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Autore: Nezuchan Sketch    06/11/2013    1 recensioni
[Tratto dal Capitolo 1] Successe tutto in un attimo e mi ritrovai a terra, con qualcuno che mi teneva la testa, quasi steso sopra di me. I miei occhi blu cielo incontrarono i suoi color sabbia, mentre i suoi capelli rosso fuoco mi sfioravano il volto. La sua pelle era leggermente dorata, quello splendido dorato naturale che non si può ottenere in nessun altro modo se non avere la pelle di quel colore dalla nascita. Sentivo il suo respiro caldo sfiorarmi le labbra e lui poteva di certo sentire il mio sulle sue. Abbassai lo sguardo e notai i suoi seni, che erano schiacciati dalla sua maglietta aderente, sfiorare i miei. Oh. Era una ragazza.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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Ecco il settimo capitolo =w= Avevo già accennato al cambio di narratori e questo capitolo è narrato da Blaze, uno dei miei personaggi preferiti. Questo è un capitolo di intramezzo, come si può capire, e spero che vi piaccia. A breve metterò le immagini dei personaggi sulla mia pagina facebook, quindi stay tuned :D 

PS: le recensioni sono sempre gradit. Detto questo, buona lettura.



Capitolo 7:  Incidente nel parco.

Blaze pov

Guardai le due ragazze allontanarsi, ritenendomi fortunato che Alex non avesse fatto idiozie.

Mi sistemai il colletto della camicia, pensando che Adrienne era stata molto cauta. Mi aveva afferrato per il colletto e sbattuto al muro quando nessuno poteva impedirglielo. Non era una stupida, sapeva che quella sera c'era un importante banchetto e io dovevo essere lì a lavorare, e non a vedere un film.

Per fortuna mi aveva lasciato andare quando le avevo risposto che Syraph, l'angelo caduto che aveva adottato tutti e tre e per cui lavoravo, non ci sarebbe andata e quindi mi aveva dato la serata libera. Non era raro che evitasse eventi di questo genere, quindi mi aveva creduto.

Non sapeva, in realtà, che i suoi sospetti erano fondati. Spesso, Syraph sfruttava il mio talento nel suscitare immediata fiducia nella gente per raccogliere informazioni. Solo Alex sapeva di questa abilità, mentre Adrienne pensava solo che ci sapessi fare con le persone come lei ci sapeva fare con le ragazze. Proprio per questo ci aveva mandato al cinema, anche se non ne avevo compreso subito il motivo. Dopo aver visto le due avvicinarsi, avevo capito.

Arrivati vicino al parco dissi ad Alex di avviarsi, perchè volevo perdere tempo prima di tornare a casa e annuendo, obbedì. Si fidava ciecamente di me, soprattutto dopo che eravamo sopravvissuti per strada per due anni.

Appena sparì dalla mia vista sospirai, pensando che Syraph aveva mandato Adrienne da dei suoi lontani parenti angelici, dato che la somiglianza tra lei e Syriene era tale che la giovane sarebbe facilmente passata per un angelo caduto... se ne avesse avuto il carattere.

Nessuno sopravviveva a lungo nelle alte sfere demoniache se era gentile.

Per sopravviverci serviva determinazione, scaltrezza, spietatezza e forza. Anche per me, astuto di natura, all'inizio era stato difficile sopravvivere come maggiordomo di Syraph. Molti tentavano di convincermi a tradirla in tutti i modi, offrendomi denaro, protezione, o ricattandomi. Ma non avevo mai pensato di tradirla, sapendo che tutte le loro promesse sarebbero state inutili: al minimo cenno di tradimento, ci avrebbe ucciso. Non essendo demoni puri, ma solo mezzosangue, eravamo pedine sacrificabili.

Mentre stavo camminando mi scontrai con qualcuno e alzai lo sguardo: davanti a me c'era un angelo dai capelli biondo scuro, occhi lilla e grandi ali brune. Sembrava seccato e non era solo: "idiota, guarda dove vai!"

Annuii, e risposi velocemente "si, scusa. È tutta colpa mia" speravo di cavarmela solo con una brutta occhiata e, al massimo, uno spintone ma uno di loro disse: "Ehi Sirion, che ne dici di dare una lezione a questo mezzosangue? Sempre che non gli piaccia" risero ed io li guardai. Loro erano cinque ed io ero uno solo. Certo, sia Syraph che Alex mi avevano preparato a scontrarmi contro più persone, ma contro i demoni era diverso. Per onore, loro non avrebbero mai osato usare su un mezzosangue la loro arma, ma si vedeva che loro non avevano buone intenzioni. Certo, se avessi avuto la possibilità di evocare un arma, non avrei avuto paura, ma solo i purosangue potevano farlo. Non ero neanche robusto come Alex. Potevo solo correre via.

L'angelo con cui mi ero scontrato annuì, e cercò di prendermi per il colletto della camicia. Feci dei passi indietro per evitarlo e iniziare a scappare, ma qualcuno mi prese per le spalle. Guardando dietro di me vidi un angelo che somigliava ad un grosso armadio a due ante. Deglutii, capendo che non avevo molta scelta.. Quello grosso mi afferrò per le braccia, tenendomi fermo per gli altri, in modo da farmi pestare. Appena vidi il pugno arrivare chiusi gli occhi e mi morsi il labbro inferiore, sperando che finissero in fretta.

 

"È strano che ti lasci picchiare, Blaze" disse Syraph, mentre mi guardava occuparmi dei danni con i suoi occhi rosso sangue. Le sue ali da angelo dello stesso colore della pece contrastavano con i suoi capelli. Sembrava ancora un angelo, se si ignoravano gli occhi e le ali.

Sbuffai, e dissi: "Ne erano sei. Ed uno era il doppio di me. Era più alto anche di Alex" mi leccai il labbro, sentendo il sapore ferreo del sangue. Mi avevano pure spaccato il labbro.

"Almeno non sapevano evocare le loro armi. Sei stato fortunato" Alzai gli occhi al cielo.

"Fortunato. Certo. Comunque, uno di quelli che mi ha picchiato si chiamava Sirion"

"Tu non puoi picchiarlo" sorrisi quando disse quel tu, ed annuii: "Già... io non posso. Ma suppongo che qualcuno non sarà contento quando lo scoprirà."

   
 
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