Finito il bel pomeriggio a casa di "zia Giulia" era arrivato il momento di tornare a casa della Stronza. Contrariamente a come ero entrata uscii dal portone della mia villetta decisamente abbattuta... Non che non fossi contenta dell'esperienza che stavo per fare, ma avevo la prospettiva "fantastica" di passare la serata a casa di paparino e della sua dolce compagna...
Mi avviai mogia verso casa e arrivata alla porta mi accorsi di non avere le chiavi, non mi andava di suonare perchè sembrava quasi che non vedessi l'ora di entrare, ma spinto da una forza misteriosa il mio dito si appoggiò al campanello. Dopo neanche due secondi Silvana era lì che mi abbracciava dicendo che era stata in pensiero perchè non le avevo risposto:
"Ma chi sei, mia mamma? No grazie, ce ne ho già una!"
Mio padre apparrì improvvisamente dalla cucina e fissandomi negli occhi disse serissimo:
"Non sarà tua madre, ma si sta prendendo cura di te! Quindi portale rispetto!
"Ma sentitelo! Si sta prendendo cura di me? Non farmi ridere, ma la vedi? Se fosse per lei mi terrebbe segregata in camera mia! È fottutamente gelosa di me perchè mi dai attenzioni! Ma vedo che ti ha rimbecillito visto che non stai mai dalla mia parte! Non me ne frega niente se è stata in pensiero! Non me ne frega se mi ha chiamato! Anzi, non le ho risposto apposta! Non è mia mamma, non può dirmi cosa devo e non devo fare! Quindi evita queste sceneggiate, e stai pure con il tuo amorino, ma non aspettarti che sia riconoscente a questa qui! Sto in questa casa solo perchè i giudici hanno deciso che ogni due settimane devo stare qui per una fottutissima e lunghissima settimana! Comunque grazie papà, sii sempre dalla parte di tua figlia mi raccomando continua così!"
Le lacrime scendevano dai miei occhi appannati e rigavano le mie guance... Ero stufa! Stufa che mio papà preferisse una sciacquetta ignorante a sua figlia, stufa che questa sciacquetta ignorante si improvvisasse mia madre! Stufa che mio padre... Ahi! Un paio di mani si schiantarono contro la mia guancia, mio padre era furioso, ma questo non gli dava il permesso di prendermi a schiaffi! Lo guardai, aveva una faccia sconvolta... Aprì bocca per scusarsi, ma io ero già fuori da quella casa di merda... Dove andavo adesso? Non avevo intenzione di rovinare la serata a mia mamma e al suo compagno Luca quindi spinta probabilmente dal mio cuore mi trovai davanti alla casa di Carlo, senza pensarci due volte suonai e sua sorella mi venne ad aprire:
"Marty che è successo?"
Piangendo ancora più forte le chiesi dov'era mio "fratello"
"È in camera sua, vai pure starà ascoltando musica... Comunque se hai voglia di parlare io ci sono!" Disse Beatrice abbracciandomi
"Grazie Bea..."
Salii le scale e entrai senza bussare nella camera del mio biondino
"Posso?" Chiesi entrando e accorgendomi con stupore che non stava scoltando la musica ma stava facendo qualcosa su un quadernetto
"Marty! Tu puoi sempre! Come st... Oh cazzo che è successo?"
Lo abbracciai per un periodo interminabile:
"Non ce la faccio più! Mio padre è finito definitivamente nelle grinfie di quella... Mi ha persino dato una sberla perchè gli ho detto in faccia come stanno le cose veramente!"
"Mi dispiace dura... Ti voglio bene, su tuo fratello puoi sempre contare!"
"Anche io ti voglio bene, e tu puoi sempre contare sulla su di me!"
"Tu hai più bisogno di me di una persona su cui contare..."
"Lo so... Per questo volevo chiederti se per oggi potevo stare qui anche a dormire.."
"Puoi stare qui quando vuoi dura!"
"Non voglio disturbare.."
"Sei scema?! Tu non disturbi mai! Anzi, perchè non stai qui finchè non finirebbe la tua settimana da Silvy and Co."
"Duro... Mancano quattro giorni..."
"Appunto, sai che pacchia?"
"Non ho niente dietro!"
"Ti accompagno a prendere le cose se vuoi!"
"Lo faresti?"
"Per te farei tutto"
Rimasi lì a fissarlo... Nessuno mi aveva detto una cosa più bella..
"Sei il miglior fratello del mondo"
"E tu sei la pazza più trasgre del mondo"
"Come rovinare una frase stupenda.. Sei un coglione hahahaha"
"Non ero il migliore fratello bla bla bla!"
"Ma vaffanculo ahahah!"
"Non riesci ad arrabbiarti per finta Marty!"
Iniziò a farmi il solletico e io lo soffro tantissimo! Mentre ridevo come una scema sentii la mia chiappa vibrare e tirato fuori il cell. vidi con orrore che sullo schermo lampeggiava il nome "Stronza"... Lanciai il cellulare dall'altro lato della stanza e scoppiai a piangere come una cretina
"Fanculo! Fanculo! Fanculo!"
Carlo non mi abbracciò nè mi disse niente... Invece uscì dalla stanza furioso... Mi resi conto troppo tardi di quello che stava per fare! Stava andando a casa di "Silvy and Co.".... Ero fottuta.