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Autore: Unforgiven_Ice_Girl    07/11/2013    3 recensioni
A volte sento il bisogno di sfogarmi con qualcuno e lo farei volentieri con qualche amico, ma temo sempre che non tutti siano in grado di capire certe sottigliezze. Ho così deciso di scrivere un diario qui, con un ipotetico amico che sia in grado di comprendermi senza pensare che i miei pensieri siano sciocchi.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro amico,
ieri ho ufficializzato la mia solitudine su facebook. In parole più semplici, ho aggiunto "single" alle mie informazioni. Non che prima fossi fidanzata, cioè, prima sì... ma tempo fa. Semplicemente non sentivo il bisogno di dire a tutti i miei contatti che sono una zitella. Ma ieri mi sono resa conto che non me ne frega più niente di quello che pensano gli altri di me (anche se in realtà non è del tutto vero). Uno non è single solo perché è uno sfigato o un cesso. Una persona può essere single perché decide di non accettare ciò che non crede sia alla sua altezza. Non voglio dire che io sia perfetta, non l'ho mai pensato (anche perché ho l'autostima alta come le temperature in Siberia durante i mesi invernali), e non penso che gli altri valgano zero, solo che non penso che i ragazzi che ci provano con  me siano giusti per me. In realtà non so neanch'io cosa voglio, lascio che siano gli altri a colpirmi. Di certo con me non fanno centro quelli che mi dicono che sono bella solo perché pensano che io sia così ingenua da crederci e da cadere tra le loro braccia (o magari nel loro letto). E' anche vero che la maggior parte delle volte mi lascio abbindolare da tali parole e magari mi prendo una momentanea cotta per quel ragazzo, ma finisce lì. Ora non sto a dirti cazzate del tipo "non me ne frega niente di incontrare un bravo ragazzo", perché non sarei per niente sincera. E' ovvio che spero sempre di incontrare un bravo ragazzo, però diciamo che anche qui credo di aver aspettative ben più alte della realtà. Ora ti spiego meglio raccontandoti una cosa che mi è successa un po' di mesi fa. Ero uscita, ero ubriaca nel bagno del bar insieme a una mia amica e lei ha cominciato a darmi dei consigli: "Devi capire che la persona perfetta non esiste! La persona perfetta è quella che tu scegli di conoscere meglio, è quella che impari ad apprezzare nonostante i suoi difetti." In quel momento ho pensato che era una cosa triste e che non poteva essere vero. Sicuramente era lei a sbagliare nel pensarla così. Per me la persona perfetta esisteva, solo che era difficile da trovare. Ma non pensavo che eri tu che dovevi andare in giro a cercare l'amore, non dovevi uscire con 50 ragazzi e capire quale tra i tanti era quello giusto. Per me l'amore era quella cosa che un bel giorno ti si presentava davanti, e non eri tu a farlo nascere e crescere, perché avrebbe fatto tutto da solo. Era una cosa al di sopra delle scelte umane, era una cosa strettamente legata al destino. E la pensavo davvero così, perché avevo conosciuto una persona su internet quando avevo 17 anni, non ricordo se te ne ho già parlato. Comunque questo ragazzo mi è sembrato proprio un segno del destino, i nostri sentimenti sembravano qualcosa di magico, di sovrannaturale... hai presente l'amore delle soap opera? Uguale. Questo l'ho pensato per 4 anni, finché ad un certo punto l'amore non bastava più. Avevamo sopportato troppo a lungo quell'amore platonico e puro, ma almeno un abbraccio pensavo di meritarlo, ed era tremendamente deprimente non poterlo avere quando ne avevo più bisogno. Così è finita. (Se vuoi ti racconterò la storia più accuratamente un'altra volta.) Quando è finita mi è crollato comunque il mondo addosso, ma non sembrava così terribile, perché avevo vissuto di recente un'esperienza più triste della fine di un amore. Continuavo a pensarlo, e a volte lo penso ancora (non l'avevi capito, vero?) però è stato giusto lasciarlo andare. Almeno questo è quello che mi ripeto sempre. Comunque... una cosa l'ho imparata. Non dico che l'amore è pura razionalità, ma comunque non è solo magia, non è solo soap opera, non è solo destino. Forse tu, caro amico, queste cose le sai meglio di me, o forse vorresti un consiglio. Non ne ho idea. Comunque questo è quello che penso io. Tuttavia, non ho ancora trovato un nuovo amore, e ora penso che il mio estremo non era del tutto giusto, ma continuo a pensare che neanche quello della mia amica sia così esatto. Ho sentito di persone che hanno incontrato l'amore della loro vita in modo inaspettato, come fosse davvero un segno del destino. E anche se è vero che l'amore è sopravvalutato, comunque un minimo di magia dev'esserci. Altrimenti dev'essere una bella fregatura sentirsi dipendenti da un'altra persona che è piena di difetti, no?
Comunque... ora mi sento molto stanca. Ho iniziato quel tirocinio di cui ti avevo parlato, e per ora sta andando bene. Solo che devo ancora abituarmi ad alzarmi presto la mattina e a rimanere lì per 4 ore (poi la maggior parte del tempo mi annoio perché so fare pochissime cose). Avevo deciso che  il pomeriggio avrei studiato, ma per ora non ci riesco proprio, mi sento gli occhi stanchi. E se penso che stasera ho anche un corso di primo soccorso dopo cena mi sento ancora più fiacca. So che tutto questo si avvicina di più a una vita da adulta, però se proprio devo crescere non voglio perdere questa spensieratezza che ho, perché è merito suo se sono riuscita a superare certe cose con un sorriso o con l'immaginazione. Sai, più vedo gli adulti, più penso che magari sono anche simpatici, ma la loro vita dev'essere così triste. Lavorare per vivere lo si fa solo durante i primi periodi, poi bisogna far fronte a delle situazioni ben più dure e senza rendersene conto si comincia a vivere per lavorare, e questo non va assolutamente bene. Uno perché dovrebbe essere motivato ad alzarsi la mattina? Solo per bere un caffè, vestirsi decentemente, andare a fare un lavoro controvoglia a discapito della tua energia fisica e mentale, solo per portare qualche soldo a casa che poi ti servirà per pagare un sacco di cose che dovrebbero valere molto meno, e già che ci sei anche per pagare lo stipendio a quei parlamentari di merda (loro sì che fanno una bella vita) che non ci mettono neanche piede in parlamento (lo so che andrebbe scritto con la maiuscola, ma non ho il coraggio di farlo). Gli adulti diventano dei disillusi, magari anch'io diventerò così, e tutto questo amore che sto sopravvalutando sarà una cosa inutile per me un giorno, perché non potrò dargli l'importanza che voglio dargli in quanto sarò impegnata ad imprecare contro la mia routine triste e meccanica. Hai mai letto il manga di Nana? O visto l'anime? Quando Hachi dice a Shin, che è più giovane di lei ma ha già una vita abbastanza piena: "Non diventare l'ennesimo adulto infelice." Io mi sento come se quella frase la dicesse anche a me. Certo, non dico che devo invecchiare fisicamente ma non di testa, non voglio neanche essere una di quelle persone che passano le giornate su facebook a taggare la persona che "amano" e a scrivergli "ti amo troppo picci pucci", a tutto c'è un limite, ma non voglio neanche diventare l'ennesima adulta infelice, e non voglio che succeda neanche alle persone che (per ora) riescono ad allietare le mie giornate. Ma forse lo so già che loro cambieranno, e di conseguenza sentirò il bisogno di cambiare anch'io.
Con affetto
IceGirl

 
  
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