperte e mobili!!- intanto ci avvicinavamo sempre di più, eravamo come le calamite… ci attiravamo sempre di più.

-Nessuno mi batte in fatto di disordine!-

-Ho notato…- e lo baciai…

˜ Il Giorno Seguente ˜

Per una volta non fui svegliata dagli urli isterici di mia madre… che bellezza!! Essere nel mio letto, in camera mia, con Orlando mi diede una sensazione strana… ero felice, tutto era perfetto… non avrei mai creduto di poter amare così tanto una persona come ora. Sentii Ob svegliarsi, mi voltai verso di lui e gli scoccai un leggero bacio sulle labbra per poi scendere al piano inferiore, dove non trovai nessuno, solamente la nostra colazione.

Feci in tempo a sedermi sulla sedia che Orlando mi aveva raggiunto.

-Buondì!! Ciao tesoro… ma i tuoi dove sono?- disse dopo essersi guardato intorno, scrollai le spalle in segno che non lo sapevo e gli versai il latte nella tazza. A un certo punto Orlando ne uscì con una domanda alquanto sconcertante:

-Tuo padre è un tipo tradizionalista?-

mi voltai verso di lui, poi intimidita dissi:

-Che cosa vuoi dire con 'tradizionalista'??-

Il suo volto divenne subito viola, poi disse:

-Niente… niente… era solo per chiedere…- avevo la netta sensazione che mi stesse nascondendo qualcosa!!

-Cosa?? Se non capisco che cosa mi vuoi chiedere!! Forse… ahhhhh!! Ho capito!! Vuoi sapere se mio padre è dell'idea che le donne non debbano lavorare!! No, no, secondo lui le donne sono degne di avere gli stessi diritti degli uomini. Stai tranquillo!! Non è quel tipo di persona!!- lui, per qualche motivo che non avevo capito, sospirò e mi baciò un'altra volta.

-Mhm… e… ecco… prima di partire per Londra vorrei andare a Hollywood per parlare con Dom ed Elwood!- annuii mentre una fantastica idea mi balenava la mente.

-Ob, vestiti!- dissi prima di alzarmi di scatto dalla sedia e dirigermi verso le scale.

-Perché? Non sono abbastanza affascinante in boxer?- disse seguendomi.

-No, cretino!! È che USCIAMO!!!- si portò la mano sotto il mento. E con voce maliziosa riprese:

-io avevo in mente altri progetti per noi due…- mi abbracciò cominciando a baciarmi sul collo.

-No! Dai… mi fai il solletico…! Non qui, sulle scale! Orlando… mi sto arrabbiando…!- protestai tra le risate -Ti devo presentare una persona… ma può aspettare…- e lo trascinai in camera da letto… il resto potete immaginarlo…

-Tre mesi dopo…-

Era arrivato il giorno fatidico… saremmo partiti… tastai il letto al mio fianco ma non vi trovai Orlando. Mi alzai di scatto e con una furia che non sapevo di essere capace mi catapultai al piano inferiore. Vidi mio padre abbracciare Orlando e non capivo… mica partivamo per l'inferno, porco cane!

-Tesoro!! Non mi sembra decente che scenda in cucina in pigiama!!- mi rimproverò papà, che noia, era pur sempre casa mia.

-Potevate avvisarmi che stavo dormendo troppo, no?- dissi portandomi le mani ai fianchi. Ok… svegliarmi senza Ob di fianco mi portava ad avere un brutto caratteraccio già di mattina.

-Ehm… veramente sei in orario… è che Orlando doveva dirci una cosa…!- aggiunse mia madre raggiungendoci dalla cucina.

-una cosa che io non posso sapere?!?- mi resi conto da sola che stavo esagerando così me ne andai in bagno lasciandoli ammutoliti, mi lavai, vestii meglio che potei, che quando scesi le scale, rimasero a bocca aperta.

-Ehm.. Aly… io… devo chiederti una cosa…!- disse Orlando avvicinandosi, non notai nemmeno che i miei se n'erano andati.

-Dimmi!- il mio umore era 'leggermente' migliorato… avevo il cuore che batteva a mille.

-Io… mi vuoi sposare?- aveva gli occhi lucidi, le mani gli tremavano, forse temeva che non avessi accettato?? Sentii la felicità far breccia nel mio cuore, lacrime scendermi lungo il viso… gli corsi incontro e l'abbracciai forte sussurando:

-Si… Lo voglio!- ci guardammo per un istante… trasmettendoci tutto l'amore che provavamo…

 

Ed eccoci al capitolo conclusivo… per me questa storia è la più importante… è la prima che ho scritto e ci sono molto legata, poi sono riuscita ad arrivare vittoriosa al traguardo, cioè completare una storia a capitoli, che non è per niente semplice, a volte si perde la voglia di continuare o semplicemente non la si sente più tua. Ma sono riuscita ad andare avanti… mi mancherà continuare ad aggiornare, ma in fondo non poteva durare in eterno. Per prima cosa ringrazio tutti quelli che l'hanno letta e recensita.. grazie tante, mi avete dato il coraggio di andare avanti, di non perdere la voglia di scrivere questa storia. Ringrazio coloro che hanno recensito il capitolo precedente:

K@gome

Tye

Tina

Nicol91

_Kristel_

Grazie mille!!

Keira

  
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