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Autore: FreDrachen    06/11/2013    4 recensioni
A due anni dalla distruzione della setta si verificano strani omicidi che portano il marchio degli Assassini.
Ma Learco oltre a scovare i Superstiti, dovrà fare i conti con il ritorno a Makrat di Leah contessina di Damilar, sua amica d'infanzia.
Quello che non sa è che la ragazza nasconde un oscuro segreto dentro di sé, che potrebbe trascinare nuovamente nel caos il Mondo Emerso.
Dopo La Morte delle Ombre, una nuova guerriera, nuove emozioni, nuova suspense.
Spero che possiate amare questa storia come avete amato la prima:)
Vi aspetto in molti a recensire;)
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dubhe, Learco, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Questa storia fa parte della serie 'Nemesis'
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CAPITOLO 3

Raggiunse il covo all'alba.
Non era altro che una casa dimessa e abbandonata in mezzo ai campi.
"Il posto ideale per quelli come me"pensò.
Quando aprì la pesante porta cigolante, fu accerchiata dai suoi uomini felicissimi.
«Ben tornata Capo».
«Un colpo da maestro il tuo».
«Se non ti conoscessi avrei quasi paura di te». Ígor atteggiò le labbra in un sorriso bonario.
«E piantala Ígor di importunare la mia fidanzata»intervenne una nuova voce che proveniva dalla cucina.
«Mahish».
Un ragazzo dai capelli scuri lievemente lunghi e profondi occhi grigi, uscì dalla cucina con in mano un vassoio con una ciotola fumante di latte con accanto una fetta di pane raffermo.
«Per la mia Principessa»disse dolcemente.
Tutti si proruppero in un'esclamazione.
«E piantala di fare il rincitrullito Mahish. Ci fai venire il voltastomaco»lo prese in giro Pinur, un tipo smilzo dai capelli biondo platino e occhi azzurro slavato.
«Questo perché sei geloso. Non hai nessuna che ti corra dietro»ribatté Mahish con tono malizioso.
Erano cambiati. Qualche anno prima nella Casa non avrebbero mai scherzato così. Ma il fatto di essere sopravvissuti alla strage li faceva sentire uniti come una grande famiglia, di cui Leah era l'unica componente femminile.
Pinur si limitò a ridere.
«E ora lasciateci un po' d'intimità, per cortesia»dichiarò Mahish indicando la porta.
«Ma come? Non vuoi farci assistere a una scena romantica, dato che noi non avremo mai possibilità di ottenerla?»domandò Dan, un ragazzo dai capelli rossi tutto pepe.
«Neanche per idea Dan».
Quello si finse offeso.«Questo fa veramente male al cuore, amico».
«Non ci provare Dan. Oggi non mi freghi».
«Non è mica colpa nostra se hai la creatura più dolce di tutto il Mondo Emerso»replicò Einar, il più romantico.
«Adesso basta. Hanno bisogno d'intimità. Per cui». Freir guardò uno a uno i suoi compagni.«Li lasceremo soli. Sono stato chiaro?»
Tutti ubbidirono, temendo che Freir si arrabbiasse sul serio. Lui era un veterano. Aveva solo cinquant'anni ed era tra i migliori assassini in circolazione. Era un modello da seguire, sia per tenacia che per tecnica. Ma sotto sotto era un bonaccione. Si divertiva a spaventare i più giovani.
Per questo prima di chiudere la porta fece l'occhiolino a Leah che gli rispose con un sorriso.
Quando finì la colazione, Mahish si alzò.
«Dove stai andando?»domandò curiosa Leah.
Lui sorrise.«è una sorpresa».
Tirò fuori dal suo tascapane un involucro di carta.
«Hai detto che è il tuo fiore preferito»disse porgendoglielo.
Leah lo scartò. Era una rosa nera dai petali vellutati e coperti di una lieve rugiada.
«Mahish, io…»
Lui non le diede il tempo di rispondere. La baciò con trasporto.
«Ti amo»le mormorò. Era rimasto colpito da lei dal primo giorno in cui l'aveva incontrata.
Lei rispose con altrettanta foga.
«Ti amo anch'io, Mahish della Terra della Notte».
Lui era figlio di una sacerdotessa della Casa e di un Assassino, di cui non conosceva niente.
Non aveva mai vissuto fuori dalla Casa, ma ora in compagnia di Leah capiva cosa significava vivere veramente.
Leah sbadigliò fragorosamente.
«Hai dormito?»
La ragazza annuì.«Si, ma non ho chiuso occhio l'altro ieri sera. Per questo ho sonno».
«Ti accompagno in camera»disse offrendole il braccio.
Lei si lasciò guidare come una bambina.
La camera non era altro che una piccola stanzina con un letto addossato alla parete opposta alla finestra, un piccolo armadio e una specchiera.
«Voglio passare un po' di tempo con te».
Leah le fece spazio, e Mahish si accoccolò vicino al suo fianco minuto.
Affondò il viso nei suoi capelli umidi e odoranti di sudore e sangue.
«Ti amo». Voleva ripeterlo all'infinito, urlarlo agli quattro venti.
Leah si proruppe in un lieve risolino.«Lo so».
L'abbracciò forte a sé.
Quando tutto sarebbe finito si sarebbero sposati.
«Sei stata grande»le mormorò Mahish.
«Merito anche dell'Informatore. Senza di lui non avrei combinato niente».
Rimasero in silenzio per un po', finchè una voce non si fece strada nella mente di Leah.
«Mahish. Puoi lasciarmi sola un momento?»
«Lei ti sta contattando?»
Leah annuì, e Mahish scivolò silenziosamente fuori dal letto e uscì dalla stanza.
Sola nella stanza, chiuse gli occhi. Nella sua mente iniziò a prendere forma una figura.
«Chalom è morto. Ora non resta che colpire Loro».
La figura annuì.«Di qualsiasi ricordo tu abbia bisogno, saranno a tua completa disposizione».
Leah sorrise. Il momento era prossimo, e presto avrebbe ottenuto la sua vendetta.


Angolo autrice:e va bene, lo ammetto. Invece che dissipare i dubbi ve li aumento:)
Scusatemi per questo;)
Ringrazio RayaFee e magicadark007 che seguono questa storia con passione, e tutti voi lettori anonimi a cui lascio l'invito di inviarmi il vostro parere:
Alla prossima,
Drachen:)
   
 
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