Ero accovacciata dietro al letto, in un punto in cui non ero visibile, ma volevo scivolare sotto di esso per rendermi davvero invisibile. Senza fare rumore, rotolai, ma gli orecchi del cacciatore esperto riuscirono a cogliere i miei movimenti.

Annusò l'aria, impugnò l'ascia e mosse qualche passo.

«Chi è là?» domandò, mentre si avvicinava alla mia posizione, allontanandosi e riavvicinandosi nuovamente.

Non feci nulla, quasi non respiravo. Il cacciatore principiante sembrava non essersi accorto che ero stata scoperta; avrei voluto gridargli ‘Aiutami!’, ma nell'impeto del momento non riuscii a spiccicare parola. Cosa ne sarebbe stato di me?

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