Libri > Wicked Lovely
Segui la storia  |       
Autore: Kelley    07/11/2013    0 recensioni
Eve è una ragazza come tante altre, fino a quando non incontra Irial ex Re del Buio, che le aprirà le porte di un nuovo mondo.
Genere: Dark, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Sono per metà essere fatato” pensò Eve sbigottita.

“A dire la verità per metà fai parte della Corte Oscura e per l’altra fai parte della Corte della Luce, o Alta Corte come preferiamo definirla” le disse Devlin.

“Quindi non sono umana” disse Eve rabbrividendo.

“Lo eri, anche se era una parte misera, prima che accettassi il Vino Fatato” disse Devlin.

“Cosa sono?” chiese Eve.

“Sei mia nipote e questo nessuno lo può cambiare” disse Lucinda.

“Ormai non può più vivere nascosta tra gli umani. Non è al sicuro da sola e nessun amuleto la potrà proteggere” disse Devlin “Mi è stato ordinato di condurla nel Regno di Lasair”

“Non puoi costringerla a seguirti. Lei può scegliere in quale corte appartenere” disse Lucinda.

“Faresti vivere tua nipote nella Corte Oscura?” le chiese Devlin.

“La Corte Oscura non è il male assoluto e si la preferirei lì che come oggetto da collezione di Lasair” gli rispose Lucinda.

“Nessuno può opporsi agli ordini di Lasair” disse Devlin, poi si rivolse ad Eve “Di addio alla tua famiglia perché questa è l’ultima volta che li vedrai”

La madre di Eve si gettò sulla figlia in lacrime e disse “Tu non avrai la mia bambina”

“Ormai non è più tua” le disse Devlin

Una nebbia nera avvolse Eve oscurandole la vista. Quando riuscì a rivedere si accorse che non era più a casa , ma sotto un cielo stellato. Era sola con Devlin.

Sua madre, sua nonna e suo fratello erano spariti e aveva la consapevolezza che non li avrebbe mai più rivisti. Avrebbe sempre vissuto con il rimpianto di non essere riuscita a dirgli quanto li amava.

“Ora alzati e seguimi” le ordinò Devlin.

“Dove stiamo andando?” chiese la ragazza.

“Oltre il portale” le disse Devlin seccato.

Eve si fermò e disse sussurrando “Mia nonna ha detto che potevo scegliere”

“Cosa?” chiese devlin girandosi verso di lei.

“Mia nonna ha detto che potevo scegliere, non sono costretta a seguirti” disse Eve con voce più alta.

“Non puoi scegliere. Tutti gli esseri fatati appartengono all’Alta Corte” disse Devlin aprendo il portale che si trovava dietro di lui.

“Io scelgo di appartenere alla Corte Oscura” disse Eve togliendosi la collana.

“È ora di finirla di fare la bambina. Se non mi segui di tua spontanea volontà lo farai con la forza” Devlin le prese per un braccio.

“No” urlò Eve mentre cercava di liberarsi dalla presa.

L’aria divenne all’improvviso pesante e carica di elettricità. Nella lotta di Eve sentì una grande forza in lei che cresceva fino a formare un muro tra lei e Devlin. Quando la liberò si sentì debole e sveni.

Si sentì un forte boato nell’aria seguito da un silenzio innaturale.

Quando Eve riaprì gli occhi intorno a lei era calmo. Il portale era chiuso e Devlin era sparito.

Era stata lei a creare quella forte esplosione? Sapeva quale era la risposta, ma stentava a crederci.

La sua mente era in uno stato confusionario. Irial era l’unico che poteva aiutarla a non cadere nella follia.

Si alzò e si avviò nella notte seguendo il suo istinto per trovare Irial.

 

“Dove si trova?” chiese Irial a Bananach.

“Chi?” chiese la donna uccello leccandosi il sangue dalle dita “Vieni nel mio regno senza darmi spiegazioni”

Bananach aveva attaccato Irial con il risultato di una lotta alla pari. Ora i due si trovavano ricoperti di sangue e i vestiti lacerati.

“Lo sai chi sto cercando” disse lui.

“Forse stai cercando quella ragazza dai capelli color fiamma? No, mi dispiace non si trova qui. A dire la verità il dispiacere è il mio che non ho potuto saziarmi con la sua tenera carne” disse la donna rapace mettendosi a ridere follemente.

Irial strinse il pugnale che aveva in mano e si avventò contro la donna. Le afferrò i capelli e la pugnalò al collo.

Lei lo scaraventò contro il muro. Si mise a ridere mentre estraeva il pugnale e disse “È tutto quello che riesci a fare? Sei diventato debole” lo derise Bananach.

Una palla nera colpì in pieno a Bananach.

“Non osare a fargli del male” disse Eve alle spalle di Bananach.

I raggi argentei della luna illuminavano tenuemente la fanciulla. La figura era avvolta da un’aura oscura. I capelli le ricadevano selvaggi lungo ai fianchi, gli occhi erano colmi d’ira e in una mano reggeva una palla di energia oscura. Era una visione sublime e terrificante allo stesso tempo.

Irial stentava a riconoscere la fragile e dolce ragazza che aveva conosciuto.

Bananach scoppiò a ridere e disse “Ecco la tua graziosa ragazza che tanto hai cercato nel mio rifugio. Non avrei mai pensato che fosse cosi forte. Bene vorrà dire che questa notte mi divertirò molto ”

“Io non ci conterei molto” disse la ragazza “Ora allontanati da Irial”

“O se no mi farai molto male?” la derise Bananach “Non sai che e proprio quello che spero è vedere scorrere il tuo caldo sangue e quel bel visino contorcersi in una smorfia di dolore”

“Tu non mi fai paura” disse la ragazza

“Povera sciocca creatura. Invece dovresti averne o credi di potermi sconfiggere con le tue misere forze?” disse la donna uccello prima di scaraventarsi contro la ragazza.

Eve la evitò prima che la potesse colpire e le lancio la palla che aveva in mano.

Bananach urlò di dolore e dove era stata colpita c’era una bruciatura.

Irial si era rialzato a fatica, al fianco aveva una ferita profonda.

Eve stava di fronte a lui senza sapere cosa fare. Lui le accarezzò il viso e le sorrise.

“Mi hai fatto preoccupare parecchio” le disse lui.

“Non era mi intenzione” disse Eve “Sei ferito”

“Non è nulla” disse Irial per rassicurarla.

“Non mentirmi, so che è grave. Fammi dare un’occhiata” disse Eve preoccupata.

“No, ora la nostra priorità è allontanarci da questo posto il prima possibile” disse Irial abbracciandola.

“Non sarà facile” disse la ragazza.

“Ma che bel quadretto romantico. Non vi sarete dimenticati di me?” disse Bananach con la sua voce gracchiante.

“Come potremmo dimenticarti visto che ci trattiene con la forza nella tua graziosa dimora” disse Irial ironicamente.

“Devo trattare bene i miei ospiti, visto che hanno avuto la gentilezza di venirmi a trovare” gli rispose Bananach.

Eve lanciò una sfera oscura contro Bananach. Mentre la donna uccello si spostava per evitare il colpo i due approfittarono per scappare.

Bananach urlò di rabbia e ordinò ai ly erg di inseguirli.

Irial aveva perso molto sangue e aveva la vista offuscata, ma doveva andare avanti. Ora che l’aveva ritrovata aveva il compito di metterla in salvo.

Avanzavano a fatica mentre le immonde creature di Bananach si avvicinavano sempre di più velocemente.

Arrivarono all’uscita, ma i ly erg li avevano raggiunti.

Iniziarono ad attaccarli ed Irial li respingeva, ma non poteva resistere a lungo.

Eve si sentiva impotente, incapace di proteggere se stessa e si sentiva un peso per Irial.

Gli ly erg erano numerosi. La loro Regina non era con loro, ma sarebbe arrivata da un momento all’altro.

Eve avrebbe voluto che ci fosse un muro tra loro e quelle oscure creature.

La ragazza chiuse gli occhi e iniziò a visualizzare nella mente una gabbia nera che li imprigionasse quel che bastava per permettergli di scappare.

Aprì gli occhi e vide che i ly erg erano stretti nella morsa di una gabbia di fumo nero che ella stessa aveva evocato.

Le creature si agitavano e sbattevano contro la gabbia nel vano tentativo di liberarsi. Urla strazianti si levarono nell’aria.

Eve senti prendere per il braccio. Quando si voltò vide Irial preoccupato, il suo viso era pallido, la fronte era imperlata di sudore. Lei gli sorrise.

Insieme iniziarono a correre la conduceva lontano da quel luogo maledetto.

Erano entrati in città e si erano fermati nel parco dove si erano conosciuti.

Eve guardò in giro e vide che era deserto. Ne umani e ne esseri fatati era presente in quel momento.

Il cielo era buoi e l’aria era fredda. Dal cielo cadevano canditi fiocchi di neve che andavano a ricoprire il suolo formando un candito manto.

Eve si girò verso Irial che era accasciato a terra.

La ragazza corse verso di lui sperando che fosse ancora vivo.

Irial era sdraiato a terra con gli occhi chiusi sembrava che dormisse. Il volto era bianco e la pelle era fredda come la neve che lo circondava. Nello scontro aveva ricevuto numerose ferite da cui fuoriusciva molto sangue che in quel momento andava a tingere di rosso la bianca neve.

Eve non sapeva cosa fare. Era inutile chiamare aiuto, nessuno sarebbe arrivato a soccorrerli.

Presa dalla disperazione si accovacciò accanto ad Irial e appoggiò la testa sul suo petto scoppiando a piangere finché non perse i sensi

 

Eve si sentì trasportare a mezz’aria come in un sogno. Aprì gli occhi, ma non riuscì a distinguere bene le figure perché aveva la vista annebbiata.

“Dove mi trovo?” chiese con voce roca.

“Ti sto portando a casa” disse una voce inconfondibile.

“Irial? Non eri morto? O forse sto sognando?” chiese la ragazza credendo che fosse in un sogno.

“Credi che sia così semplice uccidermi, a grà?” le chiese Irial “E non ti trovi neanche in un sogno”

Irial aprì le porte del Loft della Corte del Buio. All’intero c’era Niall seduto su una poltrona vicino al camino.

Irial lo ignorò e adagiò Eve sul divano.

Niall si alzò e si avvicinò verso loro e disse arrabbiato “Per quale motivo l’hai portata qui?”

“Dove dovrebbe essere?” chiese Irial.

“A casa sua?” chiese Niall sarcastico.

“A casa non ci posso più tornare. Devlin ritornerà per portarmi nel mondo fatato” disse Eve agitata.

“Perché Devlin ti dovrebbe condurre da Lasair?” chiese Niall.

Eve stava per parlare quando Irial la zittì “Ci sarà tempo per le spiegazione, a grà. Benvenuta nella tua nuova e umile dimora” le disse dolcemente.

 

 

 

 

Sono finalmente riuscita a scrivere l’ultimo capitolo di questa storia. So che non è gran chè e avrei potuto fare di meglio. Molto probabilmente vi avrà deluso e vi chiedo scusa per questo.

Mi piacerebbe sentire le vostre opinioni e anche qualche critica.

Ringrazio coloro che mi hanno seguito e hanno commentato.

Baci Kelley.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Wicked Lovely / Vai alla pagina dell'autore: Kelley