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Autore: Natalia_Smoak    11/11/2013    5 recensioni
Spoiler su tutta la seconda stagione
Leggete a vostro rischio e pericolo
Una serie di shot più o meno lunghe su arrow ispirate e non ai vari episodi, comiche, romantiche tristi, ma tutte con un denominatore comune: Olicity
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Oliver Queen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Not a very Platonic circumstance
 
Su Starling City stava calando la sera, i negozi chiudevano e tutti stavano già rientrando a casa…tutti tranne Felicity Smoak.
La Queen Consolidated era deserta e silenziosa, l’unico rumore percettibile era il battere delle sue dita sui tasti del pc su cui stava lavorando.
Il suo sguardo cadde nella parte sinistra dello schermo-Accidenti, sono già le nove e io qui ne avrò come minimo per un altro paio d’ore-sbuffò sonoramente e tornò a battere con le dita sui tasti.
All’improvviso il suo Iphone squillò e sullo schermo apparve il nome di Barry, Felicity rispose strisciando il suo dito sul display:
“Ehi Felicity” la voce squillante del ragazzo arrivò alle sue orecchie
“Ehi, Barry, come mai mi chiami a quest’ora?” rispose la ragazza, sotto sotto felice di questa interruzione.
“Beh, ecco, sai, sono le nove passate di un triste e uggioso Venerdì sera, così mi chiedevo se avessi voglia di prendere qualcosa da bere con me”
 Lei e Barry avevano cominciato a uscire da poco, però quel ragazzo le piaceva, insomma era dolce, gentile e carino ma…ma non era Oliver-ah sta zittò stupido cervello-
Felicity?” la richiamò Barry non avendo ricevuto nessuna risposta per qualche secondo di troppo.
“Mi piacerebbe molto, davvero, ma per sta sera sono inchiodata al lavoro, Ol..Mister Queen ha bisogno di una relazione dettagliata sul meeting di oggi da consegnare a Isabel Rochev” rispose Felicity, sincermente dispiaciuta.
“Non ti paga abbastanza” sentenziò Barry
“Eh?”
“Il tuo capo, non ti paga abbastanza” spiegò meglio il ragazzo
“Eh se avessi un centesimo per tutte le notti di sonno arretrato che spendo rigirandomi nel letto pensando a lui…non nel senso sessuale, aspetta ma questa cosa ha davvero uno sfondo sessuale o lo vedo solo io? Perché questo sarebbe strano…” grandioso, stava balbettando, ancora.
“Felicity, respira”
“Ok, mi dispiace, ma la mia lingua a volte è più veloce del mio cervello, il che è una cosa che molti uomini apprezzano…oh, cielo” disse portandosi una mano alla fronte e rendendosi conto della gaffe commessa.
Al suo orecchio giunse una risata mal trattenuta.
“Felicity, sai, dalle mie parti si dice che se Maometto non va alla montagna  la montagna va da Maometto..” sussurrò in tono cospiratorio
“Cosa mi propone Mister Allen?” la stava intrigando, decisamente
“io, te e…mmm…due bottiglie di Merlot del 1985”
“Si potrebbe fare…ma solo pochi minuti, poi ti dovrò sfrattare per tornare al lavoro”
“Sta tranquilla, arrivo da te tra dieci minuti”
Feliciy chiuse la comunicazione con un sorriso sulle labbra, ogni tanto anche lei aveva bisogno di staccare dal lavoro, dalle missione e soprattutto da Oliver.
 
 
 
Oliver stava per perdere la testa, aveva cercato ovunque, ma del suo telefono non c’era nessuna traccia, Thea aveva suggerito di farsi chiamare, peccato che quella mattina ci fosse stato un meeting e avesse messo il cellulare in modalità silenziosa.
Aspetta un momento, il meeting… un flesh investì la sua mente: dopo il meeting era rimasto in sala riunioni con Isabel Rochev per discutere di affari, lo aveva dimenticato lì, lasciandolo sul tavolo dopo aver risposto un messaggio di Digg
Chiamato un autista si diresse verso la Queen Consolidated.
Nonostante fosse piuttosto tardi per la strada si  presentava quasi sgombra e in pochi minuti Oliver e il suo autista giunsero davanti all’edificio.
“Aspettami qui, torno tra due minuti”
“Come desidera , Mister Queen”
 
 
Oliver si diresse subito in sala riunioni ed esattamente come aveva previsto il suo cellulare si trovava sopra il lungo tavolo di granito, con un piccolo sospiro di sollievo era pronto a tornare verso casa, quando una luce proveniente da una porta socchiusa in fondo del corridoio; era l’ufficio di Felicity.
“Mmm che sia ancora qui?” pensò guardando l’ora. Erano già le undici.
Oliver si diresse verso la porta del suo ufficio aprendola con l’ intenzione di dirle di andare a casa e che avrebbe potuto finire il lavoro domani, ma quando aprì la porta la scena che gli si presentò davanti fu più o meno questa:
Felicity era seduta sulla scrivania, le gambe leggermente aperte e la gonna, normalmente lunga fino al ginocchio, tirata su fino alle cosce. La parte superiore del suo corpo era coperta solo da un microscopico reggiseno rosa di pizzo, che Oliver non avrebbe dimenticato molto facilmente, ma ciò che più turbava il ragazzo era la presenza di Barry, a torso nudo  in mezzo alle gambe della ragazza, intento a baciarla e a toccarla ovunque.
I due amanti non si accorsero immediatamente di lui che nel tentativo di farsi vedere diede un grosso colpo di tosse, o forse era un ringhio..
Non appena gli occhi di Barry misero a fuoco la figura di Oliver, egli si staccò immediatamente dalla bocca di Felicity che si girò a guardare verso l’intruso.
Barry e Oliver si scrutavano, Barry imbarazzato e spaventato, Oliver immobile e glaciale.
Fu Barry a rompere il silenzio:
“Mister Queen…no..”
La voce di Felicity sovrastò la sua; “Oliver, ti unisci a noi?” disse con la più candida possibile delle espressioni.
Oliver si voltò a guardarla; i capelli scompigliati, le labbra gonfie, le gote arrossate e gli occhi lucidi. Sposto poi lo sguardo sulle bottiglie di vino dietro di lei, e fece due più due: era ubriaca.
Si rivolse poi a Barry: ”Fuori di qui, subito”
Felicity fece per scendere dal tavolo, ma Oliver la rassicurò: ”Non tu, lui” e detto questo rivolse a Barry uno sguardo di odio, il ragazzo deglutì e uscì dalla stanza, sussurrando a Felicity un imbarazzatissimo “ti chiamo domani”
Oliver si avvicinò a Felicity e le mise la sua camicia ,finita in terra a causa della foga di Barry, sulle spalle per  coprirla il più possibile.
Felicity tentò di rimettersi in piedi, ma i fiumi dell’alcool l’avevano stordita tanto da farla barcollare. Oliver le fu subito vicino e le passò un braccio intorno alla vita: “Felicity, tieniti forte a me”
“Queste non sono circostanze molto platoniche..” rispose lei guardandolo dritta negli occhi, Oliver si senti suo malgrado arrossire e distolse lo sguardo.
Arrivati alla Limousine Oliver ordinò al suo autista di accompagnarla a casa e assicurarsi che arrivasse tutta intera, lui avrebbe preso un taxi.
 
 
 
Al suono della sveglia Felicity Smoak  provò l’impulso di scaraventare l’oggetto infernale dalla finestra, ma invece si alzò dal letto e si diresse verso il bagno; aveva bisogno di un’aspirina e di una doccia.
“Felicity, non hai più l’età per certe cose…” ricordò a se stessa,
Mentre frugava nel armadietto del bagno in cerca di un aspirina provò a ricordare qualcosa della serata precedente, ma le uniche cose che le venivano in mente erano lei, Barry e due bottiglie di vino…poi aveva anche un vago ricordo di Oliver, ma non sapeva dire se si trattasse di un sogno o meno.
Appena presa l’aspirina decise che si sarebbe fatta una doccia:
Via la camicia.
Via il reggiseno
Via la gonna
Via le mutan…oh cielo
 
 
Oliver Queen giunse in ufficio piuttosto presto quella mattina, la scorsa notte era stata terribile; il sonno tardava ad arrivare e l’ immagine di Felicity seduta sulla scrivania continuava a tormentarlo…almeno non son l’unico ad avere la fantasia di farlo sulla scrivania…
Inconsciamente i suoi occhi  si spostarono sulla scrivania della sua segretaria e, fu allora, che notò una macchietta rosa sotto la scrivania, cautamente si avvicino alla scrivania, si inginocchiò e lo raccolse, solo quando lo ebbe in mano si rese conto di cosa fosse: un paio di mutandine di pizzo rosa, dello stesso colore del reggiseno di Felicity…no, decisamente queste non erano circostanze molto platoniche.
 
Fine
 
 
Nota Autrice:
Ok, non so che dire, questa roba è frutto di una noiosa ora di italiano a scuola e dato che ormai non vedo altro se non sti due qua la mia mente ha divagato
Hope you like it!

 
  
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