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Autore: Clanger_    10/11/2013    1 recensioni
Conosceva a memoria il suo nome, aveva memorizzato i suoi sorrisi, le sue magliette dei Nirvana e degli ACDC, i suoi jeans strappati e consumati. Le sue scarpe nike e adidas, quelle nere e blu, ma mai aveva imparato o provato a conoscerlo davvero.
70 anni Nick.
Se solo avesse saputo che c’è davvero una fine a tutto questo, se solo se ne fosse davvero resa conto, probabilmente ci avrebbe provato. E perché no?
E magari chissà… magari un giorno potrò darti quel bacio che ho sempre sognato darti.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rimembri ancor… Nick?
 
Ti dedico questa parte
di me che ovviamente non conosci, proprio
come tutto il resto.
E ti dedico questo perchè, ogni volta,
è grazie a te
.

 
 
Jyn sospira distrutta, di nuovo, e in quei pochi minuti è come se fosse diventata un’abitudine: attorno a lei nessun’anima viva, solo piccoli pezzi di ricordi cadenti dal cielo, che la inumidiscono parecchio, senza contare il fatto che questo neppure le importa: la sua attenzione è totalmente, pienamente, focalizzata su tutt’altro:

La scritta Nick Homser campeggia in nero sulla lapide che ha davvero trovato per caso e ancora non ci crede. Come può finire così? Come può, la sua infanzia, concludere assieme a lui?
Quello che ha davanti è un oggetto che le ridisegna nella mente tutto quello che avrebbe voluto, in tempi remoti, diventasse il suo futuro. A partire dai suoi occhi che ancora –a distanza di settant’anni – non è in grado di capirne il colore.
Jynette non può non pensare al passato. Rimembra le mattine a scuola, quando aveva 15 anni, passate ad osservarlo, rimembra le lacrime che buttarono i suoi occhi, per quel ragazzo dai capelli senza una forma, o una direzione.
Il suo modo di camminare un po’ goffo, quei sorrisi e quelle guance coronate sempre da quel rossore che tanto la facevano impazzire.
E come scordarsi dei brividi?
Jynette ci passava sempre accanto, provava in tutti i modi di sfiorarlo e fare sembrare la cosa una casualità, cercava in tutti i modi di non scordarlo mai, di imprimere ogni sua originalità e farne sua, un giorno.

Perché non provi a conoscerlo?”
“Non dire stupidaggini, Mary”
“No, dico davvero Jyn. Provaci”


Non lo fece mai, non provò mai a conoscerlo davvero. Conosceva a memoria il suo nome, aveva memorizzato i suoi sorrisi, le sue magliette dei Nirvana e degli ACDC, i suoi jeans strappati e consumati. Aveva imparato a conoscere le sue scarpe nike e adidas quelle nere e blu, i suoi capelli spettinati il cui colore ancora non lo sa e, come ogni altra cosa, ricordava a memoria le emozioni e i brividi che le aveva regalato.
Ma mai aveva provato a conoscerlo davvero.

E adesso Jyn non riesce neppure a camminare a causa dei dolori, dei suoi problemi alle ginocchia e alla schiena.
Questi sono per te.
Jyn sfiora la lapide con il piede ed involontariamente una sensazione strana si fa strada nel suo cuore, nelle sue ossa, come se Nick volesse guarirla dalle sue malattie più profonde, quelle radicate in tutti i suoi anni.
Poggia i fiori colorati sopra di esso ed una lacrima le scivola via, com’è strana la vita.
Se solo ci avesse provato, magari, oltre a memorizzare ogni suo dettaglio avrebbe anche imparato a conoscerlo, perché no?

Se solo avesse saputo che c’è davvero una fine a tutto questo, se solo se ne fosse davvero resa conto, probabilmente ci avrebbe provato. E perché no?

Magari avrebbe avuto la possibilità di dedicargli quel bacio che, durante la notte, ha sempre sognato.

E allora non le resta che il rimorso a prender il posto suo, non le resta che il ricordo sfumato ed un cimitero nei pressi di un laghetto a testimoniare che, è vero, lei era innamorata di uno sconosciuto.

E adesso le lacrime nemmeno bastano dopo una vita, e spera soltanto che, magari, un giorno, avrà la fortuna di stringere a sé quel corpo e quelle braccia che hanno costruito il suo mondo adolescenziale.


Sei la mia infanzia, Nick.
Ed è probabilmente la frase più bella da dire. “Sei la mia infanzia”, “Sei stato tutti i miei anni di scuola”
“Sei stato
tu e solo tu, Nick”
Ed è come se in quel momento sentisse il suo sguardo addosso, quello solitamente perso nel nulla, e l’eco della sua risata cristallina che è sempre un piacere immaginarsi ad ascoltarla.




_______________________
Dedico questa piccola paginetta a chi si trova un po' nella stessa situazione di Jynette.
Ricordatevi che la vita continua e non bisogna aver paura di provarci, perchè, tanto, cosa si perde?
In ogni caso 'the life goes on' 

Buona Pasqua a tutti voi e ai vostri cari, vi auguro di passare questi giorni al meglio :)

 
Clanger_
 
  
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