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Autore: yellowloid    10/11/2013    5 recensioni
{ long in occasione del SaruFei Day | c'è anche la Taiichi-- (?) | vagamente ispirata all'anime Oreimo | titolo - traduzione di un verso della sigla dell'anime (?) | forse ooc | tematiche delicate! Omofobia. }
Long dove Fei sembra un emo depresso, perché vive con i genitori e Saru. (?)
Scappate in questo momento, perché Kis è tornata. -wtf-
♫♫♫♫
Dall'ultimo capitolo: [...] Eppure ormai le acque si erano calmate, e la tensione dei giorni precedenti sembrava essere sfumata. Per quel motivo, Fei e Saru avevano deciso di rivelare il loro piccolo segreto ai coniugi Rune.
Quando la mattina dell’undicesimo giorno, una domenica molto soleggiata, i due ragazzi convocarono in soggiorno i genitori del coniglietto, questi ultimi non sapevano proprio cosa aspettarsi. Il primo a parlare fu Fei.

♫♫♫♫
Amate Oreimo e la SaruFei. ORA.
Ci si vede dentro, neh. ♥
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Fey Rune, Saryuu Evan - Saru, Taiyou Anemiya, Tsurugi Yuuichi
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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| ♥ Non essere così gentile, altrimenti cosa dovrei fare? |

 

La porta di casa Rune si aprì di pochi centimetri, giusto lo spazio che serviva al ragazzo dai capelli verde acqua per entrare. Silenziosamente, la richiuse; si tolse le scarpe lasciandole all’ingresso e si trascinò in corridoio.

-Tadaima…- disse piano il ragazzo, Fei, mentre controllava le stanze che si affacciavano al corridoio per vedere chi c’era in casa.

Figlio di Asurei Rune e Kinako Nanobana, il giovane dai capelli dalla forma strana era sempre stato piuttosto introverso. Certo, capitava che con gli amici diventasse tutt’altra persona,  ma di norma era piuttosto tranquillo, indifferente a qualsiasi cosa. Alcuni compagni di classe lo evitavano a causa di questo suo comportamento insolito. Eppure lui non ci poteva fare niente: era nato con quel carattere, e quel carattere gli sarebbe rimasto.

Forse quel suo essere così indifferente a tutto era dovuto al fatto di avere un padre piuttosto all’antica e una madre abbastanza svampita.

Rune Senior, infatti, era un uomo che non accettava di buon grado le novità, anche se spesso era costretto. Fei aveva la sensazione -più che altro, la certezza- che suo padre non avrebbe preso bene l’idea che il figlio fosse… Un ragazzo dalle tendenze sessuali diverse dalla norma.

Ma torniamo ai genitori di Fei. Nanobana era come il figlio: abbastanza lunatica. Sapeva essere così ingenua a volte, e altre essere la donna più seria che si potesse incontrare.

-Yoh, Fei.- una voce interruppe i pensieri del ragazzo, che aveva appena aperto la porta della cucina. La casa in cui vivevano era tradizionale del loro Paese, ma molto modernizzata,  e soprattutto molto confortevole.

-Ah. Ciao.- disse piano Fei, e il suo tono di voce risultò talmente freddo e senza intonazione che spiazzò per un attimo il ragazzo che stava appoggiato al lavandino della cucina. Fei lasciò la cartella in mezzo al corridoio, poggiandola al muro, ed entrò nella stanza. Si avvicinò al frigo e lo aprì, rimanendo per qualche minuto a fissarne l’interno.

Succo di frutta o cola. Qualcosa da bere, sicuramente, l’avrebbe presa. Optò per la cola.

Aprì lentamente la lattina e uscì dalla cucina, nel silenzio più totale. Il tutto, ovviamente, sotto lo sguardo attento del ragazzo che poco prima l’aveva accolto a casa.

Saryuu Evan, detto Saru.

Mentre recuperava la cartella e saliva le scale per dirigersi in camera sua, Fei pensò a quanto quel ragazzo fosse odioso. Con quei suoi capelli candidi, la carnagione scura, gli occhi viola intenso… Lo odiava per la sua perfezione. E da quando la famiglia Rune aveva deciso di ospitarlo, Fei lo detestava ancora di più.

Per cosa lo ospitavano, poi? Mistero. Kinako diceva che era in affari con Asurei, ma al ragazzo dai capelli verdi questo sembrava impossibile. Insomma, un adolescente. In affari. Con un quarantenne. Bah, era impossibile.

E il peggio era che Evan provava a fare amicizia con Rune.

‘Solo perché viviamo insieme e abbiamo la stessa età, non significa che dobbiamo per forza essere amici.’, gli aveva detto una volta Fei. Certo, a volte litigavano -praticamente ogni volta che Fei gli rivolgeva la parola, spesso per rimproverarlo-, eppure Saru continuava a parlargli normalmente, a sorridergli, a salutarlo quando tornava a casa, a portargli le bibite in camera.

E col tempo, il verde aveva cominciato semplicemente a non tollerarlo. Il che era diverso dall’odiare o detestare: quelli significavano non gradire una persona, ma il non tollerare era proprio il non poter stare nella stessa stanza con Saryuu per più di trenta secondi; era il farsi venire mal di testa allucinanti solo sentendone la voce; l’urlargli contro se provava a sfiorarlo anche per caso e lanciare urla quando gli portava le bibite in camera.

Ecco, Fei non tollerava Saru.

Da quando era stato costretto a vivere con lui, condividendo la casa, il bagno, la cucina… E da quando Saru aveva portato tutta l’attenzione di Asurei Rune su di sé.

Quell’uomo adorava Evan, e sicuramente l’avrebbe adottato prima o poi.

♫ 

Ormai i bei tempi sono passati… pensò Fei, aprendo la porta della sua camera e buttandosi sul letto, lanciando la cartella sul pavimento. La sua camera era forse la sua unica vera forma di espressione. Così colorata, così piena di foto incorniciate appese ai muri, poster di calcio -la sua più grande passione- e così disordinata. Ma non un disordine esasperante: il suo era allegro e spensierato, come il bambino che una volta era stato.

Dopo l’arrivo di Saru, Asurei sembrava essersi dimenticato dei pomeriggi passati a giocare col figlio a calcio, o delle serate passate sul divano con lui e la moglie a guardare film horror. Non dava più importanza a Fei, per lui sembrava essere inesistente. E il ragazzo attribuiva la colpa di questo improvviso cambiamento a Saryuu, che aveva stravolto la vita della famiglia Rune. Quasi quasi era diventato lui il figlio di Asurei.

Mentre osservava il soffitto, Fei si ricordò che i suoi genitori gli avevano detto che avrebbero lavorato entrambi fino a tardi quella sera, e che quindi la cena dovevano prepararsela da soli, lui e Saru.

Pizza per tutti e due. si disse, Anche se quell’altro non ne vuole. E’ casa mia, non sua.

La porta della camera cigolò per un momento, segno che qualcuno l’aveva aperta ed era entrato. Il ragazzo dai capelli verde acqua si sollevò, mettendosi a sedere a gambe incrociate sul materasso.

-Ehi, Fei. Com’è andata oggi a scuola?- chiese Saru, avvicinandosi. L’interpellato si attivò subito, entrando in difensiva.

-Esci dalla mia camera, Saru.- disse, ignorando la domanda che gli era stata posta.

-Andiamo, coniglietto…-

-Ti ho detto di uscire!- il grido del ragazzo si disperse subito a causa della sua voce tremante. -E non chiamarmi così, non sei né mia madre e né mio padre!-.

Saryuu guardò tristemente il giovane Rune, abbassando il capo e sorridendo amaramente.

-Non mi vuoi proprio come amico, eh…?- disse, in un sussurro. Fei temette di scoppiare e saltargli addosso, magari strozzandolo per puro caso.

-No. Non ti voglio. E ora vattene.- sibilò, e Evan abbandonò per l’ennesima volta l’idea di farlo ragionare; uscì dalla stanza del convivente, chiudendo piano la porta.

Il ragazzo seduto sul letto si lasciò di nuovo andare sul materasso, fissando il soffitto. Si rese conto che la serranda della finestra era abbassata, e lui era rimasto al buio da quando era entrato. A vederlo sembrava uno di quei ragazzi depressi che si tagliavano di cui si sentiva tanto parlare.

Si alzò di malavoglia per alzare la tapparella, e dopo averla alzata vide lo spettacolo di luci calde del cielo di Inazuma-cho.

Arancione, giallo, un tenue rosa e le prime tenebre oscure della notte si fondevano in un mix di colori contrastanti, creando però un’insolita armonia. Fei sorrise per la prima volta, quel giorno.

Il tramonto era una delle poche cose che riuscivano a far sorridere quel ragazzo. Lo vedeva come uno spiraglio di speranza, uno spiraglio di cambiamento. Cambiare la situazione tra lui e il padre, tra lui e Saru. Il tramonto riusciva a fargli sentire un calore diverso dalla solita sensazione di monotonia.

Perché Fei voleva cambiare quelle sensazioni. Voleva riuscire a riconquistare il padre, e soprattutto voleva mettere chiarezza tra lo strano rapporto d’odio tra lui e Evan.

Rune lo sapeva. Sapeva benissimo che, anche se nessuno ci avrebbe mai creduto vedendolo, lui voleva bene a Saryuu. E aveva finito per innamorarsene.

Eppure era una situazione piuttosto catastrofica, per lui: era omosessuale e aveva finito per amare Saru, che era però la persona a cui attribuiva la noncuranza del padre nei suoi confronti, e lo stesso Asurei non avrebbe mai accettato l’omosessualità del figlio, essendo come detto prima piuttosto all’antica.

Era un ciclo continuo, che Fei proprio non capiva e non sopportava.

L’intolleranza e l’amore che provava allo stesso tempo per il suo convivente lo distruggevano ogni giorno di più. Evan era la causa di tutto, di tutti i suoi problemi. E tutto l’odio che provava per lui, purtroppo, non riusciva ad equiparare l’amore che provava per il ragazzo dagli occhi d’ametista.

Stanco di riflettere su quegli argomenti, Fei diede un ultimo sguardo dalla finestra al tramonto aranciato e uscì dalla sua camera, scendendo le scale e diretto di nuovo in cucina.

 

-Fei.- disse Saru seduto al tavolo dove erano soliti mangiare tutti insieme, appena lo vide entrare, e il verde lo guardò con sguardo di ghiaccio.

-Che vuoi?- chiese. Evan si alzò dalla sedia, poggiando le mani sul tavolo. Sorrise radiante.

-Andiamo a giocare a calcio? Ci divertiremo!- detto questo si avvicinò a Rune e provò a mettergli una mano sulla spalla in segno di amicizia. Ma il verde lo spinse via.

-Smettila di provare a farmi addolcire, non posso e non voglio essere tuo amico! Quando lo capirai?!- urlò, e Evan sorrise ancora.

-Passi troppo tempo a scuola, Fei! Anche oggi sei tornato tardi, ti fa male tutto questo lavoro. E così diventi isterico, vedi?-. In effetti era vero, il ragazzo era tornato da massimo una mezz’oretta, quando il sole stava già tramontando. Passava molto tempo a scuola. Ma era sbagliato definirla un ‘lavoro’: più che altro, per Fei era un modo per non tornare subito a casa da Saru.

-Allora, vieni?- chiese ancora speranzoso il ragazzo dai capelli bianchi.

-Ho detto di no, idiota! Smettila di starmi sempre intorno, sei inquietante!- urlò in risposta Rune, mentre si avvicinava al telefono per ordinare le pizze che sarebbero state la loro cena.

 

 

 Sonna yasashikushinaide, donna kao sureba ii no?  

[ Non essere così gentile, altrimenti cosa dovrei fare? ]

Neh, gente. Buon SaruFei Day! Auguri! ♥ Per me oggi è una delle loro giornate, sì. Perché Saru è il numero 10 della The Lagoon, mentre Fei nella Raimon e nell’El Dorado Team 01 è il numero 11. Invece nella Garu è 9, ma scialla, oggi è la loro giornata, sì sì. ♥

Ehm, e niente, ho già detto nella presentazione che questa long è vagamente ispirata a Ore No Imouto Ga Konna Ni Kawaii Wake Ga Nai, detto anche Oreimo.

Perché io amo quell’anime, e soprattutto amo i disegni e la sigla. La sigla, cavolo. *^* Ecco il link, per chi se la volesse ascoltare:

http://www.youtube.com/watch?v=QHN_kOuwe6M

E niente, più che altro la long nasce basandosi appunto sulla sigla, non molto sull’anime in sé, anche perché Fei non sarà un otaku, e lui e Saru non sono fratelli. Più che altro, dall’anime ho preso il rapporto di affetto e odio che hanno i due protagonisti, fratello e sorella. Lei fa tanto finta di odiarlo, e anche lui fa lo stesso con lei, ma in realtà anche se bisticciano sempre si vogliono bene. ♥

E io devo ancora guardare gli ultimi episodi della seconda serie, e dagli spoiler che ho letto c’è-- ehm. Guardatevelo, se volete saperlo. Io non spoilero quel che mi è stato spoilerato, ok? Ok. .u.

In ogni caso, Fei farebbe la parte della ragazza e Saru quella del ragazzo, tra i due fratelli protagonisti. (?) E questa long sarà una AU ambientata ai giorni nostri, per chi non l’avesse ancora capito. E, sì, sostengo la AsuKina, ma solo perché senza la loro unione Fei non sarebbe mai nato. E Fei è il fidanzato mio e di Saru. ♥ -wtf-

Quindi niente, spero tanto che piaccia a qualcuno, e che mi lasciate una recensione, magari. ♥

Chu!

Kis-chan. ♥

  
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