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Autore: tooflytocare    10/11/2013    1 recensioni
x factor...il reality show piu famoso della gran bretagna...il sogno di tre giovani ragazze potrebbe realmente realizzarsi...ma quell'anno xfactor avrà dei giudici speciali, che nessuno immagina...le tre ragazze si vedranno catapultate in un sogno che diventa realtà...ma xfactor è anche una competizione , e si ritroveranno a lottare ogni giorno per rimanere su quel palco che sognano fin da piccole e che potrebbe dare una svolta alle loro esistenze e fare avverare il loro sogno.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 3

 

# the auditions#

 

 

 

 

 

 

you've got the right to show

the world something never

seen, we wanna hear

you scream it out

you're not alone

 

Little Mix

 

 

 

 

 

  1. 6,35 am. , 5 settembre 2014

 

 

 

-cazzo sky stai attenta..mi hai quasi accecato- l'occhio mi stava andando a fuoco.

-Scusa avril- disse sky alzando velocemente la matita nera di maybelline che un minuto fa mi aveva quasi accecato.

Jas si era messa a ridere.

La fulminai con il miglior sgaurdo assasino che potei fare.

-ecco, ho finito...- disse sky soddisfatta.

Mi guardai allo specchio e quasi non mi riconobbi.

Gli occhi erano contornati da spessi strati di matita nera, le ciglia allungate fino all'esagerazione.

L'azzurro contro il nero.

Lo sguardo era duro, enfatizzato dalla mia pelle resa bianca, opaca, da strati e strati di cipria e fondotinta.

Il rosso acceso delle mie labbra spiccava sopra tutto quel bianco.

Bianca come il latte rossa come il sangue.

Sembravo una di quelle bambole di porcellana. Cosi belle ma cosi fragili.

Ma avevo qualcosa che mi rendeva tetra e misteriosa,che contrastava con il viso reso cosi infantile:

gli occhi.il nero.


-adesso è il tuo turno.- sky si giro verso il divano, dove jas era stravaccata.

jas si nascose dietro al divano. Non andava matta per il trucco.

Osservai attentamente i gesti sicuri ma delicati di sky. Aveva

talento per tante cose, e truccare era uno di queste.

Se a me aveva enfatizzato la carnagione chiara, a jas enfatizzò quella cioccolato.

sky aveva il mio stesso trucco. A differenza di me, sulle guance un blash rosa chiaro spiccava come le sue labbra sul bianco.

I miei capelli biondo cenere con le mesh rosa e verdi erano stati stirati.
sky aveva arricciato i suoi capelli blu notte, facendoli sembrare come quelli di jas.

Sky aveva tentato di sistemarli, ma era stato inutile.alla fine si limito a rendere i ricci piu definiti e ordinati, per quanto possibile, con della schiuma.

 

Il nero degli occhi e il nostro look stonavano con quella faccia da bambole. L'effetto che volevamo dare. Delicate ma forti.

I vestiti erano stati difficili da trovare. Dovettimo pregare i nostri genitori di darci dei soldi per comprarli uguali.

Avevamo girato quasi tutti i negozi della città.

Con solo una cosa nella mente: il look di avril lavigne.

E cercammo di copiarlo meglio che potevamo.

 

( ecco il look delle ragazze)

 

Dopo due ore da quando ci eravamo rinchiuse nella mia stanza, precisamente dalle 5.00 a.m, sky pronuncio quelle due parole che non vedevamo l'ora di sentire.

-ho finito-

ci alzammo contemporanemente. Presi la custodia della mia chitarra eletricca, mentre sky afferò quella dell'acustica.

Jas invece aveva le sue bachette.Non aveva mai voluto separarsene.

Aveva sempre e solo quelle.

Le fece roteare lentamente.

Presi i moduli d'iscrizione dalla mia scrivania.

Avevamo tutto.ci guardammo negli occhi.

Paura.

Si, c'era.

E anche tanta.

Scendemmo le scale in un silenzio solenne.

Di sotto c'erano tutti i nostri genitori.

Ci guardavano commossi. In pochi secondi fummo avvolte

dal calore di molti abbracci.

Mia madre mi guardo:

-sei bellissima..la mia bambina..-era commossa.

Stavo per scoppiare in lacrime, ma non lo feci. Sky ci aveva messo molto a farmi quegli occhi. Fu solo quello a trattenerrmi.

Ci stringemmo in un abbraccio.

-adesso vai e vinci- disse mia madre.

-lo faro- sorridendo, mi staccai dall'abbraccio.

Mi guardai intorno e vedendo tutto l'amore che ci circondava

capii che non avremo mai potuto avere piu sostegno e affetto di quello che avevamo ora.

 

Alla fine ci avvicinammo alla porta.

Ne segui un lungo silenzio. Lo ruppe sky:

-quando torneremo, avremo in mano un contratto discografico e cinque milioni di sterline...per cui...non siate tristi. Torneremo e vi renderemo orgogliosi-

tutti ci guardavano commossi, mentre ci auguravano buona fortuna.

-Vi guarderemo sempre alla tv!!!- disse la madre di jas orgogliosa.

-..e voteremo sempre e solo voi..-concluse quella di sky.

- ma poi vi chiameremo, e potrete venire a vederci-avevamo sempre avuto bisogno di aver la fa miglia vicino, jas sopratutto.

Ricadde il silenzio.

Aprii la porta di casa. Dettimo un'ultimo sguardo alla nostra famiglia, a quei volti famigliari .poi la porta si chiuse.

Facendoli sparire.

Non sarebbero venuti con noi. Sole. Si, avevamo deciso cosi.

Sole.dovevamo farlo da sole. Eravamo solo noi e la nostra musica, il nostro ossigeno.

 

Era un giorno grigio e nuvoloso, quel 5 settembre. L'autunno iniziava a farsi sentire, gli alberi stavano prendendo tutte le sfumature del rosso e dell'arancione.ci incamminammo, senza dire una parola.

Le prime foglie cadute scricchiolavano sotto le nostre calzature, degli stivali anfibi con le borchie.

Stranamente la chitarra non pesava. I nostri passi non facevano ru more sul marciapide.

sembrava tutto avvolto in una qiuete ovattata.

Non c'era nessuno in giro. eravamo sole.

Un mondo parallelo, in c'eravamo solo noi e la nostra paura.

Gli sguardi bassi, pensierosi.

Paura, ansia.timore.voglia di lasciare tutto e scappare.

Non ci rendemmo quasi conto di essere arrivate.

All'improvviso ci trovammo in mezzo a una marea di gente.

Transenne, agenti, cartelloni con la solita “X” argento e rossa sopra.

 

Corpi che spingevano, ci soffocavamo, ci superavano.

Trascinati da quella marea umana arrivammo a una fila di tavoli.

-Siete qui per l'audizione?- un uomo enorme ci guardava dall'altra parte di uno di essi.

-si-dissi a nome di tutte.

-siete insieme?-fece un ruotare la penna come in aiuto alla sua affermazione.

-si, ma..-

-ecco i vostri numeri, attaccateveli da qualche parte..i moduli d'iscrizione?-chiese stancamente.

-eccoli.-glieli diedi, l'energumeno gli diede una rapida occhiata, annui e ci liquido con un “potete andare”.

Ci mettemo in fila.

Quella situazione era cosi assurda.

nonostante fossimo arrivate apposta presto, c'era gia una coda lunghissima.

Ci appoggiamo a una transenna.

Eravamo forse le uniche ad aver portato con noi degli strumenti. Una volta nel backstage, avremo chiesto una batteria per jas.

Speravamo che ce l'avrebbero data. DOVEVANO darcela.

Il tempo scorreva lento.la fila non sembrava mai finire.

Dall'edificio arrivavano urla e applausi, le voci dei cantanti si distinguevano a malapena.

Sentivamo le persone intorno a noi parlare, scambiarsi le proprie storie, le proprie paure.

Noi eravamo in trance. La nostra bocca non ne voleva sapere di aprirsi. Eravamo immobili, perse in un torrente di emozioni negative.

Passarono le ore,a un certo punto inzio pure a piovere, ma degli ombrelli ci salvarono dal ridurci a dei panda sgocciolanti.

Avanzavamo quando potevamo, la maggior parte del tempo dovevamo rimanere semplicemente ferme, le gambe che ci sorreggevano a malapena, dopo ore passate in piedi.

Dopo quelle che ci sembrarono settimane, arrivammo nel backstage. Non era che una sala enorme piena di persone, che andavano avanti in dietro, adetti, strumenti, camerini...

Quel posto metteva angoscia solo a guardarsi intorno.

Era l'unica cosa che si frapponeva fra noi e il palco.

Li, tutta la paura e l'ansia accumulata in quelle lunghe ore raggiunsero il limite.

Sky sembrava sul punto di aver un infarto.

jas non riusciva piu a dire una parola...io..ero paralizzata dalla paura. Mi ricordavo che dovevo chiedere una cosa importante, c'entrava jas, ma il mio corpo si opponeva alla mia forza di volontà.

Un lampo. La batteria. La batteria per jas. Uscii dal mio stato di vegetazione e raggiunsi il primo addetto al backstage che trovai.

Fu molto gentile. Avrebbe fatto montare la batteria e portare l'amplificatore prima di farci entrare. Parlava lentamente, cercando di farmi tranquillizzare.

Annui, ringraziandolo flebilmente.

-proviamo ancora quel pezzo in cui hai ancora qualche problema sky-dovevo darle qualcosa con cui distrarsi.

Tirammo fuori le chitarre e ci esercitammo. Dopo un po, mi mancò la forza. Sentii il nodo allo stomaco, il cuore prendere pulsazioni.

Misi giu la chitarra e in un impeto abbracciai le altre.

Rimanemmo li, abbracciate, dandoci forza.

Eravamo ancora abbracciate quando una voce chiamo i nostri numeri. Il cuore mi si fermo. Era davvero il momento.

Sky tremava. Le presi il viso fra le mani:

-andra tutto bene, okay?.tutto bene- aveva gli occhi dilitati, come un cervo in trappola.

mentre l'addetto ci veniva incontro, rivedetti in un flash back gli ultimi giorni.

Le prove, fino a tardi, le insicurezze di sky, la risata di jas,

il garage, gli abbracci, mia madre, il mio skate, la pista, le foglie, gli alberi, le case. le nostre famiglie nel salotto di casa mia, mentre la porta si chiudeva.
  

Realizzai di essere a un passo dalla nostra paura piu grande.

Buffo, perchè era anche il nostro sogno piu grande.


ecco, ci stavano dando i microfoni. Le mie mani si aprirono da sole, meccanicamente, mentre tutta la mia testa urlava “no, torniamo a casa!”

Io e sky prendemmo le chitarre.le avevamo lasciate nelle custodie.

Presi il plettro e lo strinsi.
 

 

#flahback#

 

mani grandi circondavano le mie ancora piccole dita. Stringevo insicura un plettro, tenendo a fatica la chitarra sul mio piccolo corpo.

-stringilo avril. Ricorda gli accordi che ti ho fatto vedere. Stringi le dita sulle corde. Ci sono qua io. Ti aiuterò-


-La batteria?-jas mi stava di fronte, la sua voce mi distolse dai miei pensieri.

-tutto ha posto...dovrebbere essere sul palco con l'amplificatore.-

mi tremava la voce. Strinsi la chitarra per farmi forza. Mi tremavano anche le mani.

Mi misi la chitarra a tracolla, e sky fece lo stesso.

Sentimmo l'addetto spingerci, come automi gli obbedimmo, le nostre gambe sembravano non appartenerci. Si muovevano, ma la nostra testa voleva il contrario.

 

andate, andate, siamo in onda.

 

Le sue parole sembravano lontane. Salimmo i gradini e la luce del palco ci colpii, anche se non vi eravamo ancora salite.

ci prendemmo per mano.

Unite. Ci guardammo negli occhi.un lungo respiro.

Facemmo pochi passi, uscendo allo scoperto.

passi lenti, respiri veloci, cuore a mille...tenendoci per mano.

Nulla poteva prepararci a quello che trovammo sotto i nostri occhi.

Le gambe mi cedettero e caddi sulle ginocchia.la chitarra fini sul palco,il suono della sua caduta rimbombo, interropendo un silenzio che si poteva quasi toccare. Sky ben presto fu a terra,accanto a me, gli occhi spalancati all'inverosimile.

Jas lascio andare le braccia, le bacchettte finirono a terra.

Mi sfuggi una lacrima. Poi un altra.ero un fiume in piena sul punto di straripare.

Fu jas ha interrompere la staticità in cui eravamo cadute.

Prese per mano sky. Sky a sua volta mi prese per mano. Ci alzammo.

Eravamo stordite.barcollanti. La mente vuota,anche le lacrime si erano fermate. Ci stringevamo convulsamente le mani a vicenda, per farci forza.

chiudemmo gli occhi.

Forse era stato tutto un sogno, bellissimo, ma un sogno.

Li riaprimmo.

no..la realtà.

quegli sguardi, quegli occhi, quei gesti, quelle voci.

Tutto quello che avevamo potuto vedere da un semplice schermo era ora li.reale. Vicini come non lo erano mai stati. Veri.

Senza neanche accorgermene, mi ero messo a correre verso di loro.

Questa volta, gambe e mente erano un tutt'uno.

Volevano la stessa cosa.

Pochi secondi dopo, ero tra le braccia di lui, stringendolo convulsamente.

Era lui. Il ciuffo biondo, gli occhi che mi ricordavano tanto il mare di Galway, dove da piccola, quando ancora vivevo in Irlanda e c'era papà, andavamo in vacanza.


 io ero li. Dove ogni directioners avrebbe voluto essere. Tra le sue braccia.
Il suo abbraccio era come lo avevo sempre sognato.

Poi la realtà mi calò addosso. Le telecamere, il pubblico...

mi staccai bruscamente, rossa sotto tutto quel bianco,conscia di aver fatto una cazzata e una figura di merda.

Ritornai vicino a sky e jas, attacai la chitarra all'amplificatore.

Fissai il microfono al sostegno..maledette mani perchè tremate ancora?

-S-scusate-dissi imbarazzata.

guardai la loro reazione. erano rimasti inespressivi, hazza con quel suo sorriso cosi sexy, zayn con i suoi tatuaggi, luois con la maglietta a righe, liam con il suo sorriso dolce..eh..niall...aveva uno sguardo diverso. Curioso. Abbassai il mio.

Harry ruppe il silenzio:

-ehm.ok..come vi chiamate?-oddio, la sua voce roca..

-siamo le “THE UNBROKEN WINGS”- parlando contemporanemente ai nostri microfoni. Mi voltai verso le altre. Il nervosismo era rimasto, se non aumentato. Ci stringeva lo stomaco.

-bel nome..-disse Liam. Gli piaceva il nostro nome.gli piaceva il nostro nome!! ci guardammo, elettrizzate.

-come vi chiamate di nome?- zayn aveva lo stesso sguardo di niall.

-avril kildare-

-sky tudore-

-jasmine nelson-

-ma..voi siete di nottingham?-

-si, abitiamo qui da molto tempo, ma non siamo inglesi di origini-jas era l'unica che era riuscita a fare delle frasi complete, finora..

ci guardarono curiosi.

Inizio jas a spiegare.

-io vengo dalla giamaica-

-io dall'australia.- sky continuava a tremare. Solo noi potevamo sapere quanto quelle parole le fossero costate.

-..e io dall'irlanda-

Alzai gli occhi per vedere la reazione di niall.

le telecamere, gli occhi degli altri ragazzi si erano rivolti verso di lui. Sorrise. Gli brillavano gli occhi. Amavo i suoi occhi...

-così anche voi avete un irlandese nella band...è stata dura vero?- disse luois ridendo.

Scoppiammo a ridere.

-si...ogni volta che c'era una partita dell'irlanda non potevamo vedere nient'altro alla tv- jas dava corda a luois. La fulminai con lo sguardo.

Niall rise. Arrossi. Jas non poteva stare zitta?

 

Quando il pubblico smise di applaudire, zayn riprese a parlare.

-quanti anni avete? - Non so cosa avrei potuto pagare per sapere cosa stavano pensando.

-19-

-19-

-19-

-per cui avete finito il liceo..volevate andare all'università?- zayn continuava quella sorta di interrogatorio.

Stavamo parlando con loro, i ragazzi piu famosi del mondo,ma sembrava di parlare con dei semplici compagni di classe.

-esatto..ma abbiamo annullato l'iscrizione..-non so dove avevo trovato il coraggio di parlare. Ero ancora imbarazzata per la battuta di Luois.

-...era il nostro sogno fin da quando abbiamo formato la band...

solo che non avevamo avuto il coraggio di farlo prima..- sky parlava con una voce tremante, sottile. Sembrava una bambina durante la sua prima recita scolastica.

La guardai con dolcezza.

Notai lo sguardo di Liam su sky. Il mio stesso sguardo.

- da quanto tempo ..insomma, avete formato la band?-

-beh, per dirla con poche parole, in prima superiore ci siamo conosciute a scuola e, pare assurdo, proprio quel giorno decidemmo di formare la band- jas amava molto raccontare questo nostro pezzo di storia. Non sembrava minimamente esitante. Fare la dura era il suo modo di reagire a qualsiasi emozione.

-quasi 5 anni..beh, sono tanti-ammirazzione. Luois era ammirato. Luois degli One Direction.

-suonate anche vedo..-sorrisi involontariamente sentendo la voce di niall.

-si, da molti anni..-dissi arrossendo. Non riuscivo a guardarlo. I brividi lungo la schiena non la smettevano di tormentarmi. Rivedevo ancora l'abbraccio. La sensazione delle sue braccia intorno ai miei fianchi.

-che canzone avete scelto ?- Harry passò subito al punto.

Avevanmo parlato molto. Non sembrava, il tempo sul palco scorreva veloce.

-suoniamo e cantiamo here's to never growing up di avril lavigne.-

-scelta coraggiosa-

-non è facile-

-molto rock..-

-beh,sentiamo.-

andai verso sky. Sistemai il microfono, mentre jas si sedeva e aggiustava il suo. Doveva suonare la batteria e allo stesso tempo cantare. Non era facile. Ma lei era jas.

Partì l'assolo di sola batteria di jas. Come la solito ci diede la carica. Il ritmo deciso ci entro nelle vene. All'improvviso, ci sciogliemmo.

Alzammo in alto le braccia e battemmo le mani a tempo.

incitammo il pubblico, che ci seguii.

 

Cantammo insieme con l'assolo di batteria, sempre battendo le mani:

 

Singing Radiohead at the top of our lungs
with the boom box blaring as we’re falling in love,
got a bottle of whatever but it’s getting us drunk,
singing here’s to never growing up!

 

Misi le dita sulle corde per formare l'accordo in do, guardai sky , iniziammo a suonare cosi

come iniziai a cantare la prima strofa:

 

Call up all our friends, go hard this weekend
for no damn reason, I don’t think we’ll ever change.
Meet you at the spot, half past ten o’ clock

 

io e sky unimmo le nostre voci.


we don’t ever stop and we’re never gonna change.

 

Sky liberò la sua voce dolce, sembrava credere nelle parole che stava cantando.

 

Say, won’t you stay forever, stay if you stay forever
hey, we can stay forever young


 

il pubblico inizio a battere le mani a tempo quando unimmo le voci per il ritornello. I ragazzi sembravano volesserro battere le mani anche loro, luois accenò il movimento, poi capi che non era il caso.

 

Singing Radiohead at the top of our lungs,
with the boom box blaring as we’re falling in love
got a bottle of whatever but it’s getting us drunk
singing here’s to never growing up.
We’ll be running down the street yelling ‘kiss my ass’
I’m like ‘yeah whatever, we’re still living like that,
when the sun’s going down we’ll be raising our cups,
singing here’s to never growing up!
(Ooooh Oooooh Ooooh here’s to never growing up) x2


 

le mei mani scorrevano veloci sulla chitarra. Allenate.sicure

iniziai a muovermi sul palco, mentre jas cantava la seconda strofa:


 

We live like rockstars, dance on every bar
this is who we are. I don’t think we’ll ever change!


 

Sky unii la voce a quella di jas..


They say just grow up, but they don’t know us


 

jas continuo da sola..


we don’t give a f**k and we’re never gonna change


 

di nuovo sky. Liam non le staccava gli occhi di dosso.


 

Say, won’t you stay forever, stay, want you stye forever
hey, we can stay forever young.


 

Il battito di mani, le urla: cosi accompagnate iniziammo di nuovo il ritornello:


 

Singing Radiohead at the top of our lungs,
with the boom box blaring as we’re falling in love
got a bottle of whatever but it’s getting us drunk
singing here’s to never growing up.
We’ll be running down the street yelling ‘kiss my ass’
I’m like ‘yeah whatever, we’re still living like that,
when the sun’s going down we’ll be raising our cups,
singing here’s to never growing up!


 

Ooooh Oooooh Ooooh


 

Urlai staccando il microfono dal sostegno e girandolo verso il pubblico:

SINGING!!!...

urlarono all'unisono


 

here’s to never growing up!!!


 

cantammo:


 

Ooooh Oooooh Ooooh


 

e il pubblico:


 

here’s to never growing up!!!


 

sorridemmo, guardammo i ragazzzi e..stavano cantando anche loro!!

ci guardammo sorpresee lusingate, senza smettere di suonare. niall batteva le mani con luois, gli altri alzavano le braccia in aria.

Era un sogno...ma era la realtà.

Smettemo di suonare. Era il mio momento. Mi avvicinai a niall, guardandolo negli occhi e cantai il mio assolo. Lo sussurrai, il microfono era lontano, al centro del palco, ma la mia voce taglio il silenzio che si era andato a creare, e le mie parole furono udibili a tutti.Lo dedicavo a lui. Ero persa, si, ero persa. Nei suoi occhi. Incatenati.

 

Say, won’t you stay forever, stay, want you stye forever
hey, we can stay forever young.

 

 

Lui sorrise. Avevamo tutte le telecamere puntate contro. Non so dove avessi preso tutto quel coraggio.

Forse era lui. Semplicemente lui.

Mi allontanai per il mio acuto.

 

Ooooh

 

le altre cantavano il ritornello, mentre io prolungavo piu che potevo le note alte, come non ero mai riuscita prima.

 

 

Singing Radiohead at the top of our lungs,
with the boom box blaring as we’re falling in love
got a bottle of whatever but it’s getting us drunk
singing here’s to never growing up.
We’ll be running down the street yelling ‘kiss my ass’
I’m like ‘yeah whatever, we’re still living like that,
when the sun’s going down we’ll be raising our cups,
singing here’s to never growing up!


 

Ooooh Oooooh Ooooh


 

smettemo contemporaneamente di suonare.

Conclusi con un “here's to never growing up” distorcendo il mio accento.


 

(vi lascio il link della canzone, per chi volesse ascoltarla)
http://www.youtube.com/watch?v=sXd2WxoOP5g



sorridemmo, guardandoci. Avevamo dato tutte noi stesse.Ci avvicinammo e prendendoci per mano ci inchinammo al pubblico che era in piedi e applaudiva fortissimo, urla, fischi.

Era andata bene. Guardammo i ragazzi, erano in piedi e applaudivano.

Scoppiammo a piangere. Era tutto un sogno. Ma vedendo il pubblico in piedi che appaludiva, a noi, tre ragazze di una piccola città.

ci credemmo.

Piangendo dissi:

-g-g-grazie, grazie a tut-ti voi-

mi volsi verso sky e jas e ci abbracciammo.

Jas fu la prima a romperlo.

-sentiamo cosa hanno da dire-ci sussurrò.

Ci girammo verso i ragazzi.

-beh..- harry ruppe il ghiaccio.

-che dire..- disse zayn.

-niente zayn, cosa devi dire? Sono state per-fect- sorrisi sentendo liam dire per-fect. Subito la mai mente corse a best song ever.

-gia..-disse niall guardandomi.

Gli sorrisi, guardandolo negli occhi.

-beh..i voti...harry?-

-si-

-okay..luois?-

-si, ovvio, che domande fai malik?-

-liam?-

-si, per forza-

-niall?..- i miei occhi corsero di nuovo ai suoi.

-si- amavo la sua voce...

zayn fece una pausa a effetto..l'attesa ci uccideva...

-avete cinque si- disse zayn.

Il pubblico scoppio in un'ovazione, mentre noi ricominciammo di nuovo a piangere. Ci abbracciammo. Il mio pensiero corse a mia mamma, che stava guardando le audizioni.

-ragaz-ze, ce l'abbiamo fatta- abbracciai sky.

-si, si..- dissi a monosillabi.

-mi tuffo !!!!-urlò jas felice.

ci buttò tutte per terra. Il pubblico scoppiò a ridere.

I ragazzi erano in piedi applaudendo e ridevano della scena.

-bene, questi erano gli ultimi concorrenti del giorno. Ci vediamo domani.- il presentatore si prese la scena.

 

andammo nel backstage, molti vennero a congratularsi con noi.

Eravamo stordite per tutti quei complimenti.

All'improvviso ci ritrovammo davanti loro.


 

Per un periodo che ci sembro lunghissimo ci guardammo a vicenda.

-sapete che siamo directioners?-sussuro quasi jas. Lasciava trasparire le sue emozioni. Non era da lei.

-lo avevamo immaginato-disse liam.

-d-da cosa?-chiese sky

-dalla vostra reazione quando ci avete visti- disse harry sorridendo.sexy.

Ridemmo piano, impacciate.

Mentre sky e jas continuavano a parlare con gli altri,presi la chitarra e un pennarello. Mi avvicinai timidamente a niall. Mi guardava.

-me la potresti firmare?- mi tremava la voce.significava molto per me.

Per tutta risposta sorrise. Me la prese di mano con disinvoltura.

Gli porsi il pennarello, e il contatto tra le nostre mani mi fece arrossire.

Lo guardai di sottecchi,spiando i suoi movimenti.

Quando me la porse, vi era in un angolo, piccola,ma grande, la sua firma.

Lo guardai negli occhi cercando di trasmettergli con uno sguardo tutta la gratitudine e l'amore che i miei occhi potevano manifestare.

Una lacrima. Poi un'altra. Il fiume straripava. Il trucco di sky mi colava lungo le guance. Occhi di panda.

Mi sfuggi un singhiozzo. Presi la chitarra tra le mani, guardando la firma.

Non so perchè lo feci, ma iniziai a pizzicare le corde a caso. Altro singhiozzo. Non ce la facevo. Lasciai la chitarra. Alzai lo sguardo.

Lo abbracciai piangendo fortissimo. Lo sentii irrigidirsi, poi delle braccia iniziarono a stringermi.

-ehi piccola cos'hai?-

chiusi gli occhi. Amavo sentirlo parlare. Aveva una voce dolce, con l'accento che mi ricordava casa. Il mio, alla fine.

-sai quante volte ho sognato questo abbraccio?- gli chiesi guardandolo negli occhi.

Per tutta risposta mi prese in braccio stringendomi piu forte. Sentivo solo le sue braccia stringermi. Non c'era altro.solo io e lui.

Il suo abbraccio era come l'avevo sempre sognato. Lui piegava la testa, l'avevo sulla spalla.

Chiusi gli occhi. Avrei voluto che durasse per sempre.
  

-ehm ehm- aprii gli occhi e vidi che tutti ci stavano guardando.

Ci staccammo, imbarazzati.

Durante i saluti non lo guardai piu.

Un addetto del backstage ci raggiunse. Ci diede dei biglietti per il volo per londra della sera stessa.

All'aereporto nn avremo fatto altro che seguire le indicazioni dello staff. Mentre parlava, la mia mente aveva preso una direzione tutta sua, le sue parole mi attraversavano ma era come se non le sentissi.

-dai, dobbiamo andare..- jas mi sveglio dallo stato di trance.

Seguimmo le persone, ormai concorrenti e rivali, che avevano passato le audizioni con noi a nottingham. Ci studiammo, ma non era quello il momento di suscitare rivalità. Prima di varcare l'uscita, loro erano ancora la, al centro del backstage, a osservarci andar via. Incrociai gli occhi di niall, in un muto saluto.

Gli sorrisi un'ultima volta, prima che il buoio della sera ci nascondesse alla loro vista, prima che ci inghiottisse.


 

Ciuaoooo belle!!!!!!!

allora allora..beh, eccolo finalmente, il capitolo delle audizioni!!!

spero di aver reso bene le emozioni delle ragazze, era una parte che mi preoccupava un po.

E l'abbraccio di avril davanti alle telecamere e nel backstage?

Non è dolcissimo? L'ho scritto ascoltando little things, per cui, capitemi!!! :)

RECENSIONI!!! io non smetto di chiederle, non perdo la speranza.

Devo andare, sono stata troppo al computer :(


 

ciuaooo !!!

vi  lascio cn la perfezione---

( e finito il take me home tour..)

  
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