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Autore: _Light_Blue_    11/11/2013    3 recensioni
TRAILER UFFICIALE : http://www.youtube.com/watch?v=kZ-T7V1aJvE
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Ho perso tutto... Ma non ho perso Niall.
Cosa dovrò ancora sopportare dopo la morte dei miei genitori?
Cosa mi attende?
Amore... Musica ... Passione...
No, non è la sigla di Violetta... è la mia vita.
Mi chiamo Stephanie Horan e questa è la mia storia
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[ Questa storia era già stata pubblicata in questo account, ma per sbaglio l'ho eliminata ]
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 4 : Perdonami
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Ero certa che Niall non mi avrebbe parlato per tutta la giornata, che ce l'avrebbe avuta con me, per molto tempo...

Eppure speravo che lui accettasse questo lato di me, perchè non mi rimase nient'altro che Niall su cui fare affidamento.

Sarebbe dovuto essere padre e madre per me, sarebbe dovuto essere il fratello che non è stato.
Avrei convissuto con lui per molti anni ancora, e mi avrebbe dovuta accettare per quello che ero e volevo essere.


La cenere della sigaretta stava per cadere sui miei collant, così allontanai la mano e la scossi leggermente per farla finire sul prato.

Proprio mentre guardavo la cenere ricadere sull'erba fredda, un venticello frizzante mi accarezzò il viso.

Mi lasciai trasportare da quella leggera brezza, portando la sigaretta sulle labbra ancora una volta.


- Hei... -

Sobbalzai quando sentii una voce familiare provenire dalla porta finerstra.
Portai immediatamente il mio sguardo sulla figura che avanzava a pasto lesto nella mia direzione.
Zayn.

Capelli neri, con un ciuffo biondo molto sbarazzino.
Un giacchetto di jeanse che copriva una maglietta a maniche lunghe nera e un paio di jeanse blu scuro con le vans bianche.

Un look molto trandy, il genere di stile che piace a me, su un ragazzo.

Quando mi raggiunse si accucciò accanto a me puntando i suoi occhi color caramello sui miei.

Mi persi in un'istante nel suo sguardo caldo, attraente che mi impediva di tornare alla realtà.

- Steph. - 

Zayn chinò lo sguardo, interrompendo quella strana connessione.
Quando ripresi coscenza scossi leggermente la testa, per ritrovare la cognizione del tempo.

- Capisco che per te è difficile, accettare la tua nuova vita... -

Quell'attacco di presunzione accese in mè la miccia di una bomba. 

- No, Zayn tu non capisci! Non venirmi  fare la predica, ti prego. -

Mi alzai di scatto stringendo i pugni.
L'adrenalina iniziò a crescermi dentro, avevo voglia di spaccare qualcosa, di urlare, di piangere, ancora.
Ma mi ero stufata di piangere.

- E' vero, non ti capisco... -

Zayn alzò un pò la voce per attirare la mia attenzione, ero rimasta immobile, dandogli le spalle. 
Ero insicura, non sapevo se tornare all'interno della casa o rimanere lì.
Avevo paura di tutto quello che stava succedendo, del futuro, non sapevo cosa sarebbe successo cinque minuti da quel momento.

Non sapevo come muovermi, avevo il terrore di tutto in quell'istante in cui Zayn si alzò, piazzandosi dietro le mie spalle, facendomi ombra, ombra che osservai a terra, ombra che coprì totalmente la mia.

-... Ma voglio provare a farlo.-

Nella mia testa non facevo che chiedermi ... Perchè?
Perchè delle sue azioni, delle azioni di tutti.
Perchè tutto a me..?
Perchè sempre sfortuna e sofferenza mi perseguitavano?


- Non credo tu possa farlo. - 

Dissi arrogantemente, decidendomi finalmente d'entrare.
Nessuno era capace di capirmi, mai nessuno nè fù capace.
Solo una persona in tutta la mia vita c'era riuscita...

Quando finalmente raggiunsi il salotto, seguita dagli sguardi di Zayn, una vampata di calore mi fece venire il capogiro.

Mi avvicinai al divano e mi sedetti a gambe conserte, osservando la scena che si svolgeva intorno a me.

Harry giocava ad un videogame, Louis lo guardava.
Liam invece stava con il cellulare fra le mani, poggiato al bancone dell'isolotto della cucina.

Zayn entrò e si sedette accanto a lui.
Restammo qualche secondo in silenzio, ognuno preso da quello che stava facendo, io semplicemente osservavo la mia '' nuova famiglia ''.

Liam posò il cellulare sul tavolo e scambiò uno sguardo con Zayn, per poi posare la sua attenzione su di mè.

- Che c'è? - 

Iniziai a sentirmi a disagio, osservata e controllata.

- Secondo me dovresti andare da Niall, Steph... - 

sospirai iniziando ad analizzare le parolacce che mi avrebbe potuto tirare non appena avessi messo piede in camera.

- Non pensare che tuo fratello ti odi Steph, è felicissimo di averti qui. - 

Replicò Zayn, stavolta appoggiato dai suoi amici.

- Niall non è il tipo che resta arrabbiato per troppo tempo... -

Sottolineò Harry completamente preso con il videogame.

- Conoscevo un'altro Niall. -

Affermai prepotentemente incrociando le braccia al petto.

- Se con voi si comporta in maniera diversa, con me non lo farà. - 

Louis sottrasse dalle mani di Harry la console, provocando diversi ringhi da parte del riccio.

- Niall è cambiato Steph, con gli anni tutti cambiano. -

Quella frase mi trascinò improvvisamente in un buco nero.
Sentivo risucchiarmi in una triste verità, che Louis mi risbattè in faccia, con totale non curanza.
Harry colpì questo con una gomitata in pieno stomaco. 

Io e Niall crescemmo separati, le nostre vite non appartenevano più l'una all'altra come era un tempo.

- Vado a parlargli. - 

Confermai a me stessa più che a loro con un tono basso quasi sussurrato.

Sentivo i loro sguari puntati su di me, mentre mi incamminavo verso la camera di mio fratello.
Non avevo intenzione che le cose restassero quelle che diventarono. 
La separazione che ci fù stata fra noi aveva rovinato la mia vita, questo nuovo riaccostamento non si sarebbe dovuto basare su ricordi e rimpianti. 
Avrei ristabilito un rapporto con mio fratello e quello era il momento.



Nell' istante in cui la mia mano sfiorò la maniglia, un brivido mi attraversò la schiena.
Rimasi immobile, il mio unico pensiero fisso era cosa dire una volta entrata.
Sospirai, mi feci coraggio ed entrai.

- Niall... -

Lo chiamai con il tono di una bambina paraventa, il cui scopo era, in questo caso, arruffianarsi il fratello maggiore.

Ad un tratto mi ritrovai stretta fra le sue braccia.

- Niall mi dispiace -

Le mie scuse non si riferivano solo alla lite, nemmeno io sapevo di cosa dovermi scusare, fattostà che mi sentivo in dovere di porgergliele.

- No, non sei tu a doverti scusare, Steph, è colpa mia. Sono stato assente e tutto questo è colpa mia. -

Era pentito, il suo cuore batteva forte, i respiri erano spezzati, sembrava avesse corso tutto il tempo, ma non era affaticato, dato che la forza con cui mi stringeva era molta.

Niall era in totale confusione, questo in altre situazioni mi avrebbe mandato in bestia, in generale, dato che ho sempre voluto avere a che fare con persone dalle idee chiare.
Ma in questa circostanza persino io faticavo a trovare qualcosa da dire, volevo solo che quell'abbraccio non trovasse mai fine.

- Non ho il diritto di dirti di smettere, non ho il diritto di interferire nella tua vita ... -

Ammise con voce pentita.
Ma non era giusto. 
Niall avrebbe dovuto invece interferire con la mai vita, per insegnarmi il giusto e lo sbagliato, per aiutarmi a prendere decisioni.

Non mi sentivo pronta per affrontare da sola la mia vita, avevo bisogno di lui.

- Tu devi farlo invece -

Gli sussurrai stringenolo forte.

Niall allentò la presa, poi i nostri occhi si incrociarono. 
Sul suo viso era dipinto uno sguardo incredulo, prima i lasciare spazio a un sorriso rassicurato.

- Mi aiuterai? -

Annuii contenta di quella proposta.

- Da dove cominciamo? - 

L'abbraccio che mi circondava i fianchi si strinse un'altra volta, Niall mi lasciò un lungo bacio sulla fronte, che mi ricaricò totalmente di fiducia.

- Che dici di uscire a fare una passeggiata in spiaggia? - 

Con la mente ritornai a quando ero bambina, mio fratello si ricordò di quanto amassi le uscite con la mamma sulla riva del mare. 
La brezza al tramonto che mi scompigliava i capelli, il profumo del mare che mi riempiva le narici, le sue mani, le mani della mamma che mi stringevano forte.

Era il ricordo più bello che avevo.



***


appena l'auto si fermò balzai fuori per guardarmi intorno.
Il vento soffiava, non forte nè piano. 
La sabbia era rosata ed il mare si gettava sulla riva.

- Mi verrebbe voglia di buttarmi in mare! - 

Esultai correndo verso la riva.
L'aria era pungente, ma frizzante, mi sfiorava la pelle lasciandomi brividi di piacere.

- Non è bellissimo? -

Sentivo crescere in me un senso di gioia e tranquillità, mi sentivo libera, come se quel venticello cacciò tutti i pensieri negativi.

Guardavo l'orizonte, dove il sole pian piano scompariva dentro l'oceano che non trovava fine, colorando l'orizzonte di rosso.

Il cielo era color ciano, si sfumava con le nuvole multicolore.

- Avrei dovuto farti portare una giacca -

Ridacchiò Niall avvicinanosi a me con le mani nelle tasche dei jeanse.

Scossi la testa e osservai le sue iridi, più blu del mare.
Aveva gli occhi lucidi, ma di gioia, il suo sorriso valeva più di mille parole in quel momento.

Mi prese la mano, la sua era calda, in confronto alle mie, ghiacciate.
Camminammo, lasciano oscillare le braccia, lungo la riva.

L'aria profumava... Di mare, di tramonto, di tranquillità.

Ad un tratto chiusi gli occhi per concentrarmi sul rumore delle onde, il gracidare dei gabbiani, il fruscio del vento fra gli scogli.
Quando mi prese un lampo di genio.
In fretta e furia lasciai la mano di Niall, per poi chinarmi sulle mie scarpe e slacciare lo strep.
Quando tolsi i calzini e li riposai nelle scarpe, mi alzai in piedi e iniziai a calciare la sabbia.

Le mie dita affonavano in essa, era fredda, ma non mi importava.
I palmi venivano solleticati a quelle miriai di granelli, che si insidiavano tra le dita.

Quando il mio sguardo tornò su Niall questo osservava la scena in silenzio.
Sorrisi, invitandolo a fare lo stesso, e non se lo fece ripetere ue volte.

Niall tolse le scarpe e i calzini, come me, ma invece di posarle a terra, le lanciò lontano, per poi prenere le mie, accuratamente sistemate di finaco le mie caviglie rimaste in superficie e fece la stessa cosa, lanciandole lontano.

Lo guardai interrogativa, no servivano le parole per intenderci tra me e mio fratello.
Questo mi lasciò con un sorriso beffardo prima i cominciare a correre, accolsi la sua sfida, dirigendomi a grandi passi verso il punto dove le nostre scarpe vegetavano tranquille.

Niall correva, ma lo raggiunsi.
Mi aggrappai al suo braccio e lo iniziai a tirare, ma questo non si fermò.
Leggermente mi spingeva, così da farmi perdere l'equilibrio e cadere sulla sabbia.
Ma ero ancora appigliata al suo braccio, quindi cadde anche lui i peso su essa, a pochi passi dal nostro obbiettivo.

Mio fratello mi guard per un secono, per poi balzare in piedi, ma lo precedetti, afferrandogli la caviglia e facendolo cadere nuovamente a terra.
Per non farlo muovere mi gettai su di lui, che non perse tempo a rotolare per invertire le posizioni.

Girai la testa e lo sguardo verso destra e scoppiai a ridere quando vidi le scarpe ad un palmo dal mio naso.

- Ho vinto -

Dissi immobilizzata a terra.
Niall rideva di gusto, inginocchiato sopra di me.

- Non è vero, ma ti lascio illudere per una volta. -

Borbottò con un broncio finto.
Era adorabile il suo faccino e i suoi occhi brillavano di una luce tutta particolare.

Mi sentivo così tranquilla e rilassata che non avrei mai voluto alzarmi da terra, cosa che invece fece Niall.

- Hei Horan, ho fame -

Annunciai a gran voce mettendomi seduta sulla sabbia.

- C'è un ristorantino poco più avanti, vuoi andarci? - 

Mi chiese recuperando le nostre scarpe da terra e sbattendole l'un l'altra per sgrullarle dalla sabbia.
Osservai i lineamenti i mio fratello, non era solo il suo viso ad essere cambiato, ma anche il suo corpo.

Il busto era più marcato, come i fianchi e le gambe.
Non era un ragazzo paffuto, ma magro.
Anche se a prima vista sembrava ancora un ragazzino, il vecchio Niall che suonava la chitarra scordata, azzeccando due note per sbaglio, era diventato un ragazzo maturo, all'apice del successo, idolo per milioni di persone, ed io, non riuscivo ad accettarlo.

Nel mio cuore restava quel ragazzino goffo, con un sogno nel cassetto.

- Steph? -

Mi interpellò in attesa di una risposta.

Mi sfregai le mani, spostando lo sguardo lungo l'orizzonte.
Il sole era totalmente scomparso, ma una sfumatura di arancione ancora tinteggiava l'orizzonte e le nuvole.
Il cielo andava a scurirsi man mano che alzavo la testa e la portavo dall'altro lato.
Quano il mio sguardo finì nuovamente su Niall, questo mi guarava interrogativo.

Si avvicinò, per poi accucciarsi accanto a me e porgermi le scarpe ripulite dalla sabbia.

- Andiamo a mangiare o torniamo a casa? -

Mi sussurrò da più vicino.
La mia attenzione era nulla, così utilizzai altri dieci secondi per analizzare la frase, troppo presa a cercare nel suo viso, tracce del fragile ragazzo che qualche anno fà scappò di casa con le lacrime agli occhi, al culmine della sopportazione.

- Torniamo a casa? -

Chiesi sentendo il cuore riempirsi di tristezza.

Era come un salto nel futuro, mentre io vivevo ancora nel passato.
Purtroppo quegli anni erano andati persi.

Sentivo gli occhi riempirsi di lacrime, mentre le sue mani toccavano il mio viso, cercai di visualizzare di fronte a me la realtà, nuda e cruda qual'era, dolorosa o meno, era questa.

Non potevo sperare di tornare indietro nel tempo per riavere mio fratello, se negli anni l'ebbi perso, ora lo riavevo.

- Tutto bene? -

Mi chiese lasciandomi un bacio sulla guancia.

Annuii falsamente abbracciandolo e tirandolo a me, così che i suoi occhi non potessero vedere le lacrime che mi scendevano sul viso.

In un attimo le sue mani si posarono sulla mia schiena, regalandomi una sensazione i protezione assoluta e calore.

Ora Niall era di nuovo con me e nulla poteva separarci ancora.




 
 
 
Salve a tutti sono tornata :D 

Non ci sarà più nessuno dato che penso mi abbiate dato per morta... Comunque.

Ho aggiornato! Alleluja! 
hehe... Passiamo alle cose serie.
Ho finito di scrivere questo capitolo oggi pomeriggio e lo pubblico... Ora.
Ho avuto più difficoltà nella sistemazione perchè questo capitolo, nella vecchia versione
già non mi '' quadrava '' , diciamo che per me era il peggiore.
Quindi, ho eliminato la parte che odiavo dippiù e l'ho cambiata.
( per chi volesse saperlo, si tratta di una cena dei ragazzi e Steph al mare, ora sono solo Niall e Steph al mare. )
Ho fatto in modo che in questo capitolo si potesse conoscere meglio lo stato d'animo di Steph.
Difatti spero abbiate appreso abbastanza quello che c'è scritto, dato che nei seguenti capitoli
Il tutto crescerà, diminuirà, ma sopratutto si modificherà.

Ho scritto un poema... E' meglio che vada, quindi EVAPORO.
Lasciate una recensione per farmi sapere che ne pensate - Un bacione :3
  
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