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Autore: Bab1974    09/11/2013    2 recensioni
Fred vede Harry e Draco baciarsi e, assieme al fratello, decide di produrre una pozione che potrebbe servire loro in futuro.
Il primo capitolo partecipa al contest 'A sentence to write' di Alyssia Black/PiccolaStellaSenzaMeta.
Il secondo il terzo e il quarto capitolo partecipano al contest 'Slash contest di Alii
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco, Malfoy, Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, Harry, Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: Mpreg | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Mpreg2
Nick EFP: bab1974
Titolo: La filosofia dei fratelli Weasley
Genere: Commedia, Romantico
Rating: Giallo
Pacchetti scelti: Gatto/Blu
Personaggi: Harry Potter, Draco Malfoy, George Weasley, Narcissa Malfoy, Lucius Malfoy
Vostre note:  Il titolo della fic è quello del capitolo già pubblicato su EFP la cui seconda parte partecipa al contest assieme ad altri due capitoli.




La filosofia dei fratelli Weasley

                                              Seconda parte



Erano passati più di dieci anni da quel giorno e finalmente era accaduto quello che Fred aveva previsto: Harry e Draco si erano sposati. Peccato che non fosse lì a godersi la scena!
George porse il pacchetto all'amico.
"Questo è da parte di Fred e mia." disse.
"Grazie." Harry cercò di evitare che Draco sottolineasse la follia dell'uomo.
Alla fine il biondo, notando la pozione dal colore strano, e lui se ne intendeva, fece una smorfia.
"Non la conosco. Cos'è?" chiese a George.
" Non ti sfugge nulla, professore di Pozioni! Questa potrebbe cambiare le cose nel Mondo Magico, oltre che rendermi ricco, e che è stata ispirata da voi." George raccontò l'antefatto ed ebbe il piacere di veder impallidire l'ex Serpeverde. Harry, invece, rideva come un matto.
"Ok, Fred ci aveva beccato, ma questo ancora non spiega cosa sia la pozione." sbottò Draco, irritato. Anche se adesso erano sposati, lo infastidiva l'idea di essere stato l'oggetto della derisione di quei due buffoni, in passato.
George rise, aspettandosi ogni genere di reazione.
"Pozione Puerperante." spiegò, senza aggiungere altro, George.
"Il nome non mi dice niente di buono." sbottò Draco.
Harry invece era impallidito.
"Tu... voi... avete davvero inventato una cosa del genere?" chiese, con la bocca asciutta. Aveva rinunciato da tempo all'idea di avere dei figli propri e sapere di poterlo fare, anche se con il rischio di doverli partorire di persona, lo emozionava.
Anche Draco aveva capito, ma non ne sembrava entusiasta.
"Su, potrebbe essere un'idea." lo pregò Harry "Lo porterei io in grembo e gli daremmo il tuo cognome. Così Malfoy Senior non potrebbe più accampare la scusa che abbiamo interrotto la vostra linea genealogica."
Draco, trovando il discorso di Harry interessante, osservò il padre, che sembrava darsi all'alcol per dimenticare di essere al matrimonio dell'unico figlio con un altro uomo. Poi si voltò di nuovo verso Harry e George.
"Hai usato l'unico argomento cui potrei essere sensibile." lo assicurò. "Sei certo che funzioni?" chiese, poi, rivolgendosi al rosso.
George sorrise, contento che il regalo piacesse ai due.
"In realtà fino a questo momento l'ho provato solo sui topolini e con loro funzionava abbastanza bene, anche se c'erano dei problemi relazionali. Non erano visti bene dagli altri, i maschietti con il pancione. In più, come accade alle donne, c'erano sbalzi d'umore." confessò imbarazzato. "Sapete, dopo la morte di Fred ho passato un brutto periodo e l'ho lasciata da parte per un po'. Solo due anni fa, quando avete deciso di rivelare a tutti che eravate una coppia, ci ho rimesso le mani. Voi sareste i primi che la usano, se accettate. Comunque sono certo che male non possa fare... forse. Comunque si dovrebbe mantenere degli anni... credo."
"Uhm, la tua sicurezza m'impressiona." commentò Draco "Beh, ti ringrazio, se avremo intenzione di usarla ne avrai notizia."
Tornò con Harry dagli altri ospiti, mentre la sua mente vagava: non contava più di avere un piccolo Malfoy gattonare per casa.



Dovettero passare altri due anni, prima che Harry riuscisse a convincere Draco che era la cosa giusta da fare.
Il biondo, nonostante l'idea di avere un figlio lo allettasse, non era convinto che fosse prudente fare da cavie a George. Purtroppo sembrava che l'uomo aspettasse che fossero proprio loro a inaugurare il prodotto, prima di iniziare a produrlo e a venderlo, e alla fine si arrese.
La minaccia poco velata di Harry che, voglioso di una famiglia numerosa, lo aveva avvertito che avrebbe scelto qualcun altro con cui avere degli eredi, lo convinse che poteva essere peggio non provare.
Secondo George la pozione trasformava l'interno del corpo dell'uomo in un comodo utero per un intero mese ma, in caso di gravidanza, rimaneva intatto fino alla nascita del bambino. Harry, preso dall'euforia e per essere sicuro che Draco non cambiasse idea, si scolò l'intera boccetta in un istante. Sentì una fitta dolorosissima al ventre che lo fece piegare a metà e che preoccupò il compagno. Poi tornò tutto normale.
"Stai bene? Mi hai fatto prendere un accidente." lo accusò Draco, con il cuore in gola, come se fosse colpa sua. "Credi che sia tutto a posto?"
"Boh!" rispose Harry, tastandosi il ventre "Ora non sento più nulla. Avrà funzionato?"
"Se quel demente di George l'avesse messa in commercio, nel frattempo, sarei stato più sicuro. Forse abbiamo aspettato troppo ed è andata a male." ringhiò Draco "Giuro che se succede qualcosa a te o se nasce un mostro, gli lancio la Maledizione Imperius e lo costringo a girare nudo per Diagon Alley."
Si rilassò solo quando Harry gli buttò le braccia al collo e lo baciò con passione.
"Non fasciamoci la testa prima del tempo." lo stuzzicò, mordendogli un orecchio "Direi che l'unica cosa da fare è provare. Abbiamo un mese di tempo per sperimentare quanto possa essere fatta bene."
Draco, provocato in quella maniera, non poté che essere d'accordo: tanto valeva buttarsi a capofitto.


Non passarono neppure due settimane che Harry cominciò a correre in bagno tutte le mattine per vomitare l'anima.
Ne usciva stravolto e stanchissimo, come se avesse fatto le ore piccole. Decisero di andare al San Mungo e di ammettere che l'ex Eroe del Mondo Magico aveva bevuto una pozione non collaudata e che poteva averlo messo incinto.
I Medimaghi, dopo averli rimproverati aspramente, si ritrovarono davanti ad uno spettacolo incredibile. Con un colpo di bacchetta videro che dentro il corpo di Harry era presente un feto di due settimane completamente formato, cui non mancava nulla per il periodo cui si trovava, e alloggiato in un comodo utero costruito apposta dentro di lui.
"Chi è stato il genio che ha inventato questa pozione?" chiese uno di loro alla coppia "Vi è costata molto?"
Harry e Draco si fissarono un attimo, stupiti.
"In realtà ci è stata regalata da un nostro amico, che l'ha fabbricata pensando a noi." ammisero. "Due anni fa, oltretutto, aveva detto che si mantiene nel tempo."
"Siete stati fortunati." dissero "Quando entrerà in commercio, varrà una fortuna."



"George, stai per diventare ricco." annunciò Draco, entrando nel negozio che il rosso aveva fondato più dieci anni prima con il gemello.
L'uomo li fissò strano, non capendo di cosa stava parlando, poi vide un movimento dietro di lui, Harry scattare, buttarsi sulla prima ciotola che trovava e cominciare a vomitarci dentro.
Appena finito, la abbracciò.
"Ehm... la compro." disse imbarazzato, rivolto all'amico.
George lo guardò con un sorriso.
"Allora vi siete decisi, eh? Sarei voluto essere avvisato prima, per vedere eventuali effetti collaterali, ma vi perdono."
"Lo sapevo che eravamo solo cavie per te!" sbottò Draco fingendosi arrabbiato "Comunque ti diamo la possibilità di approfittarne se ci regali un'altra pozione."
"Prima dovrebbe nascere questo bambino." puntualizzò George.
Draco abbassò la testa sconsolato: sperava che fosse più facile chiedere quella cosa ma si rese conto che non era proprio così.
"Uff... insomma... è per me." si decise di confessare alla fine, arrossendo in volto, imbarazzato.
"Per Merlino, non avrei mai detto che ti saresti proposto tu." rise il rosso "Ne ho già pronta qualcuna. Sei davvero disposto a farmi vedere la reazione? Se non vuoi, non importa, te la regalo comunque."
Draco ne fu molto grato ma tanto se gli succedeva come a Harry, sarebbe stata una cosa da poco.
"Posso berla anche qui, così ti faccio vedere." propose Draco, mentre Harry continuava ad abbracciate la sua ciotola.
George si diresse dove teneva le pozioni nuove e quelle in via di sperimentazione. Accarezzò l'idea di fare uno scherzo a Draco e dargli qualcosa che gli somigliasse e che gli facesse cadere i capelli o gonfiare la lingua ma cambiò idea. Per prima cosa Draco era un esperto e si sarebbe accorto che non era la stessa pozione, in secondo luogo rischiava di scatenare una guerra e non voleva smuovere lo stato di grazia raggiunto dall'ex Serpeverde da quando era sposato con Harry.
Tornò dai due amici, porse la boccetta a Draco e lo invitò a berla. Vide il biondo osservare bene il colore della pozione.
"Sembra proprio quella." confermò, dopo aver guardato bene.
"Sei un malfidato, Malfoy!" esclamò George, facendo l'offeso.
"Come se non ti conoscessi, Weasley." lo apostrofò Draco, senza peli sulla lingua "Sono certo che hai accarezzato l'idea di farmi uno scherzo. Se non hai proseguito nell'intento, è solo perché sai che so il fatto mio e questa pozione ha un colore davvero troppo singolare perché sia confusa con altro da chi se ne intende."
"Non ti si può nascondere nulla, Draco." sogghignò George "Sei pronto?"
Draco annuì, bevve la Pozione Puerperante tutta d'un sorso e attese che funzionasse. Dopo un attimo si piegò in due com'era accaduto a Harry: il dolore era lancinante. D'improvviso com'era arrivato, la fitta alla pancia passò e Draco tornò in posizione eretta.
"Merlino, per un attimo ho visto le stelle, ora, però, sto bene." disse Draco "Anche a Harry ha fatto questo effetto."
Harry confermò annuendo.
"Tutto qua?" chiese George, deluso.
"Che ti aspettavi? Che mi mettessi a saltellare sul soffitto per il dolore?" lo provocò Draco "Perdonami se non ho sofferto a sufficienza per te."
"Scusate è che i miei topolini si rigiravano due giorni prima che tutto fosse in ordine." ammise George ridacchiando.
Draco lo fulminò, come se volesse dire: e perché cavolo te lo sei tenuto per te? Dovevi avvertirci! Non disse nulla, si tenne per quando avrebbe avuto gli sbalzi d'umore, ed era certo che, con un carattere volubile come il suo, ne avrebbe avuti di spettacolari. Harry era piuttosto tranquillo fino a quel momento. Osservò il proprio marito stringere a sé la ciotola, pallido come un cencio.
"Spero che a me non faccia quell'effetto." disse prima d'uscire.


  
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