SPAZIO AUTRICE:
Per Gaki: non preoccuparti, non mi offendo! Anzi, grazie! Tra l’altro sto scrivendo altre cose con stili diversi, ancora non ho trovato il mio JJ!! Per il resto: sì, ho postato insieme 2 capitoli, perché il 5 era davvero troppo corto! Aspetto una tua recensione per questo nuovo capitolo, è molto importante visto quanto mi abbia mandato in crisi scriverlo... a presto!
Per Simply_Switz: un grossissimo benvenuto nel ristretto gruppo dei miei lettori, spero che la storia continui ad intrigarti! Pansy ho paura che sparirà del tutto (poverina! XD) per lasciare spazio alla protagonista, che si rivelerà sempre più misteriosa... Grazie per la recensione e continua a lasciarle, che mi sono utili!
Riguardo al capitolo, come ho già detto, mi ha messa un po’ in crisi, in quanto ho provato a scrivere una scena di sesso, ma non credo di essere capace... quindi siate pure spietati nei giudizi, ma vi prego, datemi dei suggerimenti!!
Vi lasco alla lettura...
Capitolo 7: BELLEZZA
Quando fu abbastanza vicino al letto, si bloccò.
L'elfo aveva curato le ferite e ripulito il sangue e ora Draco
riusciva a vedere la pelle della ragazza, così chiara, eppure con una sfumatura
rosastra, di pura vitalità.
I capelli, castani e lunghissimi, le ricadevano soffici sul
corpo e le labbra erano leggermente socchiuse... Sembrava una bambola...
Un braccio le sbucava dal lenzuolo correndo lungo i fianchi;
aveva delle mani curate e dita sottili e affusolate...
Non aveva mai immaginato che una babbana potesse esprimere così
tanta grazia...
I figli dei purosangue crescevano imparando che i babbani erano
persone inferiori, incapaci, rozze, quasi dei cani, anzi peggio!
Ma lei non esprimeva niente di tutto ciò.
Era... bella, elegante, affascinante.
Quella bellezza lo attirava come una calamita -in fondo anche
questa era una caratteristica dei Malfoy- e si ritrovò ad accarezzarle il dorso
della mano, piano, con delicatezza, per paura di romperla...
Fu un attimo,
un gemito,
aveva voltato la testa e aperto con difficoltà gli occhi.
Draco non era sicuro che lo avesse visto, in fondo li aveva
richiusi subito.
Ma ormai era stato scosso dai suoi pensieri e decise che era
meglio andare a dormire.
***
Arrivato
nella sua stanza, si spogliò cercando di fare meno rumore possibile, non voleva
svegliare la venere che già dormiva nel suo letto. Ma non appena si infilò
sotto le coperte, Pansy sembrò percepire la sua presenza e si girò, ancora
dormendo, dal suo lato.
Draco
la osservò; anche lei era bella, una bellezza fredda, altera, ma comunque
perfetta.
Forse troppo, il ragazzo sospettava che non fosse proprio tutta
opera di madre natura, ma che un po' di magia avesse, come dire, voluto dare un
suo tocco personale...
Ma ciò non toglieva che fosse bellissima... e voleva lui, anche
nel sonno lo stava cercando. Si era avvicinata lentamente e ora una sua mano
scivolava sul torace di lui, fin giù, sugli addominali scolpiti, indugiando
sulle pieghe dei muscoli.
Pansy si stava svegliando, non disse nulla, continuò ad
accarezzare quel corpo che tanto la faceva impazzire.
Draco era immobile...
La mano di lei era scesa e ora giocava con l'elastico dei boxer,
piano, estenuante.
Le dita correvano come su un pianoforte, ogni tanto
addentrandosi un po', per poi tornare subito indietro.
Non c'era niente da fare, questo faceva effetto e lei lo
sapeva...
Era l'affondo finale, la mano si era insinuata per intero nelle
mutande, ma un'altra mano si era chiusa sul suo polso con forza, bloccandola.
Il braccio di Draco era scattato in avanti e ora stava tenendo
stretto quello di Pansy. Sapeva di farle male.
E dopo secondi interminabili Draco era scattato in avanti,
rovesciando la venere sulla schiena, tenendole il braccio bloccato sopra la
testa.
Lei lo guardava, aveva un’espressione indecifrabile che le
faceva battere il cuore, per l'eccitazione e la paura.
All'improvviso, con impeto, le aveva abbassato una spallina
della sottoveste e aveva iniziato a baciarle il seno, con sempre più foga.
E alla fine, con la mano libera si era spogliato del tutto ed
era entrato in lei, senza dolcezza.
E continuava come un mare in tempesta, onde lunghe, prepotenti. Sfogando una frustrazione che non pensava di avere. Padrone sopra di lei, ma con gli occhi chiusi e la mente da un’altra parte...
Non credo che questa misera scena faccia passare la storia al rating rosso... hem... vabbè, aiutatemi! Un bacio a tutti!